Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CAUTELE PRATICHE:
1) La visionatrice ha un comando che permette l’avanzamento alla velocità standard di 24 fps, in
alcuni modelli si può regolare a piacere. Lo stesso comando permette anche avanzamento e
arretramento veloce: adoperiamolo il meno possibile, perché maggiore è la velocità maggiore è
il danno che la pellicola subisce. Una pellicola non si sfoglia come un libro.
2) Se dobbiamo andare avanti e indietro con frequenza usare il comando con gentilezza.
3) Quando finiamo di esaminare un rullo, non riavvolgiamolo, a questo penserà il tecnico
dell’archivio, il quale ha il compito di verificare lo stato della copia dopo la consultazione;
4) Se la pellicola si spezza, fermare la visionatrice e chiamare l’assistente. Se non ve ne sono,
unire le due estremità con il nastro adesivo per giunture; o accompagnare le due estremità della
pellicola nella direzione di marcia della visionatrice e inserire un pezzetto di carta nei pressi del
punti in cui si è verificata la rottura, così che il tecnico possa poi individuarla facilmente.
5) Può accadere che il rullo non sia stato riavvolto alla visionatura precedente, ce ne si accorge
perché l’immagine è rovesciata.
6) 35mm e 16mm sono avvolti intorno a nuclei in plastica o in portabobine di diversa
grandezza. E’ buona norma far si che, sulla parte della visionatrice destinata a raccogliere la
pellicola, vi sia un nucleo o portabobine delle stesse dimensioni: ciò faciliterà il lavoro del
tecnico addetto alla revisione della copia e ci eviterà di non poter rimettere il film nel suo
contenitore a causa di un nucleo troppo ampio o un portabobine più grande della scatola.
7) Quando si inizia a vedere il film non bisogna mai utilizzare nastro adesivo per attaccare
l’estremità iniziale della pellicola al nucleo: rischieremmo di provocare una tensione sul film in
fase di riavvolgimento. I collanti del nastro possono inoltre trasudare sulla pellicola adiacente,
danneggiandola e sporcando gli ingranaggi della visionatrice. È invece opportuno, terminata la
visione, fermare l’estremità terminale della pellicola alla parte esterna del rullo. Cio eviterà alle
spire della pellicola di allentarsi, e faciliterà la revisione dei tecnici. Una bobina non va riavvolta
troppo stretta ma neppure blandamente attorcigliata al nucleo: il primo eccesso provoca graffi
sul supporto, il secondo favorisce il penetrare della polvere e l’accartocciarsi della pellicola.
8) Quando si è quasi al termine di un rullo è bene fermare la visionatrice. Nonostante la regola
precedente, si troveranno infatti molte bobine ancora attaccate al nucleo mediante nastro
adesivo. Il questo caso, va rimossa la pellicola dal percorso della visionatrice prima che
l’estremità con nastro adesivo si trovi tra gli ingranaggi.
9) Se ci rendiamo conto che è un nitrato o un safety urgentemente bisognoso di restauro
fermiamo la visionatrice e chiamiamo un assistente spiegandogli la situazione.
10) non si fuma, non si beve, non si porta civo davanti alla visionatrice.
Il film muto e lo spettatore detective.
Visto il film, ora bisogna scegliere.
Prendere il film per quello che è o prendere il film per quel che ci dicono che è, e tentare di farlo
“parlare” alla nostra sensibilità di spettatori.
Quel che si chiede non è un’autopsia del film: un film in cineteca è un oggetto vivo, che chiede
di essere esplorato con rispetto e rigore scientifico.
Ogni pellicola ha una sua storia costellata di tranelli. Saperli riconoscere fa parte della nostra
cultura visiva ed essere consapevoli della loro esistenza è un talento che aiuta ad amare il
cinema anche per quello che il tempo lo fa diventare.
Trappole: alcune parti di un film possono non appartenere all’opera originale, possono essere
state inserite per una successiva distribuzione della pellicola o prese in prestito da altri titoli. La
pratica del rimontaggio dei film era comune. Distributori, proprietari di locali e proiezionisti
tagliavano, incollavano pellicole per diversi motivi:
una bobina perduta che andava sostituita;
effetto drammatico di un episodio considerato debole;
intervento della censura rendeva inintellegibile la sequenza e occorreva aggiustare la
narrazione.
Ma ciò è niente a confronto all’operazione chirurgica a cui il film era sottoposto quando, ad
alcuni anni dalla prima uscita, qualcuno pensava di rimetterlo in circolazione. Il più delle volte
si pensava le didascalie fossero invecchiate, ma quelle nuove non avevano nulla a che fare con
le vecchie. Buona parte delle comiche di Larry Semon sono state sonorizzate all’inizio degli anni
30: facile dire che la musica non appartiene a quella originale, ma chissà quanti emendamenti
hanno accompagnato quest’operazione additiva. A volte le didascalie appaiono per un breve
istante; si ha appena il tempo di accorgersi che c’era, non di leggerla. Un tipo di didascalia noto
come “ flesh title”, comune nelle copie destinate alla distribuzione al di fuori del paese d’origine
del film: si s