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Estratto del documento

Nel 1956 inaugurò il primo centro commerciale, al chiuso, a Southdale in Minnesota, senza volerlo

ne saperlo inventò anche un sofisticato processo psicologico denominato transfer di Gruen (che lui

stesso disconobbe, N.d.A. dei riassunti).

12.3 Transfer di Gruen e storylistening

Il transfer di Gruen è il momento in cui, in un “non luogo”, cadiamo in uno stato di percezione

contraddistinto da confusione e focalizzazione, si attivano allo stesso tempo condizione adulta e

quella infantile. Un’operazione di storytelling dovrebbe attivare questo doppio vincolo.

12.4 Il piano per le storyttelling operations nell’impresa narrante

1. Funzione narrativa portante. Valori, significati, scopi

2. Progettazione narrativa. Quale core story?

3. Programmazione narrativa. Trama+genere+schema canonico

4. Logiche di trasmissione narrativa. Seduzione, intimidazione, tentazione, provocazione.

Influenzamento e persuasione

5. Scelta strumenti specifici. Cartacei, digitali, relazionali, eventi

6. Proprietà narrative da attivare. Composizione pentadica, ecc

7. Logistiche. Tempi, responsabilità

Parte 4 – La narrazione come realtà

Capitolo 13. Corporate identity e storytelling management in Zambon group

13.1 Introduzione

La Zambon con l’avvicinarsi del centenario della sua nascita nel 2006 ha sentito il bisogno di

ricostruire il suo cammino. L’intento era quello di indagare su quali valori individuali e collettivi

hanno permesso ad un’azienda di crescere e perpetrarsi con successo nel tempo.

13.3 Il primo esempio di storytelling in Zambon: il libro del centenario

La Zambon per celebrare il centenario sceglie la narrazione, affidando il compito al giornalista (o

meglio pennivendolo da 4 soldi) Paolo Stefanato, questo libro porta a memoria la storia e l’identità

di una famiglia che con l’impresa si è identificata fino a diventare un insieme unico. Il libro

ripercorre tutta la storia dell’azienda dal 1906 fino al 2006.

13.4 Il museo Zambon: esperienza di storytelling

Nel 2008 la Zambon ha dato vita a una narrazione fisica, una serie di installazioni che

ricostruiscono la storia dell’azienda come in una sorta di museo, uno spazio in cui sono concentrati

oggetti fisici e immateriali del patrimonio storico di Zambon. Il museo si articola in sei spazi con

contenuti definiti a partire dalle lettere della parola Zambon: Z come Zambon, storia, patrimonio e

bla bla bla. A come Author, autori della storia. M come Make, produzione e attività industriali. B

come Brand, i prodotti di successo. O come Opportunity, opportunità della ricerca. N come Now,

orizzonti futuri e presenti e altro bla bla bla. Attualmente il museo è in espansione, si prevede di

aprirlo al pubblico esterno.

13.5 La narrazione dei pittogrammi: il DNA Zambon

Nel 2008 è nata un’altra narrazione di Zambo, il codice espressivo dei pittogrammi che descrivono

la storia, il presente e il futuro di Zambon. Si tratta di un codice identificativo attraverso il quale le

persone Zambon possono riconoscersi e altri possono conoscere Zambon all’esterno. In alcuni

pittogrammi sono rappresentati i prodotti, in altri la ricerca, il lavoro, il core business. I pittogrammi

sono in totale 31, che presi singolarmente non hanno valore, ma solo nel loro insieme. Sono stati

utilizzati per la prima volta per comporre la parola Zambon fuori dalla sede direzionale di Bresso.

Capitolo 14. Video-narrazione per l’empowerment professionale in Costa Crociere

14.2 Perché “vedere” delle storie

La scelta di Costa del mezzo televisivo va letto nel contesto della diffusione delle corporate tv, nel

2004 ha acceso un canale tv dedicato ai suoi equipaggi, che ha ricevuto buoni apprezzamenti. Ma

per fare una tv non basta uno schermo, è necessario restituire alla tv la sua dignità di apparato

simbolico: illuminazione, inquadratura, angolo, recitazione, tagli, montaggio. Le risorse umane che

si occupano di management generalmente di linguaggio televisivo ne sanno poco.

14.3 Specificità delle video storie di Costa

Le video storie di Costa si fondano sulla contaminazione di linguaggi: d’impresa, di formazione, di

teatro, di televisione, del web. Questa modalità di integrazione si sta espandendo anche in ambito

di comunicazione esterna, costruendo un rapporto organico tra centro e periferia e la formazione è

diventata storytelling e condivisione di un percorso aziendale. Sulle navi le persone non solo

lavorano, ma ci vivono, quindi l’azienda è la loro città, inoltre la dispersione geografica delle

operazioni aziendali in tutto il mondo rappresentano un problema, dunque Costa ha scelto una

rete aziendale per comunicare a distanza. Su questo canale vengono trasmesse video storie per:

migliorare il servizio, fare formazione linguistica, integrare le sedi del Costa Campus e le navi,

riflessioni sull’etica e responsabilità sociale.

14.4 Come si lanciano video storie

Il lancio delle video storie è avvenuto con l’avvio del programma GUEST, il programma eccellenza

dell’azienda. Il primo anno di attività si focalizza sul problema del sorriso e dell’innovazione, qual è

la forza di 12.000 persone? L’atteggiamento di accoglienza verso l’ospite e la ricerca di nuove idee

per rendere l’esperienza di Costa unica. Il programma fa riferimento a quelli di eccellenza

riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, come il kaizen di Toyota. Per poter

coinvolgere le persone nel programma, Costa si focalizza su alcuni punti: necessità di lanciare

messaggi razionali e emozionali, cambiamento della comunicazione interna.

14.5 Dietro le quinte dell’iniziativa

La prima iniziativa di Costa è un concorso a premi al quale può partecipare tutto il personale in

gruppi da 3 a 6 persone, con due discipline Smile e Innovate. Il concorso premia i collaboratori che

interpretano al meglio l’attitudine al sorriso nei confronti di ospiti/colleghi e la produzione di idee

innovative sul servizio. La tv aziendale usa il format dello show per lanciare l’iniziativa, feste

d’avvio contemporaneamente in tutte le sedi. Alcuni spot di fiction coinvolgono le persone, aprono i

programmi i personaggi della famiglia Addams che salgono a bordo della nave per godere degli

orrori del disservizio. La sensazione del personale non è quella di partecipare ad un corso di

formazione e anche i collaboratori di Costa sparsi per il mondo hanno partecipato realizzando le

loro fiction Addams.

14.6 I risultati e il gradimento delle video storie

Una ricerca sul gradimento dei programmi ha confermato l’efficacia dello strumento: i dati dalle

diverse navi sono molto omogenei, i dati di ascolto e consapevolezza rispetto al mezzo televisivo

sono stati molto alti, format e fiction apprezzate, il tempo di permanenza sul canale è molto

distribuito. In sintesi le persone considerano utile e credibile lo strumento televisivo. Perché

un’idea di televisione si affermi, il programma deve avere un appeal immediato. Le parole chiave

del successo delle videostorie di Costa sono: affidabilità (descrivendo problemi reali), compatibilità

(adatti al gusto delle persone), complessità, contiguità, familiarità, leggibilità, ripetibilità.

Capitolo 15. Socializzazione interna e storytelling in Autostrade

15.1 Introduzione

In Autostrade la comunicazione interna ha assunto un ruolo sempre più strategico a causa della

dispersione degli oltre 9000 dipendenti su tutto il territorio nazionale. I mezzi che utilizziamo

maggiormente sono: Autostrade informa (newsletter aziendale), Autostrade Cronache (info su

attività di business), Intranet di gruppo (accesso alle info da parte di tutti).

15.2 Il progetto Esatto

Nato nel 2006 con l’obiettivo di valorizzare il ruolo e la professionalità del personale grazie a

riunioni su tutto il territorio e innovative modalità di formazione. Il progetto è stato accompagnato

dalla pubblicazione Strada Facendo, con cui si è raccolto i risultati del percorso di formazione. Con

la seconda edizione è stato aggiunto un inserto Raccontando storie e poesie di viaggio che ha

raccolto storie e poesie di autori esordienti.

Capitolo 16. Il customer storytelling che diventa management della percezione in Vodafone

16.3 Business narrative e customer storytelling

Con l’obiettivo di aumentare il custumer satisfaction index, la formazione ha individuato e costruito

un set di strumenti e comportamenti chiamato Quality Lab per aumentare la soddisfazione dei

clienti, rafforzare l’autovalutazione.

16.4 La struttura narrativa del quality lab

Il Quality lab vede per la prima volta in aula la presenza contemporanea di capi e collaboratori. Il

laboratorio si struttura su due settimane: una prima giornata con focus su competenza e chiarezza.

Una settimana di applicazione dei comportamenti. Una seconda giornata con focus su gestione

delle obiezioni e della velocità di risposta. Una settimana di consolidamento dei comportamento.

Meeting tra team leader e collaboratori con focus sui risultati.

Fra gli strumenti più utilizzati nel laboratorio, il più potente è sicuramente quello dei video, i quali

sono in realtà una docu-fiction suddiviso in alcuni momenti salienti: cliente contatta il call-center, il

collaboratore dopo la telefonata si auto valuta, il cliente dichiara il suo livello di valutazione, il

collaboratore vede la reale valutazione, il cliente spiega le ragioni del suo giudizio.

16.6 I risultati di questa esperienza di business narrative

Costante miglioramento del CSI, riduzione delle recall, costante miglioramento degli indicatori di

efficienza.

Capitolo 17. Fable acts per l’orientamento professionale e il relationship management in

Schneider Electric

17.1 Introduzione

Schneider Electric azienda del settore elettrotecnico con presenza capillare sul territorio italiano

con 2.300 dipendenti e 120.000 in tutto il mondo. Il clima organizzativo mostra numerosi fattori di

soddisfazione: alto senso di appartenenza all’azienda, conoscenza diffusa di strategie e obiettivi,

relazioni aperte tra diversi livelli gerarchici. Il fattore di insoddisfazione più frequente è legato alle

pressioni sulla performance aziendale.

17.3 L’informazione sui risultati dei progetti aziendali

L’azienda si è dotata di uno strumento chiamato “Info new2.it Notizie & andamento del nostro

piano di progresso”. L’obiettivo è informare sulle buone prassi sviluppate nei progetti del piano di

sviluppo aziendale. Viene diffuso via mail e sulle bacheche ogni due settimane. Nello strumento è

presente la forma del racconto in prima persona, espresso dai protagonisti, volto a sottolineare i

risultati raggiunti. Il foglio di informazione è spesso accompagnato da vignette con un tono leggero

se non vagamente

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
14 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simosuxyeah di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia, Comunicazione e Società e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Monaci Sara.