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>PROVOCANO UNA CONVERSIONE
Contrattacchi
Psicologizzazione: attribuzione della posizione minoritaria e della sua
• conflittualità con le norme dominanti, alle caratteristiche psicologiche della
fonte. E’ un metodo efficace per ridurre l’influenza minoritaria, mentre non
intacca l’influenza maggioritaria che tende anzi a rafforzare.
Il modo più violento per intervenire sul messaggio è censurarlo, ossia
• impedire che possa essere ascoltato; se la censura non è possibile si
ricorre al diniego, ossia si rifiuta di riconoscere la minima credibilità a
quanto la fonte sostiene, accusandola di esprimere una posizione contraria
al senso comune, inverosimile e irrazionale.
Numero
Presenza di molteplici forme minoritarie concordi.
Leader
Per una minoranza, la presenza di un leader costituisce un forte vantaggio,
un’arma in più per la sua azione.
Quando le persone difendono la stabilità sociale
La teoria della giustificazione del sistema
Ha mostrato la presenza nelle persone di una motivazione psicologica, trasversale a gruppi
sociali di diverso potere, alla difesa dello status quo. L’ordine sociale esistente è percepito dagli
individui come «giusto, equo, naturale, desiderabile e inevitabile», perfino quando esso entra in
conflitto con gli interessi del proprio gruppo e comporta delle evidenti condizioni sfavorevoli.
Le persone legittimano il modo in cui vanno le cose perché sono spinte da fattori cognitivi: la
preferenza per il rispetto all’ignoto, denominata STATUS QUO.
Motivazionali: più le persone sentono che il benessere delle loro vite dipende dal sistema in cui
• sono inserite e più tenderanno a considerare quel sistema giusto.
Disposizionali: la credenza in un mondo giusto, una scarsa apertura all’esperienza.
•
La spinta a giustificare il sistema esercita una funzione palliativa proprio perché attenua lo stress
emotivo connesso al ricoprire una posizione svantaggiata.
Processi interattivi e diffusi
1. Influenza interattiva e reciproca
Quando un gruppo è impegnato in un determinato compito è
facile che il risultato collettivo scaturisca da un gioco
reciproco di influenze.
Il ruolo dell’influenza interattiva è stato approfondito in due
campi principali:
Giudizi e prese di decisione.
Creatività e soluzione di problemi.
Giudizi e decisioni collettive
Gli studi sul conformismo risalgono ai contributi di:
Asch (1955)
Sherif (1936): quali sono i meccanismi che in situazioni
ambigue portano alla formazione delle norme che
orientano il comportamento dei membri di un gruppo?
Esperimento sull’EFFETTO AUTOCINETICO.
Esperimento sull’Effetto Autocinetico
SCOPO: studiare la formazione di norme in condizioni individuali e in gruppo.
IPOTESI: poiché non c’è alcun criterio obiettivo per giudicare il movimento della luce, le persone ricorreranno al
confronto sociale.
PROCEDURA: organizzò una situazione ambigua –fenomeno dell’illusione ottica per cui in una stanza buia una piccola
luce sembrava muoversi in continuazione.
COMPITO: indicare di quanti cm si fosse mossa la luce (in realtà immobile)
3 condizioni sperimentali:
Individuo da solo (norma soggettiva)
1. Individuo da solo -> individuo in gruppo (norma di gruppo)
2. Individuo in gruppo -> individuo da solo (conservazione della norma di gruppo)
3.
Risultati:
L’individuo di fronte ad uno stimolo instabile e non strutturato fissa un campo di variazione ed una NORMA
4. INDIVIDUALE.
I campi di variazione che gli individui hanno fissato individualmente tendono a convergere nella struttura di gruppo.
5. Gli individui stabiliscono un campo di variazione del giudizio e una norma comune per il proprio gruppo. L’effetto
6. della norma di gruppo persiste anche nella situazione individuale (procedura inversa).
Fenomeno: Normalizzazione
Nella condizione 3:
Le persone in gruppo tendono ad accordarsi ad una valutazione diversa da quella che
1. ciascuno aveva espresso in privato.
Il gruppo formula una norma scaturita dall’interazione, si tratta di una posizione moderata
2. che rappresenta un compromesso tra le posizioni iniziali dei singoli individui.
La Normalizzazione è frutto dell’influenza interattiva, per la quale posizioni preesistenti si
avvicinano tra loro, dopo una negoziazione, convergendo verso una posizione nuova, scaturita
dall’interazione.
Può essere:
Moderata: quando avviene tramite l’avvicinamento delle posizioni più estremizzate verso un
punto intermedio.
Polarizzata
La moderazione dipende da:
Fattori motivazionali: gli individui mettono in atto un sistema di
• concessioni reciproche per salvaguardare la relazione.
Fattori cognitivi: l’informazione costituita dall’opinione degli altri
• costituisce un punto di riferimento.
(continuum)-> dal polo all’altro, passa per i due estremi.
*E’ favorita se i membri del gruppo sono poco coinvolti nel problema e non sono né particolarmente
competenti in merito, né particolarmente determinati a far valere il proprio punto di vista.
Vi sono casi in cui l’influenza interattiva non porta a una convergenza
moderata ma a uno spostamento della persona verso una posizione più
estrema, a una convergenza polarizzata.
Polarizzazione (Moscovici e Zavalloni, 1969)
L’iniziale propensione di un gruppo verso una determinata posizione diventa
più estrema in seguito alla discussione collettiva.
(Estremizzazione in seguito a una discussione di gruppo)
*Nasce quando le persone vengono a conoscenza delle idee diverse esistenti nel gruppo e ne prendono atto. Questo
fenomeno sembra favorito quando le posizioni iniziali divergono notevolmente, quando l’argomento interessa e
coinvolge i membri del gruppo e quando gli individui possono scambiarsi le loro idee.
Motivi:
Confronto sociale: le persone sono motivate a presentarsi sotto la luce migliore e
a superare gli altri anche di poco (effetto primus inter pares). Se tutti i membri di
un gruppo sono impegnati in questo processo di confronto e superamento
reciproco, il risultato di gruppo sarà uno spostamento in direzione del valore
sociale che raccoglie più consenso.
Argomentazioni persuasive: la posizione che una persona assume è funzione
degli argomenti pro e contro che richiama alla mente il momento della decisione
(influenza informazionale). Se dal gruppo emergono nuove argomentazioni a
favore della posizione di un membro questo rafforza l’idea di aver ragione.
Un ultimo fattore che facilita la moderazione è:
La coesione: intesa come valutazione favorevole del gruppo da parte dei suoi
membri e come motivazione a continuare a farne parte.
La tendenza a uniformare e livellare gli atteggiamenti e le opinioni all’interno di
un gruppo cresce in proporzione al grado di coesione del gruppo stesso.
Effetti positivi: agisce come fattore di integrazione e rassicurazione in situazioni
che richiedono soprattutto comportamenti di solidarietà.
Effetti negativi: quando si tratta di prendere decisioni collettivamente una forte
coesione può condurre a risultati scadenti.
Janis nei suoi lavori sul «pensiero gruppale» (1982)
La coesione facilita l’emergere di una serie di fenomeni che riducono a
prendere decisioni affrettate e spesso sbagliate:
Illusione di Unanimità: porta a non prestare attenzione e a censurare le
opinioni divergenti da quelle della maggioranza in vista del consenso a ogni
costo.
Tutto ciò che REGOLAMENTA, CONTROLLA, e INDIRIZZA favorisce
decisioni collettive MODERATE.
COINVOLGIMENTO-LIBERTA’ DI ESPRESSIONE e ACCETTAZIONE
delle differenze conducono a risultati più polarizzati.
Creatività e soluzioni di problemi
Brainstorming di gruppo
: esprimere tutte le idee che vengono in mente, integrare con
quelle espresse dagli altri e non essere critici con le proposte altrui.
Maggior numero di idee?
• Idee di qualità elevata?
• Asserzioni smentite
I membri dei gruppi interattivi, avendo la possibilità di confrontare la propria prestazione
con quella degli altri membri del gruppo, tendono ad attestarsi su un livello di prestazione
simile a quello degli altri e quindi, non eccezionalmente elevato.
I partecipanti dei gruppi nominali, non disponendo di informazioni sulle prestazioni degli
altri, sono immuni dall’influenza sociale diretta e la loro prestazione dipende da altri
fattori, quali le caratteristiche personali e situazionali.
L’influenza in «rete» e le sue distorsioni
Processi di influenza si sviluppano a:
Palla di neve: producendo effetti che aumentano progressivamente in
dimensione o in intensità.
Macchia d’olio: coinvolgendo un numero di persone sempre più vasto.
Studio dell’influenza diffusa:
Gli psicologi dell’800 definirono questo fenomeno Contagio: le idee, i
sentimenti, le emozioni, le credenze, possiedono tra le folle un potere
contagioso intenso quanto quello dei microbi (Le Bon)
Accanto ai processi innovativi che pur potendo condurre a risultati anche notevoli sono in
genere temporalmente limitati, esiste un processo reticolare d’influenza che tende a
perdurare nel tempo e che favorisce la stabilità e la uniformità:
Controllo sociale: rete di norme informali che esiste in ogni società e che si avvale di
una pressione sottile e diffusa per mantenere in linea con le aspettative degli altri il
comportamento individuale e quindi per ridurre i comportamenti devianti.
E’ più forte quando:
La gente vive in un clima generale di incertezza o paura.
• Nei piccoli paesi dove tutte le persone si capiscono tra loro e si possono controllare
• reciprocamente, di quando non lo sia in una grande città.
E’ più facile condurre una vita indipendente e anticonformista in un luogo poco
conosciuto che nel proprio paese d’origine.
Rumori o «dicerie»
Un’informazione che si sviluppa e circola nel corpo sociale senza essere stata confermata
dalle fonti ufficiali e che permane anche quando è stata da questa smentita.
Un rumore ha bisogno di un terreno fertile: si ritiene che la nascita di una diceria sia
favorita quando l’argomento è considerato importante e coinvolgente dagli individui e
quando la situazione è ambigua o poco trasparente.
Esempio: catena McDonalds-carne di lombrico
Solo diceria. ->effetto negativo
1. Diceria + rifiuto. ->effetto negativo
2. Diceria + dissociazione. ->e