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Riassunto esame Psicologia generale della sezione Immagini mentali, Docente Eliano Pessa Pag. 1
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Psicologia generale – Immagini mentali

Nello studio delle immagini mentali si cerca principalmente di capire se le immagini mentali sono

simili o meno alle immagini reali. Nel dettaglio gli studi si focalizzano sui seguenti punti:

Rotazione mentale

• Imagery e grandezza

• Scansione di immagini

• Immagini e forme

• Enfasi sulla percezione

Differenze tra immagini reali ed immagini mentali

non è possibile formare un'immagine se non si sa cosa sia, è invece possibile guardare

• un'immagine senza sapere cosa sia

Le immagini reali possono essere distrutte in maniera arbitraria, nelle immagini mentali

• invece è impossibile distruggere una parte di esse, questo può essere effettuato solo sulla

base delle proprie conoscenze.

Rotazione mentale

Essa consiste nel ruotare un'immagine che si forma nella mente, Gli esperimenti tipici sono quelli

proposti da Shepard e da Metzler, nei quali chiedono ai soggetti di decidere se 2 forme sono uguali

o diverse, la conclusione è che più esse sono ruotate tra di loro più è tempo si impiega a dare

risposta. I principali paradigmi sperimentali utilizzati negli esperimenti sulla rotazione mentale

sono: Paradigma della presentazione simultanea: In esso vengono presentate

• contemporaneamente al soggetto 2 immagini una contiene un pattern di riferimento,

l'altra contiene un altro pattern che può essere una versione ruotata del primo pattern

oppure no. Il compito del soggetto è dire se il secondo pattern è una versione ruotata del

primo oppure no, la variabile dipendente misurata è il tempo che intercorre tra l'inizio

della presentazione dei pattern e la risposta del soggetto.

Paradigma della presentazione successiva: In esso vengono presentate al soggetto 2

• immagini in successione, una contiene un pattern di riferimento, dopo la sua scomparsa

compare la seconda che contiene un altro pattern che può essere o una versione ruotato del

primo oppure no. Il compito del soggetto è quello di dire se il secondo pattern è una

versione ruotata del primo oppure no, la variabile dipendente misurata è il tempo che

intercorre tra l'inizio della presentazione del secondo pattern e la risposta del soggetto.

Paradigma della freccia: In esso viene presentata inizialmente un immagine contente il

• primo pattern. Alla sua scomparsa compare l'immagine di una freccia la quale indica il

verso della rotazione della figura. Il compito del soggetto è quello di dire se il secondo

pattern è una versione ruotata del primo oppure no, la variabile dipendente misurata è il

tempo che intercorre tra l'inizio della presentazione del secondo pattern e la risposta del

soggetto.

Da questi esperimenti si ricava che i tempi di reazione sono direttamente proporzionali agli angoli

di rotazione dei pattern. Inoltre quando superano i 180° i tempi di reazione cominciano a

diminuire. Le conclusioni perciò implicano che:

Rispetto alla rotazione le immagini mentali si comportano come le immagini reali.

• Se l'angolo supera i 180° il senso di rotazione si inverte in modo da percorrere una distanza

• minore.

Immagini mentali e grandezza

Questi studi si sono concentrati sulla grandezza, chiedendosi se si possono rappresentare immagini

grandi o piccole. Gli esperimenti consistevano nel chiedere ad un soggetto di rappresentarsi

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Publisher
A.A. 2015-2016
3 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lavir di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Pessa Eliano.