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Piaget nel quale il sé del bambino non è differenziato e manca di oggetto
stadio 1 : definito Impulsivo e corrispondente al periodo preoperatorio , nel quale il
bambino scopre che c’è una realtà esterna differente e separata da lui ma ancora
soggiacente ai suoi impulsi e percezioni. Non c’è infatti ancora un sé differenziato dalle
percezioni del soggetto .
stadio 2 : coincide con il periodo operatorio ed è detto fase del Sé “Imperial” , un sé che
riesce ad assumere funzioni di controllo sui propri impulsi che prima erano esercitate dalla
famiglia. Il bambino diventa piu autosufficiente in quanto ha sviluppato un sé che riesce a
coordina le proprie percezioni senza attribuirle automaticamente agli altri.
Stadio 3: transizione dal sé imperial al sé interpersonale (soprattutto con entrata nella
scuola). Il nuovo equilibrio raggiunto tra sé e gli altri fa si che interesse e bisogni diventino
oggetto del sé. Ora il se HA dei bisogni piuttosto che ESSERE costituito da bisogni e puo
dunque riflettere su essi.
Stadio 4 : si costruisce una forma di equilibrio istituzionale che dà origine ad un sé che
rende possibile quella che K. definisce “auto paternità del sé” (passaggio da adolescenza
a prima età adulta)
Stadio 5 : il sé si differenza dalle sue istituzioni : ora il sé ha le sue affiliazioni istituzionali
piu che essere esse. Si crea quindi un nuovo equilibrio interindividuale che da luogo al sé
interindividuale caratterizzato dallo scambio con gli altri e con i sistemi.(es. il soggetto ha
piuttosto di essere la sua attività lavorativa)
III) La centralità dell’esplorazione nel processo di formazione dell’identità
Anche Grotevant puo essere definito un teorico si è interessato molto allo studio del
processi di formazione dell’identità . prendendo come punto di partenza gli studi di Erikson
e di Marcia, egli attua una serie di osservazioni circa il paradigma teorico di quest’ultimo
in particolare afferma che tale paradigma ha messo in evidenza 2 processi fondamentali
nella formazione dell’identità : il processo di esplorazione delle alternative e
quello dell’assunzione di impegno nelle scelte focalizzando la sua analisi soprattutto sul
primo processo che egli vede simile al processo del problem solving (lavoro che se il
soggetto svolge per ottenere info su di sé e sul proprio contesto) .
Tale processo di esplorazione riguarda numerosi ambiti interdipendenti quali quello dei valori
personali , delle ideologie religiose e politiche , dei ruoli sessuali , delle relazioni amicali ,
dell’occupazione professionale . tale processo inoltre è costituito da 4 componenti principali :
1) caratteristiche individuali ; 2) processo vero e proprio della formazione dell’identità in uno
specifico ambito ; 3) contesto di sviluppo del soggetto ; 4) processo di formazione dell’identità
in altri differenti ambiti.
Le caratteristiche individuali sono formate dalle abilità e dagli orientamenti personali del
soggetto che possono favorire il processo di formazione dell’identità . tra essi Grotevant
evidenzia alcuni aspetti correlati alla motivazione ad intraprendere un azione : autostima
(percezione globale del valore personale favorisce l’orientamento esplorativo) ,
autoregolazione ( implica la propensione a cambiare il proprio modo comportarsi in funzione
del contesto in cui si situa il comportamento) , capacità di adattamento (riguarda il grado di
flessibilità di fronte a situazioni nuove e impegnative e costituisce una risorse per l’attività del
problem solving) , apertura a nuove informazioni ed esperienze (orienta il processo di
esplorazione ). Tra le caratteristiche individuali inoltre vi sono anche le abilità cognitive legate
principalmente alla capacità di ragionamento ipotetico-deduttivo.
All’interno del processo di formazione dell’identità in uno specifico ambito , Grotevant
sottolinea in primo luogo l’orientamento ad intraprendere comportamenti esplorativi , nel quale
i fattori personali (vedi su) interagiscono con le pressioni provenienti dal contesto di sviluppo ,
creando le premesse dell’attivazione di un processo esplorativo. Alcuni autori fanno soprattutto
riferimento all’ambito della famiglia , ed evidenziano come l’espressione dell’individualità in un
contesto familiare unito possa facilitare l’esplorazione del senso del sé da parte
dell’adolescente.
Il processo di formazione di identità in uno specifico ambito è costituito anche da un'altra
componente : il processo di esplorazione vero e proprio e il processo di decision-making.
In questo livello l’esplorazione dell’identità puo essere concettualizzata come l’interazione tra
5 elementi che si realizza nel corso del tempo , finalizzata all’assunzione di decisioni ; gli
elementi sono : 1) aspettative iniziali e modi di sentire riguardo ad un particolare dominio , 2)
esplorazione , 3) investimento del tempo , energie , emozioni ed affetti , 4) alternative
concorrenziali , 5) valutazione provvisoria ; tutto cio costituisce il processo di consolidamento
dell’identità a cui segue il processo di valutazione : il soggetto valuta se il nuovo senso di
identità acquisito si adatti a proprio contesto di vita , se si senta soddisfatto del nuovo sé
ovvero se avverta la necessità di apportare cambiamenti nel contesto o ricercarne altri.
La terza componente del modello è il contesto dello sviluppo inteso come cultura e società ,
famiglia e gruppo dei coetanei. Grotevant enfatizza l’importanza del contesto perché p in esso
che il soggetto trova differenti opportunità di scelta inerente i valori , il lavoro futuro , le
relazioni ecc. importante particolare è stata data al contesto familiare visto come punto di
riferimento con il quale l’adolescente puo scontrarsi nella formazione del proprio senso di
identità : offre infatti limiti ed opportunità . anche le relazioni con i coetanei sono fondamentali
in quanto consente all’adolescente di vedere la propria “immagine riflessa” (the looking-glass
self di Cooley) e decidere quindi se respingere o accogliere le nuove dimensioni identitarie.
Anche contesto scolastico e lavorativo influenzano sicuramente formazione dell’identità in
rappresentano un setting nel quale scoprire opportunità , stili di vita e mettersi alla
quanto
prova.
IV) Una prospettiva interdisciplinare : il modello del capitale dell’identità
Il modello evolutivo di Cotè costituisce il tentativo di integrare l’approccio psicologico e
quello sociologico dell’identità (in particolare descrivere la stretta correlazione tra identità e
cultura) ,allo scopo di effettuarne l’analisi dell’identità a 3 livelli tra loro correlati : a) identità
rispetto al livello della struttura sociale , b)identità rispetto a livello dell’interazione ,
c)identità rispetto livello della personalità . (VEDI SCHEMA PAG 73)
A ciascun livello d’analisi , sono associati costrutti sovraordinati che rappresentano 3
differenti periodi di stabilità/cambiamento socio-strutturale (premoderno –moderno –
postmoderno) , corrispondenti alle caratterizzazioni che hanno prevalso nei secoli scorsi
nella cultura occidentale.
Al livello dell’interazione , ai cambiamenti associati alle differenti strutture sociali ,
corrispondono 3 diverse opzioni : posti figurativa , con figurativa e la prefigurativa che
descrivono modalità culturalmente caratterizzate da relazioni nel contesto della
socializzazione .
Nella cultura postfigurativa , (delle società pre- moderne) sono i giovani che apprendono
dagli adulti. Nella cultura configurativa (società moderne) l legame intergenerazionale si
indebolisce e le relazioni tra adulti e giovani si fonda meno sull’autorità degli uni sugli
altri ; i giovani cercano altre fonti cui attingere modelli di identità. Nella cultura
prefigurativa (società cosiddette tardo –moderne) , la distanza tra giovani e adulti aumenta
-i padri hanno poco da insegnare ai figli e questi ultimi diventano i principali artefici e
costruttori della propria identità.
Il modello di Cotè ipotizza che , attraverso l influenza socializzante delle istituzioni , la
cultura alimenti alcune caratteristiche di personalità favorendo lo sviluppo di “caratteri
tipo” che sono quindi le manifestazioni delle interazione tra peculiarità individuali e
pressioni culturali . a questo livello di analisi ( della personalità) , Cotè individua 3
“caratteri tipo” : 1) quello orientato alla tradizione , prevalentemente eteronomo con
ristretta gamma di opzioni di scelta . 2)quello orientato al sé , ad assicurare la conformità
ed esprimere un individualità che si autogoverna , fa delle scelte e prende delle iniziative .
3) quello orientato all’altro ed è caratterizzato dalle insicurezze della società dei consumi
di massa , si pone obiettivi che mutano continuamente e per questo è costretto a
monitorare di continuo l’ambiente sociale. I livelli di analisi e i periodi socio strutturati sono
quindi identificati tramite il nesso identità-cultura.
In questa prospettiva Cotè propone di designare con il termine Identità Sociale la
posizione che l’individuo occupa in una specifica struttura sociale , con Identità Personale
gli aspetti piu concreti dell’esperienza individuale radicata nelle interazioni infine con Ego
Identità il senso soggettivo di continuità della propria personalità (livello della struttura
sociale) . Per tanto si puo dire che la formazione dell’identità sociale è da intendersi come
differente in ciascun tipo di società e correlata allo specifico prototipo culturale per cui
sarà “attribuita” (assegnata sulla base di peculiari caratteristiche del soggetto) , nella
società premoderne , sarà “raggiunta” ( realizzata dal soggetto) nelle società moderne e
“gestita” (frutto di un adattamento strategico) nelle società tardo moderne.
A livello della interazione la formazione dell’identità personale si distingue in eteronoma
(basata sulle aspettative e valutazioni altrui) , individuata (basata sulla produzione di uno
stile personale che orienta verso un integrazione nella comunità) e orientata all’immagine
(basata sulla proiezione di immagini approvata dalla società).
A livello della personalità infine circa la formazione dell’identità , Cotè identifica 2
comp