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Riassunto esame Filmologia. Docente Canosa. Libro consigliato La seduzione dello spettro Pag. 1
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Mordatura

facilmente ai pigmenti). Colorazioni monocromatiche, che potevano

essere anche combinate e dare risultati bicromatici. Questo tipo di

colorazione risolse problema della ripresa del nero, nemico della

telecamera, rendeva difficoltosa resa degli esterni, si costruisce

grammatica di base attraverso blu cupi, tramonti rosa, esterni

illuminati gialli.

⁃ FOTOGRAFIA A COLORI: nasce su teorie di Maxwel del 1855'.

Luce comprende spettro di diverse lunghezze d'onda che vengono

assorbite e poi riflesse dagli oggetti a seconda del loro stato

molecolare. Tutti i colori possono essere riprodotti mescolando 3

colori fondamentali: blu, rosso e verde (mescolanza in

additiva,

parti uguali danno bianco,luci restano normali, occhio percepisce

variazioni della lunghezza d'onda) per i pigmenti la mescolanza di

ciano, magenta e giallo è uguale (mescolanza in parti

sottrattiva,

uguali danno nero, pigmenti restano normali, ogni strato assorbe

luce). Fratelli L. (1907'- fino 32') su mescolanza additiva brevettano

primo sistema fotografico commerciale che filtra su

Autochrome,

negativo luce attraverso filtri giustapposti blu verdi e rossi di fecole di

patate su supporto in vetro.

⁃ risposta del cinema. Ammetteva pellicola

Kinemacolor di Urban

normale bianco e nera, il colore della proiezione era dato da filtri

verde e rossi applicati in fase di ripresa e proiezione. Frames colorati

accostati al doppio della velocità in sincro con proiettore (32 frames/

s). 14' chiude per problemi di brevetto con Biocolur che rivendica

principio.

⁃ Stesso principio in tricromia della Gaumont Chronochrome, scarso

successo per difficoltà a gestire la quantità di pellicola necessaria e

costo notevole attrezzatura.

⁃ (16') (sottrattiva) prima pellicola a doppia emulsione,

Kodachrome

sensibile a verde e rosso.

⁃ Tra 10'-20' nasce il technicolor della società Kalmus, che dopo

sperimentazioni in tricromia, trova la formula vincente con la

mescolanza sottrattiva e la nuova tecnica fotografica dell'imbibizione

(processo fisico che trasferisce informazioni colore da matrici a

singola stampa). Un prisma divide le informazioni dello spettro verdi

e rosse che vengono ipresse su due diverse pellicole

contemporaneamente e poi unite. Major come MGM, e Paramount

ne fanno il loro successo, manifesto,

Fior di loto (22') i dieci

di De Mille di Niblo

comandamenti e Ben Hur (25').

⁃ Eastman Kodak 29' produce sonochrome pellicole in bianco e nero

precolorate di 17 tinte monocromiche, ciascuna con una sua retorica

di stati d'animo. Usate fino anni 70 per spot, anteprime e speciali al

cinema.

⁃ Anni 30' crisi colore referenza per il biaco e il nero: colore

distrazione alla narrazione, trova posto solo in film musicali e primi

talkie tripudio sinestetico e spettacolare. Periodo

(il re del jazz 30')

permette svilluppo tecniche di montaggio, regia, impostazioni e

pone le basi

luci. Illuminazione alla Rembrandt (chiaroscurale)

per la fotogenia (migliorare attraverso cinema estetica della realta), la

luce non solo illumina il set ma anche stupore, descrizione stato

d'animo come facevano colori: fautori produttore lasky (lasky

indipendenti e liberi)

light) (oscura set da luce solare, de mille

scontento di colore monocromico utilizza metodo colorazione a

→ che riprende la pathècolor (Giovanna

incisione di handschiegel

16')

D'Arco

⁃ Nuova versione del Technicolor (tricromia – sottrattiva – 2 prismi a

cubo a 45° deviano informazioni di 3 spettri luminosi su 3 pellicole

diverse) riporta il colore in auge rientrando nei canoni dei film

prestigiosi Natalie Kalmus e

(mago di oz, via col vento, è nata una stlla.

(Via costruiscono una vera retorica del colore, che

Selznik col vento)

aggiunge realismo alla narrazione, collegato alla temperatura

emozionale del racconto sottolineandole la narratività, dirigendo

l'attenzione del pubblico con spicco

tecniche centramento (colori

su protagonista inquadratura) e (scelte di colore della

motivazione

scena in toto collegate tra loro).

⁃ A causa di sentenza legale per monopolio egemonico di

strumentazioni a colori e (51') della

Eastmancolor Kodac

(monopellicola a 3 emulsioni commerciale ed economica) declino

technicolor come cinepresa, e si dedicherà a stampa di alta qualità e

precisione di negativi.

⁃ Anni 50' di apre stagione colore anche in Europa, ma per il 90%

produzioni statunitensi. Ragioni arretratezza tecnologica e debolezza

di finanziamenti. Registi come e ne fanno vessillo

Balzas Ejestein

di un nuovo cinema che tende a superare i limiti espressivi e narrativi

del cinema in B&N (Corazzata altri

Potempkin 25' – bandiera rossa ribelli),

teorici colore difetto realismo (kraucher) eccesso realismo (Dreyer)

perdita di fora ed estetica (Arnheim).

⁃ Anni 60' tecnologia poco costosa e di buon livello,

Ferraniacolor,

apre la strada al colore in Italia con il film Generi

Toto a colori (52').

commedia bozzetismo (racconti paesano, o peplum di grandi

romani),

kolossal biblici all'italiana (le fatiche di ercole). Colore si spande su

tutto lo schermo, solo per dimostrare di esserci, senza particolari

riferimenti stilistici o evocativi.

⁃ anni 70’ in Europa la transizione al colore completa. Diffusione della

televisione→allarme industria cinematografica→3D,schermo più

largo,stereofonia,colore, bianco e nero non basta più. Tv incrementa

ore di palinsesto dedicate al colore (tv non solo nemica ma anche

acquirente)

⁃ I giovani critici della nouvelle vague furono i primi a ripensare gli usi

e le funzioni del colore cinematografico più teoricamente che

praticamente, principalmente bianco e

Rivette,Truffaut Godard

nero, con fasi intermedie al colore. (vedi rosso antonioni)

⁃ nel 64' con dopo aver criticato il cinema a

Antonioni Deserto Rosso,

colori per un suo eccesso di realismo che distrae eccessivamente il

pubblico, si converte in maniera irreversibile al colore e ne fa poi il

suo punto di forza. Studio profondo sul colore, indagini

sull'importanza nella colore nella società,

psicologiche di Kats,

nella psiche e cultura dell'uomo. Non colore narrazione storia, ma

narrazione e riscoperta dei sentimenti, che la modernità non sapeva

più raccontare, non colore prestabilito da rapporti pittorici, ma

colori soggettivi e per ottenerli rovesciare principi centrament,

motivazione e attenzione.

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Dettagli
A.A. 2015-2016
5 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anielloferrone@gmail.com di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filmologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Canosa Michele.