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Tuttavia questo non implica il fatto che anche gli ebrei abbandonassero la scuola, anche se tendevano a rimanerci

più a lungo rispetto ai coetanei americani. Ma molti erano comunque costretti a lasciarla a causa della povertà e

della stanchezza, al fine di contribuire ai guadagni della famiglia. Spesso erano le ragazze ad essere sacrificate, per

sovvenzionare l’istruzione dei fratelli. L’istruzione religiosa non venne del tutto abbandonata in America, ma

trasformata in doposcuola. Gli hadarim erano accessibili solo ai ragazzi ed erano formati soprattutto da yiddish. Un

genere d’istruzione ebraica più secolare e meno etnica veniva offerto nelle scuole domenicali per gli ebrei tedeschi,

in cui oltre la metà era composta da ragazze. Gli ebrei tedeschi che erano immigrati a metà del secolo erano ormai

diventati borghesi e guardavano con timore e diffidenza il nuovo afflusso di immigrati poveri dall’est Europa. A New

York furono fatti vari tentativi di organizzare una nuova forma di educazione ebraica che potesse competere con le

hadarim, cercando di fornire modelli alternativi per gli immigranti dell’est Europa. Ma l’equilibrio tra istruzione

secolare e religiosa, fra le opportunità per le ragazze e quelle dei ragazzi, era difficile da raggiungere, e tutti i

tentativi furono vani. Quindi scuola pubblica significava americanizzazione: la casa, quindi il dominio della donna,

inizierà a diventare il locus privilegiato della continuità culturale e religiosa, ma anche qui l’esperienza immigratoria

poteva interferire con la tranquilla trasmissione di informazioni fra madre e figlia, che si sentiva già americana. I figli

erano quindi ora insegnanti dei genitori e assumevano certi ruoli da adulti per la loro migliore padronanza

dell’inglese. Anche le ragazze, quindi, conquistarono il loro posto nella società pubblica, avendo sempre come input

primario la famiglia e la sua sacralità, ma iniziando a lavorare. Pagate ancora poco e lavorando per 16 ore al giorno,

molte donne impararono che cos’era il socialismo e lo applicarono nel primo grande sciopero, noto come la “Rivolta

delle 20.000” tra il 1909-1910. Anche i rapporti di vicinato fra le donne formavano un importante processo di

apprendistato e di azione, come durante le sommosse per il cibo a New York nel 1902 o gli scioperi per l’affitto 1094-

1908. In ultima analisi l’immigrazione è stata anche un ribaltamento di ruoli e perdita di conoscenza, perdita

dell’istruzione natia. Ma le ebree tedesche, rispetto alle russe, se la passavano sicuramente meglio: diventarono

borghesi, entrarono nei più alti livelli di istruzione, diventavano insegnanti delle russe, mentre le russe potevano

considerarsi fortunate se riuscivano a stare sveglie durante la scuola serale. Gli ebrei tedeschi e russi si guardavano

con diffidenza, ma fu grazie alle donne che iniziarono i contatti tra i due gruppi.

Verità e trasformazione: solo nel corso del 19 secolo, sotto l’impatto combinato e correlato della secolarizzazione,

dell’emancipazione e della “riforma”, i confini tra i due sessi furono lentamente abbattuti. Ma come sempre il

processo fu lungo: ancora le donne erano mal viste nella scuola, sia tedesche che russe, sempre per paura di genitori

ansiosi che l’istruzione le allontanasse dal matrimonio, promuovendo conversione, nubilato o socialismo. Inoltre la

possibilità scolastica era sempre determinata dal denaro, privilegiando i maschi. E infine ancora per gran parte del 19

secolo, lo shadkhen, il mediatore matrimoniale, simbolo della relazione più tradizionale tra i sessi era ancora molto

attivo, sintomo che la donna ebrea era ancora sottomessa alla religione e al coniuge, attraverso i matrimoni

combinati. Ma fu proprio l’accesso all’istruzione secolare delle donne ebree che fece crescere una nuova socialità, in

cui, un secolo più tardi le donne si unirono contro il monopolio dei matrimoni combinati.

9) l’educazione delle ragazze: il modello laico

A fianco l’educazione domestica, inizierà, a fine 800, a svilupparsi in Francia, Belgio, Germania e svizzera, anche

istruzione laica per le ragazze, quindi sprovvisto di religione o con ore ridotte. Era distinto rispetto a quello maschile

che già si era avviato da dopo la Rivoluzione. Questa avrebbe dovuto in teoria far trionfare un modello laico di

istruzione delle ragazze, ma nei fatti l’educazione femminile continuò per lungo tempo secondo le consuetudini

precedenti. Fu necessario quasi un secolo prima che le cose cambiarono, mentre in Spagna e Italia rimanevano fedeli

alla forma religiosa. In Germania e UK, essendoci più confessioni, queste spinsero verso tre soluzioni. Ogni comunità

aveva la propria rete di scuole, ma nella misura in cui il potere pubblico accordava le sovvenzioni, diffondendo testi

interconfessionali a cui tutti si adattavano. Ma la laicità educativa, quella pubblica, ossia praticata al di fuori della

mura domestiche, inizierà a diffondersi con la promulgazione di una legislazione a suo favore, dando sussidi. In

Francia solo a metà del 19 secolo si inizierà a preoccuparsi anche dell’istruzione femminile, basandosi sui principi

rivoluzionari.

L’educazione laica delle ragazze: fondamenti e principi: con la chiusura dei conventi, sia maschili che femminili, dopo

la Rivoluzione, si esclusero automaticamente le donne ricche dall’istruzione e quelle povere si ritrovarono nella

stessa condizione precedente, trascurate. Nel 1789 c’era una forte ostilità contro gli istituti religiosi, a cui da sempre

si era affidata la scolarizzazione. Le giovinette furono quindi costrette a imparare i doveri del loro sesso e la vera

pietà dalla loro madre. L’educazione materna resterà primaria per più dei due terzi del secolo. La parte scolastica

dell’educazione è ridotta ai primi rudimenti e al loro aspetto pratico, se non utilitario, lasciato in mano all’iniziativa

privata e domestica. Il dibattito sull’istruzione era cominciato da tempo e molte opposte opinioni presero piede: chi

voleva per le ragazze solo un’educazione sommaria e domestica, ma anche chi come Tallyrand, esigeva un’istruzione

eguale per entrambi i sessi e in ogni parte dell’impero con l’istituzione di nuovi istituti non misti. Ma per questo era

necessario comunque ritirare dalle scuole le bambine all’età di 8 anni per ricevere quell’educazione materna

essenziale al loro sesso. In nome della pubblica utilità le donne non sono nuovamente trattate come i ragazzi,

invocando in appoggio a questa idea i dettami della natura. Unico a sostenere classi miste ed educazione uguale per

tutti fu Condorcet, anche se con un rimando alle funzioni di mogli e madri alle donne. Dopo sogni e fervori,

l’insegnamento pubblico elementare fu impartito per alcuni anni, sotto forma di educazione repubblicana, nella

quale quella civica era la sola religione. Le classi erano ancora differenziate per sessi nei luoghi in cui gli spazi lo

permettevano. Ma l’insegnamento di Stato fu presto vittime della diserzione degli scolari: i genitori rimpiangevano il

vecchio sistema, le maestre diminuivano perché non più pagate dallo Stato che era in guerra. Pian piano i preti

tornarono a insegnare.

Risveglio della concorrenza al modello religioso: in Belgio saranno i gruppi privati, le società di pensiero e le

collettività locali che introdurranno l’educazione laica per le ragazze. In UK, una volta che la chiesa anglicana perse la

supremazia legale sul mondo della scuola, la questione principale fu di adattare l’insegnamento religioso alla

moltitudine di confessioni presenti sul territorio, un metodo che potesse adattarsi a tutti, laici compresi. Nel 1870 fu

promulgato il Forster act, in cui le autorità locali avevano il compito di determinare l’insegnamento religioso

impartito, pur sempre lasciando libertà di culto. La scuola anglicana venne ben presto soppiantata da quella pubblica

e sempre più edifici divisori per i sessi vennero costruiti. Vennero istituti negli stessi anni in UK anche i training

colleges per precettori e istitutori, presto collegati all’università, ed erano misti. Nel 1865 vengono ammesse le

donne ai local examinations di Cambridge e solo 10 anni più tardi verranno concessi loro i gradi accademici. Ma

ancora nel 1914 il tasso di scolarizzazione femminile superiore era ancora molto basso. Anche la Francia come la UK

ha una moltitudine di confessioni. Ma dal 1886 con la nascita del modello di scuola laica elementare le cose

inizieranno a mutare. L’istruzione religiosa era ancora impartita negli altri gradi e ancora una volta erano le ragazze a

riceverne la maggior impronta. Nel 1862, Elisa Le Monnier, colpita dalla miseria, dall’ignoranza delle mogli delle

operai durante la Rivoluzione del 1848 fonderà una scuola per ragazze povere. La seconda scuola apre nel 1864. Gli

istituti sono aperti anche alle giovinette della classe media che si trovassero a cercare fuori dal focolare domestico

un’istruzione professionale. Questo sarà il primo tipo di scuola laica, dove le ragazze venivano anche educate a

essere buone madri di famiglia. Sempre nel 1864, in Belgio, viene fondata l’associazione per l’insegnamento

professione delle donne su iniziativa del senatore Bischoffsheim e la prima scuola privata non confessionale apre le

sue porte nel 1868 a Bruxelles. Il fine di queste istituzioni era di uscire dal semplice insegnamento domestico per

impartire anche insegnamenti teorici, anche se il modello femminile rimase lo stesso. La donna è ora sì votata alle

scienza, ma pur sempre nell’interesse dell’uomo, del figlio o del marito. Bisognerà attendere il 20 secolo per avere

una svolta nell’educazione femminile.

L’istituzione di insegnamenti laici: la lotta dei laici nell’istituzione di luoghi in cui l’insegnamento non prevedesse la

religione, fu lunga e ardua. Iniziò innanzitutto dagli asili, con la prima fondazione di uno di essi improntato sul

laicismo nel 1847 a Bruxelles. Ma furono ancora pochi a inizio 900. i laici cercarono quindi di trovare metodi di

insegnamento gratuiti e più efficaci per i loro bambini, essendo quelli attivi fin a quel momento, molto costosi. Ne

nacque il metodo Froebel con giardini di infanzia e sovvenzioni del governo. Nel dicembre 1864 nasce in Belgio la

“Ligue de l’Enseignement”, che raccolse ben presto abbastanza denaro per mantenere scuole improntante sul

modello laico. Tuttavia ancora l’insegnamento laico femminile primario non arrivò ad essere istituito con l’arrivo dei

conservatori al potere. Scuole mediche, di infermieri e atenei non saranno con facilità aperti alle donne, se non solo

poco prima dello scoppio del primo conflitto mondiale. Una legge che prevedeva l’istruzione secondaria femminile

obbligatoria è promulgata nel 1880 in Francia, e resterà

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Publisher
A.A. 2015-2016
60 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simosuxyeah di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Adorni Daniela.