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TASSO DI CAMBIO NOMINALE
Esistono due modalità di quotazione del tasso di cambio nominale:
- certo per incerto: il prezzo della valuta nazionale in termini di valuta estera, cioè il numero di
unità di valuta estera (q. incerta) necessarie per acquistare una unità di valuta nazionale (q. certa),
La quotazione è: «x unità di valuta estera per 1 unità di valuta nazionale».
Es. ci vogliono 1,25 USD per acquistare 1 €. = apprezzamento della valuta nazionale.
- incerto per certo: il prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale, cioè il numero di
unità di valuta nazionale (q. incerta) necessarie ad acquistare una unità della valuta estera
considerata (q. certa). La quotazione è: «x unità di valuta nazionale per 1 unità di valuta estera».
Es. ci vogliono 0,80 € per acquistare 1 USD. = deprezzamento della valuta nazionale.
Se si conosce il tasso di cambio €/$ «certoxincerto» (es. 100/80=1,25 da cui 100$/1,25=€80) si
ricava agevolmente anche il suo reciproco $/€ «incertoxcerto» (es. 80/100=0,80 da cui
100$*0,80=€80). 25
I tassi di cambio tra le monete cambiano ogni giorno, anzi ogni minuto del giorno. Queste
variazioni sono chiamate apprezzamenti nominali o deprezzamenti nominali:
- un apprezzamento della moneta nazionale corrisponde ad un aumento del prezzo della valuta
nazionale in termini di valuta estera;
- un deprezzamento della moneta nazionale corrisponde ad una riduzione del prezzo della moneta
nazionale in termini di moneta estera.
Quando un paese opera in un sistema di cambi fissi, nel quale due o più paesi mantengono un
tasso di cambio costante tra le proprie valute:
- gli aumenti del tasso di cambio (rari per definizione) sono chiamati rivalutazioni;
- le riduzioni del tasso di cambio sono chiamate svalutazioni.
Il tasso di cambio è determinato dall’incontro tra domanda ( ) e offerta ( ) di valuta estera.
Nel mercato dei cambi (o mercato delle divise estere) la D e S di valuta sono espresse
da famiglie, imprese e istituzioni finanziarie che acquistano e vendono valuta allo scopo di
effettuate pagamenti internazionali.
Le transazioni che avvengono sul mercato dei cambi sono distinte in base alla data pattuita tra i
contraenti per la consegna effettiva della valuta richiesta:
- mercato a pronti (spot market), ove la consegna della valuta avviene immediatamente, in genere
con consegna differita massima di uno/due giorni. Il prezzo pattuito in riferimento a tale scambio
immediato è definito “tasso di cambio a pronti” (spot exchange rate);
- mercato a termine (forward market), ove la consegna della valuta è fissata ad una data
futura. Il prezzo pattuito in riferimento a tale scambio futuro è definito “tasso di cambio a
termine” (forward exchange rate). TASSO DI CAMBIO REALE
La figura illustra la costruzione di un
tasso di cambio reale - il prezzo dei
beni nazionali in termini di beni
esteri (certoxincerto). Si calcola
moltiplicando il prezzo nazionale
per il tasso di cambio nominale e
dividendo poi per il livello dei prezzi
esteri .
Tasso di cambio reale (R)
certoxincerto incertoxcerto
(prezzo di beni nazionali in termini di beni esteri) (prezzo di beni esteri in termini di beni nazionali) 26
Il tasso di cambio reale è un numero indice e, dunque, non informativo, poiché i deflatori del PIL
usati per costruirlo sono essi stessi dei numeri indice. E’ invece informativo il tasso di variazione
del tasso di cambio reale: se per esempio il tasso di cambio reale tra area euro e USA aumentasse
del 10%, vorrebbe dire che i beni dell’area euro sono più costosi di quelli statunitensi del 10%.
I tassi di cambio reali si muovono nel tempo. Chiamiamo:
- apprezzamento reale un aumento del tasso di cambio reale, cioè un aumento del prezzo relativo
dei beni nazionali in termini di beni esteri (beni nazionali meno convenienti);
- deprezzamento reale una riduzione del tasso di cambio reale, cioè una riduzione del prezzo
relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri (beni nazionali più convenienti).
Esempio
1) TC «certoxincerto» ($/€) = 1,25. Prezzi Big Mac (2,5€ in Italia; 4$ in USA):
2) TC «incertoxcerto» (€/$) = 0,80. Prezzi Big Mac (2,5€ in Italia; 4$ in USA):
Quindi:
- per comprare il Big Mac in Italia ci vuole l’equivalente di 3,12$ in luogo dei $4 in USA;
- per comprare il Big Mac in USA ci vuole l’equivalente di 3,2€ in luogo dei 2,5€ in Italia.
Perciò, in termini relativi, i Big Mac prodotti in Italia sono più convenienti rispetto a quelli prodotti
negli USA.
Conclusione: un deprezzamento del tasso di cambio reale €/$ indica una caduta del potere di
acquisto dell’euro in USA. Ciò può derivare:
- da un aumento dei prezzi USA relativamente ai prezzi dell’UEM, a TC invariato;
- da un deprezzamento del tasso di cambio nominale, a prezzi invariati (a prezzi invariati, il
deprezzamento nominale implica un deprezzamento reale e viceversa).
SQUILIBRIO ESTERO E TASSO DI CAMBIO
AGGIUSTAMENTO AUTOMATICO DELLO SQUILIBRIO ESTERO
Gli approcci per l’aggiustamento automatico della bilancia dei pagamenti sono:
a) approccio elasticità: aggiustamento della BdP tramite variazioni nei prezzi/TC;
b) approccio monetario: aggiustamento della BdP tramite variazioni nei flussi internazionali di
moneta (variazione riserve);
c) approccio keynesiano: aggiustamento della BdP tramite variazioni nel livello del reddito
nazionale ed estero. 27
LE OPZIONI DI INTERVENTO DELLA BANCA CENTRALE
Nel caso di un deficit della bilancia dei pagamenti si avrà sul mercato dei cambi un eccesso di
domanda di divise estere rispetto all’offerta di divise estere:
• in regime di cambi flessibili: avviene un deprezzamento del TC;
• in regime di cambi fissi: le autorità monetarie attingeranno alle riserve ufficiali, cedendo divise
estere in cambio di valuta nazionale. Ciò determina, parallelamente, una riduzione della base
monetaria nel paese (tramite il canale esterno) con riduzione, tramite il moltiplicatore della
moneta, dell’offerta di moneta complessiva.
- Se le autorità di PE vogliono neutralizzare quest’effetto sull’offerta complessiva di moneta in
circolazione, dovranno compensare la riduzione della componente esterna della BM (le riserve
ufficiali) attraverso un incremento della componente interna della stessa. Tali operazioni di
compensazione sono definite politiche di sterilizzazione.
Intervento della BCE in relazione al tasso di cambio euro/dollaro a fronte ad squilibrio della BdP:
Ipotesi: contrazione dell’UEM
(traslazione in )
3 possibili interventi della BCE:
- in cambi flessibili, è il mercato a
determinare il nuovo tasso di cambio ( ):
l’euro si deprezza senza intaccare le riserve
ufficiali;
- in cambi fissi, la BCE deve intervenire
fornendo le divise estere richieste, nella
quantità pari a , riportando l’equilibrio;
- in cambi amministrati, le autorità
monetarie “pilotano” l’euro verso il livello di cambio desiderato, lasciando che il cambio si deprezzi
parzialmente e cedendo divise estere. Nuovo equilibrio in con .
TASSO DI CAMBIO E BILANCIA COMMERCIALE
Una variazione del tasso di cambio, a livello dei prezzi invariato, influenza il saldo della bilancia
commerciale:
> Un deprezzamento del TC ( ), si riflette in un deprezzamento reale di pari ammontare:
dato che i beni nazionali sono più convenienti, in termini relativi, rispetto ai beni esteri, nel nostro
paese si tenderà ad acquistare meno beni di importazione, mentre in altri paesi si tenderà ad
acquistare beni esportati dal nostro paese. Questo determinerà un aumento delle esportazioni
nette ( ).
> Un apprezzamento del TC ( ), si riflette in un apprezzamento reale di pari ammontare:
dato che i beni i esteri sono più convenienti, in termini relativi, rispetto ai beni nazionali, nel
nostro paese si tenderà ad acquistare beni di importazione, mentre in altri paesi si tenderà ad
acquistare meno beni prodotti nel nostro paese. Questo determinerà una diminuzione delle
esportazioni nette ( ). 28
MA ATTENZIONE!!!
Ciò richiede una variazione più che proporzionale di e (altrimenti l’effetto della variazione
TC sarebbe contrario a quello sopra prospettato).
Es. nel caso di un deprezzamento del TC, affinché la BC migliori, le esportazioni devono aumentare
in misura sufficiente e le importazioni diminuire abbastanza da compensare l’aumento dei prezzi
dei beni importati.
Deve essere soddisfatta la CONDIZIONE DELLE ELASTICITA’ CRITICHE (o condizione di Marshall-
Lerner). La condizione di Marshall-Lerner stabilisce che, partendo da una situazione iniziale di
equilibrio, condizione necessaria e sufficiente affinché sia efficace per riequilibrio commerciale
è che la somma delle elasticità delle esportazioni ed importazioni rispetto al TC (entrambe prese in
valore assoluto) sia maggiore dell’unità. In formula:
Le elasticità delle esportazioni e delle importazioni rispetto al TC possono essere definite come il
rapporto fra la variazione percentuale della quantità esportate ed importate e la variazione
percentuale del tasso di cambio. In formula:
Dalla formulazione delle elasticità è possibile ricavare i valori della variazione percentuale delle
quantità esportate ed importate rispetto alla variazione del tasso di cambio:
E’ intuitivo che la condizione sarà verificata solo se e .
NOTA BENE! E’ Importante l’effetto congiunto. Nel caso in cui una delle due domande (quella
nazionale di beni esteri e quella estera di beni nazionali) non reagisse più che proporzionalmente
alla variazione del tasso di cambio, tutto l’onere del riaggiustamento del saldo della BC ricadrebbe
sull’altra:
- se , il saldo della BC, ceteris paribus, resterebbe invariato;
- se , il saldo della BC, ceteris paribus, registrerebbe un peggioramento in luogo del
previsto miglioramento (e viceversa).
Condizioni di validità della condizione di Marshall-Lerner:
1) La BC deve essere in una situazione iniziale di equilibrio: la condizione non è sufficiente se la
BC è in deficit (caso più comune), mentre non necessaria se la BC è in surplus.
2) Analisi di «equilibrio parziale»: le variazioni delle esportazioni e delle importazioni, indotte
dalla variazione TC hanno effetti anche sul reddito, e quindi sui consumi ed ancora sulle
importazioni.
3) Offerta infinitamente elastica: sia le imprese nazionali che quelle estere devono essere in
condizione di (o disposte a) produrre qualsiasi quantità aggiuntiva richiesta (o di ridurre la
produzione a fr