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Riassunto esame Tedesco I, Prof. Weerning, libro consigliato: La linguistica tedesca, di Meola Pag. 1
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Morfemi grammaticali: -ung -er,

hanno un significato più astratto (come o che ha il significato

Maler Lehrer

astratto generale di indicare la persona che compie un’azione —> ‘pittore’,

‘insegnante’);

Morfemi liberi: sono quei morfemi che possono solo occorrere come parte di una parola

autonoma;

Morfemi legati: compaiono solamente in combinazione con un altro morfema che sia libero

La distinzione tra morfemi lessicali e grammaticale di solito coincide con quella tra i morfemi liberi

e legati. Solo in rari casi un morfema lessicale è un morfema legato. Ad esempio l’elemento

‘Schwieger-’, ha significato lessicale di ‘parente acquisito tramite matrimonio’ in parole come

Schwiegersohn Schwiegertochter,

‘genero’, e non compare mai come parola autonoma.

Infine uno stesso morfema può avere diverse realizzazioni fonetiche, che sono chiamate

allomorfi.

Radice, base e affissi

radice

La costituisce la parte principale della parola: è l’elemento ultimo e irriducibile che risulta

portatore del significato fondamentale della parola. Essa è costituita di norma da un morfema

Sozial-ismus sozial

libero (esempio: —> ‘socialismo’ ; ‘sociale’) (esistono parole complesse che

Sommerkleid);

possono avere più di una radice:

base

La è la forma di partenza per processi di formazione delle parole, ma può essere anche più

Unsauberkeit

ampia della semplice radice. Esempio: ‘sporcizia’ —> la radice è sauber, la base è

sauber unsauber

unsauber. A partire dalla base (aggettivale) ‘pulito’ è stato formato l’aggettivo

unsauber Unsauberkeit.

‘sporco’, a partire dalla base è stato formato il sostantivo

affissi

Gli sono morfemi grammaticali che devono alla costruzione delle parole. Considerando la

loro posizione rispetto alla base, in tedesco si possono distinguere:

prefissi,

- che precedono la base (un-sicher, dis-harmonisch);

suffissi,

- che seguono la base (Finster-nis ‘oscurità’, Mutter-schaft ‘maternità’)

circonfissi,

- che si collocano contemporaneamente prima e dopo la base (participi passati)

(Alcuni studiosi però negano che i circoncisi esistano come categoria in tedesco e preferiscono

analizzarli come una combinazione di prefisso + suffisso).

Gli affissi, in quanto morfemi grammaticali, hanno un significato più astratto che non le radici. Ad

un- in- anti- vor-

esempio i prefissi e hanno un significato di negazione, di opposizione, di

anteriorità temporale ecc… Uno stesso suffisso può anche assumere più significati grammaticali

-er

diversi: ad esempio può indicare sia colui che compie un’azione sia uno strumento (Lüfter).

Flessione e formazione delle parole

flessione,

La che per i sostantivi, aggettivi e pronomi è detta “declinazione” e per i verbi

“coniugazione”, è in procedimento generalizzato e regolare. Generalizzato perché viene sempre

attuato nella grammatica di una lingua, e regolare perché, conoscendo la base di una parole, si

possono automaticamente costruire tutte le forme del suo paradigma.

formazione delle parole,

La invece, ha carattere facoltativo. Data una base non ci è possibile

zahlen

sapere a priori se esiste una forma costituita mediante un determinato affisso (esempio:

Zahlung laufen

‘pagare’ - ‘pagamento’ / ‘correre’ - *Laufung ‘corsa’ (Lauf!))

Aspetti della flessione in tedesco

Flessione nominale

1)

Per la flessione nominale (declinazione) in tedesco vi sono queste categorie grammaticali:

genere:

- maschile, femminile e neutro;

genere

Il di un sostantivo non è mai casuale, ma è ben definito da precisi fattori morfologici,

fonetico-fonologici e semantici.

Morfologia:

• dalla struttura morfologica del sostantivo si può risalire con quasi assoluta certezza

al genere (maschile: -ant, -ismus, -ist; femminile: -in, -keit, -ung; neutro: -chen, -lein, -ing, -ment)

Fonologia:

• anche la struttura fonologica della parola ci fornisce pressione indicazioni sul genere

del sostantivo (maschile: monosillabi che iniziano con “[ʃ]+cons.”; femminile: monosillabi che

Luft), -ur -e;

finiscono in fricativa [f], [ç], [x] più occlusiva dentale sorda -t (Kraft, e neutri:

-ett Fett))

monosillabi che finiscono in (Bett,

Semantica:

• quando il sostantivo si riferisce a un essere umano o a un animale, risulta

determinante il genere naturale del referente

numero:

- singolare, plurale;

In tedesco esistono i seguenti morfemi al plurale: -(e)n, -e, -s, -er

- caso: nominativo, accusativo, dativo, genitivo.

Tradizionalmente si distinguono 3 tipi di declinazioni: “forte” (senza desinenze -en o -n);

“debole” (con le desinenze -en o -n) e “mista” (singolare forte e plurale debole).

declinazione forte

La prevede, per i neutri e maschili, un genitivo singolare in -(e)s e un dativo

• con la desinenza -e facoltativa; nominativo e accusativo coincidono formalmente e sono senza

desinenza. I femminili sono privi di desinenza anche per il genitivo e dativo, per cui si verifica

una coincidenza tra tutti e quattro i casi del singolare. Al plurale i sostantivi della declinazione

forte hanno come desinenze -e, -(e)r, -s oppure sono senza suffisso.

declinazione debole

La prevede, per i maschili, forme in -(e)n estese a tutto il singolare e il

• plurale; per i femminili, forme in -(e)n limitate al plurale.

Flessione verbale

2)

Per la flessione verbale (coniugazione) in tedesco vi sono queste categorie grammaticali:

persona:

- prima, seconda e terza;

numero:

- singolare, plurale;

tempo:

- presente, preterito, perfetto, piuccheperfetto, futuro, futuro anteriore;

modo:

- indicativo, congiuntivo, imperativo;

diatesi:

- attivo e passivo.

Inoltre si distingue tra coniugazione “forte” (irregolare) e “debole” (regolare). I verbi che seguono

la coniugazione debole formano il preterito e il participio passato con un suffisso -t-

lieb-t-e, gelieb-t).

(lieben, I verbi forti presentano al preterito e al participio passato una

sang, gesungen)

modificazione della vocale radicale (singen, e formano il participio con un

suffisso in nasale (-en).

Metafonia, apofonia e “morfema zero”

I paradigmi della flessione nominale e verbale ci mostrano che la flessione può essere marcata,

oltre che dagli affissi, anche da modificazioni interne della radice. I procedimenti principali sono 2:

1) L’Umlaut, che caratterizza principalmente molte forme di plurale dei sostantivi, ed è un’armonia

vocalica;

2) L’Ablaut, che è la variazione sistematica di vocali all’interno di uno stesso paradigma. Un

esempio è dato dai paradigmi dei cosiddetti verbi “forti”.

zero”

Il “morfema è un’unità astratta che viene postulata quando si nota, all’intero paradigma

flessivo di una parola, “qualcosa che manca”: ciò accade quando una categoria grammaticale,

che di solito viene espressa mediante un morfema, in un determinato caso non ha una

lieben).

realizzazione fonetica (esempio: presente e preterito del verbo

Formazione delle parole: composizione composizione, derivazione

I principali metodi di formazione delle parole in tedesco sono 3: e

conversione. composto derivato

Il è una parola costituita da altre parole (almeno due); un è

conversione

invece costituito da una parola e un affisso. La non ha affissi, ma è il risultato di una

ricategorizzazione della base.

Composti occasionali e usuali

Grazie alla creatività dei parlanti ogni giorno nascono molti nuovi composti in tedesco. Ad

esempio, ci si può riferire a un pompiere particolarmente coraggioso con il composto Feuerheld

(Feuer ‘fuoco’, Held ‘eroe’). Tutti composti hanno iniziato la loro vita come composti occasionali.

Alcuni, però, diventano usuali, cioè entrano stabilmente nell’uso e non vengono più percepiti

come una giustapposizione di parole autonome. Un esempio è la parola Feuerschutz, composta

da Feuer e Schutz ‘protezione’.

Composti determinativi e copulativi

determinativi

Nei composti sussiste una gerarchia tra i due elementi costitutivi: la testa (detta

anche “determinato”) è l’elemento principale, il modificatore (detto anche “determinante”) è

testa modificatore

l’elemento secondario. La esprime il significato fondamentale, il contiene

informazioni supplementari che specificano il significato espresso dalla testa. La testa, inoltre, è

portatrice delle categorie grammaticali dell’intero composto.

In italiano l’ordine degli elementi del composto è “testa+modificatore”, in tedesco invece è

“modificatore+testa”. Anche in tedesco la testa è l’elemento grammaticalmente portante per il

genere e per il numero.

copulativi,

Nei composti invece, non sussiste - a livello semantico - un rapporto gerarchico tra i

due elementi (Uhrenradio). In questi casi l’ordine dei costituenti non è fisso.

Composti endocentrici ed esocentrici

endocentrici

Nei composti il nucleo semantico coincide con uno dei due elementi del composto.

esocentrici,

I composti hanno un punto di riferimento esterno che non coincide con quello dei

Rothaut

due componenti. In tedesco: ‘pellerossa’. I composti esocentrici sono detti anche

“composti possessivi”, si tratta infatti di costruzioni in cui, il più delle volte, una parte caratteristica

del corpo umano sta per la persona nella sua interezza. In tedesco, il secondo componente del

composto è sempre un sostantivo, il primo un aggettivo.

Tipologia categoriale dei composti

I composti possono essere suddivisi secondo la rispettiva classe di parole.

composti nominali Großvater,

I hanno come testa un sostantivo/nome (N) (Abendbrot,

composti verbali

Denkmodell, Vorstadt, Nichtraucher); umfahren,

i un verbo (V) (zurückgehen,

composti aggettivali

falschspielen, danksagen), schwerkrank,

i un aggettivo (A) (hilfsbereit,

composti avverbiali

treffsicher, vorschnell), weiterhin,

e infine i un avverbio (Avv.) (überallhin,

übermorgen).

Composti determinativi NN: il rapporto semantico tra testa e modificatore

Il tipo di composto più frequente in assoluto è rappresentato dai composti determinativi N+N. È

da rilevare che il significato di un composto va oltre la mera somma del significato dei due singoli

el

Dettagli
A.A. 2016-2017
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/14 Lingua e traduzione - lingua tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher hardrockmetallover97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua e traduzione tedesca I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Weerning Marion.