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UA.

Inizialmente si ha un momento di esplorazione in cui lo studente si concentra

sugli elementi contestuali più svariati. È il momento di passaggio dalla

motivazione alla globalità, dall'attività di pre-lettura, pre-ascolto (che

comprendono immagini a corredo di attività di ascolto/letture, riflessioni sul

titolo, elicitazione di contenuti legati a parole chiave) per poi passare

all'esposizione al testo e la comprensione diretta.

Per quanto riguarda l'approccio metodologico, le fasi delle UA si basano su

atteggiamenti della glottodidattica umanistico-affettiva con la costante

promozione della responsabilità e della partecipazione dello studente al

proprio processo di apprendimento.

Il confine tra questa prima parte della fase globalità e la precedente della

motivazione risulta quanto mai labile: vi è infatti all'interno della lezione e

dell'unità una chiara continuità tra le diverse sezioni che porta a non

interrompere il processo di acquisizione.

Terminato questo primo momento e in possesso delle ipotesi formulate che gli

consentono di prevedere i contenuti del testo o parti di esso, lo studente è

pronto per affrontare le attività finalizzate alla comprensione.

Anche in questa sezione si continua a impiegare i meccanismi tipici del

problem solving, quindi a formulare ipotesi che cominciano a investire il piano

linguistico e culturale: si ascolta, si legge o si viene esposti al testo che può

essere anche tipo multimediale, passando da attività il cui obiettivo è una

comprensione globale ad attività che mirano ad una comprensione più

dettagliata.

Rispetto alla comprensione dettagliata ciò avviene durante la fase della

globalità: elementi ulteriori di approfondimento del testo e di ciò che sta

attorno al testo saranno oggetto di elaborazione nella fase successiva

dell'analisi.

All'analisi si arriva creando un ponte con la fase della globalità che si

costruisce attraverso un atteggiamento ancora una volta induttivo, di scoperta,

l’ apprendente sarà portato a osservare e scoprire nel testo appena compreso

gli elementi che costituiscono gli obiettivi della lezione, siano essi linguistici o

contenutistici. 46

3.5.6. L’ analisi, la riflessione e la sintesi

Alla fase dell'analisi si giunge dopo che il test è stato ampiamente compreso

nella fase di globalità: l'oggetto dell'analisi può interessare tutti o parte dei

sillabi che caratterizzano il percorso di apprendimento linguistico, tutti o

parte dei contenuti disciplinari contenuti nel testo, e/o obiettivi di tipo

cognitivo e metacognitivo legati a strategie di apprendimento e ad abilità di

studio. Conclusa la fase della globalità e garantito lo sviluppo della

comprensione del testo, l’ UA conduce lo studente all'analisi di quegli elementi

che si sono messi in rilievo e che costituiscono l'oggetto del percorso di

apprendimento.

È il momento di passare e lavorare in modo più analitico sul testo.

Da un input globale si passa all’ elaborazione di quanto selezionato.

Si tratta ora di vedere separatamente i vari obiettivi.

Il quadro che ne deriva è quello di un lavoro che risulta frammentato,

suddiviso per obiettivi: si concentra alternativamente su strutture

grammaticali, su elementi lessicali, su atti comunicativi o su altri aspetti del

percorso di formazione linguistica, ma anche su elementi culturali e

disciplinari, cognitivi e metacognitivi.

Un rischio connaturato è che lo studente avverta un senso di smarrimento e

percepisca la lezione come dispersiva.

Occorre che il docente chiarisca fin dall'inizio la pluralità degli obiettivi per

permettere di assaporare la sensazione di una ricomposizione del mosaico che

si sta delineando.

La fase dell'analisi porta con sé la fase di riflessione sulla lingua.

Nella fase di analisi vi è lo spazio per affrontare una riflessione su quanto

acquisito per permettere di monitorare le conoscenze e di sistematizzarle.

Idealmente alla fine del percorso lo studente sarà in grado di sintetizzare e

raccogliere i frutti del lavoro svolto, saprà gestire e utilizzare conoscenze e

competenze in modo autonomo.

Dopo l'utilizzo di strategie analitiche, astrazione, catalogazione, sequenzialità

e logica, lo studente dovrebbe passare dal pensiero paradigmatico a quello

narrativo. 47

Per Bruner, il pensiero umano può essere suddiviso in due tipi fondamentali:

il narrativo e il paradigmatico.

Il primo si fonda sul contesto e cerca di scrivere le situazioni

contestualizzandole sulla base dell'esperienza, il secondo invece descrive in

modo decontestualizzato e astratto.

La fase della sintesi deve riportare da una modalità paradigmatica ad una

narrativa, con lo scopo di mettere a frutto in modo comunicativo le

competenze acquisite.

Le varie sequenze dell’ UD e UA sono tra loro comunicanti, fanno parte

dell'insieme e interagiscono concorrendo a realizzare la sintesi auspicata.

A conclusione del percorso didattico, giunge a compimento la ristrutturazione

della conoscenza attraverso un processo problem solving che stimola a

introdurre nella sintesi compiti e progetti comunicativi in grado di applicare la

conoscenza ristrutturata.

3.6 Le tecniche nelle diverse fasi dell’ UA

3.6.1. Le tecniche per la motivazione

In questa fase fondamentale per l'attivazione dei meccanismi di

comprensione, le tecniche sono riconducibili a una gamma limitata e ben

definita. Nella fase di pre-esposizione al testo (di lettura, di ascolto d'altro

tipo) le azioni che il docente può sviluppare possono essere così sintetizzate:​

-stimolazione del preconoscenze;

-riflessione sulla parole chiave;

-riflessione sul titolo e i sottotitoli;​

-utilizzo di immagini;

-racconto orale e conversazione su elementi anche personali in grado di

stimolare inferenze sul testo e facilitarne la comprensione;​

-domande per attivare enciclopedia individuale degli studenti;

- proposta di spunti di riflessione;​

-lavoro sull’ esperienza dei singoli studenti.

3.6.2. Le tecniche per la globalità

Alcune tecniche tipiche del momento della globalità sono: 48

-lo sfruttamento delle immagini a corredo delle attività testuali di ascolto o di

lettura;​

-l'elaborazione di riflessioni sul titolo;​

-l’ elicitazione di contenuti legati a parole-chiave indicate dal docente;

- si può anche creare una fase di pre-lettura o pre-ascolto attraverso la lettura

o l’ ascolto di una piccola sequenza del testo su cui vengono poi avviate attività

di inferenza.

Si tratta di attività basate su un processo che permette di scoprire i significati

di un testo andando oltre quanto esplicitamente presente, l'inferenza si

realizza formulando ipotesi e supposizioni attraverso le proprie conoscenze

pregresse di tipo linguistico, culturale in senso lato e grazie alle strategie di

apprendimento di cui si è dotati.

Di estrema importanza è ribadire il ruolo attivo e propositivo che riveste lo

studente: in questo momento le informazioni che riceve prima dell'inizio della

comprensione del testo lo devono portare la creazione di ipotesi che facilitino

il processo di comprensione.

Le scoperte e le inferenze che lo studente fa sono fondate sull'esperienza, sulle

conoscenze linguistiche pregresse.

Il confine tra questa prima parte della globalità e la fase precedente di

motivazione risulta quanto mai labile: tra le varie parti c'è una continuità che

porta a non interrompere il processo di acquisizione.

I momenti di riflessione di tipo induttivo portano lo studente a scoprire

meccanismi del funzionamento della lingua

La scelta di un'impostazione di tipo induttivo, in cui è lo studente che,

condotto dall'azione didattica del docente, attivamente formula ipotesi sulle

regole grammaticali o altri aspetti della lingua, oppure su elementi culturali e

disciplinari di tipo cognitivo e metacognitivo, risponde ai vari criteri

metodologici: l’ Approccio Induttivo è in accordo con la promozione dell’

autonomia dello studente, gli serve per mantenere alta la motivazione

attraverso la costante curiosità intellettuale e coinvolge lo studente attraverso

la modalità e le strategie di apprendimento che l'impostazione didattica

ancora oggi prevalentemente tende ad ignorare, preferendo approcci di tipo

deduttivo, cioè fondato sulla centralità della trasmissione delle informazioni

attraverso il filtro del decente. 49

L’ Approccio Induttivo consente anche di fissare l'attenzione sui meccanismi di

funzionamento della lingua considerando non il fatto isolato , ma l’

estrapolazione a partire dal contesto. Lo studente quindi è portato a percepire

i bisogni dei bisogni comunicativi che vengono indotti attraverso l'azione

didattica: non è la regola grammaticale che viene preventivamente fornita per

essere usata, ma vengono prima create le occasioni affinché lo studente provi

il bisogno di apprendere la regola e sulla base di questa motivazione si passa

poi alla scoperta dei meccanismi di funzionamento della lingua.

Nei momenti di scoperta induttiva, il ruolo del docente deve essere quello di

un regista più o meno occulto, deve lasciare spazio alla formazione di ipotesi,

giuste o sbagliate che siano, da parte degli studenti, eviterà in sostanza

intervenire con le classiche spiegazioni ex cathedra, lasciando ad altro

momento, quello della riflessione della lingua, i propri interventi esplicativi.

3.6.3 Le tecniche per l’ analisi e la sintesi

Le tecniche utilizzabili in questa fase sono numerose e vanno dagli esercizi di

tipo strutturale alle attività di drammatizzazione. Questo schema può ripetersi

nel corso di un’ unica lezione anche più volte, ciò che importa è ricordare che

all'interno di una sessione di lavoro, sia essa di 45, 50, 60 o più minuti, il

docente dovrà evitare di dedicare un’ intera lezione all'approfondimento di un

unico aspetto, grammaticale, lessicale o d'altro genere, costringendo lavorare

su un'unica tipologia di attività.

Nella fase di sintesi, gli apprendimenti sono condotti a produrre testi che

possono essere di molti generi e tipologie, orali e scritti, multimodali.

È per questo difficile proporre una lista di possibili tecniche in quanto essere

risulterebbe inevitabilmente riduttiva. È la creatività dell’ insegnante che può

condurre a creare proposte molto variegate e auspicabilmente coinvolgenti

per l'apprendente.

3.7. Il controllo (verifica, recupero e ampliamento)

La fase del controllo &

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
176 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nevena1998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica delle lingue straniere e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Mezzadri Marco.