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LO SGUARDO CHE RACCONTA

La critica teatrale traduce l’esperienza di un’opera in

un'interpretazione,un racconto,una valutazione.

Critica deriva dal verbo greco “krino” (separare,scegliere - in

Grecia i kritai erano dieci giudici che votavano per eleggere il

vincitore degli agoni tragici) il critico infatti giudica selezionando chi

merita di essere ricordato tra i tanti, ed è il primo a cui viene chiesto

di percepire i cambiamenti e di portarli alla comunità artistica.

STORIA DELLA CRITICA (segue storia letteratura e teatro)

Dalla letturatura a fine 800 nasce la critica e ai primi del 900 si

inserisce nel mondo degli intellettuali.

Nelle recensioni di inizio secolo nella critica che segue la voglia di

cambiamento del teatro d’arte di (Boutet,

Stanislawskj

il testo drammatico è essenziale,spesso per il

Gramsci, D’Amico)

poco tempo a disposizione,si scriveva prima dell'evento una sintesi

del testo e dopo lo spettacolo si aggiungevano le ultime note critiche

(valutazione degli attori e reazione del pubblico).

Con la rivoluzione teatrale di il critico non si limita

Craig e Appia

più ad analisi teastuali preconfezionate ma deve valutare anche la

seconda mentea diero allo spettacolo che è il regista (spazio scenico,

musiche, lavoro su attori) + tempo per critica. Con il nuovo teatro e

le avanguardie viene considerata la concezione di scrittura scenica

teatro non solo testo ma insieme di entità

Bartolucci:

drammaturgiche da valutare (gesto,oggetto,scrittura

drammaturgica,spazio scenico e suono).

Con teatro di ricerca,teatro laboratorio, anni 70/80 critico diventa

“antropologo”,inizia a seguire da vicino il mondo del teatro,il

laboratorio. Critica nel dopoguerra considerata molto importante

poichè mentre oggi quasi mai si guarda la recensione di uno

spettacolo per decidere di partecipare, prima invece era

fondamentale, e oltre ad una interpretazione costituiva una vera e

propria testimonianza. La critica oggi è detta (festival

impura

perché si trova davanti a un panorama

Contemporanea 03)

sperimentale, transdisciplinare che non coincide più con la realtà che

conosciamo, con un genere o con la tradizione, e quindi l’occhio del

critico deve adattarsi. a questo invece contrappone

Ponte di Pino

la critica che rimane rigido ai canoni del genere, storia, società.

pura

Il futuro della critica è il blog personale di critici, giornalisti che

propongono un diario di viaggio, una prospettica libera e personale.

COME SI DIVENTA CRITICO

All'inizio del Novecento era punto di partenza per letterati,critici

letterari o studiosi che in un modo o nell'altro arrivavano al teatro e

che si risolvevano in altri campi,esempio Gramsci e Gobetti,

Quasimodo —> scrivevano essenzialmente sui quotidiani.Negli anni

'60 il teatro si apre a problemi politici e sociali,diventa anche

momento di attivismo politico. Oggi di può parlare di professione

solo per chi lavora all'interno di redazioni,l'iter principalmenteè

pratica o anche in corsi Universitari.

FASI DELLA CRITICA:

scelta dello spettacolo da vedere

- contatti con la propria testata e con l'ufficio stampa dell’evento

- Sguardo

- Racconto

-

COME SI FA CRITICA

Bisogna trasmettere allo spettatore la propria sensazione ma anche il

senso della performance.Lo stile non dev'essere letterario , no frasi

fatte. Varie visioni: oggettive, soggettive, sguardo aperto, chiuso,

moderno accademico in base a spazio, sensibilità, cultura.

(67’) (Personaggi spicco panorama artistico Pasolini,

Convegno di Ivrea

Bene) —> problema critico

sintetizza le problematiche del critico dal punto di vista

De Marinis

di pubblico e artisti:

- Specializzazione troppo settoriale

- Tendenza a considerare solo il prodotto finito,non il processo

creativo

- Posizione di estraneità rispetto opera artistica

come soluzione propone uno spostamento di posizione del

Volli

critico da mediano fra pubblico e scena a protagonista interno dei

processi. —> critico vive 3 solitudini

De Monticelli

—> Critico anfibio, nasce da letteratura e si risolve nel

Taviani

teatro —> critica come coro greco, porta il mito dell’arte alla

Castellucci

realtà

FONTI: Memoria, Esperienze, Dati Ufficio Stampa, annuari e

riviste periodiche del settore : Patologo, Sipario, Tuttoteatro

APPENDICE era un quotidiano distrubuto ogni giorno

Il quaderno del festival

durante il poi prodotto anche da giornali come

Festival di Santarcangelo,

il Corriere di Romagna, per cinque anni dal 1996. Nasce dalla

voltontà di giovani giornalisti e critici sperimentare nuove tecniche di

informazione. Il Direttore del festival volle scrivere un articolo di

risposta ad una critica negativa di un giovane giornalista su un

gruppo teatrale, ma gli fu impedito perchè la sua firma avrebbe

inevitabilmente coperto quella del ragazzo.

La critica teatrale traduce l’esperienza di un’opera in

un'interpretazione,un racconto,una valutazione.

Critica deriva dal verbo greco “krino” (separare,scegliere - in

Grecia i kritai erano dieci giudici che votavano per eleggere il

vincitore degli agoni tragici) il critico infatti giudica selezionando chi

merita di essere ricordato tra i tanti, ed è il primo a cui viene chiesto

di percepire i cambiamenti e di portarli alla comunità artistica.

STORIA DELLA CRITICA (segue storia letteratura e teatro)

Dalla letturatura a fine 800 nasce la critica e ai primi del 900 si

inserisce nel mondo degli intellettuali.

Nelle recensioni di inizio secolo nella critica che segue la voglia di

cambiamento del teatro d’arte di (Boutet,

Stanislawskj

il testo drammatico è essenziale,spesso per il

Gramsci, D’Amico)

poco tempo a disposizione,si scriveva prima dell'evento una sintesi

del testo e dopo lo spettacolo si aggiungevano le ultime note critiche

(valutazione degli attori e reazione del pubblico).

Con la rivoluzione teatrale di il critico non si limita

Craig e Appia

più ad analisi teastuali preconfezionate ma deve valutare anche la

seconda mentea diero allo spettacolo che è il regista (spazio scenico,

Dettagli
A.A. 2015-2016
5 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anielloferrone@gmail.com di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Promozione e informazione teatrale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Ossicini Charlotte.