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Cultura periferica (la classe sembra aver perso importanza). Riguarda i prodotti dell’industria
culturale. I valori e credenze variano seguendo linee di divisione sociale.
Classi: strutture sistematiche di disuguaglianze economiche e sociali. (Dentro le società
complesse) acquisita la stratificazione è tipica della società moderna (in quelle tradizionali c’erano
caratteristiche ascritte). Industrializzazione e uguaglianza delle persone.
Marx, le classi hanno un fondamento economico, borghesia / proletariato.
Ma la classe in sé può creare un attore sociale collettivo?
No! Classe in sé: indica collocazione oggettiva delle persone all’interno dei rapporti di produzione.
Classe per sé: indica la dimensione soggettiva (coscienza di classe) solo in questo caso si parla di
attore sociale collettivo.
Ma come emerge la coscienza umana e di classe?
Senza che lo vogliamo gli uomini entrano in rapporti di produzione che corrispondono a un
determinato grado di sviluppo delle loro forza produttive materiali. Insieme a questi rapporti =
struttura (economici). Sovrastruttura = politica, giuridica e forme di coscienza collettiva.
Determinismo economico: conoscenza e cultura sono il riflesso dei rapporti economici.
Emerge attraverso la pratica (soprattutto lavorativa). Omogeneità interna alla classe,
concentrazione forze produttive.
Marx:
• Militante politico
• Focus su contraddizioni economiche
• Materialismo storico
• Spiegazione monocausale del mondo sociale: lotta di classe
• Comprende cultura in funzione della società
Weber:
• Sostenitore di scienze sociali avalutative
• Focus su nascita capitalismo (Europa)
• Idealismo
• Complesso di elementi come causa dello sviluppo storico: religiosi e etici
• Comprendere e spiegare comportamento sociale in funzione della cultura
Marx -> classi collocate nei rapporti di produzione
Weber -> classi collocate all’interno del mercato (distribuzione)
Classi
Ceti (cultura: uguale stile di vita, gusti, preferenze, concezioni)
- Ci possono essere classi senza che ci siano i ceti e viceversa
- Tende alla chiusura sociale
- Tende a appropriarsi in modo monopolistico di risorse e possibilità per preservare prestigiosità
- Rapporto ceto/classe: se una classe vuole potere deve organizzarsi come ceto, ciò può avvenire
solo attraverso la cultura
Thompson: “rivoluzione industriale e classe operaia in Inghilterra” 1963
• Classi si originano in rapporti di produzione
• Ma la classe non è entità ma insieme di relazioni
• Per spiegare la coscienza di classe: no cambiamenti economici ma formazione
Hoggart
• La cultura della classe operaia c’è anche dopo i miglioramenti di vita
• Minore visibilità sociale al rapporto tra classe e cultura ma comunque ci sono orientamenti
culturali che hanno caratteristiche di classe
1) Goody: cultura culinaria associata a gerarchie sociali
2) Bernstein: nel mondo attuale il sistema di classe ha influenzato la distribuzione sociale della
conoscenza (codice elaborato vs ristretto)
Pierre Bourdieau
• Influenze da Marx e Weber
• “La distinzione” – 1979: classi non solo come differenza di relazione con mezzi di produzione ma
in relazione alle varie combinazione di capitale (rapporto multidimensionali)
• Capitale: economico (risorse materiali), sociale (reti di relazioni sociali in cui sono le persone),
culturale (scolastico/ereditato)
• Per Bourdieau c’è centralità del gusto (gusto come pratica culturale)
• Il gusto incorpora la cultura e la società manifestano valori estetici e giudizi etici, trasforma gli
oggetti di consumo in segni distintivi (arma sociale)
4) Cultura e generazioni
Distinte 5 fasi: infanzia, adolescenza, gioventù, maturità, vecchiaia.
La sociologia si interessa perché:
1) Ragione storica: dal 1900 i giovani si distaccano e diventano visibili
- Anni 20: giovani devianti
- Anni 50 gioventù ribelle
- Anni 60/70 beat generation
- Anni 70 funzione politica
2) Ragione confini: la giovinezza è un età di confini
3) Ragione temporale: non è sempre stata distinta dalle altre età, è un invenzione della modernità
(da fatti ascritti a fatti acquisiti
Studi:
• Scuola di Chicago -> giovani e devianza
• Mannheim (1893-1947) -> “il problema delle generazioni” – 1928
- Generazione = fattore sociale che genera nuovi stili di pensiero come la dimensione per lo
studio di un mutamento sociale e dell’innovazione culturale
- Critica posizione positivista (biologico) romantico – storicista (entità spirituale)
La generazione è un unità temporale storicamente costruita che identifica un gruppo di individui
che hanno la stessa età ma che in più hanno fatto le stesse esperienze significative e vissuto le
stesse influenze dominanti (l’età biologica non conta).
• Collocazione = posizione occupata da individui nello stesso contesto storico e culturale in cui
agiscono
• Gruppo concreto = comunità, associazioni con relazioni coscienti tra loro
• Legame di generazione = individui con destino comune e problemi comuni
• Unità di generazione = dentro allo stesso legame c’è chi elabora in modo diverso
Generazione come categoria storico-sociale / età come caratteristica ascritta. Una generazione si
interseca in due strutture temporali: biografia individuale e storia delle società.
La generazione sociologica è quel periodo di tempo nel quale si costruisce un identità sulla base di
un sistema stabile di significati e possibilità. Può comprendere più generazioni biologiche.
Eric Ericson: fase distinta in modernità -> moratoria psicosociale (può sperimentare e scegliere
senza impegno, declino controllo familiare, riti di personaggio scolarizzazione, mondo del lavoro)
Crisi d’identità (se non c’è corrispondenza tra modo in cui si percepisce e aspettative sociali ->
inevitabile!! No punti riferimenti, negatività)
5) Cultura e identità
Identità:
- Sempre sociale (è formata dalle molteplici appartenenze dell’individuo)
- Riguarda anche gruppi sociali (di solito le differenze tra gruppi sono culturali ma diversità culturali
non significa diversi gruppi sociali)
Le differenze tra identità e cultura sono:
• Identità = processo in parte consapevole, interiorizzato cultura e magari rielaborazione
• Cultura = processo inconsapevole, comportamentale e pratiche tradizionali
Identità (scienze sociali): identificazione, uguaglianza con gli altri, ci riconosciamo in gruppi sociali.
Differenza (individuazione), dagli altri siamo persone uniche e irriducibili.
Identità = capacità di un soggetto di stabilire una continuità temporale e una consistenza simbolica
nonostante i cambiamenti e eventi traumatici che la minacciano.
Funzioni:
Locativa = colloca il soggetto in un sistema di relazioni che tracciano i confini
Integrativa = stabilisce discontinuità con altri e continuità con se stessi.
Vale anche per identità collettiva (deriva da processo storico)
Strategie identitarie (per eliminare la dissonanza tra identificazione e individuazione)
Politiche d’identità (anni 60: far riconoscere pubblicamente i gruppi sociali)
Immigrazione (minima identità personale, causa: identità culturale)
Anni 60 (USA): melting pot (assimilazione culturale dominante) // anni 70: salad bowe (società
multiculturale multietnica) -> Identity politics.
Capitolo 5
Rapporto tra cultura e società:
1) Autonomia
2) Determinismo sociale
3) Influenza reciproca
4) Determinismo culturale
Complesso bidirezionale
All’inizio il dibattito era tra determinismo sociale / culturale poi si è spostato sull’asse autonomia /
influenza reciproca. Approcci teorici con cui vengono analizzati i sistemi culturali.
Strutturalismo
Non si occupa direttamente dei rapporti tra strutture sociali e cultura ma ha avuto molta rilevanza
sulla riflessione sociologica a partire dagli anni 70 (con la svolta linguistica)
• Saussure: analisi della struttura interna del linguaggio inteso come un sistema formale (una
combinazione non aleatoria di segni)
• Levi-Strauss: analisi della cultura considerata in sé stessa e negli ambiti in cui si esprime
• Neostrutturalisti:
- Douglas: applica analisi strutturale a società e istituzioni
- Foucault: relazioni interne agli elementi del discorso da cui possono essere inferite regole e
uniformità più profonde
• Marxiste-strutturaliste:
- Althusser e Balibar: rileggere Marx cercando di mostrare che le formazioni sociali sono
combinazioni strutturate di tratti distintivi.
La cultura emerge dal linguaggio: qui risiede la struttura primitiva e fondamentale del soggetto e
quindi della società.
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Come sistema culturale
Ideologia
1) Visione del mondo con ampio grado di coerenza interna
2) Prodotta esplicitamente da gruppi di intellettuali ma diffuso a più ampi strati della popolazione
3) Ha la funzione di legittimare/giustificare i rapporti di potere presenti in un gruppo sociale o in un
intera società
4) Partendo non da fonti ultraterrene ma richiamandosi all’autorità scientifica
- Concetto “potere” e “ideologia” legati -> perché è legittimazione ponderata (= stabilire una
graduatoria tra i valori)
- Tesi della fine delle ideologie: la struttura dello stato benessere avrebbe risolto le questioni
sociali più importanti sostituendo gli ideologi con gli esperti. La democrazia liberale è l’unica
ideologia moderna
- Esempi di ideologia politica:
• Nazional socialismo in Germania
• Comunismo, Lenin e Stalin
• Fascismo in Italia
• Centralità etno-razziale del Volk
• Teoria di un centro nordico originario da cui sono partite le tribù guerriere
• Arcaismo + modernità (coerenza) -> prestigio origini più prospettiva escatologica
• Elementi rituali, cerimoniali
Le concezioni principali dell’ideologia
1) Ideologia come difetto della ragione
Tracy: conia il termine ideologia (illuminista francese)
Bacone: teoria degli Idola (psicologico)
Vuole analizzare gli elementi (idoli) che possono influire sul pensiero umano, distorcendolo e
intralciando il raggiungimento della vera conoscenza:
• Idola tribus (uomini)
• Idola Specus (individuo)
• Idola Fori (carattere sociale dell’uomo)
• Idola Theatri (idee e opinioni tradizi