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Può comportare l’uso di più disegni della ricerca. Ne presenteremo tre tipi:

• I disegni sperimentali:

• I disegni quasi-sperimentali: i soggetti non sono assegnati in modo casuale ai gruppi

sperimentali e di controllo. Nella ricerca valutativa non è possibile assegnare i soggetti in

maniera del tutto casuale. Per questo, i ricercatori progettano disegni che possono fornire

ugualmente una valutazione del programma. Alcuni esempi di disegni quasi sperimentali

possono essere:

− Disegno di serie-temporali: per illustrare i disegni che riguardano serie temporali (in cui la

misurazione avviene nel corso del tempo) valuteremo il significato di alcuni dati ipotetici.

− Gruppi di controllo non equivalenti: quando i ricercatori non possono creare i gruppi

sperimentali e di controllo assegnando i soggetti casualmente, possono comunque trovare un

gruppo di “controllo” preesistente abbastanza simile al gruppo sperimentale, chiamato

gruppo di controllo non equivalente.

− Disegno di serie temporale con gruppo di controllo (multiple time-series design): A volte il

processo della valutazione può essere facilitato dall’analisi di più serie temporali. Il disegno

di serie temporale con gruppo di controllo è una versione migliorata del disegno con gruppi

di controllo non equivalenti. Il vantaggi di questo disegno è permettere di fare un confronto.

L’aspetto fondamentale della valutazione è che deve sempre avvenire fra serie comparabili.

• La valutazione qualitativa: a volte le valutazioni quantitative strutturate possono condurre a

risultati qualitativi inaspettati. La ricerca valutativa più efficiente combina gli aspetti qualitativi e

quelli quantitativi. La comparazione statistica è utili, ma lo è pure la conoscenza profonda del

processo che produce i risultati osservati – o impedisce che accadano.

I problemi logistici

La logistica è la situazione in cui i soggetti fanno ciò che dovrebbero fare, li strumenti della ricerca

sono distribuiti e restituiti e le persone eseguono altri compiti poco impegnativi.

Esempi: motivare i marinai (p.413), controllo amministrativo (p.415).

L’uso dei risultati di ricerca

Un altro elemento della ricerca valutativa che coinvolge aspetti della vita reale riguarda l’uso dei

risultati. Poiché lo scopo è stabilire il successo/fallimento degli interventi sociali, il proseguimento

o l’interruzione di un programma dipenderò molto probabilmente dall’esito della valutazione. Nella

realtà non è così semplice. Vi sono fattori che interferiscono. Vi sono altri motivi per cui i risultati

non possono essere ignorati: le implicazioni non sempre sono comprensibili per coloro che non si

occupano di ricerca sociale, i risultati della valutazione potrebbero contraddire credenze

profondamente radicate, gli interessi acquisiti.

La metodologia di Sabido

Uno degli esempi più noti di metodologia è quella elaborata da Miguel Sabido per valutare i

programmi intrattenimento (vedi pagina 421).

Gli indicatori sociali

Lo sviluppo e il monitoraggio degli indicatori sociali, riguarda la creazione e l’analisi di statistiche

aggregate che riflettono le condizioni sociali di una società di un gruppo sociale. I ricercatori usano

gli indicatori sociali in modo simile a come gli economisti usano indicatori economici. Le indagini

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sull’uso degli indicatori sociali procedono in due direzioni: da un lato i ricercatori stanno

sviluppando indicatori sempre più raffinati, cercando di trovare indicatori di una variabile generale

che possono essere più utili per monitorare la vita sociale; dall’altro, alcune ricerche cercano di

scoprire relazioni fra variabili all’interno della società.

La simulazione con il computer

Una delle prospettive più interessanti degli indicatori sociali risiede nella possibilità di effettuare

simulazioni con il pc, Quando i ricercatori formulano equazioni matematiche per descrivere le

relazioni che collegano le variabili sociali fra loro, tali equazioni possono essere memorizzate nel

computer.

L’etica e la ricerca valutativa

Poiché inserita negli eventi della vita quotidiana, la ricerca valutativa implica particolari problemi

morali. Per via della sua natura è strettamente intrecciata con la vita reale. Valutiamo un programma

per capire se produce un risultato. Alcune persone vorranno che i risultati siano di un certo tipo e

altre di un altro. I ricercatori non devono farsi influenzare da altre persone o da motivi personali.

13 – L’ANALISI QUALITATIVA (P.432)

Questa analisi tratta i metodi per esaminare i dati sociali senza convertirli in numeri.

Collegare la teoria e l’analisi

I metodi di ricerca qualitativa comportano una continua relazione fra la raccolta dei dati e la teoria.

La raccolta dei dati, l’analisi e la teoria sono intrecciate molto strettamente. Teoria di Strauss e

Corbin: la teoria è composta da “relazioni plausibili fra concetti e serie di concetti”. Le relazioni

sono plausibili in quanto rappresentano la migliore comprensione di come funziona la vita. Se la

nostra ricerca conferma una serie di relazioni fra concetti particolari possiamo avere maggiore

fiducia che quanto abbiamo scoperto corrisponda alla realtà sociale.

La scoperta delle strutture

Jhon Lofland e i suoi colleghi suggeriscono sei modi diversi per cercare modelli e strutture di uno

specifico argomento di ricerca:

1. Frequenza: con quale freq. hanno luogo i comportamenti;

2. Magnitudo: qual è il livello di “violenza”;

3. Strutture: quali sono le tipologie del comportamento;

4. Processi: c’è un ordine preciso in cui si verificano gli atteggiamenti?

5. Cause: quali sono le cause;

6. Conseguenze: quali sono gli effetti;

Questo tipo di approccio è chiamato cross-case analysis, ovvero un’analisi trasversale in quanto

analizza contemporaneamente più casi. M. Huberman e M. Miles descrivono due strategie per

analizzare i dati secondo questa prospettiva: analisi case-oriented e l’analisi variable-oriented che

è incentrata invece sulle variabili. L’analisi variable-oriented dovrebbe aver lo scopo di ottenere una

descrizione parziale e generale utilizzando poche variabili. Nell’analisi case-oriented, il ricercatore

indaga approfonditamente un caso. Un caso non può costituire una teoria, per questo si parla di

cross-case analysis, in cui il ricercatore osserva altri soggetti esaminando tutti i dettagli della loro

vita.

La grounded theory

Ovvero lo sviluppo di una teoria in maniera induttiva. Questo approccio parte dall’osservazione dei

casi. La grounded theory è stata elaborata da sue sociologi Glaser e Strauss nel tentativo di

approfondire la loro ricerca nel campo della sociologia medica. Oltre al principio fondamentale,

induttivo, di costruire la teoria dai dati, uno degli aspetti che caratterizzano questo metodo è

l’analisi comparativa dei dati raccolti.

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4 fasi del processo:

- Comparare gli incidents applicabili a ciascuna categoria;

- Integrare le categorie e le loro proprietà

- Delimitare la teoria

- Scrivere la teoria

La semiotica

E’ la scienza dei segni e studia i segni e il loro significato. E’ spesso associata all’analisi del

contenuto anche se può essere applicata in vari contesti di ricerca.

I significati che oggi sappiamo sono costruiti socialmente. L’analisi semiotica cerca di scoprire i

significati intenzionali o non intenzionali attribuiti ai segni.

L’analisi della conversazione

Lo scopo dell’etnometodologia è scoprire gli assunti impliciti e le strutture della vita sociale.

L’analisi della conversazione cerca di perseguire questo obbiettivo esaminando con attenzione il

modo in cui le persone conversano. Silverman David, individua tre assunti fondamentali della CA:

1. La conversazione è un’attività socialmente strutturata e comprende ruoli stabiliti; 2. Si può

comprendere una conversazione solo nel proprio contesto, ogni conversazione avrà un significato

diverso; 3. Studia la struttura di significato della conversazione attraverso una trascrizione rigorosa

delle conversazioni.

L’analisi dei dati qualitativi

L’attività che presenteremo è sia un’arte, sia scienza. Pertanto, non vi sono regole precise. Queste

attività possiedono convenzioni e tecniche stabilite.

La codifica

E’ la classificazione e la divisione in categorie di singole parti di dati. Queste procedure permettono

al ricercatore di recuperare il materiale più tardi. La codifica e il collegamento con i concetti è

essenziale e richiede un sistema molto più raffinato di quanto possa fare una serie di cartelle

cartacee. L’unità di codifica è un’unità standardizzata di analisi identificata prima di effettuare

l’analisi. Il principio per organizzare la codifica qualitativa è il concetto, L’unità di testo appropriata

per la codifica potrebbe cambiare per ciascun documento.

Come dovrebbero essere le categorie di codificazione? Glaser e Strauss rilevano che è possibile

codificare i dati per testare ipotesi che sono state generate dalle teorie precedenti. La teoria

suggerirebbe i codici nella forma variabili. In questa sezione concentreremo la nostra attenzione sul

processo più comune della codifica aperta (logico punto di partenza per la codifica qualitativa nel

metodo della grounded theory). Vi sono altri due metodi per effettuare la codifica: la codifica

assiale (cerca di definire i concetti centrali, comporta un raggruppamento dei dati più analitico) e la

codifica selettiva (cerca di identificare il codice centrale della ricerca, quello più dominante e

generale).

Aggiungere promemoria (memoing)

Nella grounded theory, il processo della codifica comporta molto di più di una semplice

categorizzazione di parti di testo. Dopo aver codificato i dati è possibile aggiungere promemoria per

fissare le nostre note e quelle dei colleghi. Le note dei codici identificano le etichette dei codici e i

loro significati. Sono molto importanti perché molti dei termini che usiamo con un significato

tecnico possiedono anche un significato nel linguaggio comune. Le note teoriche riguardano una

serie di argomenti e riflessioni sulle dimensioni e sui significati profondi dei concetti. Le note

operative riguardano aspetti metodologici. I promemoria sono scritti durante la raccolta dei dati.

Mappe concettuali

I programmi per l’analisi qualitativa

Il computer ha portato grandi innovazioni e vantaggi per la ricerca. Le innovazioni dell’informatica

sono state applicate anche all’analisi qualitativa. (=> Vedi lista programmi da pagina 446 a 454).

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L’analisi qualitativa dei dati qu

Dettagli
A.A. 2014-2015
19 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.marzucco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia e tecnica della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Di Fraia Guido.