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Riassunto esame Pedagogia Sperimentale, docente G. De Simone, libro consigliato Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Pietro Lucisano, Anna Salerni Pag. 1 Riassunto esame Pedagogia Sperimentale, docente G. De Simone, libro consigliato Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Pietro Lucisano, Anna Salerni Pag. 2
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CONCETTI

PROPOSIZIONI

LEGGI TEORIE

E

VARIABILI

MISURA SCALE DI MISURA

E

CONCETTI

I possono essere:

si riferiscono alla

Osservabili realtà immediatamente osservabile

- si riferiscono a più complessi e

Non osservabili fenomeni non immediatamente osservabili

- non hanno

Astratti nessun riscontro con la realtà

-

Il primo o secondo caso sono di tipo scientifico, il terzo invece va maneggiato con cura e prudenza. Devono

tradurli in definizioni

essere usati con molta cautela, dando ad essi un significato più univoco possibile e

operative.

PROPOSIZIONI mezzo per stabilire le conclusioni;

Le costituiscono il

Derivano momenti e aspetti di indagini precedenti applicabili ai fini della risoluzione di una data

da

situazione problematica.

3 tipi di proposizioni: descrivono il come, il quando e il perché di un fenomeno

DESCRITTIVE

- spiegano il perché del fenomeno preso in esame

ESPLICATIVE

- cercano di prevedere un fenomeno (cercano le previsioni)

PREDITTIVE

- con una certa prevedibilità

secondo la quale Quando abbiamo

LEGGE l’affermazione certi eventi sono regolarmente associati.

La è

raggiunto una conoscenza consolidata della relazione tra 2 fenomeni e siamo in grado di formulare previsioni

attendibili, utilizziamo per la descrizione della regolarità di questa relazione il temine legge.

che raccoglie in se più e più per meglio

TEORIA costruzione complessa concetti proposizioni spiegare

La è la

la realtà. Rappresenta il consolidamento di esperienze ripetute ed il punto di arrivo del nostro sforzo di

concettualizzare, ordinare e collegare tra loro i fatti.

FUNZIONI:

Consentire previsioni di fenomeni complessi per costruire collegamenti tra diversi tipi di conoscenza.

-

- Organizzazione e spiegazione della legge

- Previsione di nuove leggi

proprietà di un fenomeno misurate scientificamente, prevedono più categorie o più valori.

VARIABILI =

TIPI di variabili: intendiamo spiegare (il cui valore dipende dall'altra variabile ma che

DIPENDENTE

- la variabile che

non può influenzarla a sua volta);

descrive la spiegazione ipotizzata (capace di indurre un cambiamento

INDIPENDENTE

- la variabile che

nell'altra);

FISICHE NON FISICHE

- (direttamente osservabili) (non direttamente osservabili);

in genere);

QUANTITATIVE QUALITATIVE

- (variabili variano in grandezza) (variano

cui misurazione non c’è senza soluzione di continuità)

CONTINUE DISCRETE

- (la (misurazione procede

a salti). COSTANTE, concetto il cui valore resta fisso

La definizione di VARIABILE si contrappone a quella di cioè di un

e invariabile.

MISURAZIONE processo collegati concetti astratti indicatori empirici.

= nel quale vengono ad

Quando misuriamo attribuiamo dei valori numerici a oggetti o a eventi (le nostre variabili).

4 scale di misura: scale di classificazione, si suddividono

Scale NOMINALI.

- Sono cioè è il primo approccio nel quale

elementi simili o elementi diversi a cui possiamo associare numeri dal valore simbolico;

scale di classificazione, che di ordine per grandezza;

Scale ORDINALI.

- Sono sia non definiscono

quanto un elemento dista dall'altro;

Tengono conto delle distanze tra le categorie, unità di misura costante;

Scale A INTERVALLI.

- hanno un

richiedono di definire un'unità di misura, la replicabilità della misura. L'unità di misura e lo zero di tale

scala sono arbitrari. valore quantitativo il punto zero assoluto (fisso e non arbitrario)

Scale DI RAPPORTI.

- Hanno un in cui

corrisponde all’assenza di rilevazione di un fenomeno; non hanno numeri negativi, (es. peso ed età).

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI UNO STRUMENTO DI MISURAZIONE:

ricevere le stesse risposte con lo stesso stimolo;

PRECISIONE e AFFIDABILITÀ,

- rilevare variazioni di minore ordine di grandezza;

SENSIBILITÀ,

- capacità di assenza di errori sistematici;

GIUSTEZZA,

- cioè l’esattezza,

ERRORI DI MISURA: derivano da un difetto dello strumento di misura;

STRUMENTO DI MISURA,

- Errori dello da un impianto teorico inadeguato;

METODO,

- Errore del causato

dipende dal rilevatore e dai comportamenti che hanno cambiato i risultati

- Errore nell’ESECUZIONE,

della ricerca; influenzata da

ACCIDENTALI CASUALI

- Errori dipendono dal fatto che ogni operazione fisica è

un’infinità di elementi che variano da momenti a momenti;

selezione.

RELATIVI AL CAMPIONAMENTO,

- Errori cioè quelli di

Cap.2 SCELTA DEL PROBLEMA E DEFINIZIONE DELLE IPOTESI

problema punto di partenza ricerca.

Il è il della

CONDIZIONAMENTI INTERNI,

Nella ricerca sono fondamentali i riconducibili alla figura del RICERCATORE:

prospettiva o quadro di riferimento in

PARADIGMA SCIENTIFICO,

- con il quale il ricercatore si mette

rapporto campo di indagine; o il pensiero della comunità scientifica di cui il

col suo l’ideologia

ricercatore fa parte; finalità impegno che la ricerca, La selezione delle ipotesi,

VALORI influenzano

- del ricercatore, del suo

l’interpretazione del problema; modo di agire, gli strumenti utilizzati

METODOLOGIA

- del ricercatore, per affrontare una ricerca;

CONDIZIONAMENTI ESTERNI:

CONTESTO ISTITUZIONALE NORMATIVO,

- determina condizioni e modalità di trattazione di alcuni

dati; istituzionali

POLITICHE EDUCATIVE DOMINANTI,

- indirizzi che la società esprime attraverso apparati

sistemi di comunicazione;

o di

RISORSE DISPONIBILI

- per la ricerca;

TEMPO DISPONIBILE

Il è un vincolo determinato dalla COMMITTENZA e dal CONTESTO.

Il ricercatore non si limita a descrivere un fenomeno, egli si deve porre degli OBIETTIVI e prima di tutto

formulare delle IPOTESI: ritenuta valida al fine di vagliarne la verità;

L’IPOTESI è un’asserzione non è una domanda ma una

se..., allora).

proposizione formulata per poter essere verificata o falsificata alla fine di una ricerca (es.

verosimile,

Deve fornire una risposta adeguata al problema posto ed essere cioè si deve poter dimostrare ed

ipotizzare.

La formulazione delle ipotesi è la fase più importante secondo Fraisse, in particolare nel momendo

possono essere di 2 tipi:

dell’elaborazione delle ipotesi che

nascono dall’osservazione dei fatti e dagli stimoli del contesto;

Ipotesi INDOTTE,

- nascono da una conoscenza pregressa.

Ipotesi DEDOTTE,

- può essere verificata sul piano logico o empirico e i termini con cui si opera

VERIFICABILE

Un’ipotesi è quando

sono definiti in modo operativo. può essere:

La VERIFICA stessa delle ipotesi

termini del problema sono tutti diretti osservabili;

DIRITTA

- i anzi

è più complessa non è possibile osservarla direttamente,

INDIRETTA,

- l’ipotesi perché ma è possibile

ricavare il comportamento sulla base del loro effetto sulle variabili di esperimento.

APPROCCI E MODALITÀ DIVERSI per procedere all’impostazione e alla

di una ricerca verifica delle ipotesi.

APPROCCI

Abbiamo sei differenti e tre MODALITÀ diverse.

Gli approcci più praticati sono: strumenti conoscitivi di tipo teorico, logico ed

TEORICO,

- volto ad approfondire l’indagine con

epistemologico, ovvero gli apparati concettuali e i costrutti teorici che stanno alla base della ricerca

educativa; storica rigorosa delle fonti e dei diversi

STORICO,

- l’impianto metodologico è basato sull’indagine

paradigmi storiografici che regolano ricostruzione, narrazione e interpretazione degli eventi e delle

dottrine; confronto con altri modelli educativi e sistemi

COMPARATIVO,

- gli studi hanno come obiettivo il

formativi differenti; nella sua

CLINICO,

- quella modalità di ricerca che mette al centro del suo interesse l’uomo,

particolarità e nella sua storia. qualitativa

Questo approccio privilegia l’analisi di singoli casi

individuati; di

RICERCA-AZIONE,

- il modello di ricerca con il doppio termine è un tipo di indagine rivolta all’azione

cambiamento, modo collaborativo di fare ricerca

un con una serie di strumenti solitamente utilizzati

nella ricerca di tipo tradizionale; elementi di innovazione nella pratica educativa

SPERIMENTALE

- è quell’approccio che introduce

scolastica.

MODALITÀ DI RICERCA

DESCRITTIVE controllato rilievo di dati

Ricerche (interpretazione di eventi o situazioni attraverso un osservazioni, interviste e

presenti al ricercatore o ricavabili da documentazione statistica

direttamente (es.

inchieste);

FASI: analisi del problema, formulazione di un’ipotesi, selezione degli strumenti, raccolta dati, analisi e

interpretazione.

BASATE SULLE CORRELAZIONI esaminano i fenomeni senza intervenire

(si su di essi per alterarli, se non per

RELAZIONALE

rilevare i dati: si analizzano i rapporti tra le variabili per vedere se vi sono relazioni significative;

PREDITTIVA si parte da dati già raccolti per esaminare altri possibili incroci);

SPERIMENTALI verifica gli effetti di un intervento del ricercatore (che manipola una o più variabili

verificare la natura del rapporto tra le due variabili.

su una variabile dipendente. OBIETTIVO

indipendenti) =

MODELLI DI ESPERIMENTO

CLASSICO:

MODELLO DI ESPERIMENTO FASI:

− Misura variabile dipendente,

della

− Introduzione variabile indipendente

di una (che ipotizziamo causa di modifiche alla variabile

dipendente),

− Misura variabile dipendente.

della

DISEGNO SPERIMENTALE: confrontare due gruppi tra loro, i quali sono equivalenti.

si usa quando possiamo

tener conto di tutte le variabili e creare gruppi omogenei

Il ricercatore deve (con le stesse qualità).

FASI:

− Definizione modello teorico complessivo,

− Definizione ipotesi causale,

− Definizione variazione che conferma l'ipotesi,

− Definizione dell’ambiente in cui si svolge l’esperimento,

− Isolare x e y,

− Misurare y,

− Introdurre x,

− Misurare y primo,

− Controllare set dell’esperimento.

VANTAGGI: stabilire relazioni asimmetriche tra variabili, effettuare un maggiore controllo, svolgimento

longitudinale, ridurre le dimensioni del campione;

SVANTAGGI: rischio produzione situazioni artificiali, rischio reattività dei partecipanti, rischio di

generalizzazioni.

FATTORI ERRORE leg

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
13 pagine
18 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eli16 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia sperimentale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof De Simone Giuseppe.