Estratto del documento

Quando i telespettatori seguono un programma TV cercano di studiare i volti per scoprire eventuali

“infiltrati”, confrontano l’attendibilità delle emozioni provate o delle storie e anticipano le strategie adottate

dai protagonisti. In questo modo si crea una complicità tra l’audience operante “sullo schermo” e l’audience

“davanti allo schermo”, che è dovuta all’attenzione verso i processi psicologici rappresentati. Quando le

persone credono nell’autorevolezza dei mass media, in realtà si autoingannano, in quanto solo per il fatto di

essere stata selezionata, una notizia tende a passare per vera. I media, quindi, dispongono di questa presunta

credibilità, che comporta un effetto di veridizione: la fiducia dei lettori e telespettatori come patto di

veridicità con i media. Le tecniche di veridizione sfruttano tutte quelle risorse che possono far passare come

autorevole e obiettiva una notizia: per esempio, molto frequentemente, la sequenza finale di un servizio

televisivo su un evento proietta l’immagine del reporter ripreso sul luogo dell’evento, appunto per

testimoniare che ciò che si è visto corrisponde al vero.

L’informazione come linfa culturale

Il processo di costruzione delle notizie (newsmaking) rivela lo stretto rapporto che esiste tra la CMM e le

procedure della mente. Infatti gli aspetti più rilevanti della CMM sono l’attendibilità della fonte, l’obiettività

– intesa come fedeltà ai fatti –, l’indipendenza, la completezza, la chiarezza e la comprensibilità del

linguaggio.

I valori-notizia nella “società dell’informazione”

Il giornale risponde al desiderio e all’esigenza umana di partecipare all’evento e di conoscere cosa accade nel

mondo. Il giornale è composto da un tipo di testo, l’articolo, che a sua volta si può dividere in sottocategorie

(editoriale, elzeviro, commento, ecc.) e che è caratterizzato da una serie di elementi:

1. Paratesto, che può essere un titolo o sottotitolo che anticipa il testo vero e proprio, riassumendolo

nei tratti generali, e che tende, il più delle volte, a suscitare l’attenzione del lettore;

2. Testura a piramide rovesciata, quando le informazioni più importanti tendono a occupare la prima

parte dell’articolo.

Quando si costruisce un articolo, la regola è scriverlo rispondendo a cinque domande: “Che cosa è successo?”,

“Chi è stato?”, “Dove?”, “Quando?” e “Perché?”. La teoria massmediologica più importante è la cosiddetta

Agenda setting, secondo la quale la costruzione delle notizie deve avvenire mediante tre meccanismi: la

selezione, la valorizzazione e la narrazione. Dato il grandissimo numero di notizie presenti nella realtà,

bisogna selezionare soltanto quelle potenzialmente “notiziabili”. Le notizie selezionate sono ordinate in

modo diverso, a seconda dell’importanza. Riusciamo a capire il valore di una notizia attraverso:

 La collocazione: ciò che è in prima pagina ha più importanza di ciò che è nell’ultima;

 L’ampiezza, che si può misurare in numero di colonne o di minuti;

 Il supporto iconico: la presenza di foto o filmati testimonia l’importanza data a una notizia. 11

La narrazione agisce in termini di qualità, inoltre è soprattutto attraverso il modo in cui un evento viene

narrato che riusciamo a capire quale sia l’atteggiamento della fonte, cioè se giudica l’evento positivo o

negativo. La stampa e la TV sono due artefatti culturali che forniscono informazioni in modo diverso. Le

notizie dei giornali permettono di approfondire meglio il significato degli eventi, mentre le notizie date dai

telegiornali sono più efficaci e immediate, anche grazie al supporto delle immagini, che tra l’altro inducono

le persone a considerare la TV più affidabile dei giornali. Il telegiornale si rivela una pratica discorsiva molto

utile soprattutto per alcune categorie di persone, come gli anziani o i disabili. Inoltre, anche il ruolo del

conduttore è decisivo perché la sua voce o la sua mimica possono orientare l’interpretazione da dare

all’evento di cui si sta parlando.

Strategie di ricezione delle notizie

Le notizie sono ordinate in base alla loro importanza, tenendo conto delle attese attribuite all’audience.

Quindi il newsmaker deve rispettare alcuni principi generali di funzionamento della mente, e cioè:

 Il bisogno di sorpresa: la notizia colpisce quando ci sono elementi di novità rispetto a quello che è già

noto;

 La preferibilità del negativo: le persone trovano più interessante una notizia negativa rispetto a una

positiva;

 La semplificazione: il testo di una notizia deve essere essenziale e chiaro;

 La sintonia: la notizia è una versione del fatto ispirata all’interpretazione che ne darebbe l’audience.

L’elaborazione cognitiva delle notizie richiede l’attivazione di un filtro che deve operare da “unità di guida”

nell’articolare l’informazione. L’unità di guida controlla il livello di attenzione da dedicare all’informazione e

sceglie il modello mentale disponibile per adattarlo alla comprensione della nuova notizia.

Opinione pubblica e interessi privati

I gruppi e gli individui più sicuri di sé esprimono con forza le loro opinioni e la loro capacità di espressione

risulta maggiore. Quelli che invece temono il confronto di opinioni o hanno paura di incorrere nelle sanzioni

che possono essere comminate dalla società appaiono più deboli e incerti. Dal momento che l’opinione

pubblica è ciò che si può sostenere liberamente di fronte a un uditorio su un argomento controverso, si crea

un meccanismo “a spirale”, dove le credenze attribuite alla maggioranza circolano e si diffondono più

velocemente e facilmente rispetto a quelle attribuite alla minoranza. Dal canto loro, i media possono

influenzare le opinioni, suggerendo che un determinato atteggiamento sia diffuso e condiviso dalla

maggioranza, anche se ciò non corrisponde al vero. I testi di informazione hanno il dovere di tutelare sia il

diritto di cronaca che il diritto di privacy; molto spesso, però, il confine tra “opinione pubblica” e “opinione

privata” non è netto. In questo confine si profilano nuove figure sociali e nuove professioni, come per

esempio il paparazzo, l’ospite di talk show o il confidente pubblico.

La trama contrattuale della notizia

La teoria dell’Agenda setting può essere spiegata anche sotto il profilo psicosociale, mostrando perché la

notizia possa rappresentare sia il modello tradizionale della comunicazione, inteso come scambio di

informazioni, sia il modello contrattuale relativo alla gestione coordinata del nesso “dato-nuovo”.

I fatti come versioni degli eventi

La notizia consente di soddisfare una serie di bisogni come essere al corrente degli avvenimenti del mondo o

condividere gli schemi interpretativi con il proprio gruppo di appartenenza. Da un punto di vista psicosociale,

i processi di sense-making che vengono attivati nell’uso di una notizia mediata innescano relazioni intricate.

Infatti, la notizia rende trasparente la natura costruita delle rappresentazioni sociali della realtà. Un evento

si trasforma in notizia non solo per le procedure relative alla sua costruzione che vengono attivate, ma anche

per le altre clausole del contratto di comunicazione, che stabiliscono vincoli di ordine psicosociale e culturale.

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Possiamo individuare tre tipi di caratteristiche dell’universo discorsivo dove le persone costruiscono un

mondo possibile come “notizia”:

1. Indici di identificazione della fonte (dalla linea editoriale del giornale allo stile dell’articolista)

2. Indici di modellamento del proprio mondo di riferimento (per renderlo distinguibile da quello di altre

fonti)

3. Indici di posizionamento del proprio lettore/ascoltatore modello (in modo da distinguerlo da altre

comunità interpretative)

La notizia, quindi, non si limita a rappresentare la realtà, ma indica anche chi è il suo enunciatore.

Memoria collettiva e affiliazione personale

La disposizione delle notizie nell’agenda quotidiana attiva le procedure a breve termine della memoria

collettiva, mentre i testi di storia, le letterature, i miti o i costumi organizzano procedure a lungo termine. Le

notizie sono quindi risorse per la memoria a breve termine della collettività, soggette a interpretazioni

complesse. Infatti la notizia è un tipo di testo che racchiude una clausola di “memorabilità” degli eventi

trattati, i quali possono essere interpretati in modi diversi. La clausola di “fidelizzazione” del contratto di

informazione stabilisce invece se le procedure di selezione, valorizzazione e narrazioni siano compatibili con

quelle ammesse dal lettore o ascoltatore. Essa è basata, quindi, sul riconoscimento di strategie comuni

all’interpretazione degli eventi. La valorizzazione, infine, è determinata dal doppio vincolo posto dalla

clausola di memorabilità e fidelizzazione, secondo cui una notizia “enfatizzata” dal giornale è in grado di

alimentare la memoria collettiva. Al contrario, una notizia poco valorizzata assegna validità solo alla clausola

di memorizzazione.

L’informazione in una notizia si avvale di risorse espressive basate inizialmente sul linguaggio verbale e sulle

immagini. In sostanza, l’immagine riproduce il fatto, mentre il linguaggio lo commenta. Un particolare tipo di

“testo informativo” che racchiude questo connubio è la “vignetta”, che di solito è posta in prima pagina e dà

un’interpretazione satirica del personaggio o dell’evento che attira la massima attenzione dell’opinione

pubblica. Nella “vignetta” il contratto di informazione è formato dalle clausole della sintesi espressiva della

sinergia cognitiva dei codici utilizzati. Nel caso di notizie che riguardano determinati argomenti, come ad

esempio notizie scientifiche che sollevano questioni morali, sono attivate delle specifiche strategie di

newsmaking, dove la costruzione della notizia deve rispettare le regole seguenti:

1. Il testo deve riportare opinioni autorizzate e legittimate dal loro sapere e dal loro status di studiosi.

2. Le opinioni devono caratterizzare soprattutto gli studiosi di scienze naturali, mentre gli studiosi di

scienze sociali svolgono solo un ruolo di contorno.

3. La fonte discorsiva che alimenta la corrente dei significati all’interno della notizia è un evento

scientifico.

4. La tessitura del discorso intreccia l’as

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Valja di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Mininni Giuseppe.
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