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Riassunto esame Neurologia, Prof. Pinessi, Libro consigliato Il Bergamini di Neurologia, Bergamini: Test neuropsicologici Pag. 1
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ESAME NEUROPSICOLOGICO

E' composto da tre fasi:

IL COLLOQUIO

acquisire informazioni relative alla capacità comunicativa del paziente

• consapevolezza della propria storia clinica

• coerenza del pensiero e della mimica

• fluidità dell'eloquio

• memoria biografica

• terapia farmacologica in atto

• presenza di fluttuazioni dell'umore

Dopo aver fatto esprimere liberamente il paziente, occorre valutare se è orientato nel tempo e nello

spazio (dove ci troviamo? che giorno è oggi? in che stagione ci troviamo?)

→ importante domandare il livello di istruzione, al fine di impostare nella maniera più congrua i

successivi test

SCREENING GENERALE

Si tratta di test che hanno l'obiettivo di indagare il profilo cognitivo generale e orientare

eventualmente verso ulteriori test di approfondimento verso le specifiche funzioni che

risultano deficitarie.

conoscere i deficit statisticamente più associati alla patologia che presenta il paziente

• sede della lesione

I test più utilizzati sono:

Mini Mental State Examination (MMSE)

➢ Montreal Cognitive Assessment (MOCA)

➢ IQ CODE

➢ Milan Overall Dementia Assessment (MODA)

➢ Test di Wechsler per l'intelligenza

APPROFONDIMENTO DELLE FUNZIONI COGNITIVE

ATTENZIONE

E' la funzione che regola i processi mentali facendo da filtro alle informazioni provenienti

dall'ambiente esterno allo scopo di organizzare una risposta adeguata

Ci sono diversi tipi di attenzione:

Attenzione selettiva→ è l'abilità a contrastare la distrazione e a concentrarsi su una fonte di

• informazione in presenza di distrattori forti.

→compromessa nelle lesioni frontali SX

Attenzione divisa o alternata→ è la capacità di prestare attenzione a più compiti

• contemporaneamente

→compromessa nelle lesioni cerebrali diffuse

Attenzione sostenuta→ è la capacità di mantere l'attenzione per un certo periodo di tempo

• →compromessa nelle lesioni dell'emisfero DX

MEMORIA

E' la facoltà di riattivare nel momento presente gli avvenimenti del passato, interviene nella

generazione di nuove conoscenze, schemi e quadri interpretativi che consentono una continua ed

aggiornata valutazione della realtà

Si distinguono una memoria a breve termine e una a lungo termine.

Memoria a breve termine:

Memoria a breve termine uditivoverbale→ capacità di memorizzare delle parole

• presentate attraverso il canale uditivo.

→compromessa nelle lesioni parietali dell'emisfero SX

Memoria a breve termine visuoverbale→ capacità di memorizzare materiale simbolico

• presentato visivamente

→compromessa nelle lesioni occipitali SX

Memoria a breve termine visuospaziale→ capacità di memorizzare informazioni relative

• all'organizzazione spaziale dello stimolo

→compromessa nelle lesioni occipito-parietali DX

Memoria di lavoro o operativa→ capacità di conservare l'informazione, mentre sulla base

• di essa vengono compiute altre operazioni cognitive

Memoria a lungo termine

Esistono diversi tipi (procedurale, dichiarativa, implicita, esplicita, semantica).

Un suo deficit può causare amnesia retrograda e anterograda.

PERCEZIONE SPAZIALE

E' la capacità di codificare e comprendere l'ambiente visivo o spaziale in tutta la sua mutevole

complessità: analisi delle relazioni oggetto/oggetto e oggetto/osservatore

La conoscenza delle coordinate spaziali del proprio corpo e dello spazio circostante sono il

prerequisito fondamentale per lo svolgersi di ogni azione.

Localizzazione della posizione nello spazio→ capacità di individuare uno stimolo in una

• determinata posizione

→ compromessa sembrerebbe nelle lesioni del lobo parietale DX

Percezione della profondità→ capacità di percepire la distanza di due oggetti rispetto ad un

• punto.

→compromessa nelle lesioni parietali bilaterali (forse maggiore contributo del lobo DX)

Percezione dell'orientamento di linee→ capacità elementare di analisi dello spazio

• Ha un'importanza diagnostica e terapeutica in quanto se deficitaria è grave: il paziente non

riesce nemmeno ad orientare le linee di un asse cartesiano.

Percezione di forme→ capacità di riconoscere le forme

• → l'emisfero DX aiuta a distinguere forme simili, quelo SX invece è coinvolto nella

distinzione di forme dissimili

Coordinazione visuomotoria→ permette di codificare la relazione tra gli oggetti e la

• posizione di un oggetto rispetto al proprio corpo al fine di compiere movimenti di

raggiungimento e presa (Es. afferrare un bicchiere sul tavolo)

Particolare disturbo della percezione spaziale è il Neglect (incapacità di percepire il lato opposto

alla lesione cerebrale).

FUNZIONI ESECUTIVE

Sono le capacità che rendono l'individuo in grado di assumere un comportamento indipendente,

finalizzato e autoconservativo

capacità di trarre deduzioni (estrarre dal contesto le informazioni utili e rielaborarle)

• capacità di formulare strategie efficaci (programmare un'azione adatta alla risoluzione di un

• possibile problema)

capacità di anticipare degli eventi

• flessibilità (passare rapidamente da un concetto ad un altro)

LINGUAGGIO

AGNOSIA

APRASSIA

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NUOVE METODICHE DI INDAGINE DELLE FUNZIONI COGNITIVE

1) Risonanza Magnetica funzionale (fMRI)

E' una metodica che utilizza il segnale BOLD (Blood Oxygenation Level Dependent) che

deriva dall'Hb deossigenata per mappara le aree cerebrali che si attivano mentre il soggetto

svolge un compito motorio, linguistico o cognitivo.

La fMRI viene frequentemente usata nel prechirurgico di pazienti con tumori cerebrali ed

epilessia per mappare in particolare le aree del linguaggio o sensori-motorie.

In ambito di ricerca è fondamentale per approfondire le conoscenze sulle diverse aree

cerebrali e si è dimostrata un'ottima alternativa all'invasivo Wada Test per determinare la

dominanza emisferica

E' possibile studiare anche l'encefalo quando è "a riposo" ovvero quando il soggetto non

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Publisher
A.A. 2014-2015
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/26 Neurologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Artemis19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neurologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pinessi Lorenzo.