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MIOPATIE CONGENITE NON DISTROFICHE: DIFETTI DEL Cl E DEL Na
Mutazioni canale del Cl muscolare: miotonie generalmente a comparsa infantile, aspetto atletico con ipertrofia
• delle masse muscolari.
Mutazioni canale del Na: causano 3 tipi di miotonie non evolutive, tutte peggiorate dalla somministrazione di
• K per os
PARALISI PERIODICHE: DIFETTI DEL CANALE DEL Na, del CA e del K
Si tratta di fenomeni rari caratterizzati da episodi di impotenza funzionale e deficit motorio che regrediscono
spontaneamente dopo un periodo di tempo variabile, di solito entro le 24h.
Anche negli attacchi più gravi, sono di solito risparmiati i muscoli del volto, i mm. respiratori.
Mutazioni del canale del Ca: PP ipokaliemica
• E' la forma più frequente, con attacchi di notte o di primo mattino( soprattutto dopo una giornata intensa o un
pasto abbondante di carboidrati): il paziente è completamente paralizzato al risveglio.
Durante l'attacco il K sierico è ridotto (aspetto patognomonico e diagnostico).
Terapia: somministrare K durante la crisi
Mutazioni del canale del Na: PP ipo- e iperkaliemica
• Mutazioni del canale del K: PP con aritmia cardiaca ipo- o iperkaliemica
• Caratterizzata da dismorfismi scheletrici, episodi ricorrenti di debolezza muscolare e un'importante cardiopatia
aritmogena che causa episodi di sincopi frequenti.
MIOPATIE ACQUISITE
Comprendono tutte le affezioni che colpiscono il tessuto muscolare per cause esogene e
rappresentano un'importante percentuale tra le patologie muscolari, comprendendo le forme:
infiammatorie
• infettive
• disendocrine
• tossiche
• carenziali
• secondarie ad altre patologie internistiche
•
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MIOPATIE INFIAMMATORIE
Sono causate da un processo disimmune simile a quello che determina patologie come l'AR o il
LES, da cui si differenziano per il tipo di danno causato, specifico per il tessuto muscolare.
Si suddividono in tre gruppi principali:
1) polimiositi→ colpiscono selettivamente il muscolo
2) dermatomiositi→ interessano cute e muscolo
3) miositi a corpi inclusi→ presentano depositi di proteine degradate nelle fibre muscolari
Epidemiologia
Incidenza delle miositi infiammatorie: 5-10:100000
• Rapporto M:F a sfavore delle F
• fasce di età più colpite: 4-15 anni e 40-70 anni
• Decorso medio di malattia: 2 anni
• 1/3 dei pazienti ha una completa guarigione
• la prognosi è peggiore nelle forme con precoce interessamento cardiaco e in quelle
• correlate a neoplasie maligne
Diagnosi
esami di laboratorio: aumento degli indici infiammatori (VES, PCR, Ig, complemento)
• aumento marcato della CK
• EMG: potenziali piccoli e frammentati
• Biopsia muscolare: è l'esame più importante, va eseguita sempre prima di instaurare una
• terapia perchè permette di comprendere il quadro istologico e quindi il tipo esatto di miosite.
In tutti i casi di polimiosite e dermatomiosite nell'adulto escludere sempre una
• neoplasia occulta
Terapia prednisone ad alto dosaggio (1-1,5 mg/Kg/die) per almeno 6-8 settimane, a seguire
• decremento graduale
se non rispondono ai corticosteroidi allora si passa all'immunosoppressione (cicli Ig per
• 11
ev )
L'emoderivato presenta un minor numero di effetti collaterali, ma non è ancora stata dimostrata una sua maggiore
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efficacia nelle forme di polimiosite e dermatomiosite nell'adulto; invece può presentare una prima scelta nelle miositi a
corpi inclusi e nelle dermatomiositi infantili.
Polimiositi
Sono caratterizzate da un esordio subacuto, con progressione in alcune settimane o mesi, prima di
arrivare alla forma conclamata.
Sintomo caratterizzante→ stancabilità con debolezza muscolare
Forme iniziali: solo nei Forme più gravi:
distretti prossimali degli arti debolezza generalizzata
Difficoltà nel sollevare le Importante coinvolgimento dei
braccia, pettinarsi, salire e muscoli del tronco, del collo e spesso
scale, rialzarsi da terra o da della deglutizione.
seduti Muscoli oculare in genere
risparmiati.
Muscoli facciali raramente coinvolti.
Spesso presenti dolori di tipo mialgico Nei casi più gravi c'è coinvolgimento della
muscolatura respiratoria
Fisiopatologia
Le polimiositi sono causate da un processo citotossico sulle fibre muscolari attuato dai linfociti T
contro componenti della superficie della fibra o contro organelli intracellulari→ necrosi tissutale.
Diagnosi
Nel sangue di questi pazienti si trovano spesso anticorpi specifici
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Dermatomiositi Viso
+
Sintomi muscolari Comparsa di ERITEMA Tronco superiore
Mani
Grandi articolazioni
Nelle dermatomiositi sovente si associano:
febbricolo
• problemi cardiaci
• disturbi gastrointestinali
• polmonari (interstiziopatie)
•
Fisiopatologia
Sono causate da un interessamento primario dei piccoli vasi arteriosi e dei capillari del
muscolo, che vengono attaccati al loro interno dal complemento→ si scatena la distruzione del vaso
da parte di linfociti B e CD4.
Quindi si tratta di una sofferenza vasculitica
del tessuto muscolare: ci sono microinfarti,
atrofia e necrosi
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Miosite a corpi inclusi
Colpisce in genere individui maschi oltre i 50 anni e si manifesta con una debolezza muscolare che
interessa:
distretti distali degli arti superiori
• distretti prossimali degli arti inferiori
•
E' una forma che risponde meno alla terapia e tende a cronicizzare.
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MIOPATIE INFIAMMATORIE 'OVERLAP'
Benché queste patologie siano rare, sono da riconoscere: non sempre questi pazienti si rivolgono
direttamente ad un neurologo. Ricordiamo che il sintomo principale è la debolezza, magari qualche
dolore muscolare. Vengono diagnosticate come fibromialgia (che è una sindrome da dolore
cronico), ma in realtà magari si trattano di miositi.
Altro caso: in PS un paziente in insufficienza respiratoria acuta potrebbe avere una miastenia gravis.
Se c'è acidosi importante dosare l'acido lattico: potrebbe essere una encefalomiopatia mitocondriale
scompensata, ed è importante saperle gestire
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MIOPATIE DISENDOCRINE
Numerose endocrinopatie, soprattutto i distiroidismi, provocano una compromissione del muscolo,
che a volte rappresenta la principale manifestazione clinica del disturbo ormonale.
Nella maggiorparte dei casi si manifesta come una miopatia prossimale con CK normale, ad
eccezione dell'ipotiroidismo che ha una CK nettamente superiore alla norma.
Ovviamente la terapia sia basa sulla correzione del disturbo disendocrino.
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MIOPATIE TOSSICHE
Numerose sostanze, ed in particolare molti farmaci, possono causare una miopatia.
In genere si tratta di miopatie necrotizzanti, acute o subacute, caratterizzate da dolore muscolare
diffuso, astenia ed elevati valori di CK.
In certi casi si può avere mioglobinuria con complicanze renali.
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farmaci : ipolipemizzanti (fibrati, statine)
• rabdomiolisi secondaria ad alcool, neurolettici, abuso di sostanze stupefacenti
•
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MIOPATIE DA DEFICIT NUTRIZIONALI
14
Il deficit di vitamina E può causare miopatia vacuolare che risponde a somministrazione
• di vitE ad alte dosi. 15
Il deficit di vitamina D causa miopatia da osteomalacia, caratterizzata da un deficit
•
da "overlap" = da sovrapposizione, infatti sono associate a collagenopatie
12 inoltre ci sono anche la clorochina, l'amiodarone e la colchicina.
13 sindromi da malassorbimento, epatopatie colestatiche, fibrosi cistica
14 malassorbimento, dieta con insufficiente introito, alterazioni del metabolismo calcio/fosforo, terapia cronico con
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barbiturici e idantoinici
muscolare prossimale con dolori che può simulare una polimiosite. Risponde a terapia con
calcio e vitD.
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MALATTIE DELLA GIUNZIONE MUSCOLARE: Miastenia e sindromi
miasteniche
E' una malattia caratterizzata da un'abnorme e progressiva debolezza e faticabilità dei muscoli
volontari: il muscolo perde la capacità di contrarsi dopo un'attività ripetuta e la recupera dopo un
periodo di riposo.
La faticabilità può essere:
limitata ad alcuni distretti muscolari (tipicamente all'esordio mm. estrinseci oculari)
• generalizzata con coinvolgimento della mm. respiratoria
•
La causa della Miastenia è legata ad un'alterazione della trasmissione dell'impulso nervoso a livello
della giunzione neuromuscolare a causa di un anticorpo anti-recettore colinergico nicotinico
(AChR).
Epidemiologia
E' una malattia rara.
Incidenza: 3-4:1 milione
• Prevalenza: 30-40 casi :1 milione
• Sesso femminile più colpito
• 16
età d'esordio: 20-45 anni, 60-70 anni
• 17
raramente colpisce bambini <10 anni e neonati
•
questo secondo picco d'incidenza predilige il sesso maschile e la sintomatologia bulbare
16 miastenia neonatale transitoria legata al pasaggio transplacentare di Ab materni (1 caso ogni 7-10 neonati di madre
17
miastenica)
Eziopatogenesi
Una volta veniva definita Miastenia "Gravis" a causa della mortalità nel 90% dei casi; oggi grazie
alla nuove conoscenze e terapie il tasso si è abbassato drasticamente al 2-3%.
18 19
E' una malattia autoimmune acquisita .
Tappe storiche nella ricerca
1934: la studentessa inglese Mary Walker comprende la similitudine tra il muscolo miastenico e quello
• curarizzato e introduce la terapia con anticolinesterasici→ la mortalità scende al 30%.
1939: il cardiochirurgo americano Blalock opera un paziente miastenico per una massa di natura ignota situata
• nella parte anteriore del mediastino. Una volta asportata risultò essere un timoma.
Nei mesi successivi alla rimozione del timoma la sintomatologia miastenica migliorò enormemente, tanto da
ipotizzare la timectomia come cura per la miastenia.
1960: Simpson ipotizza la patogenesi autoimmunitari