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STORIA DELLA FILOSOFIA MORALE

Dal 1838 a 1859 fa ricerche, 1859 pubblica “L’origine delle specie”

La teoria darwiniana è solo scienza o ha impatto anche sull’etica?

Si, ha conseguenze su vita etica.

- Benedetto Croce: Darwin non è rilevante

- Tommaseo: sarcastico verso teoria darwiniana  non lo avevano letto

Darwin risponde a domande filosofiche: il finalismo di cui Kant era portavoce (teleologismo = la

natura agisce sempre secondo un fine) perde di valore dopo di lui.

Teoria del design: natura troppo ben organizzata per essersi fatta da sola. Non può essere il caso.

• L’ORIGINE DELLE SPECIE

Charles Darwin

1831: quando Darwin parte per il suo viaggio pensa che ci sia un’organizzazione intelligente, deve

esistere il designer.

‘600 Galileo, Cartesio  davanti alla vita non applicano il meccanicismo, lì c’è digitum dei (dito di

dio). Meccanicismo: tutto avviene per cause meccaniche e non finali.

Corpi cadono non per obiettivo, sono spinti da corpuscoli senza intelligenza come

delle macchine.

Limite per la scienza: creare vivente da un non vivente.

Dopo Darwin: ordine naturale è governato da forze cieche, lui spiega come senza design si sia

 arrivati ai corpi complessi che conosciamo.

Nel 1838 ci era già arrivato ma ha aspettato 21 anni per pubblicare perché sapeva che sarebbe

stato rivoluzionario. Quindi cerca infinite prove per comprovare i fatti.

Non parla dell’uomo ne L’origine delle specie perchè sarebbe stato sconvolgente. Libro fa molto

successo. Darwin vuole fare il passo mancante.

1871: scrive “L’origine dell’uomo e la selezione sessuale”  applica a uomo teoria dell’evoluzione.

1872: libro su comportamento uomo e animali.

- La ragione non è una costante nell’uomo; vi è un graduale apprendimento, è presente in

forma variabile.

Animali che hanno vita sociale sono costretti a comunicare  sviluppano una forma di

intelligenza, devono capire l’essere che hanno davanti. È fondamentale il contesto.

- Ogni nuovo individuo che nasce è diverso dai suoi genitori anche se della stessa specie. È

una variante della sua specie, è un piccolo mutante. Variazioni possono essere

vantaggiose, neutre, molto svantaggiose.

Ogni individuo è “una specie a sé stante”  discorso darwiniano guarda a ogni individuo non

come membro della stessa specie ma come essere con caratteristiche sue e bisogni

singoli. Sostiene l’unicità di ogni essere, non c’è un protocollo di comportamento. Etica: non

discende da leggi generali, deve avere a che fare con singoli irripetibili.

I tentativi di eugenetica sono stati fatti da chi non conosceva Darwin: “Scientificamente

l’eugenetica non può funzionare”.

Darwin nasce nel 1809, nipote di evoluzionista Erasmus Darwin. Il concetto di evoluzione esiste

già.

Fissismo: idea che le specie rimangono identiche  legato al creazionismo. Confermato da molti

fatti.

Aristotele e Teofrasto sono stati i primi ad osservare la natura.

Selezione artificiale

o

Insorgere di nuovi animali non capita, se non in allevamento  a partire da organismi selvatici sono

state create specie diverse. Coltivatori operavano una selezione artificiale. Serie di selezioni per

ottenere un prodotto migliore. Nel giro di anni si ottengono organismi molto diversi.

Selezione artificiale presuppone:

- Intelligenza che agisca

- Fine dell’intelligenza (che asseconda il suo interesse)

Se riproduzione sessuata: si può regolare la riproduzione  gli esemplari indesiderati non si fanno

riprodurre.

Esemplare “migliore” relativamente al fine dell’allevatore.

Limiti:

- Nessun allevatore può far nascere un nuovo individuo con la caratteristica desiderata (può

solo ampliare una caratteristica già casualmente presente)

- Esistono correlazioni tra alcuni tratti somatici (ex. Gatti bianchi, occhi azzurri, spesso sordi).

Non c’è modo per isolare una caratteristica somatica dalle altre. Impossibile prevedere

quali caratteristiche sono legate.

Darwin era antischiavista .

Razzismo di cui è accusato: infondato. Perché fare le razze sulla base del colore della pelle?

Perché non sulla forma del fegato?

A parte gli allevamenti no modificazioni: la natura in sé non cambia. Fissismo è sostenuto da testi

religiosi. C’è idea di ordine della natura che esiste da sempre (anche Aristotele ne era convinto).

Quando nasce un esemplare anomalo: messaggio anomalia viene inserita in contesto

provvidenziale come un segno. Alcuni materialisti (Lucrezio) dicono che sono combinazioni, esiste

casualità nell’incrocio di atomi.

Avvenimenti che vanno contro il finalismo mettono in discussione l’idea che esita un disegno.

Nasce problema della teodicea (= giustizia divina)

- Segni punitivi

- Finalità divine non possono essere capite dagli uomini

- Alcuni filosofi (Spinoza): non c’è nessun fine, divinità provvidente. Cose buone e cattive

capitano senza un perché. Non esistono bene e male in sé.

Le cose che accadono casualmente seguono leggi, non decreti.

Non c’è modello da cui discostarsi (no sano/malato, ma diverso). Risultati sono sgradevoli per noi,

dal nostro punto di vista.

Darwin all’inizio era creazionista/fissista pur avendo una famiglia con basi evoluzioniste, anche se

cristiana. Rovescia le sue idee, legge e si documenta, si rende conto che c’è qualcosa che non va.

Scoperta: fossili. Animali non identici a quelli attuali.

Negli strati più superficiali: più complessi e simili

Più profondi: semplici e diversi

Nasce la fisiologia comparata: bisogna conoscere bene gli scheletri.

È accettabile pensare che gli animali si siano estinti. Il problema è che negli strati più bassi

mancano gli animali attuali, non ci sono vertebrati.

Fenomeno della stratificazione non poteva essere avvenuto in 6000 anni (età della Terra secondo i

teologi). Variazioni troppo radicali in così poco tempo.

È inevitabile diventare scettici, proposte di spiegazioni che non contrastino troppo con religione:

Cuvier: “Teoria delle catastrofi” = catastrofismo

Nella storia della Terra (+ di 6000 anni) ci sono state catastrofi, ultima: diluvio universale.

Animali

durante le catastrofi morivano questo spiega gli strati.

Dio ha fatto più di una creazione? Non è accettabile, quindi magari alcuni animali sono

sopravvissuti, ma:

Se alcuni animali sono sopravvissuti perché quelli dei fossili sono diversi?

Perché i nostri animali sono più complessi?

Catastrofismo non funziona, dice Darwin.

Lamarck: ha posto le domande giuste, ma ha dato le risposte sbagliate. Darwin dice che è più un

filosofo che uno scienziato.

- Bisogna tenere conto dell’ambiente per capire come un vivente subisce modifiche:

interdipendenza ambiente/esseri viventi

Es. giraffa che allunga il collo per arrivare ai rami più alti. Convinto che ci fosse una forza

che faceva tendere gli animali verso il meglio. Facciamo azioni per colmare i bisogni

(secondo D: non ci sono tendenze, forze, scopi)

- Pensa che i caratteri acquisiti si trasmettano ai figli.

No, anche perché alcuni caratteri non si possono cambiare da sé.

Lyell, geologo

- Affronta cambiamenti della terra, mostra come piccole variazioni possano produrre

cambiamenti immensi su lunghi periodi quindi anche animali cambiano

- Tutti i fenomeni che riguardano la terra vanno studiati tutti insieme perché si

influenzano

Darwin impara molto da Lyell.

Parte per viaggio da 22 a 27 anni su nave Beagle intorno al mondo. Perché:

- Non voleva diventare pastore anglicano

- Voglia di avventura

- Voleva raccogliere esemplari

Elabora teoria della selezione naturale nei due anni dopo il ritorno (38-39)

Scelto per fare conversazione con capitano della nave: accanito sostenitore dello schiavismo

Attacca Darwin e si suicida pensando che

avesse elaborato le sue teorie durante il suo viaggio.

Darwin durante il viaggio si è procurato molto materiale.

Esperienza delle Galapagos:

trova specie che si differenziano di poco fra loro su isole diverse (fringuelli). Fringuelli hanno

variazioni funzionali all’isola su cui vivono (becchi diversi a seconda del tipo di cibo)

E se avessero un genitore comune da cui si sono differenziati per adattarsi?

Nasce idea di “speciazione”= nascita di nuove specie

≠ Lamarck: piccole variazioni dal genitore inevitabili, probabile che le variazioni siano trasmesse ai

figli. Sopravvivono esemplari con le variazioni casuali più favorevoli all’ambiente in cui vivono (a

questo Darwin arriva più tardi).

Isolamento: produce variazioni sempre maggiori.

Galapagos: isole giovani, fringuelli sono ancora simili quindi Darwin ne capisce l’origine comune.

Continuo movimento, non progresso.

C’è anche la selezione sessuale perché tutto si basa sulla riproduzione. Esigenze contrastanti

(coda pavone, corna cervo)

Al suo ritorno Darwin capisce che è lo stesso lavoro che fanno gli allevatori.

Gli mancava la “scoperta darwiniana”, cioè chi selezionava le caratteristiche favorevoli. Chi è

l’allevatore?

Legge il saggio di Malthus (40 anni prima), opera di economia politica.

Fa notare che ogni generazione moltiplica x2 il suo numero (moltiplicazione geometrica). Invece

risorse non crescono allo stesso ritmo carestia, popolazione è sempre eccessiva.

Darwin capisce che il selezionatore è la morte per fame: impedisce a individui meno adatti di

arrivare all’età per riprodursi.

Al ritorno afflitto da stanchezza cronica, fatica a lavorare, suo lavoro diventa molto teorico.

Non crede più al creazionismo, ma ancora non sa come si siano evolute le specie.

L’uomo può essere considerato più evoluto degli altri animali?

Nicchia= luogo particolare in cui ogni individuo trova la sua sopravvivenza. Ogni animale deve far

fronte alle difficoltà della sua nicchia.

Anche l’uomo ha una sua nicchia molto estesa (ma gli insetti in questo sono molto più adattabili).

Scala della natura: da materia inanimata a uomo e poi angelo legata a idea di fissità. Perfezione

si misura in base alla materialità, più l’anima diventa importante più l’essere è perfetto.

Darwin ipotizza evoluzione dell’uomo in futuro. Es. coccige forse segno di organo (coda) che non

ha più utilità. Idem appendice. Se anche esiste una scala della natura questa non è fissa.

Se clima è stabile perché gli esseri viventi dovrebbero cambiare?

Malthus: si crea squilibrio de

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Publisher
A.A. 2015-2016
7 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemicalgaro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia morale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Mormino Gianfranco.