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Riassunto esame storia della filosofia morale, prof. Mormino, libro consigliato: L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali, Charles Darwin Pag. 1
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Estratto del documento

Spiegazione: faccia più esposta all’aria e quindi capace di reagire più facilmente agli

stimoli.

Non convincente. Risposta: la mente ha più spesso concentrato la sua attenzione sulla

faccia.

- La maggior parte delle razze umane arrossisce.

Gesti che si accompagnano al rossore:

- Nascondere la faccia

- Non sostenere lo sguardo dei presenti (o tentare inutilmente di sostenerlo)

- Leggero flusso di lacrime

Confusione mentale

Perdita del pieno controllo delle proprie facoltà mentali.

L’alterata circolazione del sangue nel cervello non può spiegare completamente questa confusione

mentale.

Spiegazione: connessione circolazione del cervello (da cui dipendono facoltà mentali) e

circolazione della faccia  le stesse cause mentali che portano al rossore portano anche alla

confusione mentale.

Cosa produce il rossore?

Stati mentali:

- Timidezza

- Vergogna

- Modestia

Hanno in comune: concentrarsi dell’attenzione su di sé  attenzione a proprio aspetto fisico e a

proprio comportamento in relazione all’opinione degli altri.

È il sentirsi giudicati dagli altri che provoca il rossore (sia disapprovazione che elogi).

Darwin: in particolare è l’attenzione al proprio aspetto fisico che ha fatto acquisire l’abitudine ad

arrossire.

- Le donne arrossiscono di più: sono più sensibili riguardo al loro aspetto

- I giovani più dei vecchi

- I bambini non arrossiscono: sono spontanei perché non si curano di cosa gli altri pensano

Arrossisce di più la faccia perché:

- È la parte che viene maggiormente osservata e giudicata

- Luogo in cui si manifesta bellezza/bruttezza

- Oggetto di una attenzione continua

Una volta che si è instaurata l’abitudine ad arrossire  si è estesa anche per la vergogna del

proprio comportamento morale (e per il fatto che si è originata dalla vergogna per l’aspetto, si

continua a nascondere la faccia).

Timidezza  dovuta alla sensibilità all’opinione degli altri, sia buona che cattiva.

Quando viene preso in considerazione il comportamento: si manifesta di fronte ai

conoscenti.

Colpevolezza  importanza dell’opinione degli altri.

Quando il rossore è scatenato da cause morali non è senso di colpa, ma timore

che gli altri sappiano della nostra colpevolezza.

Non si arrossisce se si pensa che Dio conosca le nostre azioni: disapprovazione

per un

comportamento morale da parte degli uomini viene associata con disprezzo per

aspetto

fisico. Per Dio questo non vale.

Si arrossisce anche si sa di essere innocenti. Basta il pensiero che gli altri ci

ritengano colpevoli.

In conclusione:

il rossore dipende dallo stesso principio: notevole sensibilità all’opinione altrui,

 soprattutto per la disapprovazione relativamente:

- All’aspetto fisico (soprattutto la faccia)

- Alla nostra condotta (per associazione e abitudine)

Perché il pensiero che gli altri si interessano a noi altera la nostra circolazione capillare?

Da dove deriva la capacità di arrossire e perché si è conservata?

Credenza che il rossore sia stato creato da Dio (vs. teoria dell’evoluzione)  rossore dato agli

uomini perché gli altri si accorgessero della loro vergogna (con una finalità). Ma anche le persone

con la pelle scura arrossiscono anche se non si vede, quindi non ha questo fine.

I creazionisti avevano torto.

Il rossore si spiega solo con la selezione naturale.

Nemmeno selezione sessuale.

Rossore si è conservato perché è utile: pensare a come gli altri ci vedono crea vantaggio per le

relazioni sociali, per la selezione sessuale. È più probabile essere scelti.

Ipotesi più probabile: attenzione su una certa parte del corpo interferisce con la normale

circolazione del sangue. I vasi si rilassano e sono riempiti di sangue.

Assunto: l’attenzione mentale ha potere di influenzare la circolazione capillare.

Dati che lo dimostrano: per es. movimenti involontari del cuore vengono modificati se ci

concentriamo su di essi; stimolazione della salivazione; il dolore aumenta se ci si pensa.

Considerazioni:

Quanto è importante comunicare un’emozione?

Può essere vantaggio o svantaggio.

Le emozioni che devono essere espresse sono 2:

- Amore: quando un animale desidera accoppiarsi deve esprimerlo o viene superato da chi lo

esprime più di lui. Deve essere scelto e quindi deve essere molto manifesto.

È essenziale “dare spettacolo”.

- Difesa: Piante e animali hanno in comune la sessualità. Differenza: piante non avvertono il

pericolo, non si difendono. Per le piante la sessualità è il carattere che conta di più per la

loro sopravvivenza.

Per gli animali è molto importante anche la difesa.

Oltre a mostrare le proprie armi si può scappare. Nel caso della sessualità scappare non

favorisce.

Scappare è vantaggioso in difesa, svantaggioso in amore.

Gli animali arrossiscono? Gli animali hanno percezione di sé?

Esperimento: addormentare un animale, fargli sulla fronte un segno con la vernice. Animale deve

essersi già visto allo specchio.

Al suo risveglio quando si vede allo specchio capisce che il segno è qualcosa che sta sul suo

corpo?

Stesso esperimento si potrebbe fare con i bambini per capire a che età hanno percezione di sé.

Pochissime specie riescono a riconoscersi allo specchio. Bambino non riesce sotto i 10 mesi di

vita.

Negli animali non manca la comprensione dell’esser visti, ma manca l’idea di come l’altro ci può

vedere = porre se stesso come un altro, mettersi nei panni dell’altro mentre ci guarda.

Se un animale è in grado di percepire il suo riflesso allo specchio ha già la capacità di arrossire

perché è in grado di percepire quello che gli altri vedranno di lui.

Non esclude che gli animali possano arrossire ma non ci sono sufficienti prove, solo probabilità.

*aperta parentesi sulla selezione delle civiltà umane*

Girard, il Darwin delle scienze umane: si chiede quali sono le caratteristiche che deve avere un

organismo sociale per competere con gli altri. Quali sono i problemi che

le civiltà umane hanno dovuto affrontare? Come mai alcune

sono scomparse e altre no?  ragionamento darwiniano

applicato alle comunità umane.

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Publisher
A.A. 2015-2016
5 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemicalgaro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia morale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Mormino Gianfranco.