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La flessione, detta declinazione o coniugazione (verbi), è la variazione di una stessa parola (Gast,
Gastes), mentre la formazione delle parole vengono costituite parole diverse (Gast, gast-lich).
Flessione nominale (declinazione), genere, numero e caso (nom-acc-dat-gen). Si distinguono tre
tipi di declinazione: forte (senza desinenze -en o -n), debole (con desinenze -en o -n)e mista
(singolare forte e plurale debole).
Flessione verbale (coniugazione), persona, numero, tempo, modo, diatesi. Si distingue tra
coniugazione debole (regolare) e forte (irregolare).
La metafonia (Umlaut) e l'apofonia (Ablaut) sono modificazioni interne della radice. L'Umlaut è
una forma di armonia vocalica. L'Ablaut è la variazione semantica di vocali all'interno di uno
stesso paradigma (verbi forti - finden - fand - gefunden). Il morfema zero è il gruppo di sostantivi
che non presenta alcun suffisso al plurale.
Formazione della parole: composizione
Il composto è una parola costituita da altre parole. Il derivato è invece costituito da una parola e
un suffisso. La parola nata per conversione, non ha affissi ma è il risultato di una
ricategorizzazione della base.
I composti possono essere occasionali (coniati sulla necessità del momento) e usuali (entrano
stabilmente nell'uso); determinativi (gerarchia tra due elementi: la testa che esprime il significato
fondamentale e il modificatore che contiene informazioni supplementari che specificano il
significato espresso dalla testa) e copulativi (l'ordine dei due costituenti non è fisso);
ecndocentrici (il nucleo semantico coincide con uno dei due elementi del composto) e
esocentrici ( ha il punto di riferimento esterno che non coincide con quello dei due componenti,
detti anche composti possessivi).
I composti nominali hanno come testa un sostantivo/nome (N), i composti verbali un verbo (V), i
composti aggettivali un aggettivo (A) e, infine, i composti avverbiali un avverbio (Avv).
Formazione delle parole: conversione
La conversione è la ricategorizzazione di una determinata base senza che ciò venga segnalato
da un apposito suffisso (guidare-guida).
Altri tipi di formazione delle parole
La contaminazione può essere considerata come un particolare tipo di composizione in cui
almeno una delle due parole coinvolte risulta abbreviata (jein < ja+nein).
Alcune abbreviazioni esistono solo come forma scritta, am ci sono parole abbreviate che vengono
usate anche nel parlato (Uni, Foto)
Prestiti
Il prestito costituisce un importante mezzo per ampliare il lessico di una lingua. Il prestito di
necessità si ha quando, assieme a una parola, si prende anche l'oggetto o il concetto che essa
designa. Il prestito di lusso avviene quando si prendono parole che hanno già un corrispettivo
nella propria lingua. Il prestito non integrato, essendo presi nella loro forma originaria, sono
immediatamente riconoscibili dal parlante comune (connection, cool), il prestito integrato è stato
adottato alla fonologia e morfologia della lingua ricevente e un tipo particolare di prestito è il calco.
Abbiamo il calco traduzione che costituisce un nuovo composto traducendo gli elementi di un
composto straniero e il calco semantico una parola autoctona esistente assume un nuovo
significato prendendolo da una corrispettiva parola straniera.
III. Sintassi
La frase nelle sue principali tipologie
La sintassi è la disciplina all'interno della linguistica che si occupa della costruzione della frase. La
definizione psicologica considera la frase come espressione di un pensiero, mentre la definizione
logica individua la frase come relazione tra due concetti, Soggetto e Predicato e ancora la
definizione fonologica vede la frase come unità tra due pause di respiro, mentre la definizione
ortografica vale solo per la lingua scritta. La frase è un'unità linguistica conchiusa che possiede un
alto grado di autonomia, superiore a quella che hanno unità di livello inferiore (come parole o
gruppi di parole).
I principali tipi di frasi in tedesco sono 4: dichiarativa, interrogativa, imperativa e ottativa.
Una frase è formata da parole e la parola è però solamente l'unità minima della frase ma esistono
anche unità maggiori che si pongono tra la singola parola e l'intera frase e vengono dette
costituenti. Esistono vari test sintattici per individuare i costituenti di una frase, i tre principali sono
il test di permutazione (una determinata sequenza di parole viene spostata all'interno di una
frase), di sostituzione (sostituzione con un pronome) e di coordinazione (se due elementi si
lasciano coordinare).
Classi di parole e tipi di sintagma
Ogni parola porta con sé le caratteristiche della sua classe (flessiva, non flessiva ecc) e si unisce
con parole di altre classi per formare costituenti.
Ogni costituente fa perno intorno a una determinata classe di parole e forma un sintagma.
I tipi di sintagma sono: verbale, nominale, aggettivale, avverbiale e preposizionale.
Diagrammi ad albero e regole per la formazione della frase
Per individuare la struttura di una frase, dobbiamo assegnare a ogni parola la sua classe lessicale
(N, V, A ecc), poi vedere come le parole si uniscono in sintagmi (SN, SV, SA ecc) e la costituzione
di sintagmi avviene a vari livelli gerarchici.
Una frase tedesca deve obbligatoriamente contenere un SN e un SV (F--> SN SV).
SN---> (Art) (Agg) N (SN/SP)
SN SAgg SAvv SP SV
ordine TC (CT) CT CT TC (CT) TC / CT
Le due parti del SV formano la cosiddetta Satzklammer (parentesi frasale). Ciò che prevede il
verbo finito è detto Vorfeld (campo preposto), quello che si trova tra le due Satzklammern è detto
Mittelfeld (campo interposto), quello che è situato dopo il verbo non-finito è detto Nachfeld
(campo posposto).
Funzioni semantiche e sintattiche nella frase semplice
Le funzioni semantiche sono: Agente (colui che compie "volontariamente" l'azione causando un
mutamento dello stato delle cose; Paziente (colui che subisce l'azione); Beneficiario (colui che
riceve qualcosa); Strumento (entità usata per compiere una determinata azione o raggiungere un
determinato stato); Possessore ( entità a cui viene attribuita una determinata caratteristica o ha la
proprietà o il controllo di qualcosa); Esperiente (che ha una percezione sensoriale, prova
sentimento); Origine (è il punto d'inizio di un movimento); Meta (punto d'arrivo di un movimento).
Le funzioni sintattiche sono: Soggetto; Oggetto diretto (compare all'accusativo); Oggetto
indiretto (di solito al dativo); Oggetto preposizionale (consiste in una preposizione, fissata
idiomaticamente in dipendenza dal verbo); Predicato (indica un'azione); Predicativo (proprietà
riferite al Soggetto e all'Oggetto della frase); Complemento avverbiale (indicazioni di tempo,
luogo, modalità, causa ecc); Attributo (è un sub-costituente facoltativo che determina un SN).
La frase principale viene spesso definita come frase autonoma, che può stare da sola. La frase
secondaria, invece, si intende una frase che non può stare da sola in quanto dipende da un'altra
frase nel periodo. In tedesco, la frase principale ha il verbo al secondo posto, la frase secondaria
ha il verbo all'ultimo posto.
La coordinazione è il collegamento tra due frasi principali o anche due frasi secondarie. Le
congiunzioni coordinanti sono: additivo (und), disgiuntivo (oder), avversativo (aber, sondern)
e causale (denn).
La subordinazione è il collegamento tra una frase e un'altra che dipende gerarchicamente dalla
prima.
Tipologia delle frasi secondarie
Proposizioni soggettive e Proposizioni oggettive introdotte da congiunzione dass.
Preposizioni attributive, dove possiamo distinguere due tipi di frasi relative: determinativa
(contiene informazioni che servono a identificare l'antecedente precisandone in senso) e
appositiva (fornisce informazioni supplementari riguardo a un antecedente già identificato
univocamente), introdotte da dass o da ob.
Preposizioni avverbiali
- le frasi temporali esprimono una relazione cronologica tra due eventi che può essere di
contemporaneità (als, sowie, wie, wenn), posteriorità (seit, als, sowie, wenn) e anteriorità (bis,
bevor).
- Le frasi locative indicano un luogo in relazione a un evento (wo, wohin, woher).
- Le frasi modali indicano le modalità in cui si svolge una determinata azione (wie, dass) o la
mancanza di tale modalità (ohne dass).
- Le frasi avversative esprimono un contrasto (wogegen).
- Le frasi causali indicano la causa di un determinato evento o motivo di un'azione (weil, da).
- Le frasi finali esprimono lo scopo o l'obbiettivo di una determinata azione (dass, damit).
- Le frasi condizionali esprimono la condizione necessaria per l'avverarsi di un determinato fatto
(wenn, soweit).
- Le frasi concessive descrivono una causa che si trova in contrasto con un effetto
apparentemente inatteso (wenn...auch, auch wenn, obwohl).
IV. Semantica
Il significato come entità linguistica
La natura del significato emerge dalla sua rete di rapporti con il significante da una parte e il
referente dall'altra. Il significato è un'entità mentale, un'idea che fa parte della lingua e va pertanto
distinto dal referente che è un'entità extralinguistica, l'oggetto a cui una parola fa riferimento.
E' facile notare come il significato di una parola cambi a seconda della situazione e del contesto
linguistico.
Esistono diversi tipi di significato:
1. denotativo, significato di base, descrittivo e fattuale;
2. connotativo, l'aspetto emotivo e comprende le associazioni di idee connesse a quella parola.
Le connotazioni possono riguardare: il registro della lingua, la dimensione sociale, regionale,
funzionale, temporale e valutativa;
3. letterario
4. situazionale, il parlante intende la frase come constatazione, esortazione o come
giustificazione; comunicare un'informazione nuova oppure no ecc.;
5. lessicale, è un significato pieno che si riferisce a entità del mondo esterno;
6. grammaticale, è più astratto e comprende le tradizionali categorie grammaticali come genere,
caso, numero, persona, tempo, modo e aspetto ed è prettamente relazionale, cioè la sua
funzione è quella di mettere in relazione elementi della lingua stessa come ad es. parole
all'interno di sintagmi o frasi.
Relazioni semantiche tra parole
La sinonimia è la relazione semantica che sussiste tra parole che hanno lo stesso significato o
comunque un significato molto simile. Si può distinguere tra sinonimia in senso stretto (due
parole hanno lo stesso significato denotativo e connotativo) e sinonimia in senso lato (stesso
significato denotativo, ma diverso significato con