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Riassunto esame Sociologia della comunicazione, prof. Lalli, libro consigliato L'ordine dell interazione, Goffman Pag. 1
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Quando gli individui sono alla presenza l’uno dell’altro, essi devono affrontare le circostanze legate alla territorialità dei

corpi. Infatti possiamo partecipare alle situazioni sociali solo se portiamo con noi i nostri corpi, che sono vulnerabili

all’attrezzatura che portano gli altri corpi. Oltre alla vulnerabilità fisica, c’è anche quella causata dall’intrusione da parole e

gesti altrui nelle nostre riserve psichiche e all’infrazione di quell’ordine espressivo che ci aspettiamo venga mantenuto in

nostra presenza. Tuttavia la violazione della territorialità personale può anche essere vista come positiva, se chi agisce è

legato a noi.

Sia opportunità che rischi sono inerenti alla compresenza fisica. Queste circostanze sono gravi e quindi sorgono tecniche

per gestirle; di conseguenza in società diverse l’ordine dell’interazione avrà alcune caratteristiche simili.

Le situazioni sociali offrono il teatro naturale nel quale si mettono in atto e quindi possono essere studiate tutte le

esibizioni corporee.

Di conseguenza la situazione sociale è la base dell’ordine dell’interazione → la nostra esperienza del mondo è modellata sul

confronto faccia a faccia.

Egli afferma, con il concetto di “scenario comportamentale”, che le regole e le aspettative che si applicano a una

Barker

particolare situazione sociale sono generate sul posto e sul momento. Con l’espressione di “modello di comportamento

vigente” dice che “letture” simili saranno applicabili a un’intera classe di scenari molto diversi fra loro. Ci sono scenari

comportamentali che sostengono un ordine dell’interazione il quale, caratteristicamente, si estende nello spazio e nel

tempo al di là di qualsiasi singola situazione sociale si possa verificare (fabbriche, aeroporti, ospedali,…).

Ogni partecipante entra in una situazione sociale con una biografia consolidata dei suoi precedenti rapporti con gli altri

partecipanti e entra anche con una vasta gamma di presupposti culturali che suppone condivisi. L’aspetto e il

comportamento dell’interlocutore devono implicare benevole intenzioni e la loro linea di condotta non minacciosa; queste

valutazioni possono essere fatte sulla base di precedenti esperienze e tradizioni culturali.

Non potremmo pronunciare un’espressione che abbia significato se non regolassimo il lessico e la prosodia in base a ciò

che l’identità individuale o categorica di chi ci ascolta ci permette di presumere che essi già sappiano.

Al centro della vita dell’interazione c’è la relazione cognitiva che abbiamo con coloro che ci stanno davanti: senza di essa

la nostra attività, comportamentale e verbale, non potrebbe avere un’organizzazione sensata. Essa inoltre è

extrasituazionale, in quanto consiste nelle informazioni che una coppia di persone ha delle informazioni che ognuna di

esse ha del mondo e nelle informazioni che hanno (o meno) riguardo al possesso di tali informazioni.

Il funzionamento dell’ordine dell’interazione può essere visto come la conseguenza di un sistema di convenzioni

abilitanti ① Contratto sociale ② Consenso sociale

Dogma per cui l’effetto globale di un dato insieme di L’IO è il prodotto di un consenso normativo, cioè la teoria

convenzioni sarà per tutti i partecipanti di ottenere un che dice che gli individui inconsciamente danno per

notevole vantaggio a modico prezzo. scontate le regole che ritengono intrinsecamente giuste.

Questi due argomenti sollevano problemi e dubbi:

● Le motivazioni per aderire ad accordi non ci dicono niente sugli effetti di tale azioni

● L’effettiva cooperazione nel mantenere le aspettative non implica né che si creda legittimo o giusto tener fede al

contratto di una convenzione in generale né che si creda personalmente nel valore ultimo delle specifiche norme in

questione. Infatti gli individui si adeguano ai correnti accordi internazionali per una quantità di motivi diversi, e non si

può dedurre dal loro apparente tacito sostegno che non gradirebbero o si opporrebbero ad un cambiamento. Gli

individui che violano sistematicamente le norme dell’ordine dell’interazione possono nondimeno dipendere da esse la

maggior parte del tempo, compresi quei momenti durante i quali sono attivamente impegnati a violarle.

● Gli individui ottengono sempre molti più benefici dal funzionamento di vari aspetti dell’ordine dell’interazione di

quanto costino loro le concomitanti limitazioni

● L’idea di ordine non è uguale per tutti, ma viene per lo più accettato a causa della propria posizione nella struttura

sociale e dei costi derivanti dal farsi individuare come scontento.

Nonostante i dubbi il tema centrale è l’idea di un traffico d’uso e di intese che permettono a molti progetti e intenti diversi

di essere realizzati mediante un ricorso automatico a forme procedurali. Accettare le convenzioni e le norme come dati

significa fidarsi di coloro che ci stanno attorno (altrimenti non potremmo avere affari correnti).

Parlando di fenomeni faccia a faccia è necessario, ricorrendo a basi naturalistiche, identificare le unità fondamentali, le

strutture ricorrenti e i loro relativi processi.

1) Persone = entità veicolari unità umane deambulatorie

Nei luoghi pubblici ci sono sia singoli che insiemi, trattati ambedue come unità autonome ai fine della

partecipazione al flusso della vita sociale dei pedoni (v. colonne, processioni, code,…).

2) Contatto (come unità euristica) = qualsiasi occasione nella quale un individuo entra in presenza di della risposta

di un altro in compresenza fisica (esso comprende tutti quegli sguardi e scambi che hanno luogo durante una data

occasione) o in conversazioni telefoniche/epistolari.

3) Situazioni in cui le persone si riuniscono in un piccolo cerchio fisico in veste di partecipanti confermati in un

contesto consapevolmente condiviso e chiaramente indipendente, il cui periodo di partecipazione è delimitato da

un qualche rituale o comunque può provocarlo (v. incontri conversazionali, riunioni formali,...).

4) Esibizioni dal podio = sistemazione in cui un’attività è svolta di fronte a un pubblico, il quale obbligo è

apprezzare, non fare.

5) Occasioni sociali celebrative = raduni di individui con ammissione controllata in onore di una qualche

circostanza il cui significato è condiviso da tutti i partecipanti. Sono la più ampia unità internazionale poiché sono

le uniche che possono durare anche diversi giorni.

E’ necessario discutere l’interfaccia fra l’ordine dell’interazione e gli elementi più tradizionali dell’organizzazione sociale,

allo scopo di descrivere quelle caratteristiche dell’ordine dell’interazione che riguardano direttamente i mondi macro che

esistono al di là dell’interazione nella quale queste caratteristiche sono riscontrate.

Impatto diretto di effetti situazionali sulle strutture sociali:

1) Nella misura in cui le organizzazioni dipendono da un personale particolare (cioè quello che ha un ruolo di

comando), la routine quotidiana durante le quali queste persone possono essere ferite/sequestrate diviene una

serie di situazioni in cui le loro organizzazioni possono venir danneggiate.

2) Gran parte del lavoro di un’organizzazione viene svolto necessariamente faccia a faccia e quindi è esposto agli

effetti di questo tipo di interazione.

3) Ci sono incontri in cui viene valutata la personalità degli individui, la cui “impressione” durante l’interazione

incide sulle loro possibilità future.

La valutazione avviene in base a indicatori corporei dello status e del carattere i quali rendono leggibili le persone.

Le situazioni sociali sono perfettamente progettate per evidenziare gli attributi di un partecipante. Inoltre nelle situazioni

sociali coloro che decidono possono ricorrere ad una lista infinita di razionalizzazioni per nascondere al soggetto la

combinazione di considerazioni che influenzano la loro decisione e il peso attribuito a tali fattori.

In questi incontri valutativi può avvenire la classificazione silenziosa che riproduce la struttura sociale impatto non

situazionale ma generale.

La valutazione soggettiva di un gran numero di attributi sociali (rilevanti o meno – veri o immaginari) produce risultati

ambigui:

- certi valori nascosti (es. razza) vengono mitigati dai valori nascosti dati ad altre variabili strutturali (es. classe

sociale, sesso, età,…) le quali possono non essere completamente congruenti tra loro

- gli attributi strutturali non si armonizzano completamente con quelli personali (es. salute, vigore fisico,…) o con

proprietà che esistono solo in situazioni sociali (es. aspetto, personalità,…)

Negli incontri valutativi ciò che c’è di situazionale prova che essi forniscono attributi veri o apparenti di un partecipante,

permettendo così di determinare il suo destino futuro attraverso una valutazione inaccessibile di questo complesso di

prove. Ciò favorisce l’ingannevole consolidamento delle linee strutturali esistenti, ma può anche allentarle.

Di conseguenza si possono individuare modi in cui le strutture sociali dipendono e sono vulnerabili da ciò che accade negli

incontri faccia a faccia.

IPOTESI: Tutte le caratteristiche macroscopiche della società (più la società stessa) hanno una esistenza intermittente in

quanto sono un’insieme di aspetti che possono essere ricondotti alle situazioni degli incontri.

CONFUTAZIONE di Goffman:

1) Confonde il formato dell’interazione in cui si verificano parole e gesti con il significato di queste parole e gesti

(confonde il situazionale con ciò che è situato). [In caso di brutte notizie il tatto con cui vengono date

appartengono all’ordine dell’interazione, ma, alla fine, questa delicatezza non ha niente a che vedere con il

significato strutturale delle notizie]

2) Non è possibile comprendere le strutture e i processi macro [es. distribuzione del valore degli immobili in una

città, struttura dei sistemi di parentela,…] attraverso processi di estrapolazione o aggregazione di particolari

incontri sociali fra le persone coinvolte in una qualsiasi delle strutture degli es.

IPOTESI: Il comportamento faccia a faccia è più reale dei casi in cui ciò che abbiamo è un sommario elaborato rozzamente

da parte di qualcuno [es. relazioni tra due aziende, distribuzione dei crimini nei quartieri di una città,…]

CONFUTAZIONE di Goffman: Le forme di relazioni faccia a faccia vengono levigate dalla ripetizione costante da parte dei

partecipanti che sono eterogenei per molti aspetti ma che devono per forza raggi

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A.A. 2014-2015
5 pagine
4 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JadeReb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lalli Pina.