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INDIVIDUO ENTITA’

in sviluppo non come tabula rasa che l’ambiente plasma, ma

 DINAMICA perché in relazione con l’ambiente.

sistema di sistemi interagenti:

SVILUPPO come individuo e ambiente =

 reciprocità

bidimensionalità =

Ambiente non è limitato, ma interconnesso a più sistemi ambientali.

 16

SISTEMI INTERAGENTI

Contesto ecologico come una serie di INCLUSO L’UNO

NELL’ALTRO come: Più vicini alla persona. Dove le persone creano la loro

MICROSISTEMI realtà e dove avvengono le interazioni faccia a faccia.

(es. casa, scuola, amici). relazioni

(meso = di mezzo) le che si creano nei

MESOSISTEMI microsistemi. Relazioni in cui c’è ESPERIENZA DI VITA. (es.

relazioni casa-scuola, casa-quartiere).

Eventi che avvengono e che hanno impatto su di noi,

ESOSISTEMI ci condizionano anche se non siamo partecipanti attivi.

(es. per il bimbo piccolo il luogo di lavoro dei

genitori.)

MACROSISTEMA Modelli ideologici/valori di una cultura.

3. Dall’incontro con l’alterità naturale alla comunicazione ambientale oggi.

comunicazione

La è un processo: MULTIDIMENSIONALE, RELAZIONALE, NEGOZIABILE. Noi

qualcosa con qualcuno

possiamo comunicare (transitivo) o (intransitivo).

COMUNICARE “rendere trasmissibile”

Dall’etimologia = = mettere in comunione. Per

quanto riguarda le questioni dell’ambiente non siamo solo spettatori ma anche attori. 

comunicazione ambientale diventa diritto di cittadinanza. Comunicazione ambientale

scambio di informazioni e significati tra un emittente ed un destinatario

= qualsiasi

relativamente all’ambiente. assiomi:

Studiosi di Palo Alto: PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE. 5

1. “NON SI PUO’ NON COMUNICARE”: anche il silenzio comunica qualcosa. Non

comunichiamo solo con le parole, ma anche con il linguaggio non verbale.

2. “OGNI COMUNICAZIONE HA UN LIVELLO DI CONTENUTO E UNO DI RELAZIONE”:

contenuto = cosa dico. Relazione = in che modo lo dico.

3. “OGNI COMUNICAZIONE HA PUNTEGGIATURA CHE DETERMINA LA SEQUENZA DI

EVENTI”: che da senso alla situazione.

4. “POSSONO ESSERCI COMUNICAZIONI ANALOGICHE O NUMERICHE”: analogiche

(non verbale), numeriche (verbali).

5. “LE COMUNICAZIONI POSSONO ESSERE DI TIPO SIMMETRICO O COMPLENTARE”:

simmetrico = le persone sono sullo stesso piano (amici, colleghi); complementare =

le persone sono su piani diversi (paziente-medico, educatore-educando). 17

EMITTENTE

Il processo comunicativo è creato da: (chi dà l’informazione), da un

DESTINATARIO CODICE

(chi riceve la notizia). Entrambi utilizzano un COMUNICATIVO (ossia

CANALE

in che modo comunicano) e un (attraverso cosa comunicano). In alcune

FONTI DI DISTURBO

comunicazioni possono esserci anche (cioè che rende difficile la

MESSAGGIO

comunicazione). Inoltre abbiamo anche un (cioè cosa si comunica) e un

FEEDBACK (ciò che il destinatario rimanda al mittente).

Distinguiamo 3 livelli di comunicazione: contenuti

Relativo ai detti a voce o messi per

VERBALE iscritto. aspetti di contorno

Relativo agli (es. il tono di voce

PARAVERBALE usato) modo.

NON VERBALE Non è relativo al contenuto ma al

Il modo (= il non verbale) in cui si comunica è più importante rispetto alla questione

paraverbale e verbale.

comunicazione verbale promuovere comportamenti tutela

La a favore della

dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile e si sviluppa grazie a campagne di informazione

(sensibilizzare la società ai problemi per stimolare la consapevolezza).

In alcuni casi si parla di ECO-INFORMAZIONE attraverso il turismo, campagne di

MARKETING.

sensibilizzazione, campagne politiche utilizzato anche il

 incoraggia i

CATTIVA INFORMAZIONE: fenomeni di BUONA INFORMAZIONE:

green-washing comportamenti che favoriscono e

= aziende che utilizzano tutelano l’ambiente,

l’ambiente per accaparrarsi i clienti basandosi su valori

fingendo di favorire l’ambiente (es. etico-comunicativi.

ferrarelle, coca-cola). 18

Parte II

CAP. 1: LA RIFLESSIONE PEDAGOGICA ATTUALE IN RAPPORTO ALLE AMBIGUITA’ E ALLE PROSPETTIVE

DELLO “SVILUPPO SOSTENIBILE”.

1. Il concetto e i principi dello sviluppo sostenibile

Concetto di sviluppo sostenibile = ambivalenza semantica perché è legato alla crescita

SOSTENIBILITA’

quantitativa ed economica. quindi si utilizza il termine che deriva da

 equilibrio

sostenere (uomo che sostiene l’ambiente o ambiente che sostiene l’uomo?) =

tra diverse dimensioni ambientali umani.

da sostenere nel tempo sia elementi che

SOSTENIBILITA’ NEI DOCUMENTI:

a) 1972 CONFERENZA DI STOCCOLMA: sull’ambiente umano.

principi di libertà, uguaglianza

Afferma i e diritto di tutti ad adeguate condizioni di vita.

risorse naturali devono essere tutelate

Anni ’70 = consapevolezza che le della Terra

attraverso delle strategie e che la natura ha un ruolo importante nell’economia.

Il principio 21 “le nazioni hanno il diritto sovrano di sfruttare le risorse e la responsabilità

di assicurare che le attività svolte non causino danni all’ambiente degli altri stati” si

parla ancora di dominio dell’uomo sulla ambiente, ma si aggiunge la TUTELA

L’uomo responsabilità di protezione miglioramento

RESPONSABILE. quindi ha la di

dell’ambiente.

1987 RAPPORTO BRUNDTLAND:

b) our common future

(BRUNDTLAND = nome del primo ministro norvegese del tempo). Parla dello sviluppo

sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la

sostenibile uno

capacità delle generazioni future di sviluppare i propri bisogni.

La sostenibilità unisce due dimensioni:

GIUSTIZIA INTERGENERAZIONALE: ossia GIUSTIZIA INTRAGENERAZIONALE: implica

equità presente parità di accesso alle risorse.

tra la generazione e la la

futura.

generazione

= quindi il pianeta non è visto come un serbatoio inesauribile di risorse, ma è un sistema

Sostenibilità relazioni tra attività umane e biosfera.

finito dotato di vincoli. = insieme di 19

1992 SUMMIT DI RIO DE JANEIRO:

c) agenda 21

Principio 2 della dichiarazione: simile al principio 21 di Stoccolma (sfruttare le risorse ma

senza danneggiare). partnership globale

Principio 7: “Gli stati devono cooperare in uno spirito di per

proteggere l’ecosistema terrestre”.

AMBIENTE SOCIETA’

La sostenibilità ha 3 pilastri: = cura, tutela e protezione; = rispetto delle

ECONOMIA quando c’è

persone; = dalla quale dipendono sia l’ambiente che l’uomo 

equilibrio c’è sostenibilità (oggi purtroppo prevale solo l’economia).

Lo sviluppo ambientale comprende: conservare l’ambiente

Capacità di nel tempo e

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE nello spazio = preservare la biodiversità

Capacità di generare in modo duraturo lavoro e

SOSTENIBILITA’ ECONOMICA uso razionale delle risorse

reddito con un

garantire modo equo)

Capacità di (in condizioni

benessere opportunità

di umano e accesso alle

SOSTENIBILITA’ SOCIALE (es. avere una casa, delle cure sanitarie)

Dobbiamo prendere atto che la crisi ambientale non si dovrebbe affrontare dopo, ma si

dovrebbe PREVENIRE per far ciò serve educazione (ma anche riassetti politici e

quotidiani). SOSTENIBILITA’ COME CONDIVISIONE DI UN SISTEMA DI VALORI:

DIMENSIONI VALORI

della sostenibilità associati

Sostenibilità sociale Equità, pace e diritti umani

Sostenibilità ecologica Rispetto della diversità e tempi biologici

Rispetto dello sviluppo locale

Sostenibilità economica

crisi ambientale crisi di valori

La è un dato di fatto che si esprime anche in una fino ad

CRISI NOOLOGICA

arrivare ad una (= inquinamento mentale, infatti noologico rimanda ai

pensieri).

Crisi non deve essere vista solo come cosa negativa, ma può essere anche

un’opportunità per cambiare può aiutarci a vivere in modo più sobrio e a riflettere sui

bisogni reali. 20

Anni ’60-’70 si agiva sulla paura = emergenza e allarmismo poi si passa alla

PARTECIPAZIONE (con i documenti di Rio 92, Johannesburg, Kyoto 2005/2007, Rio +20, e

con il DESS = Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014).

[abbiamo visto il video della bambina che zittisce il mondo ad una conferenza

sull’ambiente importanza della azioni e non solo delle parole].

DICHIARAZIONE DI RIO del 1992 27 principi come: integrazione, equità, riduzione della

povertà, prevenzione, responsabilità comune. Da questa dichiarazione si crea un

l’AGENDA 21

documento importante (sia a livello globale, che a livello locale). Agenda

identifica alcuni gruppi sociali che servono per avere sostenibilità

21 le donne, i

bambini/giovani, popolazioni indigene, le organizzazione non governative, lavoratori e

sindacati, imprese, agricoltori, comunità tecnologica = università.

KYOTO paesi

PROTOCOLLO DI è un accordo internazionale, che impegna i

 

industrializzati a ridurre del 5% le proprie emissioni di gas o polveri sottili per

contrastare il riscaldamento climatico (= fenomeno allarmante nell’ultimo periodo).

non è partito fino al 2005

Questo protocollo (anche se è stato sottoscritto nel 1997

ed è stato allungato fino al 2020). Ad oggi gli USA non hanno ancora ratificato il

protocollo infatti molti Stati hanno firmato, ma non tutti hanno rispettato gli

impegni presi (i più inefficienti la Spagna, la Finlandia e l’Italia che dopo gli anni ’90

è migliorata).

DESS Decennio ONU per l’Educazione allo sviluppo sostenibile 2005

= il 2 marzo si

 

2014.

è concluso nel Offre la possibilità di cercare per il futuro un equilibrio che

riesca a conciliare: crescita economica, tutela dell’ambiente, e aumento e

diffusione del benessere sociale.

Dalla questione ambientale all’ EDUCAZIONE AMBIENTALE che si sviluppa soprattutto

anni ’60.

negli

EDUCAZIONE AMBIENTALE scopo fondamentale è

= insieme di interventi educativi il cui

concorrere alla soluzione dei problemi ambientali mediante lo sviluppo della sensibilità

delle conoscenze, valori e atteggiamenti ritenuti necessari per una corretta gestione

dell’ambiente. (di solito viene vista come educazione scientifica, ma in realtà ha al

Dettagli
A.A. 2015-2016
35 pagine
10 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sonia.filippini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia dell'ambiente e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Birbes Cristina.