Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 33
Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 1 Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame sociologia dei processi culturali e comunicativi, docente Giovanni Frazzica, libro consigliato "Sociologia dei processi culturali", autore Sciolla Pag. 31
1 su 33
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SOCIOLOGIA AMERICANA

SCUOLA DI CHICAGO—> molti sociologi resero famosa questa scuola per l'analisi dei

processi sociali innescati nelle metropoli americane dai influssi ininterrotti di arrivo di

immigrati. Gli autori legati a questa scuola sono interessati alla vita culturale nelle città

americane e studiano nuovi processi di integrazione, di comunicazione e mobilità sociale delle

realtà urbane.

Si ricollegano:

THOMAS—> È uno dei principali protagonisti di questo periodo. Nel “Contadino polacco in

Europa e in America”, analizza il processo attraverso cui la cultura di origine degli

immigrati polacchi incide sul modo in cui si inseriscono nella comunità di arrivo. Viene

valorizzato un nuovo metodo di indagine sociologica, vicino al metodo etnografico, basato

non solo su fonti statistiche, ma su materiale autobiografico, su documenti personali di

vario tipo, su registri di associazioni e verbali di processi, che consentivano di descrivere

espressione di valori, rappresentazioni e credenze comuni. Egli dunque utilizza materiale

autobiografico: circa 800 lettere di immigrati polacchi in America, lettere che

rappresentano 50 gruppi familiari, inoltre utilizza documenti reperiti e acquistati in

Polonia dagli archivi di un giornale polacco, da cui ha tratto notizie sulle comunità,

3

movimenti e associazione di polacchi; utilizza ancora una autobiografia scritta da un

giovane polacco, che racconta sia l'esperienza americana che quella polacca precedente

alla sua immigrazione in America. Viene inoltre messo in luce il tentativo da parte degli

immigrati polacchi di mantenere una propria identità culturale anche nello sforzo di

integrazione nella società americana. La realtà sociale e dunque oggettiva, ma in certa

misura modificabile dal soggetto che l’interpreta e che la definisce secondo i propri

schemi. Questo tipo di ricerca sembra la più adatta a tratteggiare una realtà culturale in

mutazione, analizzata e studiata da un punto di vista soggettivo.

In quest'opera Thomas delinea la teoria dell’UOMO MARGINALE—> è colui che

sperimenta l'incongruenza tra il sistema sociale della comunità da cui proviene e quello

della società di arrivo, vivendola come una duplice perdita: di status, ossia di

riconoscimento del suo gruppo, e di senso proprio del sé, ossia di riconoscimento del suo

ruolo all’interno del gruppo. Egli è una sorta di ibrido inserito in una rete culturale di

relazioni, spesso contraddittorie, a cavallo di due mondi, di due società.

Si differenzia dal modello di Thomas la concezione del melting pot, ossia di un modello di

totale assimilazione culturale degli immigrati alla nuova situazione.

LYND—> I coniugi Lynd diedero avvio agli studi di comunità, non volgendo più l'attenzione

alla vita della metropoli, ma a quella di una città americana di medie dimensioni che

chiamarono, appunto, “Middletown”. Scelsero la cittadina di Muncie per definire la città e

società tipo della provincia americana. La loro analisi prevede uno studio molto

approfondito di ogni aspetto della vita in quella cittadina; la particolarità della loro

ricerca sta nel fatto che gli stessi coniugi e i loro collaboratori si trasferirono lì per due

anni, attuando, tramite l'osservazione partecipante, un approccio di contatto diretto e

fisico con le persone e il contesto, intervistando sia la classe operaia che la classe

imprenditoriale, reperendo informazioni da ogni individuo, famiglia, associazione,

istituzione, circa le loro relazioni. L’idea era quella che studiando una comunità media,

questa fosse rappresentativa della cultura americana nel suo complesso, in quanto

l'obiettivo era appunto provare l'unità della cultura americana nella sua globalità. Il

risultato del loro studio é che le grandi trasformazioni intervenute a livello tecnico ed

economico non si erano tradotte in un mutamento a livello culturale. Anzi, la popolazione

tendeva a resistere al nuovo ambiente accentuando il proprio conformismo.

PARK—> lui e altri studiosi esplorarono la straordinaria diversità culturale della vita

urbana americana, accentuando gli aspetti concettuali, le diversità di stili di vita,

credenze e pratiche sociali che caratterizzavano specifici gruppi del microcosmo urbano.

Nella ricerca intitolata “The city”, Park ho voluto mettere in evidenza i diversi stati

d'animo vissuti da una città, ovvero le tradizioni, i costumi, gli stili di vita, le pratiche

sociali. Dal loro punto di vista, la città è qualcosa di più di un ammasso di uomini e di

servizi sociali, come strade, edifici, lampioni e via dicendo; essa è anche qualcosa di più di

un semplice insieme di istituzioni e di strumenti amministrativi, come tribunali, ospedali,

scuole, polizia, ecc; la città è piuttosto uno stato d'animo, un corpo di costumi di

tradizioni, gli atteggiamenti di sentimenti organizzati entro questi costumi e trasmessi

mediante questa tradizione. In altre parole, la città possiede una propria cultura.

Park Punta l'attenzione sul VICINATO—> inteso come la più piccola unità locale che

rientra nell'organizzazione sociale e politica della città, con la sua relativa intimità e

stabilità. Egli descrive la differenziazione culturale dei sobborghi, dei ghetti di

immigrati, mostrando una realtà in cui si presenta una “città entro la città”, con proprie

regole e stili di vita culturali e sociali, anticipando di circa vent'anni il concetto di

subcultura. I moderni mezzi di trasporto urbano e le nuove forme di comunicazione, come

4

il telefono e la radio, hanno generato un aumento della mobilità della popolazione, creando

possibilità di confronto e di scambio tra le persone impensabili fino a pochi decenni

prima. Inoltre le relazioni primarie, ossia quelle che implicano un rapporto diretto tra le

persone, faccia a faccia, sono state in gran parte sostituite da relazioni secondarie,

ossia indirette che non comportano la compresenza fisica tra le persone. Anche le forme

di controllo sociale si sono modificate; la pubblica opinione, creata dalla diffusione della

stampa e della pubblicità, sostituisce il pettegolezzo che nel villaggio rappresentava il

principale strumento di circolazione dell'informazione e il principale mezzo di controllo

sociale. L'efficacia di quest'ultimo era decisamente superiore in quanto penetrava nella

vita privata di uomini e donne, diventata invece tabù nella metropoli moderna.

Park, quindi, con questa sua ricerca identifica i tratti salienti della complessità culturale

con la moltiplicazione di stimoli che bombardano gli individui producendo una forte

individualizzazione.

MEAD—> sviluppa la teoria della “socialità della mente e dell’identità", secondo cui la

comunicazione umana è il principale aspetto simbolico. Egli parla di INTERAZIONISMO

SIMBOLICO, secondo cui la realtà sociale è esito dell'interpretazione e attribuzione di

senso dei singoli (Segni) creati a partire dalle relazioni stesse fra gli individui. Cioè

sostiene la necessità di inserire l'interpretazione e il comportamento degli individui

all'interno della realtà sociale alla quale appartiene, in quanto è dall'interazione con gli

altri membri che nascono i significati attribuiti alla società, è dall'interazione con gli

altri che attraverso il linguaggio riusciamo a richiamare in noi stessi il significato che

quel gesto vocale evoca negli altri con cui comunichiamo.

Ritornando alla sua teoria della mente egli considera che l'interazione con l'altro produce

comunicazione, scambio di pensieri e significati, che continuano ad aleggiare nella propria

mente producendo nuovi pensieri, quindi avviene una comunicazione anche dentro sé

stessi, una comunicazione rivolta al proprio mondo interno, oltre che al mondo esterno.

Interazione e dunque lo strumento attraverso il quale la realtà acquista significato.

SOCIOLOGIA FRANCESE

La Francia è uno dei paesi che ha segnato la storia dell'antropologia e della sociologia. La

scuola francese utilizza i dati etnografici della ricerca antropologica per formulare una teoria

sociologica generale dell'origine e della funzione delle rappresentazioni collettive e del

simbolismo sociale. La caratteristica principale della metodologia di questa scuola è di

considerare l'intera gamma dei fatti da studiare con l'ausilio del metodo dell'osservazione

empirica, al fine di garantire scientificità ad ogni fase dello studio e alle teorie che ne

derivano.

Si ricollega:

DURKHEIM—> ritiene che per diventare scientifica la sociologia deve studiare i fatti

sociali, ovvero quegli aspetti della vita quotidiana e sociale che influenzano le azioni degli

individui proprio con gli stessi metodi con cui si studiano i fenomeni scientifici. Per

Durkheim la società è da intendere come un sistema avente una vita propria,

indipendentemente dall'apporto delle singole coscienze. La società dettando le sue regole

dall'alto, costringe i suoi membri a conformarsi a tali regole. La società, quindi, non va

considerata come la semplice risultante delle singole coscienze, poiché le trascende

rappresentando una sintesi della loro fusione.

Il termine “sociologia” nasce in Francia e proprio a Durkheim è legato questo nome.

Durkheim attribuisce al termine cultura un posto centrale nella teoria sociologica.

Questo perché per Durkheim la società, qualunque tipo di società, ha fondamentalmente

5

un carattere simbolico. Era arrivato a questa conclusione cercando di rispondere a un

quesito a cui i filosofi sociali del suo tempo non avevano saputo rispondere o avevano dato

una risposta insoddisfacente. Come è possibile che la società stia insieme, senza

disintegrarsi in una lotta di tutti contro tutti? Secondo Durkheim non sono la razionalità

e gli interessi individuali a tenere unita la società, ma qualcosa che viene prima e che

costituisce il loro fondamento. Egli riteneva che fosse la dimensione simbolica a

costituire il cemento della società. “Simboli” sono le credenze e i rituali condivisi in

quanto svolgono la funzione di raffigurare la società, di rappresentarla, e di consentire la

comunicazione tra i suoi membri. Essi generano un consenso morale e cognitivo che unisce

gli individui e che consente loro di identificarsi in una collettività. In questo senso si può

dire che ogni società si stabilisce e permane nel tempo in quanto riesce a diventare una

comunità simbolica.

Compresa l'idea di aggregato

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
33 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kiara24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Frazzica Giovanni.