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Capitolo 1. Il fenomeno religioso e l'incontro tra sociologia e teologia

Il fenomeno religioso nella ricerca sociologica: il ricorso all'elemento religioso per dare conto a

fenomeni sociali è una pratica caratteristica dei primi sociologi. Il fenomeno religioso infatti

aveva catturato l'interesse dei sociologi in quanto la religione non è legata al solo

comportamento-formale individuale, ma ha ripercussioni nel sociale e nella cultura moderno.

• Secondo Durkheim la religione era un sistema di norme regolative delle relazioni sociali

in grado di rinforzare i legami che connettono l'individuo alla società di cui è membro

• Weber ha invece evidenziato la relazione tra un pensiero religioso e un atteggiamento

nei confronti di certi problemi di azione in quanto si è basato sulla convinzione che gli

atteggiamenti dei soggetti sono intellegibili solo nel quadro della concezione generale

che gli uomini si sono fatti dell'esistenza.

• Simmel: per lui il fenomeno religioso è la più semplice e la più complessa delle forme

sociali. È un elemento essenziale della costruzione di un legame sociale

Società e religione sono strettamente collegate tra loro. La religione è un importante

indicatore per conoscere la scena culturale. ( Buber, massimi esponenti ebraismo

contemporaneo)

Nel corso dei secoli si sono attraversate diverse casi, inizialmente si usava la teologia per

spiegare qualunque cosa adesso invece l'ultima ideologia è incarnata dal concetto sociologico di

secolarizzazione. La tesi della secolarizzazione non rappresenta un'immagine esaustiva della

realtà etico-religiosa perché stanno emergendo nuove dinamiche che causano un ribaltamento

delle tendenze secolarizzanti. Per esempio le religioni di tutto il mondo, rimaste nella sfera

privata per tanto tempo, stanno tornando a far parte della sfera pubblica e politica.

Prendendo in considerazione il modello italiano possiamo dire che la religione mantiene un

ruolo fondamentale nella vita dei soggetti e in quella della collettività anche se vi sono state

diverse modificazioni dovute alla modernità.

I rapporti storici tra sociologia e teologia: Dagli anni '50 si è tentato di avviene un dibattito

tra teologia e sociologia, ma la ricerca di un loro incontro è sempre stata complessa infatti vi

è sempre stato un certo clima di diffidenza sin dalla nascita della sociologia.

I loro tentativi di rapporto si possono schematizzare in quattro modelli:

• Primo modello: condizione di ancillarità delle varie discipline nei confronti della teologia

• Secondo modello: superiorità della teologia verso la sociologia senza però sottovalutare,

a differenza del primo modello, gli elementi di verità derivanti dalle altre discipline

• Terzo modello: non è utile rimanere su piani teorici astratti, ma è importante trovare

una convergenza all'interno della complessità del sapere scientifico

• Quarto modello: il considerarsi della teologia quasi come una scienza sociale

Comunque i tentativi di confronto non si esauriscono in questi quattro modelli, ma ci sono

state anche altre varianti per esempio Comte ha inteso la teologia come un elemento

appartenente allo stadio primitivo dell'umanità e ha considerato la sociologia come l'erede

legittima delle religioni positive.

Partendo dalla prospettiva funzionalista si è fatta strada una mentalità sociologica incline ad

imporsi sulla teologia.

Nel corso del tempo la sociologia e la teologia si sono considerate due discipline diverse senza

dover per forza trovare elementi in comune. Qualche variante è stata portata avanti da alcuni

sociologi e teologi che sono giunti ad una sorta di mediazione dove si è stabilito che la

sociologia fa le sue ricerche empiriche e le sue descrizione dopo le quali viene la teologia con

le sue valutazioni.

Ultimamente sembra sorpassato il paradigma tradizionale che aveva bloccato la sociologia in

un rigido determinismo e la teologia in una dimensione dottrinaria normativa.

Il punto di incontro tra sociologia e teologia: La crisi di oggi dell'uomo secolarizzato e la sua

ansia del sacro, alimentata da un ridimensionamento della pretesa razionalistica, possono

diventare elementi di riflessioni sia per la sociologia che per la teologia e quindi rappresentare

un nuovo punto di incontro rispetto al passato.

Nel dibattito del 2004 tra Ratzinger e Habermas è stato posta una critica, da entrambi, della

ragione moderna e delle limitazioni che ha nel ridursi a rappresentare sempre solo ciò che è

verificabile tramite osservazioni ed esperimenti.

Utile per comprendere come la sociologia e la teologia possono mescolarsi per spiegare aspetti

diversi e complementari dello stesso fenomeno e riflettere sul concetto di cultura consumistica,

legata a diverse variabili psico-sociali e a quelle del consumo emotivo-religioso. La sociologia,

per spiegare questo fenomeno ha ritenuto utile rifarsi ad alcuni elementi della teologia:

Vecchio e Nuovo Testamento e Vangelo. Da questo punto di vista i beni sono espressione dei

rapporti tra gli uomini, ma il loro consumo non viene assimilato con l'ostentazione, ma esprime

un modo di usare le cose e confondersi con loro nella gloria del creatore.

Orizzontalismo sociologico e verticalismo teologico: la teologia è concentrata sul presente e

cerca di trarre dei trands futuri probabili tenendo conto dell'imprevidibilità dei fenomeni. La

teologia invece si concentra su Dio e su tutte le sue manifestazioni ed è legata al passato ed

al presente e presenta una tensione escatologica verso il futuro sulla base del messaggio

evangelico. La riflessione teologica quindi è orientata ad una relazione verticale.

I terreni della teologia e della sociologia sono differenti infatti la prima si muove su un

terreno trascendente mentre la seconda su un terreno immanente, ma sostanzialmente

riflettono sullo stesso materiale umano e quindi hanno più punti in comune di quello che

generalmente si crede. Secondo diversi studiosi, il periodo in cui ci troviamo oggi,

caratterizzato da cambiamenti profondi di tipo sociale, economico, culturale e politico non può

essere ben analizzato e rappresentato se si prende in considerazione un'unica disciplina.

Un nuovo dialogo tra sociologia e teologia: la mentalità socio-culturale odierna esprime i

bisogni di sacro e religioso e questo comporta un maggiore impegno analitico da parte dei

sociologi e il bisogno di un incontro tra scienza e profezia.

Da qualche tempo la religione non viene più osservata come un semplice fatto sociale

basandosi su dati esterni ad essa, ma viene osservata la parte più intima e spirituale che

coinvolgono i singoli individui. Le persone sono inclini a vivere il divino nel segno

dell'affettività.

Oggi possiamo assistere a una sorta di ritorno al periodo vissuto dai primi cristiani. Alcuni

sociologi affermano che adesso, come prima, si registrava la presenza di uno scenario religioso

multiplo dove la religione cristiana rappresentava una scelta libera e volontaria.

Anche i teologi segnalano una ripresa della religione anche se nutrono alcune perplessità sulle

dinamiche che si sono andate a creare.

Sia dal punto di vista sociologico che da quello teologico si avverte il bisogno di un'apertura

interdisciplinare e si potrebbe affermare che il dialogo tra teologia e sociologia non solo può

esserci, ma deve anche esserci perché, dal loro confronto, entrambe possono trarre elementi

di arricchimento. Questa cooperazione non presuppone alcuna rinuncia: la teologia non

tradisce il suo discorso su Dio e la sociologia non abbandona le sue descrizioni oggettive della

realtà. L'incontro dovrebbe essere costruito quindi su un'alleanza culturale basata sullo

scambio e sul confronto.

Capitolo 2. L'immaginario come approccio sociologico

Ogni momento storico ha una condizione tipica dal punto di vista spirituale. Ogni periodo ha

inoltre condizionato l'espressione e la produzione di emozioni e modificato il mondo

immaginario.

Fin dalle epoche passate, miti, leggente, favole, hanno dato voce ai sentimenti e alle pulsioni

più profonde comprendendo anche il terrore verso la morte, i dubbi sull'aldilà e lo scorrere

continuo e irreversibile del tempo.

Alcuni autori classici hanno affrontato il ruolo dell'universo immaginario:

• Pareto: non ha mai fatto riferimento esplicitamente alla realtà immaginativa, ma

affermava che la parte irrazionale ha un'influenza non indifferente sugli individui

• Berger e Luckmann: affermavano che gli universi simbolici hanno un ruolo importante

nel definire l'esperienza umana.

• Taylor: ha parlato in modo esplicito di immaginario sociale e l'ha definito come lo

sfondo su cui gli individui immaginano la loro esistenza sociale

• Ricoeur: ha sottolineato come i miti e le leggende non siano più intesi come favole, ma

come modi diversi di porsi in rapporto con la realtà

Ansie contemporanee: Dylan Dog: Dylan Dog è un fumetto italiano dal quale traspare,

attraverso le avventure del protagonista, il grido disperato contro l'euforie dell'attimo

fuggente, gli entusiasmi appartenenti alla civiltà consumistica e molti problemi profondi

dell'individuo e della società.

Il protagonista è un indagatore dell'incubo che vive numerose avventure investigative. Da esse

traspare il dissolversi delle utopie e la percezione della morte ad ogni angolo. Dylan Dog si

avventura in viaggi labirintici, spesso ingannevoli dove incontra eventi e persone improbabili.

Dylan Dog: la strada verso il nulla.

Prendiamo in esempio una storia: In questo episodio il

protagonista, che sta tornando a casa, trova la strada sbarrata da un incidente stradale

che senso ha avuto per

mortale e qui troviamo una prima riflessione sulla morte e sulla vita:

questi ragazzi morti, tornando magari da un locale o da una discoteca, pensare al futuro

quando tutto è finito all'improvviso?

A questo punto decide di avventurarsi lungo una strada alternativa, comparsa dla nulla e

deserta. La strada segna sempre le stesse miglia e lo riporta continumanete al punto di

partenza. Durante questo percorso riflesse sulla sua maturità e ritiene di essere rimasto

ancora ai suoi sei anni perché crede alle favole, ai mostri e all'amore romantico.

Durante questo viaggio incontra diverse figure bizzarre che possono essere un valido spunto

di riflessione: Non importa

• Una ragazza che gli chiede un passaggio tenendo un cartello con scritto

dove

• Un Tir che cercherà di mandarlo fuori strada guidato dalla morte

• Uno zombie feroce

• Un gruppo di ragazzi che lanciano sassi dal cavalcavia. Questo incontro è il più

interessante soprattutto perché i giovani g

Dettagli
A.A. 2014-2015
8 pagine
6 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher StudentessaImpegnata di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Costa Cecilia.