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Per ottenere l’iscrizione nei registri il proprietario della nave, insieme allo domanda, deve
presentare la documentazione relativa alle caratteristiche tecniche della nave o del galleg-
giante dotazioni, alla sistemazione dell’equipaggio previsto dall’art 315 reg. nav. mar.
La nave si individua in base: universitaria.me@libero.it
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al nome (che contraddistingue le navi maggiori), al numero (che contraddistingue le
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navi minori o i galleggianti) essi vanno segnati sullo scafo della nave in modo ben
visibile;
alla stazza (che è la capacità interna della nave),
- il luogo dove ha sede l’ufficio d’iscrizione.
- navi di nazionalità italiana
Nei registri possono essere iscritte solo le . Tali sono le navi che
per almeno la metà (12 carati su 24) appartengono a cittadini, enti privati o pubblici italia-
ni o a società autorizzate.
L’autorizzazione può essere rilasciata solo alle società costituite ed aventi sede nello stato
e nelle quali siano prevalenti gli interessi nazionali.
matricole
Le navi maggiori sono iscritte nelle (distinte in matricole dei piroscafi e delle mo-
tonavi ed in matricole delle altre navi maggiori), mentre le navi minori sono iscritte in ap-
registri
positi .
Le matricole ed i registri sono tenuti dalle autorità preposte alla navigazione marittima o
interna.
atto di nazionalità
L’ , prescritto per le navi maggiori, viene rilasciato dal direttore marittimo,
tramite l’ufficio d’iscrizione ed in nome del Capo dello Stato; in caso di urgenza si rilascia
un passivanti provvisorio.
licenza
La , prescritta per le navi minori o da diporto (con esclusione dei natanti) è rilascia-
ta direttamente dalla stessa autorità che tiene il registro di iscrizione e può essere surroga-
ta dalla licenza provvisoria. bandiera
Le navi abilitate alla navigazione devono innalzare la italiana, che è comprovante
del requisito di nazionalità. bareboa-
L’uso della bandiera italiana da parte di navi straniere è vietato, salvo in caso di
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, che si ha quando una nave, iscritta in un registro straniero, venga locata a scafo nu-
do a cittadini italiani che quindi provvedono all’iscrizione, in via provvisoria, nei registri na-
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La nazionalità della nave si ricollega alla nazionalità dei proprietari. La dismissione della
bandiera per cambio di nazionalità non è automatica, in quanto è necessaria un apposita
autorizzazione da parte del Ministero.
Se l’autorizzazione è concessa la nave è cancellata dai registri. Se l’autorizzazione è negata
l’ufficio d’iscrizione provvede alla vendita giudiziale dei carati di proprietà straniera (o alla
nave intera se questa appartiene interamente a stranieri).
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Alla vendita partecipano solo i soggetti che possono essere titolari di navi italiane. La di- 30
smissione della bandiera può aver luogo quando la partecipazione straniera supera i 18 ca-
rati.
L’autorizzazione a dismettere la bandiera è necessaria anche nel caso in cui il proprietario
intenda procedere alla demolizione volontaria della nave. All’atto della cancellazione
l’autorità marittima ritira i documenti bordo.
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I documenti di bordo si dividono in due grandi categorie:
carte di bordo;
libri di bordo.
carte di bordo
Le possono a loro volta distinguersi in: atto di nazionalità
carte di bordo vere e proprie, che comprendono l’ (che vale
come documento di individuazione della nave e fornisce la prova delle nazionalità
ruolo di equi-
della stessa e della sua appartenenza ad un determinato soggetto), il
paggio (che contiene il nome della nave, dell’armatore e del suo rappresentante; la
data di armamento e di disarmo; il nome, le qualifiche e il contratto di ammolamen-
to dei membri dell’equipaggio. Qui si annotano anche i contratti dell’assicurazione
della nave, la visita del RINA, il pagamento delle tasse e dei diritti marittimi, il visto
d’arrivo e di partenza, i testamenti ricevuti dal comandante in corso di navigazione.
licenza
Tale documento è valido tre anni), la (che si concede alle navi minori e ai
galleggianti ed è simile all’atto di nazionalità).
certificati tecnici, che possono essere di stazza, di classe, di navigabilità, di sicu-
rezza, di galleggiabilità, di visita;
certificati sanitari e doganali.
libri di bordo
Fra i troviamo: inventario di bordo
giornale nautico, che si compone dell’ (in cui vi sono descritti
giornale generale di contabilità
gli attrezzi e gli altri oggetti di corredo e armamento), il
(in cui si annotano tutti gli atti e i fatti interessanti la navigazione, quali avvenimenti e
provvedimenti adottati per la salvezza della nave e del carico, nascite, morti, scompar-
giornale di navigazione
se in mare, entrate e spese), il (vi vengono annotate, alla fine
di ogni turno di guardia, la rotta seguita, il cammino percorso, le condizioni meteorolo-
giornale di carico o di pesca
giche e le manovre effettuate), il (con l’indicazione della
qualità e quantità delle merci imbarcate o del prodotto pescato).
premessa
giornale di macchina, che si compone della (con la descrizione somma-
prima parte
toria dell’apparato motore), la (compilata in base al quaderno del persona-
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seconda parte
le di guardia), la (che contiene il nome del comandante e del direttore di 31
macchina e le eventuali sostituzioni).
giornale radiotelegrafico: è richiesto solo in navi munite di radiotelegrafo.
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aeromobile ogni macchina atta al trasporto per aria di persone o cose da un
Per si intende
luogo ad un altro (art. 743 cod. nav.) . Il regolamento del 1925 divide gli aeromobili in:
aeromobili
a) velivoli: a loro volta si suddividono in (destinati a posarsi su superfici so-
idrovolanti
lide) o (destinati a posarsi sull’acqua);
b) cervi volanti: con i quali si identificano quei mezzi, anch’essi più pesanti dell’aria, nei
quali, però, la trazione meccanica endogena è sostituita da quella prodotta da un fi-
lo di ritenuta;
c) dirigibili: comprensivi di tutti gli elementi più leggeri dell’aria, liberi o frenati, che
sono liberi di organi motopropulsori.
Più corretto risulta il riferimento alla convenzione di Chicago del 1994, che divide gli aero-
mobili in:
a) aerostati: aeroplani più leggeri dell’aria che si sostengono sulla stessa staticamente;
b) aerodine: aeroplani più pesanti dell’area che si sostengono nella stessa dinamica-
mente.
Tra gli aerostati troviamo i dirigibili (muniti di motopropulsori) e palloni (non muniti di mo-
topropulsori), mentre tra gli aerodine troviamo velivoli, giroplani, elicotteri, ornitotteri
(muniti di motopropulsore), alianti, libratori o veleggiatori (non muniti di motopropulsori).
Gli aeromobili possono essere classificati in:
1) aeromobili di stato: vi rientrano gli aeromobili destinati esclusivamente alla polizia,
alla dogana, ai vigili del fuoco, alla posta, a qualsiasi altro servizio di stato e gli ae-
romobili militari. Quindi l’appartenenza a tale categoria si individua tenendo conto di
due criteri, quali l’appartenenza dell’aeromobile allo stato e la destinazione esclusiva
ad un servizio di stato.
2) aeromobili privati: si distinguono in aeromobili da trasporto pubblico, aeromobili da
lavoro aereo e aeromobili da turismo.
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Gli aeromobili devono essere iscritti e abilitati alla navigazione. L’iscrizione si sostanzia in
un immatricolazione del mezzo, da effettuarsi nel Registro aeronautico nazionale, tenuto
dal Ministero. universitaria.me@libero.it
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Qualora si tratti di alianti libratori devono essere iscritti nel registro matricolare tenuto 33
dall’Aero club d’Italia.
nazionalità italiana
Si considera di l’aeromobile che si consideri a titolo di proprietà, per la
maggior parte delle sue quote, a società costituite o con sede in Italia od in altro stato
dell’U.E., ad uno stato della CE o ad altro ente pubblico o privato dello Stato italiano o di
altro stato comunitario.
L’iscrizione è subordinata alla navigabilità dell’aeromobile che è attestata dal certificato
omonimo rilasciati dall’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile).
L’abilitazione alla navigazione si consegue dopo l’avvenuta iscrizione nel registro, con il ri-
lascio del certificato di immatricolazione (per gli aeromobili maggiori) e con l’annotazione
sul certificato di collaudo dell’avvenuta iscrizione da parte dell’Aero club d’Italia (qualora si
tratti di alianti libratori).
La cancellazione dal registro avviene su richiesta del proprietario o d’ufficio quando
l’aeromobile è perito o si presume tale (trascorsi tre mesi dall’ultima notizia), è stato de-
molito o riconsegnato al proprietario straniero.
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I documenti di bordo sono quelli concernenti la navigabilità (certificato di navigabilità e di
collaudo), i documenti di ammissione alla navigazione (certificato di immatricolazione), i
documenti doganali sanitari e l’elenco passeggeri.
Giornale di bordo
Il libro principale dell’aeromobile è il dove vengono a