Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Riassunto esame Pedagogia Generale, Prof. Moscato, libro consigliato Preadolescenti a Scuola, Moscato Pag. 1 Riassunto esame Pedagogia Generale, Prof. Moscato, libro consigliato Preadolescenti a Scuola, Moscato Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia Generale, Prof. Moscato, libro consigliato Preadolescenti a Scuola, Moscato Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia Generale, Prof. Moscato, libro consigliato Preadolescenti a Scuola, Moscato Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia Generale, Prof. Moscato, libro consigliato Preadolescenti a Scuola, Moscato Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia Generale, Prof. Moscato, libro consigliato Preadolescenti a Scuola, Moscato Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia Generale, Prof. Moscato, libro consigliato Preadolescenti a Scuola, Moscato Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Consideriamo come funzione secondaria la e quindi di trasmissione culturale

funzione di comunicazione

legata alla presenza di oggetti didattici inseparabili dall'azione dell'insegnare. L'insegnare è qualcosa più

del comunicare attraverso un sistema di rappresentazioni, viene visto anche come una ri-generazione della

conoscenza nella mente di colui che riceve l'insegnamento.

La conoscenza esiste in quanto è possesso personale del discente, per il quale essa prende sempre una forma

soggettivamente nuova anche se permane identica a se stessa.

L'azione dell'insegnante modifica anche l'esperienza di colui che insegna proprio nel momento in cui egli

tenta di agire sull'esperienza di un altro, per insegnare serve sempre ripensare la propria conoscenza,

riorganizzarla in funzione di un destinatario.

Inoltre l'oggetto di conoscenza viene riproposto, analizzato ed esplicitato in ogni momento didattico. È

3

considerato significativo da colui che insegna, il docente non solo conosce e padroneggia personalmente

un determinato contenuto conoscitivo ma lo giudica degno della sua azione di insegnamento.

1. I luoghi e le forme dell'esperienza educativa

Le forme strutturali o “modelli”

Definito come quel processo di interazione che coinvolge un soggetto in età evolutiva,

l'educazione

all'interno di un orizzonte culturale dato, dentro una serie di relazioni personali con una collettività adulta e

che si conclude con il raggiungimento da parte sua di una soglia di autonomia.

I luoghi materiali e simbolici in cui l'educazione e l'insegnamento si realizzeranno sono tre:

famiglia, apprendistato e scuola e successivamente gruppo di coetanei. Questo anche se non costituisce un

luogo o una forma specifica, entra in ogni forma con diverse modalità diventando rilevante nei processi

educativi. Ogni immaturo impegnato con la propria crescita è sempre collocato in relazione con i suoi

coetanei visti come interlocutori, personali o collettivi. (presenza o no di fratelli o cugini condiziona

l'ambiente educativo familiare).

Sbagliato dire che perché esso non può promuovere e sostenere l'autonomia

il gruppo di coetanei educa

personale dei membri né di svolgere una funzione di introduzione a orizzonti culturali formali. Esso però

fornisce supporti o determina ostacoli per lo sviluppo dell'identità personale.

Tutti i modelli educativi comportano un esperienza di tipo partecipativo: il soggetto entra nel processo

educativo in quanto partecipa alla vita di un gruppo in termini di convivenza e condivisione sociale.

Il modello familiare è il modello educativo paradigmatico visto che il gruppo familiare è caratterizzato da

legami sociali di tipo istituzionale, emotivo-affettivo e anche da legami biologici.

La forma più comune e generalizzata del processo educativo è quella della partecipazione ad un gruppo

in una convivenza prolungata sin dalla nascita. Questo modello è quello familiare/partecipativo

primario

visto che questo gruppo primario è anche una famiglia: un gruppo caratterizzato da legami biologici e

simbolici, ci sono componenti di diverse età, nascono legami affettivi.

La convivenza appare la condizione della sopravvivenza della nostra specie. Il piccolo dell'uomo nasce

inerme e bisognoso di cure e quindi privo di esperienza e conoscenza. La convivenza di fasce d'età diverse

favorisce i processi di comunicazione dell'esperienza e di trasmissione culturale con modalità efficaci.

Anche la malattia e l'invecchiamento fisiologico esigono forme di convivenza solidale. La famiglia risulta

una condizione umana universale e trasversale rispetto alle varie culture. La sua esistenza attesta che la

socialità solidale costituisce un dato di natura, un bisogno e una scelta. La famiglia, in quanto materializza

al proprio interno una solidarietà fra i sessi e fra le età della vita, si configura come luogo concreto in cui si

può accogliere la vita nascente e farla crescere e accompagnare la vecchiaia e la morte.

La tendenza delle famiglie a ricomporsi e riconfigurarsi evidenzia una necessità strutturale degli esseri

umani che va ben oltre lo scopo di ridurre i costi dell'affitto e accrescere la funzionalità delle scelte

abitative. La famiglia risponde funzionalmente a tutti i suoi bisogni e assicura al proprio interno

allevamento ed educazione oltre alla protezione materiale. Fa del piccolo una creatura sociale includendolo

in un contesto sociale primario rispetto al quale egli svilupperà un senso di appartenenza. La famiglia

d'origine determina la qualità sociale di cui il piccolo sarà capace nel bene o nel male. Il processo educativo

personale non può mai prescindere dalla famiglia, istituzioni e luoghi educativi devono sempre farne i conti.

Il modello di apprendistato/noviziato legano i membri a partire da uno scopo. Tipica la bottega

dell'artigiano. Anche queste forme determinano esperienze partecipative con un immersione totale nel

tessuto.

Solo la scuola presenta una forma strutturale di tipo istituzionale. La scuola esiste con lo scopo di attivare

azioni di insegnamento ed esperienze di apprendimento e non per primari scopi di socializzazione.

I tre modelli individuati sono forme categorizzanti dell'esperienza educativa. In tutti e tre i modelli le

relazioni educative e gli insegnamenti intenzionali coesistono con esperienze casuali e involontarie.

Gruppo Primario: diversi significati di gruppi in basi alle aree disciplinari in cui agiamo. Prima distinzione tra

gruppi primari con riferimento alle dimensioni del gruppo e al fatto che i suoi componenti sviluppino relazioni

faccia a faccia. Anche all'interno di questi piccoli gruppi possono esserci soggetti diversi tra loro. Una famiglia o

una classe stabile per anni sono gruppi primari. Prima caratteristica è la qualità delle relazioni interne, 4

composizione, funzioni, compiti, bisogni che riesce a soddisfare, comunicazione. Fattori che interagiscono e

danno vita ad un esperienza.

La sociologia di gruppo studia le società umane come comunità organizzate con proprie strutture interne. Ogni

individuo è componente di più gruppi contemporaneamente. La psicologia di gruppo è una branca che studia il

comportamento dell'individuo in un contesto collettivo e il comportamento dei piccoli gruppi.

La dinamica di gruppo che si crea costituisce un modello teorico e una metodologia di lavoro ed è finalizzata ad

aspetti educativi, formativi e psicoterapeutici. L'interesse psicologico si focalizza sulle forme di comunicazione de

funzioni del gruppo.

Il modello familiare

È la forma educativa più essenziale e diffusa e con la massima efficacia didattica. Nella famiglia il bambino

apprende durante la crescita direttamente dagli adulti e sperimenta o intuisce l'utilità delle norme e delle

informazioni impartite.

L'insegnamento/apprendimento nell'ambiente familiare ha durata lunga. L'educazione scaturisce dal

semplice contatto materiale, da una esposizione del bambino alla presenza degli adulti che condividono il

suo spazio vitale. L'elemento che caratterizza in modo decisivo la forma educativa familiare è data da una

rete di interessi reciproci di identificazione. L'identificazione è un elemento decisivo dell'educazione. I

membri di una famiglia La coesistenza di diverse generazioni e generi permette espressioni di

coesistono.

cura e di solidarietà reciproca come può generare conflitti. La famiglia di presenta al nuovo nato come

entità super individuale, rispetto alla quale svilupperà un senso di appartenenza o separazione. Dal punto

di vista dello sviluppo psichico il senso di appartenenza del nuovo nato è la condizione della partecipazione

alla vita comune del gruppo familiare e il fatto che la partecipazione sia la generatrice del senso di

appartenenza. Identificazione e senso di appartenenza sono le più potenti motivazioni intrinseche

all'apprendimento.

Il processo educativo genera motivazioni intrinseche ed è sostenuto da esse, nel passaggio dalla famiglia

alla scuola il nuovo ambito non potrà avere successo didattico se non suscita motivazioni intrinseche. Le

motivazioni determinate dall'ambiente familiare sono una pre-condizione positiva e possono essere

integrate e modificate all'interno dell'ambiente scolastico.

Il contesto famigliare è decisivo anche per il suo successo o meno dell'apprendimento. Una scolarizzazione

efficace può avere un ruolo decisivo nella crescita della consapevolezza personale anche rispetto alla

propria identità culturale d'origine e alla propria esperienza familiare.

Il modello dell'apprendistato

L'essenzialità funzionale e struttura di questa forma educativa è simile al modello familiare. L'apprendistato

comporta un'esperienza di partecipazione in un mondo vitale il cui esempio è la bottega artigiana.

Nell'apprendistato il soggetto giovane viene inserito in una situazione operativa globale dentro la quale

vengono trasmessi una serie di contenuti e promosse delle abilità. Per molto tempo l'apprendistato è stato

intrecciato all'educazione familiare nel senso che il suo inizio coincideva con la convivenza tra adulti e

bambini (caccia e pesca, cucina, tessitura). Erano presenti anche forme di apprendistato istituzionalizzate.

Fonti archeologiche ipotizzano anche specifici rituali iniziatici diversi per l'accesso all'apprendistato nelle

diverse corporazioni artigiane come quella cretese arcaica. Sembra che l'adolescente non potesse

accedere, prima di essere stato iniziato, ai segreti di nessuna arte cui la società di appartenenza

riconoscesse un valore. La condizione di apprendista portava ad un assunzione di responsabilità personale,

esigeva il favore della divinità protettrice della corporazione. L'inserimento iniziatico nella società adulta,

avveniva con dell'apprendista dentro la confraternita di appartenenza soprattutto quando l'arte

l'iniziazione

o il mestiere di tramandava per eredità familiare o militare.

L'apprendistato non è necessariamente legato all'appartenenza al clan: ci sono sempre state forme di

apprendistato extra familiare. In alcuni casi scaturisce come proprio l'apprendistato generasse un nuovo

legame di solidarietà affine a quello di sangue. (Giuramento di Ippocrate).

Il modello dell'apprendistato si presenta nella storia umana con molte forme che in comune hanno

l'inserimento diretto nella situazione lavorativa. La durata del percorso di apprendistato può variare: la sua

forma si presenta come unica struttura educativa ma anche con versioni integrate non solo con il modello

partecipativo familiare ma anche con il modello dell'istruzione. Situazione pres

Dettagli
A.A. 2015-2016
30 pagine
27 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bertolo.arianna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Moscato Maria Teresa.