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4.2 IL MODELLO DELL’AZIONE CONGIUNTA
Modello per l’azione congiunta contrasta il rischio che si instaurino relazioni in cui gli attori hanno
valori di esperienza
rapporti diseguali o asimmetrici. Si basa su bisogni umani fondamentali: (fare
valori di affermazione/influsso
esperienza di fiducia in sé)e (avere l’opportunità di agire).
Modello: opportunità di dare e ricevere nel contesto di un processo cooperativo fondato sul rispetto
reciproco. Azione congiunta = tutte le parti possano esprimere e scambiarsi pensieri e idee.
espressiva
4 funzioni fondamentali: funzione (= quali opportunità hanno i nostri partner di esprimere
sociale
se stessi mediante la creatività?); funzione (quali opportunità hanno i nostri partner di agire
informativa
insieme, conoscersi?); funzione (quali opportunità hanno di scambiarsi informazioni?);
controllo
funzione di (quali opportunità hanno di influire e controllare il processo di sviluppo?).
Molti studi dimostrano: che i genitori vogliono essere ascoltati, ma si sentono incompetenti rispetto
ai docenti, e molto distanti da loro. che gli insegnati non vogliono discutere con i genitori di
argomenti educativi ed hanno difficoltà a comunicare con loro, perché dialogano sempre con gli
20
adolescenti (il modo di dialogare è diverso). I genitori dicono che più che comunicare i docenti
informano.
Il modello dell’azione congiunta prevede varie forme di incontri, per informare e comunicare con i
genitori e con gli allievi. (i 4 gruppi di domande sopra dovrebbe essere utilizzabili in tutti i contesti).
3 fasi per avere l’incontro:
DISCUSSIONE PREPARATORIA, = insegnante e alunno, e figlio e genitori preparano un
elenco con gli argomenti da affrontare nel colloquio (l’elenco rende meno frequente l’insorgere
di fraintendimenti). Molte scuole creano un momento specifico per questo momento anche al di
fuori dell’orario scolastico.
FOGLIO DI COMUNICAZIONE, = permette ai genitori di individuare e riflettere sui temi che
potranno essere affrontati nel colloquio. Per i docenti è una sorta di ordine del giorno.
COLLOQUIO = nessuna delle parti deve presentarsi al colloquio avendo già preso delle
decisioni. Le decisioni vengono prese nella discussione.
Benefici di questo modello rendere più chiari i ruoli svolti dalla classe, dalla famiglia, dalla scuola, e
dalla comunità locale. 21
CAPITOLO 10:PAOLA DUSI
GENITORI D’ALTROVE E SCUOLA PRIMARIA ITALIANA.
COSTRUIRE FUTURO PER I PROPRI FIGLI
sistema famiglia = realtà dinamica in continua trasformazione.
Il migrazione
La costringe le famiglie d’altrove a ricollocarsi in un nuovo mondo, RIPENSARE IL
PROPRIO MODO DI ESSERE FAMIGLIA. Nei nuovi contesti si affacciano nuovi bisogni, paure. Nel
paese adottivo, sia adulti che minori incontrano difficoltà, entrambi cercano di ricostruire le relazioni.
1. GENITORIALITA’ IN CAMMINO adulti processo di rifondazione dell’identità
Migrazione = evento sociale traumatico in cui non
può più essere ciò che si era prima ma non è nemmeno possibile essere un soggetto nuovo, SI E’
SOGGETTI IBRIDI, SOGGETTI IN TRASFORMAZIONE.
RETI ETNICHE:
Per le famiglie migranti essenziali le una risorsa per rassicurare i coniugi che
permette loro di sostenere la fatica della genitorialità. Per un positivo inserimento nella società
reciproco riconoscimento tra paese d’arrivo e i suoi nuovi membri
adottiva, serve un (processo
molto lungo).
2. IL RAPPORTO CON LA SCUOLA ITALIANA SCUOLA
Il compito di proteggere i bambini durante la migrazione è molto più difficile. La è il nuovo
capacità di accogliere o di escludere i migranti è la porta
mondo, che testimonia la per entrare
nella società del paese d’arrivo. Rapporto migranti – scuola molto complesso.
Scuola che vuole offrire il meglio a TUTTI i suoi alunni deve anche assumersi delle funzioni che
normalmente sono a carico della famiglia, come far apprendere la lingua del paese ai bambini,
scuola avvicinare i genitori
processi di affiliazione alla società elettiva, costruire l’identità. La deve
d’altrove e aiutarli ad abitare il loro nuovo paese. 22 ABITARE essere
ABITARE = essere nella pienezza del poter essere sé. IO SONO = IO ABITO.
preservato dalla minaccia. l’essere oggetto di cura.
L’essenza dell’abitare è
3. CON VOCI DIVERSE: LA PAROLA AI GENITORI
Dalle interviste ai genitori d’altrove sono emerse alcune dimensioni essenziali del rapporto scuola –
famiglia.
ASPETTATIVE VERSO LA SCUOLA: preoccupazioni per i genitori per il successo scolastico e
l’inserimento nel gruppo dei pari dei figli. I genitori d’altrove = estrazione sociale medio – bassa,
scuola
situazione economica difficile, e condizioni abitative precarie. Quindi la è uno dei pochi
luoghi in cui cercano di guadagnarsi il riscatto sociale. Tra i genitori c’è un approccio
luogo istituzionale
strumentale (per definire la scuola) scuola = che ha il compito di dare le
basi per la realizzazione professionale e sociale dello studente. Per la famiglia d’altrove la
scuola è un investimento affinché i figli possano avere un vita migliore della loro.
genitori sperano in un buon
PREPARAZIONE ADEGUATA PER UNA VITA FUTURA: i
futuro per i figli, questo dà senso ai loro sacrifici. paragoni con la loro
I genitori fanno
scuola il paragone non è a favore dell’Italia, la nostra scuola non è all’altezza delle loro
aspettative, soprattutto in relazione all’impegno che è chiesto ai ragazzi (> impegno nelle scuola
straniere). Alla scuola le famiglie d’altrove chiedono di offrire ai figli le competenze e le
conoscenze necessarie per farsi strada nella vita.
INTEGRAZIONE DEI FIGLI: LA RELAZIONE TRA PARI: il successo scolastico nasce anche da
buon clima relazione
un in classe, quindi se il bambino è accolto non solo dalle insegnanti ma
anche dai suoi compagni. Nella scuola avviene la condivisione di cultura, sapere, habitus che
sono estranei alla famiglia da cui l’alunno proviene. Se i bambini non sono accolti il rifiuto
alimenta in loro la rabbia perché il mondo non li accetta così come sono. La rabbia esprime la
sofferenza per l’ingiustizia di essere rifiutati per il solo motivo di essere diversi. La
differenza = ciò che rende gli uomini essere singolari, ciò che li rende tali, un unicum ciò che
ci fa crescere gli uni accanto agli altri. AMICIZIA fra i pari = essere tra gli altri nell’affetto e nella
comunicazione fra bambini metodi più efficaci per
solidarietà. La è uno dei
l’apprendimento della nuova lingua. L’amicizia tra bambini = fondamentale per il benessere
dei nuovi arrivati. Il SENTIRSI PARTE è indispensabile per mettersi in gioco. ESSERE
ACCETTATI = potersi riconoscere ed essere riconosciuti come membri della società in cui si
L’essere è sempre essere con e nell’essere con è il con a fare l’essere.
sta crescendo. 23
INADEGUATEZZA PARENTALE: timori legati all’apprendimento perché sono consapevoli
che i loro bimbi hanno più bisogno di attenzione e perché sanno di non poterli aiutare perché
e i genitori
non conoscono in modo adeguato la lingua ( quindi niente aiuto nei compiti a casa
si sentono impotenti). mancano le reti parentali e
Poi timori anche economico – lavorativi
amicali quindi ai bambini è chiesto di crescere più in fretta e di affrontare le cose in modo
LA POSSIBILITÀ DI AFFIDARE I FIGLI AI CENTRI
autonomo. Aspetto importante: che li
seguano nei compiti e nel sostegno linguistico (soprattutto se anche la mamma lavora).
4. L’ISTITUZIONE E I SUOI DOCENTI
Scuola e famiglia = espressione della collettività di appartenenza. Ma la famiglia d’altrove non
il rapporto con gli insegnanti è complesso
condivide questa cultura quindi e contradditorio, ma
rivela un bisogno della famiglia di essere rassicurata e sostenuta nella sua funzione.
4.1 RICHIESTE D’AIUTO
Genitori migranti chiedo aiuto alle insegnanti, attraverso appelli silenziosi (sguardi) soprattutto per
chiede > attenzione per i loro figli che non sanno la lingua perché l’aiuto a casa questi bimbi non lo
possono avere. Oggi poca attenzione ai processi e molta ai risultati si perde di vista la validità di un
sapere consolidato.
i compagni possono essere utili per l’apprendimento.
Anche Perché l’apprendimento è una pratica
sociale ha luogo nel mondo insieme agli altri. E i genitori sono contenti se il loro bimbo è vicino ad un
italiano perché promuove l’apprendimento del figlio.
Genitori d’altrove vogliono che la scuola sia un luogo di apprendimento anche per i loro figli e che
possono evitare loro il rischio dell’emarginazione.
Genitori faticano ad esprimere il loro punto di vista con gli insegnanti perché pensano possano esserci
conseguenze negative per il figlio.
4.2 SENTIRSI ACCOLTI
può rassicurare i genitori
La scuola circa la loro capacità di seguire i figli nel percorso scolastico.
Sostenendo i genitori si sostengono anche gli allievi che avranno vicino adulti meno ansiosi e più
sicuri. Il sostegno emotivo – informativo per le famiglie d’altrove è essenziale. La maestra = il trait
d’union con il nuovo mondo, è una porta che si apre sul futuro della propria famiglia.
4.3 COMUNICARE ED ESSERE INFORMATI
Stile comunicativo importante per le famiglie d’altrove perché se le insegnanti sono accoglienti e
disponibili, le madri dei bambini si sentono più libere di parlare con le insegnanti quando avranno dei
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LO STILE RELAZIONALE DEL DOCENTE fa la differenza
problemi: deve basarsi
sull’accoglienza, comprensione, rassicurazione.
Il modo di entrare in relazione con la scuola e i suoi docenti è una questione soggettiva, varia da
persona a persona. La mancanza di comunicazione genera disorientamento nel bimbo, perché è
costretto a confrontarsi con due modelli educativi diversi.
4.3.1 STILI EDUCATIVI
Uno degli aspetti che sorprende i genitori d’altrove è il rapporto tra alunno e professore. In Italia dicono
che c’è meno rispetto in relazione al rapporto che c’è per esempio in Africa. Lo stile che noi in Italia
abbiamo è troppo PERMISSIVO = teso alla soddisfazione delle richieste del figlio, e pronto a
giustificare o