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RAPPRESENTAZIONI VISUALI: SISTEMI DI SCRITTURA
15.1 Introduzione
Le persone organizzate in società urbane, hanno anche dei sistemi di scrittura. La scrittura è secondaria
rispetto alla lingua parlata e i2sistemi presentano differenze fondamentali. Il linguaggio è un prodotto
naturale del cervello umano e obbedisce a regole di cui è in gran parte inconsapevole, governate dalla
Grammatica Universale e viene inoltre imparata senza insegnamenti specifici. Questo non vale per la
scrittura, viene costruita in maniera consapevole e ha valore convenzionale.
I sistemi di scrittura non si sviluppano naturalmente e ciò si capisce che rimangono immutati se non
vengono decisi cambiamenti dalla comunità linguistica. Ad es, nella Turchia di Ataturk, si è passati da
quello arabo a quello latino. I simboli poste sulle vocali per definire se erano aspirate o meno, del greco
antico, sono scoparsi nel greco moderno.
Essendo la grafia un fenomeno culturale e non grammaticale, non bisogna aspettarsi che i sistemi di
scrittura siano governati dai principi della Grammatica Universale. La scrittura è uno strumento
importante per i linguisti storici; è essenziale per la ricostruzione linguistica perché offre esempi attestati
di lingue antiche.
Mentre la storia della lingua parlata evolve secondo percorsi propri ed è in genere unica in una comunità,
la storia della lingua scritta è anche il frutto di decisioni politiche e procede a salti.
Può capitare che una popolazione priva di una tradizione di scrittura prenda in prestito un sistema
sviluppato da un’altra cultura, o se lo ritrovi imposto con la forza. Questo è spesso avvenuto per opera di
civiltà di religione cristiana che volevano introdurre e diffondere la bibbia nelle popolazioni senza
tradizione scritta.
Forse tutte le lingue parlate derivano da una fonte sola, mentre per quelle scritte si hanno almeno3punti
di origine: la scrittura della civiltà sumera, la scrittura della Cina, quella della Mesoamerica.
15.2 Il sistema alfabetico usato in italiano
Il sistema di scrittura che si usa in italiano è l’alfabeto. Ogni lettera dell’alfabeto corrisponde a un suono.
Tale corrispondenza non è sempre perfetta, come in “ceco” e “cieco”.
Sono pronunciata in modo identico ma scritte diversamente. La lettera “i” in cieco non corrisponde a
nessun suono, ma viene inserita per indicare il modo di pronunciare la consonante precedente: “ciuccio”
“giù”.
Se la “i” non ci fosse le consonanti “c” e “g” sarebbero pronunciate diversamente. Nel primo caso
le2lettere si pronunciano [t∫] e [d+simbolo previsto], nel secondo cado [k] e [g].
Vi è una lettera usata nel sistema grafico dell’italiano a cui non corrisponde alcun suono: la “h”. Nelle
parole non indica nulla. In altri casi la “h” cambia il suono della consonante che precede:
ha, ho, hanno,
cima, giro, chimica, ghiro.
Quindi per l’ortografia italiana ad una lettera non sempre corrisponde uno e un solo suono: alle lettere “c”
e “g” corrispondono2suoni. Vi è poi il caso in cui una lettera viene pronunciata diversamente anche se
questo non viene segnalato in alcun modo. La discrepanza è ancora maggiore in inglese.
15.3 Gli ideogrammi e i caratteri
I più vecchi sistemi di scrittura usavano gli pitture che raffigurano concetti, parole intere. Il
ideogrammi,
sumero, parlato nel4000a.C., usava gli ideogrammi.
E’ impossibile che un sistema di ideogrammi rimanga un sistema iconico: o diventa non iconico o obsoleto,
questo perché molte delle parole che usiamo quotidianamente non si possono facilmente raffigurare.
L’iconicità degli ideogrammi è destinata a non durare. A volte una comunità adopera un sistema nuovo
senza che questo soppianti completamente quello vecchio, mantenendo degli ideogrammi accanto ai
simboli del nuovo sistema. Il risultato è un sistema misto, come quello dei geroglifici egiziani
15.4 I sistemi sillabici
Spesso i sistemi di caratteri e ideogrammi lasciano il posto a sistemi in cui i simboli corrispondono ai
suoni che compongono la parola; in questo caso ad un simbolo corrisponde una sillaba,è un sistema
sillabico.
Il la scrittura dei sumeri nell’antichità, è un sistema sillabico derivato da un precedente
cuneiforme,
sistema di ideogrammi, ma non si sa precisamente come sia avvenuto questo passaggio. Un simbolo
voleva dire “coltello” e si pronunciava [gir], un altro “cane” e si pronunciava [su]; vi era il nome di una città
la cui prima parte assomigliava alla parola coltello e la seconda alla parola cane, essa si chiamava Girsu. I
sumeri la scrivevano attraverso il simbolo del coltello seguito da quello del cane. A quel punto i segni non
indicavano i significati originali ma i suoni che esprimevano.
I sistemi sillabici sono usato oggi in alcune lingue cigero-congolesi come il mende(Sierra Leone) e il
roma(Guinea).
Il giapponese moderno ha un Usa caratteri come fa il cinese accanto a2sistemi
sistema di scrittura misto.
diversi, ma simili a quelli sillabici. Il primo per parole native giapponesi e il secondo per quelle di altra
origine, si differenziano dai veri sillabari perché le sillabe leggere sono rappresentate da un solo simbolo,
quelle pesanti da2simboli. Una sillaba leggera termina con una singola vocale breve (il tipo più comune in
giapponese, oltre ad essere quello meno marcato nelle lingue del mondo). Tutte le altre sillabe sono
pesanti e sono qulle che contengono una vocale lunga o un dittongo e/o quelle che terminano con una
consonante. Questo sistema di scrittura è basato sul peso delle sillabe.
Forse la maggior parte dei sistemi di scrittura del passato erano più simili a quello giapponese.
15.5 Altri sistemi alfabetici
Fra gli alfabeti più diffusi vi è quello romano o latino, usato in italiano e nella maggior parte delle lingue
europee, e nei paesi colonizzati da europei. Questo alfabeto ne ha originati altri come quello irlandese.
Vi è poi l’alfabeto greco, usato per il greco, l’etiope, l’alfabeto etrusco, quello cirillico, l’alfabeto devangari
usato per il sanscrito e l’hindi, quello armeno, l’alfabeto mongolo(che si scriver verticalmente e derivato
da quello aramaico), l’alfabeto somalo e manciù.
Vi sono sistemi di scrittura in cui ad ogni consonante corrisponde un simbolo,le vocali o non sono
rappresentate graficamente, o con simboli aggiunti alle consonanti, o rappresentate a certe condizioni(se
sono lunghe ad es).
In lingue semitiche, come arabo ed ebraico, le vocali sono determinate dalla grammatica. In arabo le
consonanti che hanno i suoni [k] [t] [b], formano il lessico attinente allo scrivere. Le vocali si possono
ricostruire dal contesto. In arabo si legge e si scrive da destra a sinistra.
15.6 Sistemi di scrittura e (an)alfabetismo
La maggior parte dei paesi ha scelto il sistema alfabetico. Questa scelta è motivata dal fatto che, con un
sistema di caratteri ogni parola viene rappresentata in maniera simbolica diversa. Nella lingua cinese
bisogna conoscere circa 4000caratteri per poter leggere un giornale. Il tempo dedicato all’istruzione e
acquisizione dei4000caratteri è molto superiore a quello per imparare un sistema alfabetico.
Con un sistema sillabico ciascuna sillaba richiede un simbolo. Dato che in tutte le lingue le sillabe sono
meno numerose delle parole, i sillabari sono più facili da imparare rispetto agli ideogrammi o ai caratteri.
Ma risultano più difficile da apprendere degli alfabeti.
Gli alfabeti sono i più efficienti poiché hanno bisogno di un numero di simboli inferiori per rappresentare
le parole di una lingua. Quando una comunità che usa un sistema di scrittura diverso, entra in contatto con
chi usa quello alfabetico, questo spesso viene adottato, subendo alcune modifiche per colmare le
differenze tra i sistemi di suoni delle2lingue.
15.7 Fattori politici, culturali, religiosi
Nonostante i vantaggi del sistema alfabetico, è successo alcuni paesi si siano opposti a cambiamenti dei
sistemi di scrittura, per motivazioni che non linguistiche.
Considerazioni di carattere religioso sono fondamentali per il modo in cui le comunità linguistiche
accettano cambiamenti nei sistemi di scrittura o per la forza con cui rifiutano. Alcuni alfabeti sono
associati a tradizioni culturali o religiose e per questo sono mantenuti. La scrittura arabica è associata
all’Islam, quella ebraica al giudaismo, quello romano al cattolicesimo, quello cirillico alla chiesa ortodossa.
Nel 1991 il governo dell’Azerbajan, da poco indipendente dall’Unione Sovietica, ha deciso di sostituire
l’alfabeto ufficiale con quello romano(aggiungendo lettere e creando un alfabeto di33simboli); dato che la
lingua russa adoperava il cirillico, il cambiamento ha segnato un’ulteriore indipendenza. Questo però ha
creato un vaso di Pandora: l’Azerbaijan è un paese legato alla Russia, che ancora adopera il cirillico,
all’Iran(che usa quello arabo)e alla Turchia(quello romano). Dopo10anni dal cambiamento, i3alfabeti
coesistono ancora. Molti vogliono che prevalga il sistema arabo per la vasta tradizione letteraria araba e la
maggioranza musulmana della popolazione; altri vedono quello romano come una connessione
all’Occidente, per altri la conservazione del cirillico rende più facile la transazione dal passato sovietico al
presente indipendente.
15.8 I sistemi misti
I sistemi di scrittura più complessi sono i misti che usano i3sistemi prevalenti. I geroglifici egiziani erano
di questo tipo: avevano simboli per parole intere, altri per le sillabe, altri che rappresentavano singoli
suoni.
Oggi in Occidente si hanno sistemi misti fra gruppi di certi giovani: le cosiddette specie di
chat rooms,
salotti di conversazione, qui viene in genere usato il sistema di scrittura tipico della lingua in cui si sta
comunicando, di solito l’inglese e si aggiunge un’ortografia semplificata.
Vi è poi il problema degli acronimi che sono composti dalla prima lettera di ogni parola, per es “bob”=be
right back(torno subito). Viene poi aggiunto l’uso di simboli di punteggiatura, spesso combinati con lettere
per mostrare particolari emotivi: T+=pensa positivo!
Anche i messaggi che si scrivono con il telefonino usano questi sistemi di scrittura misti.
16
ULTERIORI PROSPETTIVE NELLE SCIENZE DEL LINGUAGGIO
16.1 La percezione del linguaggio
Il problema centrale nella ricerca sulla percezione del linguaggio, consiste nel capire perché se sentiamo
una lingua straniera la percepiamo come un flusso continuo di suoni, se sentiamo la nostra madrelingua
da adulti la percepiamo come una sequenza di unità discrete che corrispondono alle parole.
Come facciam