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Rescigno
Codici
Storia e geografia di un'idea
La forma codici messa sul piano storico come elaborazione di un sistema organico di regole giuridiche nell'ambito del diritto privato. Per l'autore, il primo tema da tenere in considerazione è quello del rapporto della codificazione con la democrazia parlamentare. Innanzitutto, bisogna tenere in considerazione che i codici non nascono dal dibattito parlamentare, ma dal lungo lavoro di commissioni esperti anche nella democrazia parlamentare. Dunque, la codificazione viene affidata ad una ristretta cerchia di tecnici.
Secondo Rescigno (P.R. in seguito), il codice non ha rappresentato la "fonte delle fonti", ma ha continuato a dare primaria importanza alla legge, cui sono strettamente connessi gli ideali di unità e sacralità del diritto.
Il discorso si legha, allora, ai fenomeni di decodificazione (c.d. crisi dei codici) e di delegificazione, che indica il passaggio di funzioni di regolamentazione della vita sociale ad autorità che offrono minori garanzie del legislatore, e a strumenti normativi diversi dalle leggi che, tuttavia, incidono eventualmente sui comportamenti.
Il c.c. italiano attualmente in vigore è quello del 1942.
Esso sostituì i 2 cod. di dir. privato a quel tempo esistenti:
C.C. del 1865
C. Commercio del 1882.
La novità era proprio l'unica legislazione del dir. privato, in conformità con la tradizione d’oltralpe, tendenza a legiferare per settori diversi.
Cambia la prospettiva del codice stesso: l’istituto fondamentale è l’impresa piuttosto che la proprietà. Tuttavia, i propositi di tradurre nel c.c.i. principi corporativi (propri del fascismo) non si tradussero in risultati pratici.
Pur appartenendo all'area romanistica (dove il Code Napoléon resta l’esemplare modello), il c.c. italiano si avvicina per alcuni aspetti all’impostazione germanica, recependone le influenze (precisione del linguaggio, accresciuto numero delle materie trattate).
Il c.c. si suddivide in 6 libri:
- Libro I Delle persone e della famiglia
- Libro II Delle successioni
- Libro III Della proprietà
- Libro IV Delle obbligazioni
- Libro V Del lavoro
- Libro VI Della tutela dei diritti
La materia marittima e aeronautica è rimasto affidata a un codice distinto (cod. della navigazione).
Allo stesso modo la disciplina di particolari materie è affidata alle leggi speciali (dir. d’autore, brevetti, assegno, cambiale, fallimento)
3. "Lo stesso interesse delle riviste dell'epoca al tema della codificazione..."
I progetti di codice appaiono a Vivanti in parte superati.
I nuovi codici denunciano gli opposti pericoli di un dogmatismo astratto e neutrale e di un ritorno alla confusione tra diritto e sociologie.
La formula dei "principi generali", abdicazione dell'eslegislatore dell'umanità.
"venne abbandonata e sostituita con quella dei principi generali de iure della Stato che ancora si trovano nelle proleggi."
1. Vanzetti, "Rinascita e la Nuova Antologia": Un breve indice apparsa su una delle riviste il tema da pagina 3.
Vanzetti intervenne nella "Nuova Antologia" sostenendo...
Il senso del "codificare" è l'espressione dell'esistente e, in una parola, il modo di precorrere l'evoluzione del diritto...contro...
Il codice civile con norme estranee di carattere generale
della codificazione e mancano norme generali di posizione.
5. Da "Rivista di dir. commerciale": "L'unità del diritto privato, i principi generali del diritto."
I temi trattati dalle sono la formazione dei principi generali del dir. e l'unificazione del dir. privato realizzata attraverso la soppressione del codice di commercio.
Asquini, direttore della Rivista, fu operatore e riformatore dell'apparato non comparabile con quello del legislatore stesso che, con spirito "conservatore", aveva compreso i principi formatori del dir. com.
Ma nel 1927, quando Asquini non è più direttore, il codice di commercio soppresso e la tensione del nuovo codice rimanda ad essere argomentata critica dalla Rivista.
III
Fuori dalle materie del lavoro, la regola della correttezza fu distaccata completamente per il debitore e il creditore e in relazione al principio della solidarietà contrattuale. Tuttavia gli imperativi prevalsero la circostanza che una formale non prese cancellare la sostanza. Sostanza che era rappresentato del conflitto di interessi.
IV
Nel c.c. del '42 fu introdotta una disciplina delle persone giuridiche private ed anche il regolamento degli enti di fatto associazioni non riconosciute e comitati.
V
L'innovazione di rapporti con la Chiesa di tipo concordatario, aveva già portato nel '29 ad un nuovo regime del dir. matrimoniale, attraverso il abandono dei sistemi del '65 che attribuiva al matrimonio civile, la funzione di costituire lo stato di 'coniuge di fronte alla legge.
Da allora il matrimonio canonico riconosciuto rese diventare la "forma generalmente usata dai cittadini italiani" e su quel tipo di matrimonio la Chiesa esplicitava la propria giurisdizione in ordine alla validità del vincolo.
Nel c.c. rimaneva la disciplina del matrimonio civile.
Per ciò che riguarda i rapporti patrimoniali tra i coniugi, si introdusse nel sistema una forma nuova, quella dei patrimoni familiari d'istituto però non ebbe molto riscontro nella realtà perché se legava all'indipendente economia delle donne, realtà non presente nel nostro paese.
Il c.c. Italiano inventario di un mezzo secolo (1952)
- Il c.c. Italiano nelle pagine e di (Vassalli) della "Nuova Antologia" del 1952
Nel 1942 Vassalli (un giurista che nella sua vita ha esercitato le funzioni di avvocato, professore privato, legislatore) scrive in difesa della "Nuova Antologia" riguardo al c.c. Parma gli fece scrivere un saggi di Ruotano D'Amelio che si redattore di vertice della Suprema Corte di Cassazione e dirigeva la commissione chiamata a redigere il c.c. Gli anni dal '43 al '46 rappresentano un dibattito dal comunisticamente acceso, ma radicalmente su esienze e spanne. Il risvolto prevalenza della tesi della conservazione del codice, sostenendo che quest'opera attenta agli aspetti tecnici e priva di pregiudizio politico. Fu una scelta (politica e tecnica) operata a ricalco razionale (a favore di tale tesi era anche Calamandrei come anche tecnici Santoro-Passarella-Torra). Vassalli e D'Amelio difesero la causa del codice, intendendolo come forma più adeguata, sul piano storico e positivo, per un regolamento sistematico dei rapporti privati. D'Amelio osserva che al riguarda vi sono 2 apposte posizioni:
- Esiste una posizione moderata volta ad attribuire il ritmo dell'opera "per dare valore il tempo alla dottrina fascista di evolversi e di affermarsi".
- Esiste una posizione intransigente: "I codici debbono sparire. Più grave legge del due faccie. E critica del redattore. Positivista del metodo tipo critica del passato".
Per D'Amelio, "il proposito di sostituire alla certezza del d.l. del fonte assumeva le successive valutazioni della comunità del periodo" che era la mozione elabortata dai tecnici "senza d.m. ed istruzioni alla sicurezza ad illuminanti mostre la presene meno stensiva di sostituzione al codice adesso meno una Corte del lavoro semia equiparata."
5. Le scelte e i compromessi sociali della Cost. e del codice civile: il carattere di assenza (o superamento) di fondamentali.
Un carattere comune alla Cost. e al c.c. è il compromesso.
Per quanto riguarda la Cost., un esempio è la materia della famiglia o il sindacato. Il carattere compromissorio è notoriamente dimostrato dalla oscillazione tra progressi e arretramenti e recuperi della giurisprudenza con dei primi anni.
Riguardo al c.c., si può prendere ad esempio la mediazione tra soluzioni tecniche che rivelano o nascondono opzioni di carattere politico, tra carenze dalla influenza della codificazione francese e quella tedesca con nella materia del contratto la tutela della libera volontà individuale e la protezione dell'affidamento incolpevole ponendo una scelta di c.c. del '42 compiè nel segno del compromesso di diverse idee dalla codificazione apporta attraverso la esperienza della dottrina di cui eravano nutriti i educatori italiani formatisi sulla cultura tedesca pur nella forte esigenza di un codice di matrice francese.
La scelta operata dal legislatore del '42, nel segno del compromesso e della mediazione, non era da ricondurre al confronto di divergenze ideologiche tra le quali occorrono avviarsi, CRITICHE:
- eliminare le norme di intervento pubblico forte nel cod.;
- il cod. è nato vecchio e comunque dovrebbe essere rivalutato in relazione ai radicali cambiamenti stati dai principi su cui era costruito.
Esempi:
- Nel dir. delle persone e delle famiglie, vi è divario tra la risolutività del modello matrimoniale contro le prime del "matrimonio pubblica sicurezza", il cod. si fondava;