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CARATTERE

La scelta del carattere di stampa è un aspetto rilevante nella trasformazione del testo in

libro e viene compiuta in funzione del tipo di edizione e di volume che si intende pubblicare.

La scelta del carattere va ricondotta alla qualità della stampa e della lettura. Alcune

esperienze di carattere restano circoscritte all’epoca, altre si tramandano e sono da base per il

futuro come il Garamond (1500), il Baskerville (1700) e il Bodoni (1700).

CARTA

LE FORME DEL LIBRO ! 5

Per numerosi secolo la carta è stata una risorsa molto costosa, fino a coprire il 50% dei

costi di produzione. Nell’età contemporanea ha perduto il suo valore. La scelta della carta è

fondamentale per la produzione editoriale e richiede una competenza tecnica precisa, che

spesso viene segnalata dagli autori e non dagli editori che tendono al risparmio. La minor

quantità di stracci sostituiti a cellulosa ha portato ad un abbassamento dei costi, ma anche ad

un decadimento della qualità della carta. Un libro è riconoscibile dal suo aspetto e quindi

anche dalla carta con cui è stampato. Non si deve usare la carta bianco brillante, perché

fastidiosa agli occhi.

COLLANA

La collana unifica sotto un unico titolo e una comune grafica, libri affini per tematiche,

per genere e per tendenza. E’ uno spazio circoscritto all’interno del catalogo di un editore.

genette definisce la collana come la specificazione più intensa della nozione di marchio

editoriale. Michon ha insistito sulla necessità di estendere gli stessi caratteri formali a libri

diversi, unificandoli nelle loro presentazioni fisiche e permettendo al lettore di sapere cosa

aspettarsi. Un libro deve essere percepito dentro una serie e riconoscibile, arrivando fino al

caso estremo in cui perde la fisionomia individuale e assume quella della collezione. Molte

collane funzionano da grandi contenitori tematici e grafici, proponendo omogeneità nelle

copertine, nel formato e nell’impaginazione. Lo studio delle collane permette di individuare

linee editoriali diverse e seguirne gli sviluppi. I libri selezionati per le collane hanno

caratteristiche comuni e sono ricondotti ai modelli letterari che il direttore o il curatore della

collezione voleva mettere in risalto davanti ai potenziali lettori. La collana ha una parte

rilevante nell’attività editoriale contemporanea e nella costruzione del catalogo, che influisce

sulla linea da proporre ai lettori. In questo senso la definizione della collana e l’inserimento

dei titoli devono tener conto del catalogo e dei lettori. Il successo di un editore può essere

determinato dalla capacità di imprimere un’impronta originale a una o più collane.

COPERTINA

Tra Ottocento e Novecento la copertina conteneva solo le indicazioni di titolo, autore,

casa editrice e collana. Si è poi affiancata la scelta di copertine illustrate, con disegni o

immagini d’arte. Alcune copertine sono elaborate direttamente dagli autori o da qualcuno

LE FORME DEL LIBRO ! 6

scelto da loro. I futuristi diffondono le loro idee anche grazie alla grafica delle copertine di

libri editi in proprio. L’editore Mondadori per i romanzi ricorre a disegni che riconducono ai

rotocalchi femminili. La scelta dell’immagine di copertina è compito dell’editore: Bompiani

ad esempio tratteggia lui stesso una bozza per esprimere la sua idea. Numerose copertine per

gli stessi titoli porta a chiedersi su ciò che cambia nella modalità di lettura e sulla creazione

dell’attesa della narrazione. Le suggestioni delle copertine generano attese di lettura differenti.

A volte le copertine hanno una sovracoperta, sia per ragioni estetici che per ragioni

commerciali. La sopraccoperta è un invenzione dei librai londinesi: è pertinente al libro ma

fisicamente separato, tanto che il lettore spesso lo elimina, anche se perde un elemento

importante di caratterizzazione dell’edizione e del suo contesto.

EDITORE E RUOLI EDITORIALI

Sulla definizione di lavoro dell’editore hanno fatto una sintesi Giulio Bollati e Mario

Lavagetto:

- L’editoria è un’attività complessa che copre un arco amplio di interessi teoria e pratici.

- E’ un settore produttivo che deve sottostare alle regole del gioco economico.

- E’ un settore merceologico che richiede tecniche di marketing

- E’ un’industria soggetta a rapidi mutamenti delle tecnologie di produzione e controllo

- E’ un luogo di produzione e di organizzazione della cultura di ogni tipo.

Se si parla di editore protagonista è lui il riferimento decisionale delle scelte da farsi. Tra

i collaboratori dell’editore c’è il direttore editoriale che elabora le strategie della casa editrice e

lavora a stretto contatto con l’editore. L’esame sulla pubblicabili viene affidato a consulenti

esterni che danno il loro parere. Il direttore letterario ha la responsabilità delle scelte dei testi

pubblicabili e della ricerca di nuovi talenti e quindi di mediatore tra consulenti e direttore

editorialee. Quando il libro riceve l’ok per la pubblicazione il direttore letterario entra in

stretto contatto con l’autore a cui suggerisce una revisione. E’ il direttore editoriale che decide

la collocazione in una collana, che ha il controllo sui titoli, sulla copertina e sull’eventuale

nota dell’editore. In tempi più recenti la funzione del direttore editoriale viene svolta dagli

editor che sostituiscono la figura del direttore di collana. Il lavoro sui testiviene svolto

all’interno di una redazione, diretta da un caporedattore che deve controllare sui singoli

redattori, sui tempi di consegna. Il lavoro redazione è rivolto alla revisione e

all’uniformazione prima dell’invio in tipografia, ma comprende anche l’interpretazione del

LE FORME DEL LIBRO ! 7

testo e la diffusione di modelli che suggeriscono al lettore le istruzioni per leggere il libro. Alla

redazione fanno capo i correttori di bozze, che spesso sono esterni, e chi compone al

computer che invece è interno. Questa trasformazione del lavoro redazionale porta

all’eliminazione di figure che vengono accorpate in una sola che comprende redattore,

correttore e compositore. Il lavoro della redazione si intreccia con quello del grafico; mentre

l’informazione passa attraverso l’ufficio stampa e quello pubblicitario. La redazione di ogni

casa si presenta diversa a seconda del contesto e del lavoro condottosi testi.

GRAFICA

Per molto tempo il lettore, riconoscendo la grafica,ha potuto riportare un libro alla sua

identità. I grafici hanno contribuito a modificare i caratteri di molte edizioni: negli anni ’30 la

collezione Medusa era riconoscibile per la testina nera della medusa sulla copertina bianca e

cornice verde; mentre la BUR si riconosceva dalla copertina grigio spento con solo le scritte

tipografiche essenziali. Importante la figura di Munari, ideatore si nuove linee grafiche che

proponevano suggestioni estetiche. In particolare egli si occupa di libri per bambini di

Einaudi costruendo poi libri gioco per Gentile e la collana “Libri Munari” per Mondadori,

caratterizzata da pagine con finestre che si aprono su nuovi spazi. Negli anni Sessanta firma

con Rodari libri di grande successo, sempre per Einaudi. Gli stessi elementi grafici si possono

trovare in libri diversi, ma basta cambiare la dispoziione per cambiare tutto. A Munari si deve

affiancare Jan Tschichold che distingue tra progettista - servitore leale e sensibile alla parola e

quindi guarda anche alla comodità di lettura - e grafico, sempre alla ricerca di nuove

sperimentazioni. Per Tschichold il formato del libro è determinato dalla sua funzione.

LEGATURA

La legatura è uno degli elementi del paravento maggiormente trascurato. Fino ai primi

dell’Ottocento i lettori provvedevano loro stesi alla rilegatura di libri acquistati a fascicoli,

scegliendone anche le modalità. Dal XIX secolo con la legatura a cartella si apre la strada alla

legatura industriale, con fascicoli stampati s fettuccia, con i capitelli incollati e le copertine di

materiali economici. I diversi destinati dei libri sono il punto di riferimento per la scelta della

legatura: i libri in brossura sono incollati ad una copertina di cartoncino, mentre quelli rilegati

hanno copertine rigide. La distinzione è anche di tipo commerciale, considerando i costi di

LE FORME DEL LIBRO ! 8

produzione. Ci sono ancora edizioni di lusso, ma sono circoscritte ad un mercato pregiato. In

alcuni paesi la stessa edizione esce contemporaneamente in brossura e rilegata con due

destinazioni di mercato diverso: la prima per la libreria, la seconda - che è più duratura - per

le biblioteche.

LETURA EDITORIALE

La lettura editoriale viene condotta all’interno o all’esterno della casa editrice da un

consulente, per verificare lap pubblicabilità di un testo. Si parla anche di parere di lettura,

dato che viene spesso richiesta la compilazione di una scheda di valutazione. Lo schema della

lettura editoriale si base su tre punti: la presentazione dell’autore; la descrizione del testo con

indicazioni sulla scrittura e sul contenuto e il giudizio sulla pubblicabili accompagnato da

possibili correzioni. Il critico consulente deve misurarsi con la propria idea di narrativa, ma

deve valutare anche le ragioni del mercato. Il giudizio esposto diventa una scelta di politica

editoriale

NOTA DELL’EDITORE E PATTO EDITORIALE

Chi trasforma il testo in libro cerca di instaurare un patto editoriale con i lettore

esibendo la bontà del testo offerto e i modi per l’uso. Con il patto editoriale l’editore orienta

l’atto della lettura,, richiamando l’attenzione del lettore sulle scelte editoriali e dando un

suggerimento per l’uso del libro. All’ordine c’è l’intenzione dell’editore di portare alla

condivisione dell’interpretazione del testo offerta da quell’edizione. E’ ogni volta differente in

base alle edizioni: ad esempio più la riedizione è lontana dalla prima si sottolineerà il motivo

dell’editore che sceglie di pubblicare. Solitamente sono scritte dai curatori dei volumi o dai

redattori o dai consulenti che collaborano con la casa editrice. Ci sono tre elementi che non

possono mancare: l’individuazione del lettore; l’enunciazione dei principi ispiratori

dell’edizione e le indicazioni sulla modalità di lettura.

QUARTA DI COPERTINA

A lungo ignorati la quarta di copertina o risvolto merita maggiore attenzione, perché in

essa si concentrano le informazioni e gli spunti interpretativi utili per il lettore, ma anche per

LE FORME DEL LIBRO ! 9

lo studioso delle singole edizioni. Le quarte sono gli eredi del frontespizio dei Sei-Settecento

che era un mezzo di pubblicità, che sintetizz

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bischerella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Italiana e Sistema editoriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Piazza Isotta.