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LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DEL PUBBLICO IMPIEGO
La contrattazione collettiva per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
La privatizzazione del pubblico impiego prevede automaticamente una
- contrattazione collettiva del pubblico impiego. i giudici costituzionali sono
pervenuti alla conclusione che il rapporto di lavoro può essere regolato dalla
disciplina privatistica, proprio per meglio realizzare il buon andamento della
pubblica amministrazione.
Durata; struttura; rapporti tra i diversi livelli della contrattazione sono
- determinati per il pubblico impiego in coerenza con il settore privato, dalla
stessa contrattazione collettiva.
Tali assonanze non permettono però di ritenere che la contrattazione collettiva
- del pubblico impiego possa essere assimilata a quella del diritto privato.
Anche la corte costituzionale con sent.2003 ha confermato che il contratto
collettivo nel pubblico impiego non è assimilabile a quello di diritto privato.
Efficacia e inderogabilità della contrattazione collettiva del pubblico impiego.
La disciplina di legge che regola la contrattazione del pubblico impiego ne
- risolve il problema dell’efficacia generale e dell’inderogabilità. la legge da un
lato attribuisce all’A.R.A.N la rappresentanza legale delle amministrazioni
pubbliche; con questo rende la contrattazione collettiva efficace nei loro
confrontiefficacia generale. La legge obbliga quelle amministrazioni a
garantire ai propri dipendenti parità di trattamento contrattuale e comunque
trattamento non inferiori a quelli previsti dai contratti collettivi con
conseguente inderogabilità di questi ultimi.
La differenza rispetto al settore privato si giustifica in ragione dell’interesse
- pubblico all’imparzialità e il buon andamento della P.a.
Per i giudici costituzionali la differenza di efficacia tra la contrattazione nel
- settore privato e quella nel pubblico impiego, conferma l’improponibilità di un
assimilazione delle due forme di contrattazione collettiva.
I livelli di contrattazione collettiva del pubblico impiego.
La legge prevede che la contrattazione collettiva del pubblico impiego si
- svolga normalmente a livello nazionaleinoltre questa deve essere regolata per
comparti, che riguardano settori omogenei. sono anche previsti poi accordi
intercompartimentali destinati a regolare istituti comuni a più comparti o a tutte
le p.a.
È prevista poi anche una contrattazione collettiva integrativa che nel rispetto
- dei vincoli di bilancio- può regolare materie – individuate nei contratti
collettivi nazionali, nei limiti da questi ultimi previsti. nel caso di mancato
rispetto di questi vincoli di bilancio, la contrattazione collettiva integrativa non
è più valida.
d.lgs. n.150/2009ha introdotto un importante disciplina in materia di
- retribuzioni incentivate per cui lo spazio riservato alla contrattazione collettiva
integrativa è diminuito.
N.b importante differenzasettore pubblico: spazio riservato alla
- contrattazione collettiva integrativa è diminuito. _ Maggiore spazio alla
contrattazione collettiva.
Settore privato: la contrattazione aziendale prevale su quella di livello
superiore in base al criterio della specialità.
La procedura per la stipulazione di contratti collettivi del pubblico.
Comitati di settore forniscono indirizzi sugli obiettivi da raggiungere nella
- trattativa sindacale. questi sono emanati dai rispettivi comitati di settore e
sono sottoposti al Governo che nei successivi 20 giorni può esprimere le sue
valutazioni per quanto attiene agli aspetti riguardanti la compatibilità con le
linee di politica economica e finanziaria nazionale. trascorso tale termine, tali
atti di indirizzo vengono trasmessi all’A.R.A.N. che deve informare
continuamente i comitati di settore e il governo sullo svolgimento delle
trattative. iniziate le trattative e raggiunta l’ipotesi di accordo, l’A.r.a.n la
deve trasmettere ai comitati di settore e al governo entro 10 giorni.
l’A.R.A.N. acquisisce il parere favorevole del comitato di settore sul testo
contrattuale e sugli oneri finanziari che ne conseguono quando la
contrattazione collettiva riguarda le amministrazioni regionali; servizio
sanitario nazionale ecc….
Con riferimento alle altre amministrazione ha l’obbligo di chiedere il parere
- favorevole del Presidente del consiglio. se il parere è favorevole l’A.R.A.N.
trasmette la quantificazione dei costi alla corte dei conti che deve certificare la
loro attendibilità.
Sela certificazione della corte dei conti è “positiva” allorail presidente
- dell’A.R.A.N. sottoscrive il contratto collettivo dopo di che questi sono
pubblicati sulla gazzetta ufficiale della repubblica.
Se la certificazione è “negativa” allorail presidente dell’A.R.A.N. riapre le
- trattative per giungere alla sottoscrizione di una nuova ipotesi di accordo_
raggiunta la nuova ipotesi di accordo, l’A.R.A.N. trasmette al comitato di
settore e al Governo entro 10 giorni.
Qualora invece la certificazione della corte dei conti fosse positiva solo per le
- singole clausole contrattuali_ le parti possono sottoscrivere definitivamente
l’ipotesi di accordo, ferma restando l’inefficacia delle clausole che non sono
state positivamente certificate.
La procedura di certificazione dei contratti collettivi si deve comunque
- concludere entro 40 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo.
La legge dispone che nei contratti collettivi, debba essere prevista con apposita
- clausola la possibilità di prorogare l’efficacia temporale del contratto o di
sospenderne l’esecuzione, in caso di accertata esorbitanza dei limiti di spesa.
Riforma ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche
- amministrazioni – attuata dal d.lgs.n150/2009 ah introdotto importante tutela
retributiva per i dipendenti pubblici. Passati 60 giorni dalla data di entrata in
vigore della legge finanziaria, gli incrementi retributivi possono essere erogati
in via provvisoria, previa deliberazione dei rispettivi comitati di settore e
sentite le organizzazioni sindacali rappresentative.
Dopo il mese di Aprile dell’anno successivo alla scadenza del contratto
- collettivo nazionale del lavoro, qualora questo ultimo non sia ancora stato
rinnovato, i dipendenti dei rispettivi comparti hanno diritto ad una copertura
economica ch costituisce un’anticipazione dei benefici complessivi che
saranno attribuiti all’atto di rinnovo contrattuale.
La formazione del consenso per la contrattazione collettiva del pubblico impiego.
A.R.AN. ha la rappresentanza legale delle pubbliche amministrazioni; per
- quanto riguarda le organizzazioni sindacali dei lavoratori, vista la pluralità dei
sindacati che sono ammessi alla trattativa. il legislatore ha adottato il criterio
della maggioranzastabilendo così che l’A.R.A.N. sottoscrive contratti
collettivi quando all’accoro aderiscono almeno il 51% dei dipendenti che fanno
parte del comparto o dell’area contrattuale.
La specialità della contrattazione collettiva dei pubblici dipendenti.
La contrattazione collettiva del pubblico impiego differisce dalla contrattazione
- collettiva dell’impiego privato in quanto la contrattazione collettiva del
pubblico impiego tende all’equilibrio tra interesse pubblico e interesse privato
dei dipendenti e non c’è un conflitto tra capitale e lavoro.--> impossibilità di
configurare il contratto collettivo dei dipendenti delle pubbliche
amministrazioni come atto di autonomia privata.
Le procedure per l’interpretazione dei contratti collettivi e per la soluzione delle
questioni relative alla loro validità ed efficacia.
Per quanto riguarda possibili controversie sulla interpretazione del contratto
- collettivo del pubblico impiego. le parti stipulanti possono definire il
significato delle clausole controverse. questo non è possibile per il contratto
collettivo dei dipendenti da privati datori di lavoro.
La legge ha previsto una specifica procedura per la quale sia necessario
- rivolgersi a un giudice per l’efficacia o l’interpretazione di un contratto
nazionale sottoscritto dall’A.R.A.N. quando viene proposto al giudice a quo
uno di questi casi: il giudice deve darne comunicazione all’A.R.A.N. Questa
deve convocare le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo
per discutere della sua interpretazione , efficacia e validità. se si giunge
all’accordo circa un interpretazione autentica; il testo dell’accordo è trasmesso
dalla cancelleria del giudice a quo, il quale ne da avviso alle parti 10 giorni
prima dell’udienza. se non si raggiunge l’accordo , il giudice decide con
sentenza solo sulla questione pregiudiziale e impartisce provvedimenti per la
prosecuzione della causa. questa sentenza è impugnabile per ricorso in
cassazione, tale ricorso può essere proposto anche dall’A.R.A.N. e dalle
organizzazioni sindacali firmatarie. in pendenza del giudizio innanzi alla
Corte di cassazione, possono ,ma non devono ,esser sospesi anche eventuali
altri processi, che riguardano cause analoghe. questa procedura è stata ora
estesa dal legislatore anche all’impiego privato.
CAPITOLO VI
LO SCIOPERO
Libertà e diritto di sciopero.
Sciopero astensione collettiva dal lavoro, costituisce il tradizionale mezzo di
- lotta sindacale.
Nel periodo precorporativosciopero = delitto.
- ORAart.40 cost. riconosce il diritto di sciopero nell’ambito delle leggi che lo
- regolano.
vediamo che la nostra Costituzione non si limita a prevedere una libertà di sciopero,
ma riconosce un diritto di sciopero. l’astensione dal lavoro conseguente allo
sciopero non può più essere considerata nemmeno un inadempimento
dell’obbligazione di lavorare; Ma se da una parte determina una sospensione del
rapporto di lavoro e quindi sospende l’obbligo di lavorare_ dall’altra parte si
sospende anche l’obbligo di retribuzione che grava sul datore di lavoro.
A queste conclusioni sono arrivate dopo tempo, dottrina e giurisprudenza,
- essendo mancata l’emanazione delle leggi che avrebbero dovuto regolare
l’esercizio del diritto di sciopero.
La proclamazione dello sciopero.
La legittimità dello sciopero è condizionata dall’esistenza di un atto collettivo
- di deliberazione detto proclamazione dello scioperolo sciopero deve essere
deciso da una pluralità di lavorato e sulla base di una valutazione collettiva.
Questo perché lo sciopero è incontestabilmente attribui