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CONCETTI
PROPOSIZIONI
LEGGI TEORIE
E
VARIABILI
MISURA SCALE DI MISURA
E
CONCETTI
I possono essere:
si riferiscono alla
Osservabili realtà immediatamente osservabile
- si riferiscono a più complessi e
Non osservabili fenomeni non immediatamente osservabili
- non hanno
Astratti nessun riscontro con la realtà
-
Il primo o secondo caso sono di tipo scientifico, il terzo invece va maneggiato con cura e prudenza. Devono
tradurli in definizioni
essere usati con molta cautela, dando ad essi un significato più univoco possibile e
operative.
PROPOSIZIONI mezzo per stabilire le conclusioni;
Le costituiscono il
Derivano momenti e aspetti di indagini precedenti applicabili ai fini della risoluzione di una data
da
situazione problematica.
3 tipi di proposizioni: descrivono il come, il quando e il perché di un fenomeno
DESCRITTIVE
- spiegano il perché del fenomeno preso in esame
ESPLICATIVE
- cercano di prevedere un fenomeno (cercano le previsioni)
PREDITTIVE
- con una certa prevedibilità
secondo la quale Quando abbiamo
LEGGE l’affermazione certi eventi sono regolarmente associati.
La è
raggiunto una conoscenza consolidata della relazione tra 2 fenomeni e siamo in grado di formulare previsioni
attendibili, utilizziamo per la descrizione della regolarità di questa relazione il temine legge.
che raccoglie in se più e più per meglio
TEORIA costruzione complessa concetti proposizioni spiegare
La è la
la realtà. Rappresenta il consolidamento di esperienze ripetute ed il punto di arrivo del nostro sforzo di
concettualizzare, ordinare e collegare tra loro i fatti.
FUNZIONI:
Consentire previsioni di fenomeni complessi per costruire collegamenti tra diversi tipi di conoscenza.
-
- Organizzazione e spiegazione della legge
- Previsione di nuove leggi
proprietà di un fenomeno misurate scientificamente, prevedono più categorie o più valori.
VARIABILI =
TIPI di variabili: intendiamo spiegare (il cui valore dipende dall'altra variabile ma che
DIPENDENTE
- la variabile che
non può influenzarla a sua volta);
descrive la spiegazione ipotizzata (capace di indurre un cambiamento
INDIPENDENTE
- la variabile che
nell'altra);
FISICHE NON FISICHE
- (direttamente osservabili) (non direttamente osservabili);
in genere);
QUANTITATIVE QUALITATIVE
- (variabili variano in grandezza) (variano
cui misurazione non c’è senza soluzione di continuità)
CONTINUE DISCRETE
- (la (misurazione procede
a salti). COSTANTE, concetto il cui valore resta fisso
La definizione di VARIABILE si contrappone a quella di cioè di un
e invariabile.
MISURAZIONE processo collegati concetti astratti indicatori empirici.
= nel quale vengono ad
Quando misuriamo attribuiamo dei valori numerici a oggetti o a eventi (le nostre variabili).
4 scale di misura: scale di classificazione, si suddividono
Scale NOMINALI.
- Sono cioè è il primo approccio nel quale
elementi simili o elementi diversi a cui possiamo associare numeri dal valore simbolico;
scale di classificazione, che di ordine per grandezza;
Scale ORDINALI.
- Sono sia non definiscono
quanto un elemento dista dall'altro;
Tengono conto delle distanze tra le categorie, unità di misura costante;
Scale A INTERVALLI.
- hanno un
richiedono di definire un'unità di misura, la replicabilità della misura. L'unità di misura e lo zero di tale
scala sono arbitrari. valore quantitativo il punto zero assoluto (fisso e non arbitrario)
Scale DI RAPPORTI.
- Hanno un in cui
corrisponde all’assenza di rilevazione di un fenomeno; non hanno numeri negativi, (es. peso ed età).
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI UNO STRUMENTO DI MISURAZIONE:
ricevere le stesse risposte con lo stesso stimolo;
PRECISIONE e AFFIDABILITÀ,
- rilevare variazioni di minore ordine di grandezza;
SENSIBILITÀ,
- capacità di assenza di errori sistematici;
GIUSTEZZA,
- cioè l’esattezza,
ERRORI DI MISURA: derivano da un difetto dello strumento di misura;
STRUMENTO DI MISURA,
- Errori dello da un impianto teorico inadeguato;
METODO,
- Errore del causato
dipende dal rilevatore e dai comportamenti che hanno cambiato i risultati
- Errore nell’ESECUZIONE,
della ricerca; influenzata da
ACCIDENTALI CASUALI
- Errori dipendono dal fatto che ogni operazione fisica è
un’infinità di elementi che variano da momenti a momenti;
selezione.
RELATIVI AL CAMPIONAMENTO,
- Errori cioè quelli di
Cap.2 SCELTA DEL PROBLEMA E DEFINIZIONE DELLE IPOTESI
problema punto di partenza ricerca.
Il è il della
CONDIZIONAMENTI INTERNI,
Nella ricerca sono fondamentali i riconducibili alla figura del RICERCATORE:
prospettiva o quadro di riferimento in
PARADIGMA SCIENTIFICO,
- con il quale il ricercatore si mette
rapporto campo di indagine; o il pensiero della comunità scientifica di cui il
col suo l’ideologia
ricercatore fa parte; finalità impegno che la ricerca, La selezione delle ipotesi,
VALORI influenzano
- del ricercatore, del suo
l’interpretazione del problema; modo di agire, gli strumenti utilizzati
METODOLOGIA
- del ricercatore, per affrontare una ricerca;
CONDIZIONAMENTI ESTERNI:
CONTESTO ISTITUZIONALE NORMATIVO,
- determina condizioni e modalità di trattazione di alcuni
dati; istituzionali
POLITICHE EDUCATIVE DOMINANTI,
- indirizzi che la società esprime attraverso apparati
sistemi di comunicazione;
o di
RISORSE DISPONIBILI
- per la ricerca;
TEMPO DISPONIBILE
Il è un vincolo determinato dalla COMMITTENZA e dal CONTESTO.
Il ricercatore non si limita a descrivere un fenomeno, egli si deve porre degli OBIETTIVI e prima di tutto
formulare delle IPOTESI: ritenuta valida al fine di vagliarne la verità;
L’IPOTESI è un’asserzione non è una domanda ma una
se..., allora).
proposizione formulata per poter essere verificata o falsificata alla fine di una ricerca (es.
verosimile,
Deve fornire una risposta adeguata al problema posto ed essere cioè si deve poter dimostrare ed
ipotizzare.
La formulazione delle ipotesi è la fase più importante secondo Fraisse, in particolare nel momendo
possono essere di 2 tipi:
dell’elaborazione delle ipotesi che
nascono dall’osservazione dei fatti e dagli stimoli del contesto;
Ipotesi INDOTTE,
- nascono da una conoscenza pregressa.
Ipotesi DEDOTTE,
- può essere verificata sul piano logico o empirico e i termini con cui si opera
VERIFICABILE
Un’ipotesi è quando
sono definiti in modo operativo. può essere:
La VERIFICA stessa delle ipotesi
termini del problema sono tutti diretti osservabili;
DIRITTA
- i anzi
è più complessa non è possibile osservarla direttamente,
INDIRETTA,
- l’ipotesi perché ma è possibile
ricavare il comportamento sulla base del loro effetto sulle variabili di esperimento.
APPROCCI E MODALITÀ DIVERSI per procedere all’impostazione e alla
di una ricerca verifica delle ipotesi.
APPROCCI
Abbiamo sei differenti e tre MODALITÀ diverse.
Gli approcci più praticati sono: strumenti conoscitivi di tipo teorico, logico ed
TEORICO,
- volto ad approfondire l’indagine con
epistemologico, ovvero gli apparati concettuali e i costrutti teorici che stanno alla base della ricerca
educativa; storica rigorosa delle fonti e dei diversi
STORICO,
- l’impianto metodologico è basato sull’indagine
paradigmi storiografici che regolano ricostruzione, narrazione e interpretazione degli eventi e delle
dottrine; confronto con altri modelli educativi e sistemi
COMPARATIVO,
- gli studi hanno come obiettivo il
formativi differenti; nella sua
CLINICO,
- quella modalità di ricerca che mette al centro del suo interesse l’uomo,
particolarità e nella sua storia. qualitativa
Questo approccio privilegia l’analisi di singoli casi
individuati; di
RICERCA-AZIONE,
- il modello di ricerca con il doppio termine è un tipo di indagine rivolta all’azione
cambiamento, modo collaborativo di fare ricerca
un con una serie di strumenti solitamente utilizzati
nella ricerca di tipo tradizionale; elementi di innovazione nella pratica educativa
SPERIMENTALE
- è quell’approccio che introduce
scolastica.
MODALITÀ DI RICERCA
DESCRITTIVE controllato rilievo di dati
Ricerche (interpretazione di eventi o situazioni attraverso un osservazioni, interviste e
presenti al ricercatore o ricavabili da documentazione statistica
direttamente (es.
inchieste);
FASI: analisi del problema, formulazione di un’ipotesi, selezione degli strumenti, raccolta dati, analisi e
interpretazione.
BASATE SULLE CORRELAZIONI esaminano i fenomeni senza intervenire
(si su di essi per alterarli, se non per
RELAZIONALE
rilevare i dati: si analizzano i rapporti tra le variabili per vedere se vi sono relazioni significative;
PREDITTIVA si parte da dati già raccolti per esaminare altri possibili incroci);
SPERIMENTALI verifica gli effetti di un intervento del ricercatore (che manipola una o più variabili
verificare la natura del rapporto tra le due variabili.
su una variabile dipendente. OBIETTIVO
indipendenti) =
MODELLI DI ESPERIMENTO
CLASSICO:
MODELLO DI ESPERIMENTO FASI:
− Misura variabile dipendente,
della
− Introduzione variabile indipendente
di una (che ipotizziamo causa di modifiche alla variabile
dipendente),
− Misura variabile dipendente.
della
DISEGNO SPERIMENTALE: confrontare due gruppi tra loro, i quali sono equivalenti.
si usa quando possiamo
tener conto di tutte le variabili e creare gruppi omogenei
Il ricercatore deve (con le stesse qualità).
FASI:
− Definizione modello teorico complessivo,
− Definizione ipotesi causale,
− Definizione variazione che conferma l'ipotesi,
− Definizione dell’ambiente in cui si svolge l’esperimento,
− Isolare x e y,
− Misurare y,
− Introdurre x,
− Misurare y primo,
− Controllare set dell’esperimento.
VANTAGGI: stabilire relazioni asimmetriche tra variabili, effettuare un maggiore controllo, svolgimento
longitudinale, ridurre le dimensioni del campione;
SVANTAGGI: rischio produzione situazioni artificiali, rischio reattività dei partecipanti, rischio di
generalizzazioni.
FATTORI ERRORE leg