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Tra co d'uso e di intese che permettono a un elevato numero di progetti di essere realizzati mediante un ricorso automatico a forme procedurali. E naturalmente accettare le norme come date è equivalente a darsi di coloro che ci stanno intorno; se non facessimo così di cilmente potremmo occuparci degli affari correnti.

Lo stato nazione fornisce dei dispositivi di emergenza per intervenire quando i meccanismi locali di controllo sociale non riescono a mantenere la rottura dell'ordine d'interazione entro certi limiti.

L'ordine di interazione anche negli spazi pubblici non è la creazione dello stato, ma parte più 'dal basso'. Tuttavia lo stato ha istituito a tutti gli effetti la propria legittimità e priorità in questo campo, monopolizzando l'uso delle armi pesanti e di disciplinati quadri militarrizanti come soluzione ultima.

Di conseguenza, alcune forme standard della vita dell'interazione possono essere

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Considerate dai rappresentanti del governo come un a ronto alla sicurezza dello stato ed essere disperse con l'uso della forza; nonostante possano, in realtà, produrre nessuna sostanziale minaccia per l'ordine pubblico.

CAPITOLO 4

Identificare le unità fondamentali, le strutture ricorrenti e i loro relativi processi per i fenomeni faccia a faccia.

5 esempi di base:

  1. PERSONE intese come UNITÀ VEICOLARI - come unità umane deambulatorie. Nei luoghi pubblici vi sono i "singoli" e gli "insieme", entrambe vengono trattate come unità autonome ai fini della partecipazione della vita sociale. Es. colonne, processione, code
  2. contatto - ci si riferisce a qualsiasi occasione in cui un individuo entra in presenza della risposta di un altro. (Anche uno sguardo di sfuggita per strada o uno scambio di saluti): ognuna è un singolo contatto
  3. cerchio sico riunito - il periodo di

La partecipazione è delimitata da rituali di un qualche tipo. Si tratta di incontri di conversazione diversi dalle riunioni in cui vi è un moderatore; il tono del discorso è leggero e sembra che ognuno abbia lo stesso diritto a comunicare. Quando vi è una moderatore, come nelle udienze o nei processi, si hanno attività basate sull'interazione verbale; tali attività sono da contrapporre alle molte interazioni in cui le azioni che si intrecciano non comprendono la vocalizzazione, ma è una cosa marginale come ad esempio le partite di carte o fare l'amore.

4- formato del podio -> attività svolta di fronte a un pubblico, gli attori saranno su un palco e circondati da spettatori. L'obbligo degli spettatori consiste nell'apprezzare, non nel fare. È il formato stesso che soddisfa il requisito di coinvolgere un numero potenzialmente grande di individui in un singolo centro di attenzione visivo e cognitivo.

5- occasioni sociali

celebrative —> raduni di individui con ammissione controllata, in onore di una qualche circostanza il cui significato è condiviso dai partecipanti. Queste sono le più ampie unità internazionali perché sono le uniche che possono essere organizzate per durare diversi giorni. Ogni volta che si verificano incontri, celebrazioni ecc. vi è anche del traffico e di conseguenza vi sono anche le unità che lo compongono.

brevi scambi verbali hanno una funzione facilitante durante l'ordine dell'interazione. ffi fi fi fifi ff ff fi ff ff ffi ffi fi

CAPITOLO 5

Intento di descrivere alcune caratteristiche dell'ordine dell'interazione, solo quelle caratteristiche che appartengono direttamente ai mondi macro che esistono al di là dell'interazione nella quale queste caratteristiche sono riscontrate.

Iniziamo considerando un fatto ovvio: l'impatto diretto di effetti situazionali sulle strutture sociali; 3 esempi:

  1. nella

misura in cui le organizzazioni dipendono da un personale particolare; nella vita quotidiana durante la quale queste persone possono venir ferite o sequestrate diviene anche una situazione in cui le organizzazioni possono venir danneggiate.

gran parte del lavoro di un'organizzazione viene svolto faccia a faccia, deve necessariamente essere svolta in questo modo ed è vulnerabile agli effetti faccia a faccia. Effetti ottenibili solo in rapporti faccia a faccia, in questi casi l'ordine dell'interazione influenza decisamente le entità macro.

vi sono incontri in cui viene valutata la personalità degli individui, incontri nei quali l'impressione che i soggetti creano durante l'interazione incide sulle loro possibilità future. Incontri "valutativi" in cui può avvenire (come direbbe Bourdieu) la classificazione silenziosa che riproduce la struttura sociale. Impatto conservatore che non è situazionale.

La valutazione soggettiva si porta dietro un valore nascosto dato da altre variabili strutturali (classe sociale, genere, età ecc). Ciò che vi è di situazionale negli incontri valutativi è la prova che si forniscono degli attributi veri o apparenti di un partecipante, permettendo al tempo stesso di determinare il suo destino futuro. Si possono, dunque, individuare modi evidenti in cui le strutture sociali dipendono e sono vulnerabili da ciò che accade nei contatti faccia a faccia. Ciò ha indotto alcuni a sostenere che tutte le caratteristiche macrosociologiche della società abbiano un'esistenza intermittente; non essendo altro che oggetti che possono essere ricondotti alla realtà degli incontri. Go man trova questa tesi poco consona; ritiene che chi la pensa così confonda il situazionale con ciò che è meramente situato. La maggiore o minore delicatezza con cui si è trattati quando ci viene detta una

notizia negativa non ha nulla a che vedere con il significato strutturale delle notizie stesse. Inoltre, go man non ritiene possibile comprendere la forma del mercato delle merci, o la struttura dei sistemi di parentela (ecc...) attraverso processi di estrapolazione o aggregazione da particolari incontri sociali fra le persone coinvolte in una qualsiasi di queste strutture. Non condivide nemmeno l'opinione che il comportamento faccia a faccia sia in qualche modo più reale, della nostra concezione delle relazioni fra due aziende e della distribuzione dei crimini nel ciclo settimanale. Go man sostiene semplicemente che le forme di vita faccia a faccia vengono levigate dalla ripetizione costante da parte di partecipanti che sono eterogenei per molti aspetti ma che devono aggiungere rapidamente un accordo operativo; queste forme sembrano quindi più aperte ad un'analisi sistematica. In conclusione, parlare delle forme di vita relativamente autonome dell'ordine.

dell'interazione nonsignifica proporre queste forme come anteriori, fondamentali o costitutive delle forme dei fenomeni macro. Non significa nemmeno parlare di qualcosa di immutabile. Tutti gli elementi della vita sociale hanno una storia e sono soggetti a decisivi cambiamenti nel tempo e nessuno può essere compreso appieno. CAPITOLO 6 Connessioni dirette fra le 'strutture sociali' e l' 'ordine dell'interazione' -> ciò per stabilire un contrasto appropriato rispetto agli effetti dell'interfaccia più tipicamente considerati, quelli durkheimiani: caratteristica fondamentale dei raduni faccia a faccia è che in essi possiamo dare forma ed espressione drammatica a cose e questioni altrimenti inaccessibili ai sensi; mediante ad esempio l'abbigliamento e i gesti possiamo descrivere e rappresentare una lista eterogenea di entità immateriali, che condividono solo la proprietà di avere un significato nella nostra.vita.—> incarnazioni basate su cerimonie , danno la possibilità ai partecipanti di dichiarare la propriaa liazione e il proprio impegno a favore della loro collettività e di ribadire le loro credenze ultime.ffiff ffff fi fffi ff fi ff fi ff fi fi flUn motivo dichiarato dell’occasione sociale è la cerimonia della collettività. Esiste una vastagamma di occasioni in cui abbiamo tali cerimonie.Queste celebrazioni è presumibile che abbiano delle conseguenze per le strutture macro.I sentimenti riguardanti i legami strutturali servono più come una risorsa di coinvolgimento, comesostegno di un’occasione celebrativa , che a ra orzare ciò da cui derivano.CAPITOLO 7 CONTRAPPOSTECerimoniali come rappresentazioni narrative, estese e isolate dalla routine airituali di contatto—> espressioni meccaniche e brevi che si veri cano in connessione conl’azione quotidiana, più frequentemente coinvolge non più

Di 2 individui, quali principi modellano l'influenza della struttura sociale sui rituali di contatto?

Gli eventi che hanno luogo per ragioni casuali, quando gli individui sono alla presenza immediata gli uni degli altri possono servire assai bene come metafore micro-ecologiche, come sintesi e simboli iconici di configurazioni strutturali.

Nel caso in cui tali espressioni non si verificassero casualmente, gli ambienti locali possono essere facilmente manipolati in modo da produrli.

In che modo questi aspetti dell'ordine dell'interazione sono adatti e collegati, connessi e inseriti nelle strutture sociali, comprese le relazioni sociali?

Le scienze sociali sono state superficiali nel rispondere a questa domanda, tanto da accontentarsi di utilizzare "un'espressione di"; i rituali sociali NON sono "un'espressione di" disposizioni strutturali, ma un'espressione prodotta.

con riguardo a tali disposizioni. Le 'strutture sociali' non determinano le rappresentazioni culturalmente standardizzate, semplicemente influiscono sulla loro selezione. Le espressioni stesse al massimo possono avere solo una debole relazione con qualunque struttura sociale a cui si potrebbe associare. Sono veicolatori di segno costruiti con i materiali descrittivi a portata di mano. Questione aperta -> ciò di cui vengono considerati riferimento. Esempio -> utilizzo nome di battesimo. Vi sono grandi variazioni a seconda della regione, della classe sociale e del periodo storico e queste variazioni non corrispondono da vicino a variazioni nella struttura sociale. Chiamiamo per nome tutti, alcune volte persino i genitori. Il fatto stesso che in alcuni casi i nomi di battesimo siano obbligatori e in altre relazioni facoltativi, dimostra l'indeterminatezza dell'uso. L'uso reciproco del nome di battesimo è una risorsa culturalmente stabilita per.

designare le relazioni immediate: implica una riduzione

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
7 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appuntialice di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lalli Pina.