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BENI CULTURALI E BENI PATRIMONIALI

8. Un bene dichiarato culturale non altera in alcun modo il suo status di appartenenza

pubblica o privata.

Il bene culturale (Codice dei Beni Culturali) è sia bene bene culturale in quanto portatore

di un valore culturale, che bene patrimoniale (Stato), perchè oggetto di interessi

economici. Il bene culturale quindi ha insiti due valori, uno commerciale e uno culturale.

Le due discipline hanno valori giuridici diversi ma si sovrappongono.

Gli elementi unificanti tra le due discipline sono il valore culturale, l'immaterialità

( perchè il valore culturale che vi è insito non è materiale) e il bene pubblico (fruizione

pubblico).

DEMANIO:

9. I beni culturali, come abbiamo già detto, quando vengono definiti tali non perdono la

loro provenienza. Da qui la distinzione tra beni culturali di proprietà privata e beni

culturali di proprietà pubblica.

Per quanto riguarda i beni culturali di proprietà pubblica essi si articolano in:

Demanio accidentale: fanno parte del d.a dello Stato, delle Province e dei Comuni gli

immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico, artistico e le raccolte delle

biblioteche, degli archivi, delle pinacoteche e le raccolte museali. I beni accidentali sono

beni che non devono per forza far parte degli enti territoriali, ma se ne fanno parte

vengono considerati demaniali (demanio culturale).

Demanio originario dello Stato: fanno parte del d.o. dello Stato i beni immobili ritrovati

nel sottosuolo o nei fondali marini.

Patrimonio indisponibile dello Stato: vi rientrato tutte le cose mobili ritrovate nel

sottosuolo o nei fondali marini

Patrimonio indisponibile (qualsiasi ente pubblico): vi rientra tutto ciò che fa parte degli

uffici pubblici, i loro arredi e gli edifici sedi degli uffici.

I beni appartenenti allo Stato quindi demaniali sono inalienabili e incommerciabili. Tali

beni possono passare dalla proprietà statale a quella di un altro ente territoriale,

qualora essi risultassero strettamente legati ad un certo territorio (ad es. emblema di

una città).

I beni immobili appartenenti allo Stato sono gestiti dal Ministero dell'Economia e

Finanze e dall'Agenzia per il Demanio. L'amministrazione dei beni mobili spetta al

Ministero che li ha in uso.

Differenza tra catalogazione e inventariazione: l'inventario concerne una lista dei beni

che non tiene conto del suo valore culturale, la catalogazione invece concerne nella

redazione di schede con i dati anagrafici del bene culturale e la sua descrizione.

I beni patrimoniali indisponibili non possono essere sottratti alla loro destinazione se

non nei modo stabiliti dalla legge (inalienabili).

Beni disponibili: non ascrivibili ai bene demaniali sono i beni disponibili.

10. LE FUNZIONI TUTELA E VALORIZZAZIONE (art 117):

La tutela : diretta ad impedire che il bene possa degradarsi nella sua struttura fisica e quindi

nel suo contenuto culturale . Le finalità della tutela sono essenzialmente tre: individuazione,

protezione e conservazione.

La valorizzazione: termine introdotto nel 1964 dalla Commissione Franceschini. E' diretta

soprattutto alla fruizione del bene culturale. Le finalità della valorizzazione sono quelle di

promuovere la conoscenza del patrimonio, assicurare le migliori condizioni di utilizzo e

fruizione, sostenere interventi di conservazione.

Un tentativo di spiegare le funzioni fu fatto nel d.lgs. 112 in cui vennero menzionate la

tutela, la valorizzazione e la gestione. Ma si verificò una sovrapposizione di compiti tra

gestione e valorizzazione, entrambe avevano come finalità la fruizione pubblica e avevano

attività pressoché coincidenti.

Nel nuovo art. il 117 tutto si polarizza nella tutela e nella valorizzazione.

Fanno parte della Tutela:

1) Vigilanza ed ispezione: per la vigilanza se ne occupa il Mibac, in collaborazione con le

Regioni in caso però si tratti di enti territoriali diversi dallo Stato; per l'ispezione se ne

occupa il soprintendente per accertare lo stato di conservazione dei beni.

2) Protezione e conservazione:

Misure di protezione: consistono nel divieto o autorizzazione di interventi sui

 beni. -Interventi vietati: distruzione, danneggiamento, smembramento o altre

azioni non compatibili

-Interventi soggetti ad autorizzazione: rimozione, demolizione (con

successiva ricostruzione), spostamento temporaneo.

- Interventi in materia edilizia: si invia domanda alla struttura competente ed

entro 120 giorni deve essere fornita risposta, qualora non sia attuata una

conferenza dei servizi. In alternativa alla scadenza del termine senza nessun

riscontro si ricorre al silenzio- inadempimento. Se l'opera non risultasse

compatibile si procede alla negazione di avvio dei lavori.

Gli interventi senza previa autorizzazione sono previsti solo in caso di assoluta

urgenza, rischio di danni al bene con immediata comunicazione alla

Soprintendenza a cui va inviato tempestivamente il progetto per ottenere

l'autorizzazione necessaria.

Il fermo lavori invece si attua in via di autotutela(qualora i lavori fossero stati

avviati senza autorizzazione) e in via cautelar (qualora non si sia accertata la

natura del bene)

- archeologia preventiva: possibilità per il soprintendente di richiedere, in

occasione della realizzazione di lavori pubblici, l’effettuazione, a spese del

committente, di saggi archeologici su aree che presentino interesse archeologico.

Si deve trasmettere al soprintendente, prima dell’approvazione, copia del

progetto dell’intervento con gli esiti delle indagini geologiche e archeologiche

preliminari; il soprintendente, dopo nuovi sondaggi archeologici, può richiedere la

modifica del progetto iniziale o la cancellazione dell’opera.

Misure di conservazione: riguarda le attività di studio, prevenzione, manutenzione

 e restauro dei beni.

Prevenzione nel senso di salvaguardia del bene da elementi esterni che possono

mettere in pericolo la sua integrità; restauro nel senso di restauro strutturale e

finalistico (il primo come intervento diretto sul bene, il secondo come intervento

per preservare l'integrità fisica che lo rende bene culturale).

Obbligo di conservazione da parte dei detentori del bene, tutti gli interventi però

devo avvenire previa autorizzazione:

-Contribuiti statali: lo Stato interviene nella spesa per il restauro dando al

proprietario del bene la metà della somma.

- Interventi c.d.imposti: lo Stato obbliga il detentore del bene a provvedere agli

interventi, realizzati interamente a carico del proprietario. La procedura inizia con

una relazione tecnica dei lavori da eseguire, da parte del soprintendente, che

viene inviata al proprietario, che può aggiungere sue osservazioni entro 30 giorni:

sulla base delle osservazioni il soprintendente decide se cominciare i lavori in

modo diretto o indiretto.

-Custodia coattiva: il MIbac può disporre del trasporto e della temporanea

custodia presso istituti pubblici privandone il proprietario. Il periodo di custodia

coincide con la causa che l'ha giustificata e il fine è di garantire la sicurezza del

bene culturale.

-Comodato: Il Mibac può chiedere in comodato un bene da un privato fisico o

giuridico per la fruizione pubblica. La durata del comodato non deve essere

inferiore ai cinque anni e il Mibac deve garantire la conservazione del bene.

Altre forme di protezione:

 - Divieti di affissione di cartelloni e mezzi di pubblicità

-Divieto di distacco degli affreschi

3) CIRCOLAZIONE :

Circolazione dei diritti: si divide in beni alienabili e inalienabili. I beni appartenenti

 ad enti pubblici possono essere alienati previa autorizzazione. Questa

autorizzazione può essere rilasciata con stringenti garanzie o con garanzie meno

stringenti.

I beni culturali privati sono di libera disponibilità e commerciabili, o alcuni di

commerciabilità controllata.

Circolazione dei beni: serve per controllare la circolazione dei beni nel territorio

 internazionale, per preservarne l'integrità.

Si divide in

-Divieto di uscita: sottopone i beni culturali ad un generale divieto di uscita dallo

Stato.

-Uscita definitiva previa autorizzazione: cose appartenenti a privati che siano di

autore non più vivente e con esecuzione relativa a cinquant'anni; archivi o singoli

documenti ecc

-Uscita definitiva libera: di opere di autore vivente la cui esecuzione risalga a

meno di cinquant'anni; esse vengono correlate di attestato di libera uscita.

In caso di sottrazione illecita di beni culturali appartenenti allo Stato da parte di

altri stati membri dell'UE si deve procedere ad un'azione di restituzione davanti

all'autorità giudiziaria e in caso il possessore abbia acquistato in buona fede tale

bene può essere indennizzato dell'acquisto. Il bene viene conservato presso il

Mibac e deve essere reclamato dal possessore entro cinque anni o vengono

donate a gallerie o musei.

4)Ritrovamenti e scoperte:

L'attività di ricerca è riserva dello Stato e qualora si ritrovassero beni culturali nel sottosuolo

di diritto appartenenti allo Stato bisogna procedere alla denuncia di questi e alla sua

momentanea conservazione entro ventiquattro ore dalla scoperta.

5)Acquisti privilegiati: l'atto con cui i soggetti pubblici, lo Stato (o privati) acquisiscono beni

culturali.

Si divide in:

Prelazione: potere da parte del Mibac o di altri enti pubblici di acquistare beni

 culturali alienati al medesimo prezzo stabilito nell'atto di alienazione. Al base

della prelazione c'è il desiderio del proprietario di dismettere il bene culturale con

corrispettivo e quindi si distingue dagli altri acquisti privilegiati perchè è l'unico

che avviene per volontà del possessore.

Acquisto coattivo: possibilità per lo Stato o la Regione di acquistare un bene con

 attestato di libera circolazione.

Espropriazione, si divide in:

 Espropriazione di beni culturali: concernente sia beni mobili che immobili ed è a

favore dello Stato o di altri enti pubblici e privati

Espropriazione per fini strumentali: concernente beni immobili, non culturali, al

fine di restaurare beni culturali immobili

Espropriazione per interesse archeologico

6)FRUIZIONE

Si divide in:

Generale: musei, biblioteche, archivi ecc

 Individuale: in base a specifico titolo individuativo

Attività di valorizzazione, può essere di iniziativa pubblica o privata

11. I SOGGETTI

Art.9 : promozione della cultura

Stato = potestà legislativa speciale, legittimato a tutelare un certo tipo di beni culturali con

le sue leggi

Per gli altri beni la potestà legislativa è delle Regioni , che dispongono della competenza

generale che prima era dello Stato ma poi venne

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
15 pagine
10 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ila_90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Legislazione dei beni culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Romano Maria Chiara.