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ETTIV
O 2) Riforma del 2005 e del 2007: imprenditori esercenti attività di natura commerciale,
non sono esclusi i piccoli imprenditori ex art 2083. Mai il fallimento dipende dal
rispetto di determinate soglie.(esposizione debitoria complessiva, attivo
patrimoniale, ricavi lordi). Rispetto congiunto di tutti i requisiti. ONERE DELLA
PROVA IN CAPO AL DEBITORE.
a) L’ I. è al centro di una rete di finanziatori…rischio di propagazione dell’
insolvenza.
b) Molti creditori sono a loro volta imprenditori→→ Effetto domino.
NORMATIVA SUL PRESUPPOSTO SOGGETTIVO:
LEGGE FALLIMENTARE - TESTO A FRONTE
(*con massime di giurisprudenza)
Testo storico D. Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5 D. Lgs. 12 settembre 2007, n.
169
TITOLO I TITOLO I TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI DISPOSIZIONI GENERALI DISPOSIZIONI
GENERALI
Art. 1 Art. 1
Imprese soggette al fallimento, al Imprese soggette al fallimento e al Art. 1
concordato preventivo e concordato preventivo (1) (2) Imprese soggette al
all'amministrazione controllata fallimento e al
concordato
Sono soggetti alle disposizioni preventivo (1)
Sono soggetti alle disposizioni sul
sul fallimento, sul concordato Sono soggetti alle
fallimento e sul concordato
preventivo e sull'amministrazione disposizioni sul
preventivo gli imprenditori che
controllata gli imprenditori che esercitano un’attività commerciale, fallimento e sul
esercitano una attività esclusi gli enti pubblici ed i piccoli concordato preventivo gli
commerciale, esclusi gli enti imprenditori. imprenditori(tutti
pubblici e i piccoli imprenditori. Ai fini del primo comma, non sono individuali e collettivi)
Sono considerati piccoli piccoli imprenditori gli esercenti che esercitano una
imprenditori gli imprenditori un’attività commerciale in forma attività commerciale,
esercenti un'attività commerciale, i individuale o collettiva che, anche esclusi gli enti
quali sono stati riconosciuti, in alternativamente: pubblici [...].
sede di accertamento ai fini della a) hanno effettuato investimenti Non sono soggetti alle
imposta di ricchezza mobile, nell’azienda per un capitale di valore disposizioni sul
titolari di un reddito inferiore al superiore a euro trecentomila; fallimento e sul
minimo imponibile. Quando è concordato preventivo gli
b) hanno realizzato, in
mancato l'accertamento ai fini imprenditori di cui al
qualunque modo risulti, ricavi lordi
dell'imposta di ricchezza mobile primo comma, i quali
calcolati sulla media degli ultimi tre
sono considerati piccoli dimostrino il possesso
anni o dall’inizio dell’attività se di
imprenditori gli imprenditori congiunto dei seguenti
durata inferiore, per un ammontare
esercenti una attività commerciale requisiti:
complessivo annuo superiore a euro
nella cui azienda risulta essere a) aver avuto, nei tre
duecentomila.
stato investito un capitale non esercizi antecedenti la
superiore a lire novecentomila. In data di deposito della
nessun caso sono considerate istanza di fallimento o
I limiti di cui alle lettere a) e b) del
piccoli imprenditori le società dall’inizio dell’attività se
secondo comma possono essere
commerciali (1). di durata inferiore, un
aggiornati ogni tre anni, con decreto
__________________________ attivo patrimoniale di
del Ministro della giustizia, sulla base
__ ammontare complessivo
della media delle variazioni degli annuo non superiore ad
(1) C. cost. 22 dicembre 1989, n. 570, ha indici ISTAT dei prezzi al consumo euro trecentomila;
dich. l'illeg. cost. del comma, ove prevede che per le famiglie di operai e impiegati b) aver realizzato, in
quando è mancato l'accertamento ai fini intervenute nel periodo di qualunque modo risulti,
dell'imposta di ricchezza mobile, sono riferimento. nei tre esercizi
considerati piccoli imprenditori gli imprenditori _____________________________ antecedenti la data di
esercenti un'attività commerciale nella cui (1) Articolo sostituito dall’art. 1 del D. Lgs. 9 deposito dell’istanza di
azienda risulta investito un capitale non gennaio 2006, n. 5, pubb. in Gazz. Uff. n. 91 fallimento o dall’inizio
superiore a lire novecentomila. del16 gennaio 2006. dell’attività se di durata
(2) L’art. 147 del D. Lgs. 9 gennaio 2006, n. inferiore, ricavi lordi per
5, pubb. in Gazz. Uff. n. 91 del 16 gennaio 2006, un ammontare
ha soppresso tutti i riferimenti all’amministrazione complessivo annuo non
controllata contenuti nel regio decreto 16 marzo superiore ad euro
1942, n. 267. duecentomila;
c) avere un ammontare
di debiti anche non
scaduti non superiore ad
euro cinquecentomila.
I limiti di cui alle lettere
a), b e c) del secondo
comma possono essere
aggiornati ogni tre anni
con decreto del Ministro
della giustizia, sulla base
della media delle
variazioni degli indici
ISTAT dei prezzi al
consumo per le famiglie
di operai ed impiegati
intervenute nel periodo
di riferimento.
_____________________________
(1) Articolo sostituito dall’art. 1
del d.lgs. 12 settembre 2007, n.
169, pubb. in Gazz. Uff. n. 241 del
16 ottobre 2007, con effetto dal 1
gennaio 2008. La norma si applica
ai procedimenti per dichiarazione di
fallimento pendenti alla data del 1
gennaio 2008, nonché alle
procedure concorsuali e di
concordato aperte successivamente
(art. 22 d.lgs. cit.).
La normativa del ’42 aveva causato problemi perché:
a) Quando doveva essere valutata l’entità del capitale investito? Al momento
dell’immissione o in quello dell’istanza?
b) Nel 1974 viene poi eliminata l’imposta di ricchezza mobile
c) Ondata inflazionistica negli anni ’70 che rese irrisorio il capitale investito.
→la dottrina propose l’abrogazione del dell’art 1.1 1.2 (imposta e capitale investito). La
corte costituzionale aveva confermato. Implicita abrogazione dell’art 1.1 e incostituzionalità
dell’art 1.2 (irrazionale equiparazione degli imprenditori x colpa dell’inflazione).
→rimaneva il criterio dell’accertata prevalenza ex art 2083, ma rimaneva in vita l’ultimo
periodo dell’art 1.2 (precetto esterno rispetto a quello del C.C.) MA:
CORTE COSTITUZIONALE CONSULTA
Aveva ritenuto implicitamente abrogato il La consulta aveva negato l’interpretazione
periodo in un’intepretativa di rigetto xk quando però si trattava di piccole società
incompatibile con la previsione del 1984 di commerciali non iscritte all’albo delle
società di artigiane. La ratio era quella di artigiane.
escludere le società artigiane dal fallimento.
Campobasso critico
Tutto ciò aveva creato la necessità di rivedere l’intera materia!
Il nuovo art 1.2 è ≠ da quello precedente che detta soglie che valgono x tutti (imprenditori
individuali e collettivi.) da cosa si capisce?
Dal combinato disposto dell’art 1.2 (che fa riferimento agli imprenditori del comma 1 ) e
l’abrogazione del c.2 della disposizione del 2006 protendono verso questa scelta.
Qustioni legate al nuovo testo:
a) Opinabilità nella valutazione delle soglie
b) Buona l’estensione delle disposizioni a tutte le società commerciali ( e non solo alle
artigiane piccole).
Il piccolo imprenditore collettivo fallirà se supererà una delle soglie dell’art 1.2
L’art 1 diventa l’unica base per valutare la fallibilità o meno dell’ imprenditore, anche
se si tratta di un artigiano o di un artigiano collettivo!
L’art 1. Dà una definizione AUTONOMA ED ESAUSTIVA di imprenditore non fallibile. E’
irrilevante la prevalenza del lavoro!
L’area di esonero integrale dal fallimento concerne invece:
a) tutti i soggetti NON imprenditori,
b) professionisti intellettuali
c) gli imprenditori commerciali di piccole dimensioni non fallibili ex art. 1.2.,
d) gli imprenditori agricoli
e) enti pubblici
Vanno soggetti a liquidazione coatta amministrativa:
1) Enti pubblici con ad oggetto attività commerciale
2) Criterio della prevenzione per le società cooperative
3) Imprese sociali, banche assicurazioni, sim
Si può essere soggetti alle procedure concorsuali entro 1 anno dalla cancellazione dal
registro delle imprese se l’insolvenza si manifesta entro 1 anno dalla cancellazione.
Società regolari PRESUZIONE assoluta: cancellazione =
cessazione dell’impresa
Imprese individuali PRESUNZIONE RELATIVA
Società irregolari Il computo dell’anno parte dal momento
dell’effettiva cessazione dell’attività.
Onere della prova a carico del ricorrente.
Imprenditore defunto Fallimento da iniziare:Entro 1 anno dalla
morte, insolvenza antecedente o
manifestatasi entro 1 anno.
Domandato dagli eredi, se accettato con il
beneficio.
Fallimento già iniziato: la procedura
prosegue contro gli eredi anche se hanno
accettato con benficio.
Qual è la ratio storica del fallimento?
1)buttare fuori dal sistema l’impresa marcia
2)dare una patente di frodatore all’imprenditore. Nb: l’insolvenza è un dato oggettivo (a
prescindere dalla colpa dell’ imprenditore). BOLLATI CON IL MARCHIO DELL’INFAMIA.
→→→QUINDI l’esenzione dal fallimento era un vantaggio concesso agli imprenditori
agricoli e ai piccoli. Era un gran beneficio!! AL fallito veniva tolto l’elettorato attivo e
passivo.
FALLIMENTO DEI SOCI ILLIMITATAMENTE RESPONSABILI
ART 147 L.F
CHI?
a) Soci illimitatamente responsabili di SNC,
b) SAS (accomandatari), SAPA (Accomandatari)
c) Dalla dottrina: soci accomodanti di SAS che hanno violato il divieto di immistione.
d) Soci occulti di società palese
e) Soci occulti di società occulta (per la dottrina, ma il legislatore nel 2005 non ha
accolto questa posizione)
SONO ESLCUSI:
a) Unico azionista di SPA
b) Unico quotista di SRL
SE falliscono i soci individualmente la società non fallisce, ma loro vengono esclusi
(2320)
→Il fallimento è un effetto automatico ex lege, non in quanto imprenditori individuali.
Si tratta di una deroga all’art 1 L.f?
Le procedure rimangono distinte e anche le masse attive.
Art. 147
Società con soci (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) a responsabilità illimitata
La sentenza che dichiara il fallimento di una società appartenente ad uno dei tipi regolati nei capi III
(SNC), IV (SAS) e VI(SPA) del titolo V del libro quinto del codice civile, produce anche il fallimento dei
soci, pur se non persone fisiche, illimitatamente responsabili.
Il fallimento dei soci di cui al comma primo non può essere dichi