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POSSIBILI SPIEGAZIONI:

 La sicurezza vs insicurezza è associata con la regolazione delle emozioni negative più implicata nei sintomi

esternalizzanti (disturbi della condotta, impulsività)

 Maggiore capacità di insegnanti e careviger di individuare indicatori esternalizzanti vs internalizzanti

ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO:

I bambini con attaccamento disorganizzato dai 3 ai 6 anni con comportamenti di role-reversing di accudimento o

punitivi verso i genitori mostrano più comportamenti esternalizzanti e internalizzanti a 8 anni

ATTACCAMENTO SICURO E RISCHIO PSICOPATOLOGICO:

Il bambino con un attaccamento sicuro ha una protezione rispetto al rischio psicopatologico ma anche una protezione

nel momento in cui gli capitano cose molto stressanti (es. lutto, malattia, divorzio dei genitori).

 maggiore recovery in caso di patologia

 maggiore resilience/resistenza allo stress

PSICOPATOLOGIA E ATTACCAMENTO: FUNZIONI DI PROTEZIONE:

Attaccamento sicuro: funzione protettiva rispetto ad eventi stressanti dopo i 5 anni:

 Resilience: capacità di fronteggiare eventi stressanti (divorzio, famiglia caotica) senza sviluppare disturbi

esternalizzanti (b. evitanti) o internalizzanti (b. ambivalenti)

 Recovery: capacità di recuperare dopo breve tempo a fronte della comparsa di tali disturbi

I SICURI “GUADAGNATI”, EARNED:

Vengono definiti sicuri “guadagnati” quei soggetti che vengono valutati sicuri con l’AAI, anche se riportano esperienze

infantili difficili. Questi soggetti infatti, pur avendo vissuto vicende avverse nel corso dell’infanzia, sono in grado di

narrare tali esperienze in modo obiettivo, senza mostrare troppo coinvolgimento o eccessivo distanziamento.

Inoltre questi soggetti, pur presentando secondo alcuni una tendenza a sviluppare nel corso della vita adulta stati

depressivi in misura maggiore rispetto ai sicuri “continui”, appaiono in grado di attivare nei confronti dei propri figli

modalità di parenting sensibili anche in condizioni di stress elevato e di intrattenere relazioni sentimentali

soddisfacenti al pari dei sicuri “continui”.

Sono ancora in corso ricerche sui fattori che possono aver contribuito a modificare i modelli di attaccamento infantili,

trasformandoli da insicuri a sicuri. Tuttavia, alcuni ricercatori ipotizzano che uno dei fattori di maggiore importanza nel

determinare la trasformazione dei pattern di attaccamento sia l’incontro con adulti significativi con cui il bambino

possa aver sperimentato relazioni soddisfacenti e, almeno parzialmente, continuative.

Questo riconduce al tema della resilienza, ovvero la capacità del soggetto di superare condizioni avverse senza

esserne sopraffatto.

Alcune ricerche hanno messo in luce l’esistenza di fattori protettivi in grado di facilitare nei soggetti “resilienti”

l’adattamento positivo a circostanze sfavorevoli.

Tra i fattori di protezione compaiono:

- alcune caratteristiche individuali dei bambini: tra cui gli aspetti temperamentali, le competenze cognitive, l’autostima,

l’autoregolazione

- caratteristiche relazionali costituite da almeno una figura genitoriale favorevole o da figure di adulti supportivi

incontrate nel corso dello sviluppo.

- fattori contesuali, riguardanti la qualità dell’istruzione e le reti di sostegno disponibile

- la possibilità di cambiamenti positivi che il soggetto può effettuare durante alcuni “snodi” evolutivi.

In quest’ottica, la resilience si configura come un processo dinamico modificabile nel corso dello sviluppo.

ATTACCAMENTO E PSICOPATOLOGIA NELL’ETÀ ADULTA:

La ricerca ha visto anche che l’attaccamento in età adulta, anche di coppia, è legato a una sintomatologia

psicopatologica. È emerso che nei campioni clinici c’è una maggiore proporzione di attaccamenti insicuri.

Questi soggetti molto spesso hanno esperienze avverse e disorganizzazione rispetto a esperienze traumatiche.

 Attaccamento sicuro: bassa ansia e basso evitamento

 Attaccamento insicuro evitante/distanziante: strategie di regolazione delle emozioni deattivanti (Evitare prossimità,

negare i bisogni di relazione, autosufficienza, paura dell’intimità)

 Attaccamento insicuro resistente/preoccupato: iperattivazione delle strategie di attaccamento (Ricerca di conforto,

dipendenza e Aspettative negative di poterle ricevere)

 Attaccamento insicuro maggiormente associato a differenti patologie vs attaccamento sicuro:

- maggiore vulnerabilità a patologie mentali

- maggiore difficoltà a livello interpersonale

 Importanza tuttavia di altri fattori concomitanti, ad es. life history (abuso, eventi altamente stressanti)

 Attaccamento distanziante porta a disturbi della condotta, disturbi alimentari (anoressia, bulimia, etc.), disturbo della

personalità schizoide ed evitante

 Attaccamento preoccupato porta a disturbo della personalità borderline, disturbi d’ansia, depressione, ma anche

insicurezza.

 Attaccamento insicuro disorientato/disorganizzato porta a disturbo della personalità borderline

PSICOPATOLOGIA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA (SROUFE ET AL., 2005; LYONS-RUTH, 2004;

DAZZI, SPERANZA, 2005):

L’attaccamento insicuro ambivalente, se combinato ad altri fattori di rischio, predispone al rischio di problemi

internalizzanti (es. ansia e depressione), mentre l’attaccamento insicuro evitante a problemi esternalizzanti (es.

aggressività e disturbi della condotta).

L’attaccamento insicuro disorientato/disorganizzato porta a problemi esternalizzanti e sintomi dissociativi

nell’adolescenza

L’attaccamento sicuro risulta protettivo in presenza di altri fattori di rischio per lo sviluppo psicopatologico

IL MALTRATTAMENTO INFANTILE:

Che esperienza avverse può fronteggiare il bambino?

 trascuratezza nelle cure fisiche: bambino malnutrito, malvestito, non ha tutta l’assistenza sanitaria che dovrebbe

avere, ecc…

 maltrattamento fisico, danno fisico o incapacità di prevenirlo: bambino che viene picchiato

 abuso sessuale, sfruttamento sessuale di un bambino o di un adolescente

 abuso emozionale/maltrattamento psicologico, trascuratezza emotiva, rifiuto, denigrazione con aspetti di

persistenza.

Quindi il maltrattamento può essere sia assenza di cure psicologiche sia intrusività e aggressività del genitore.

ALCUNI DATI DI RICERCA ITALIANI:

Da alcune ricerche è emersa una combinazioni di differenti tipi di maltrattamenti: molto spesso queste esperienze

avverse possono essere compresenti, per cui qualcuno che trascura a livello fisico può trascurare anche

emotivamente, ecc…

I padri risultano essere più autori di abuso sessuale e maltrattamento psicologico, mentre le madri risultano essere

maggiormente trascuranti.

I maltrattamenti risultano essere più numerosi nella fascia di età tra i 7 e i 9 anni

Inoltre, le bambine risultano più abusate sessualmente mentre nei bambini sono più presenti gli altri tipi di

maltrattamento

Responsabili della violenza:

 entrambi i genitori: 35%

 il padre: 41%

 la madre: 17%

 cronicità della vittimizzazione (per quanto tempo circa il bambino ha subito queste esperienze di maltrattamento): da

circa 4 anni

CARATTERISTICHE DEL CONTESTO:

Il maltrattamento va visto nel contesto: cosa succede nella famiglia, quanto dura il fenomeno, quanto sono presenti

fattori protettivi.

Molto spesso il bambino che si trova in un ambiente maltrattante/abusante si trova in contesto che viene chiamato

multiproblematico: non c’è solo l’abuso ma spesso c’è una situazione di cauticità della struttura familiare, per cui per

esempio potrebbe esserci una psicopatologia in uno dei due genitori, uno dei due genitori potrebbe far uso di droghe

in modo continuativo, ecc…

 famiglie multiproblematiche con:

- rottura delle barriere genitoriali: non ci sono regole chiare, il bambino viene trattato come un adulto.

- assenza di norme: il bambino può fare tutto quello che vuole.

- psicopatologia dei genitori

- modalità relazionali problematiche

- dipendenza da droga da parte dei genitori

MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO: CARATTERISTICHE:

- disprezzare

- terrorizzare

- isolare

- sfruttare/corrompere

- mancata responsività emozionale

MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO: CONSEGUENZE SULLO SVILUPPO:

Tra le conseguenze del maltrattamento psicologico possiamo trovare:

- nel 70% pattern di attaccamento insicuro

- ritardi nello sviluppo linguistico e cognitivo oltre che socio – emotivo: una scarsa relazione/responsività di un genitore

ha anche un impatto sull’area cognitivo – linguistica nonché nell’area delle problematiche internalizzanti ed

esternalizzanti.

- comportamenti impulsivi e disordini della condotta

- ansie, disturbi del sonno, tentati suicidi, depressione

MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO: UN ESEMPIO:

Un possibile esempio di maltrattamento psicologico potrebbe essere il fatto di essere continuamente esposti a liti dei

genitori. È molto importante anche il livello di sviluppo: quanto più il bambino è piccolo, tanto più è vulnerabile rispetto

ai rischi successivi.

 Come reagisce il bambino in età prescolare se è esposto a conflitti coniugali violenti:

- tentativo iniziale di dare una spiegazione.

- impotenza, non riesce a mettere in atto strategie di coping/fronteggiamento della situazione

- attribuzione di responsabilità da parte del bambino rispetto agli eventi con sentimenti di colpa e di vergogna (“forse

sono stato io cattivo e quindi mi picchiano”). Quindi c’è anche perdita del senso di realtà/di cosa è realmente

successo.

- sentimenti di fallimento e di disistima

TRASCURATEZZA: CARATTERISTICHE:

La trascuratezza si correla anche a situazioni di povertà. La povertà è quindi uno dei fattori di rischio per la

psicopatologia e per un parenting che non funziona.

La trascuratezza:

 riguarda: assenza di cure materiali, educative, sanitarie, ad es. alimentari, può portare anche alla morte: il bambino

non viene mandato a scuola, non viene curato, viene male alimentato.

 si accompagna implicitamente alla trascuratezza emotiva, con indifferenza emozionale, mancato riconoscimento del

bambino

 ha aspetti di cronicità ed è un vero e proprio stile di allevamento

TRASCURATEZZA: CONSEGUENZE:

Un bambino trascurato e non seguito può presentare:

 problemi scolastici, di apprendimento, ritardi nell’acquisizione del linguaggio, distraibilità, difficoltà a concentrarsi

 maggiori attaccamenti insicuri evitanti a fronte di madri non responsive nei primi anni di vita

 condotte disadattive, con disturbi della

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
92 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ali7877 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo socio affettivo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Riva Crugnola Cristina.