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LA SCUOLA COME SISTEMA
Centralità relazione di bambini ed adulti. Nido-Scuola = SISTEMA DI SISTEMI
è posta sulla
sistema di relazioni e comunicazioni tra bambini, insegnanti e genitori.
Relazioni anche spaziali: sezioni contigue non separate dai corridoi, ampi spazi (piazza
spazi più contenuti
centrale come i nostri saloni), ma anche in grado di favorire
l’esperienza di piccolo gruppo trasparenze
e il gesto individuale, interne (vetrate) e
esterne.
Ambiente che consente l’abitabilità di tutti e i tre i soggetti favorisce il SENTIRSI BENE.
Istituzione scolastica percepita come ORGANISMO VIVENTE = che si modifica, si
Nido-Scuola garantire identità nel
trasforma, cresce e invecchia. Il deve poter
cambiamento, memoria del passo e memoria del futuro.
materiali salvaguardare
Gli spazi devo essere concepiti con che sappiano al massimo i
bisogni di sicurezza e i desideri di autonomia espressi a quell’età.
Nido = ambiente GIAPPONESE perché è simbolico, metaforico, sensoriale, accogliente.
LUOGO
Per essere luogo di produzione e di conoscenza deve essere concepito come
DELL’AGIRE (importanza al fare e meno al parlare). E’ nell’azione (quando viene riflettuta)
che si costruisce la differenziazione da cui prende forma il soggetto conoscente,
l’oggetto conosciuto e gli strumenti della conoscenza.
LUOGO EMPATICO, fornire senso
Ma anche capace di cogliere e al vissuto delle persone
che lo abitano (Per il bambino: esprimere le sue potenzialità, esplorare, comunicare con
gli altri. Per l’educatore: sentirsi integrato con i bambini, genitori e colleghi, sentirsi
sostenuto nei progetti. Per il genitore: si essere accolto, informato e potersi incontrare con
altri genitori e educatori per collaborare). 4
Giovedi 05 maggio 2015
PAROLE CHIAVE – I PARTE
COMPLESSITA’ MORBIDA =
a) ecosistema (anche il nido ha delle parti che sono in relazione
soggetto
fra di loro) diversificato, stimolante ed accogliente, dove il è all’interno della
collettività, spazi di privacy.
ma ha anche Luogo in cui possono convivere più
dimensioni fra loro contrapposte. Uno spazio che si costruisce attraverso un equilibrio
tra opposti = fusione di polarità distinte (es. dentro e fuori = territorio, comunità;
rispetto dell’altro, ascolto:
materialità (il setting) e immaterialità (le relazioni). C’è
STRATEGIA DELL’ATTENZIONE. Attenzione
Strategia dell’attenzione
: indica la disponibilità all’ascolto e all’accoglienza.
all’altro come valore, attenzione alle differenze. Ascolto sia come metafora di relazioni
contesto
multiple ma anche come forma di dialogo e scambio. Obiettivo creare un
empatico per l’ascolto del bambino.
RELAZIONE
b) = il nido è un ambiente che si qualifica per le relazioni che si creano
SPAZIO RELAZIONALE = tessuto denso di informazioni, senza regole formali ma che
valorizza la spontaneità del bambino, spazio integrato dove predomina la questione
qualità estetica
delle relazioni. In questo spazio la dipende, anche, dalla qualità delle
connessioni = ESTETICA DEL LINK.
modi d’uso e le connessioni fra le cose.
Estetica del link
: studia i (Bateson per estetico
intende = sensibile alla struttura che collega). Il nido è strutturato non da codici formali,
ma dalla qualità e intensità delle connessioni e esperienze attivate (con altri campi del
sapere). scuola aperta alla città
OSMOSI
c) = la deve essere l’essenza della società. quindi anche
le caratteristiche dello spazio sono ibride come quelle della città. Il nido deve
trasmettere i suoi valori i valori
attraverso il proprio progetto pedagogico, e assorbire
della comunità in cui si trova (= scambio dentro e fuori). capacità di esplorare
POLISENSORIALITA’ =
d) i bambini nascono con una grande
attraverso i sensi scoprire attraverso il corpo. Navigazione sensoriale che esalta la
SINESTESIA, fondamentale per i processi cognitivi e di formazione della personalità.
no soluzioni standard per tutti,
Importante la percezione della differenza ma spazi
polisensoriali. Un
Sinestesia
: evocazione di un canale sensoriale tramite un altro registro sensoriale.
senso nutre l’altro (per i bambini è molto semplice).
EPIGENESI
e) = capacità di adattare ed evolvere i propri processi evolutivi. Ambiente
essere flessibile nel tempo e manipolabile
scolastico deve perché i bambini abitano
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costruendo luoghi all’interno del luogo dove si trovano.
lo spazio Lo spazio deve anche
Spazio trasformabile
mutare, essere modificato dai processi di AUTO APPRENDIMENTO.
= in grado di consentire modi diversi di abitarlo, che consente di essere personalizzato.
Lo spazio deve essere in grado di mutare ed evolversi secondo il progetto culturale di
chi lo abita.
Autoapprendimento
: atto di apprendimento = atto unico ed originale. E’ il soggetto che
Apprendere è una scelta in libertà e di
decide, sceglie se e quando apprendere.
libertà del soggetto stesso.
PEDAGOGIA DELL’ASCOLTO di Reggio Children.
L’ascolto implica la relazione sia con sé stessi, che con gli altri che con la natura. Apre
alla sensibilità, all’accoglienza, al dialogo con gli altri, al confronto (si deve essere almeno
in 2 persone), alla comunicazione e al supporto degli educatori.
bambino: costruttore attivo
Idea di della propria conoscenza, ricco di risorse e con
potenzialità diverse, con il desiderio di dare senso a ciò che fa = osservatore e scopritore.
tenga conto della soggettività
Importante che nella progettazione si di ogni persona per
poter stimolare la sua partecipazione = che è legata a processi di scoperta.
gioco e il divertimento
La realtà di Reggio è una scuola dove dominano il che si
emozioni varie professioni:
intrecciano con le del bambino. In queste realtà sono presenti
pedagogisti
insegnanti, e artisti.
INSEGNANTE ARTISTA
= non invadente, sa = laureati al Dams (o accademie
ascoltare, non è solo un semplice di arti e spettacolo). Si occupano di
esecutore di programmi. E’ partecipe alla proporre attività che si integrano con
costruzione dell’identità del bimbo. quelle abituali dei bambini. Creano
laboratori/atelier
riflessione. dove i bambini
Stimola il bambino alla possono fare esperienze visive e pratiche
(es. laboratorio della luce)
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Lunedi 09 maggio 2016
PAROLE CHIAVE – II PARTE
persone collaborano obiettivo comune.
COMUNITA’ =
f) insieme di che verso un “Un nido è
un tipo di scuola speciale in cui gli esseri umani sono invitati a crescere nella mente,
nella sensibilità e nell’appartenenza ad una comunità più ampia.” (Jerame Bruner).
quindi necessità di stimolare le conoscenze, ma anche la socializzazione. Scuola
basata sulla PARTECIPAZIONE e su una COMUNANZA di valori e di obiettivi. Questa
comunanza genera le caratteristiche spaziali della scuola, come la centralità
pedagogica della piazza, la non-gerarchia degli spazi, l’orizzontalità dell’impianto
distributivo generale. Nella comunità si condivide qualcosa di significativo che rende i
membri uniti e interdipendenti. La comunità è un antidoto ai rischi dell’egoismo e
dell’individualizzazione. Varie tipologie di comunità: religiosa, minorile, socio-sanitaria,
socio-assistenziale, ma anche molteplici comunità all’interno di un’unica comunità (es.
il nido, comunità di genitori, bambini. educatori).
empatia
Comunanza: come = vicinanza che ci lega agli altri, che consente a ciascuno di
riconoscere l’altro e di riconoscersi nell’altro.
Partecipazione
: le famiglie sono soggetti attivi = componente essenziale per il processo
educativo. Strumenti per stimolare la partecipazione: incontri quotidiani personali,
dialoghi pubblici, comunicazioni affidate alle immagini oltre che alle parole. Queste
senso di appartenenza
realtà esprimono di tutti i protagonisti.
Perché partecipare alla comunità? Perché con gli altri si impara meglio rafforza
Si apprende l’uno DALL’ALTRO e l’uno CON l’altro.
l’identità e l’apprendistato cognitivo.
Infatti siamo tanti sguardi sul mondo, nessuno è uguale ad un altro tenere in
quindi
considerazione anche il punto di vista degli altri è arricchente. Il soggetto si mette in
gioca e dialoga con gli altri.
Gruppo = qualcosa di più della semplice somma delle parti.
Teoria sistemica Ha una
struttura propria, e i membri sono interdipendenti. Lewin, il gruppo lo definisce come
“totalità dinamica”. laboratorio per
COSTRUTTIVITA’
g) = scuola come grande atelier di ricerca,
l’apprendimento sia individuale che di gruppo, luogo di COSTRUTTIVISMO, dove si può
elaborare un’ECOLOGIA DELL’ARTIFICIALE.
Costruttivismo (autori come Bateson, Lewin): la conoscenza è una costruzione
permanente che l’individuo fa elaborando ed organizzando i dati che egli percepisce
composizione della conoscenza
quando agisce nella e sulla realtà. La non avviene in
a rete.
modo progressivo e lineare, ma 7
Il costruttivismo è l’orientamento di tutto il volume. Principi fondamentali: la
conoscenza si crea attraverso una costruzione attiva del soggetto; la conoscenza è
collegata al contesto (soggetto + ambiente = collegati interattivamente); conoscenza
che nasce dalla collaborazione crea più significato.
Apprendimento significativo:
PIAGET: apprendimento per assimilazione AUSUBEL: 3 caratteristiche per avere
e accomodamento. Il soggetto assimila apprendimento significativo: il contenuto
dall’ambiente e poi lo riadatta dando un deve essere significativo, il soggetto deve
già possedere delle conoscenze, ci deve
significato. essere la motivazione all’apprendimento.
Altri autori come:
- Gardner ha parlato di intelligenze multiple (ad oggi più di 9), ognuno di noi ne ha
alcune che sono più sviluppate (logico-matematica, spaziale, linguistica,
esistenziale, naturalistica).
- Vygotskij: mette in luce il linguaggio dell’interazione sociale.
- Bateson: parla di ecologia della mente = senso della conoscenza attraverso lo
scambio interattivo.
Quindi nella prospettiva pedagogica vediamo l’apprendimento come processo di
interazione sociale valorizzando l’ESPERIENZA.
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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