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Regole tacite nella costruzione del discorso giornalistico

1) Il testo deve presentare degli agenti discorsivi legittimati dal loro sapere e/o dal loro status di studiosi;

2) Il peso di tali agenti discorsivi pende a favore degli studiosi di scienze naturali, mentre gli studiosi di scienze sociali svolgono un ruolo di contorno;

3) La fonte discorsiva che alimenta la corrente dei significati presentati in testi di notizie a sfondo bioetico è un evento scientifico che consente di riorganizzare la circolazione del sapere a livello internazionale;

4) La tessitura del discorso procede intrecciando l'asse della conoscenza con quello dell'emozione;

5) La procedura argomentativa sfrutta degli accorgimenti narrativi che richiamano situazioni già sperimentate come problematiche per suggerire la necessità di un equilibrio fra accettazione sociale dei rischi e prevenzione delle degenerazioni estreme (come la clonazione umana);

6) Il...

Contratto di comunicazione stipulato, tende a posizionare il lettore o l'utente radiotelevisivo nel ruolo di spettatore rispetto a un dibattito che trascende ogni sua possibilità di partecipare con la propria esperienza diretta;

L'organizzazione retorica del discorso ricorre prevedibilmente alla metafora-quadro del viaggio che individua le posizioni attuali come una tappa utile, ma destinata a essere superata del futuro.

Le armi dell'informazione

L'espressione "guerra dell'informazione" individua certe pratiche di manomissione della verità cui talvolta ricorrono i portavoce di posizioni belligeranti. La metafora bellica chiarisce che l'informazione può essere uno strumento di difesa e di offesa. Lavorare sulle conoscenze in modo da adattarle agli scopi delle identità in conflitto significa trasformarle in armi di persuasione ricorrendo spesso alle trame di menzogna e di inganno praticabili dai media. Eppure quanto

Lontana sia la pratica discorsiva delle notizie dall'ideale di obiettività cui ancora ispiriamo le nostre attese è testimoniato dalla crescente consapevolezza che l'informazione sia "deformante", "falsa", "di parte".

A colpi di notizie. La scelta della cornice di riferimento entro cui interpretare un qualsiasi evento per trasformarlo in notizia può rispondere a criteri di valore a spettro crescente sui piani economico, politico e culturale, per cui la notizia può risultare "deformata" anche senza un'esplicita volontà di mistificazione. Un esempio: di blocchi planetari.

Le principali procedure di costruzione discorsiva della notizia in direzioni opposte sono:

  1. Agentività. Abbattimento dell'aereo da parte dei sovietici deliberato azione (sabotaggio). Quella compiuta dagli americani inconsulta (tragico errore compiuto da un individuo stressato).
  2. Identificazione. Forte compassione per le

vittime coreane / sovrano distacco da quelleiraniane;

Categorizzazione. Si fa credere che le fonti etichettate abbiano interesse a dare quellaloro versione, al contrario di quelle non etichettate;

Generalizzazione. Nel primo caso l’evento svela la malafede di un’interacostellazione di popoli (discorso morale), nel secondo sollecita la maggior attenzionedei singoli individui (discorso tecnico).

L’informazione-scandalo

Il contrasto fra la tranquillità della normale situazione di fruizione delle notizie e l’abitualedrammaticità del mondo introduce già elementi di dissonanza cognitiva. Questo turbamentoè abilmente sfruttato dal newsmakers. Di solito, il rischio di scandalo viene limitato allatrattazione di particolari oggetti gravati da qualche tabù sociale. La turbolenza introdottadall informazione-scandalo altera i criteri di rilevazione delle salienza ed esalta la portataemozionale degli eventi. Se l’equilibrio tra le

Esigenze della memoria collettiva e quelle della fidelizzazione è sbilanciato a favore di quest'ultima, ci troviamo di fronte a una "campagna di disinformazione". L'informazione fa scandalo quando l'enunciatore allenta i freni inibitori sull'uso tendenzioso del linguaggio che appare quale effetto naturale derivante da un radicato atteggiamento di favoritismo intragruppo. L'evento di cui tratta il testo di notizia colloca l'enunciatore o nel gruppo di chi l'accetta e in qualche modo lo giustifica (in-group) o nel gruppo di chi lo rifiuta ed è interessato a contrastarlo (out-group). Tale orientamento ideologico di favoritismo può esprimersi in molti modi, dalle scelte lessicali e sintattiche che privilegiano significati concreti o posti a un livello di astrazione minore rispetto a quelle seguite per descrivere lo stesso evento da parte dell'out-group. Un ulteriore indicatore di favoritismo è legato

all’esibizione dell’oggettività nella costruzione discorsiva dei fatti (tirare in ballo l’altro, dargli la parola, rinunciare ad avere l’esclusiva…), tutto ciò ovviamente è apparente, la scandalosa efficacia di questa tecnica scaturisce dallapossibilità di tradire l’intenzione dell’altro proprio nel riferirne la parola.

La bomba dei “casi umani”

Le persone si lasciano affascinare preferibilmente dal “perturbante”. La base dell’interesse umano per la cattiva notizia piuttosto che per la buona novella può essere intravista nell’attrazione per la “peripezia” che alimenta il motore narrativo della mente umana. Quando le notizie negative fornite dai media trovano qualche motivo di conferma nell’esperienza personale, le informazioni vengono elaborate in maniera più fine e memorizzate più a lungo. Uno dei tanti cambiamenti che ha investito il

mondodell’informazione mostra come le notizie politiche affrontano sempre meno i grandi temi della sfera pubblica e sono invece invase dai mille pettegolezzi della sfera privata (es. Bill Clinton e Monica Lewinsky). I cosiddetti “casi umani”: storie di ordinaria follia che tracimano da un medium all’altro senza più alcun timore di apparire banali. Ciò si ha perché la competizione economica tra le agenzie di informazione tenta di sfruttare elementari meccanismi psicologici di complicità con i lettori e i telespettatori.

Cap. 4 “Intrattenere”

Premessa

I media svolgono un’importante funzione di intrattenimento non solo per divertimento o per evadere dalla routine quotidiana ma anche per consentire alle persone di <intra-tenersi> cioè coltivare credenze su di sé. La dipendenza delle persone dalle forme di comunicazione sociale non le vincola solo a livello di amputazioni-estensioni corporee ma anche a livello

di penetrazioni ed estroversioni psichiche impadronendosi così, imedia, del nucleo intenzionale dell'attività psichica perché riescono a rimodellare il sistema dellemotivazioni e delle aspirazioni personali; plasmano l'identità personale.

"Lo spettacolo come forma di vita"

I media forniscono occasioni di rilassamento e di scarica della tensione che accumuliamo nella vita quotidiana alimentando nelle persone l'illusione di potersi slegare dalla realtà. La propensione dei media allaspettacolarizzazione traspare in particolar modo dall'utilizzo di una parte della parola inglese entertainment (spettacolo) per cui abbiamo un'informazione spettacolarizzata (infotainment), un'istruzionespettacolarizzata (edutainment), un'esibizione spettacolarizzata di emozioni (emotainment).

"Lo sport non ha rivali"

Il potere costruttivo della realtà esercitato dai media attraverso lo spettacolo è

Meglio rappresentato dallo sport, un gioco che quando entra in campo la competizione, smette di essere gioco comportando l'attenzione dei media tramite gazzette, radio, telecronache. Gli eventi sportivi creano audience per i media i quali ne assicurano la fruizione in diretta perché:

  1. I. i match rappresentano un appiglio per agganciare un livello di realtà pre-mediale.
  2. II. Altre ragioni riguardano l'attesa di regolarità cioè la credenza che il rispetto delle regole sia sufficiente ad alimentare la varietà delle situazioni di gioco e a sostenere le pari opportunità dei giocatori.
  3. III. Infine i programmi di sport attraggono la gente perché alla fine se ne dedurranno vincitori e perdenti, si avrà quindi un esito.

Le tecnologie non consentono solo di partecipare agli eventi sportivi standosene comodamente a casa ma un po' alla volta ci permettono anche di interpretare gli episodi discutibili, un esempio è la moviola.

La televisione utilizza immagini rallentate e primi piani per consentire ai telespettatori di affinare il grado della loro IPS con i giocatori. I corpi e i volti dei giocatori vengono analizzati dai telespettatori che operano da psicologi della domenica.

Tuttavia, i media possono provocare fenomeni pericolosi come giustificare l'aggressività, il sessismo e il razzismo. È stato dimostrato che esiste una correlazione lineare tra il livello di violenza esibita negli sport e il livello di gratificazione dichiarata dagli spettatori (Bryant, Zillmann, Raney, 1998), il che autorizza a credere che lo sport mediatico sia una sublimazione della pulsione di Thanatos che si annida nella psiche umana.

Tale correlazione è più valida per i telespettatori di genere maschile, poiché ogni gioco duro è detto "maschio", avvalorando la tesi che lo sport sarebbe oggetto di fruizione solamente da parte degli uomini. Gli eventi sportivi espongono i media al rischio di diffondere atteggiamenti razzistici.

Perché le competizioni internazionali sono spesso inquadrate da stereotipi come ha dimostrato una ricerca di Blain, Boyle, O'Donnel del 1991 secondo la quale l'analisi dei testi prodotti dai commentatori sportivi di molti paesi europei mostra come tendono a proiettare una serie di stereotipi nazionali sulle rispettive squadre dei vari sport; per esempio i team tedeschi brillano per efficienza organizzativa e mancanza di humour, quelli brasiliani sono un inno alla fantasia e all'imprevedibilità, quelli latini stravaganza e autocontrollo.

"La soap opera non ha rivali" è nata come sceneggiato radiofonico di argomento familiare e sentimentale, essa ha trovato nella TV il mezzo che ha saputo sfruttare al massimo le sue potenzialità comunicative. La soap opera ha un ritmo narrativo che riprende l'andamento sinusoidale (Eco, 1978) già sperimentato dal romanzo Ottocentesco à feuilleton. Infatti le vicende non hanno mai una

soluzione definitiva ma sono intrecciate in modo da rimanere sospese. La soap opera è un genere televisivo flessibile, che si adatta alle
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Publisher
A.A. 2012-2013
61 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher roxx86 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Mininni Giuseppe.