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PRINCIPALI PROBLEMATICHE ORGANIZZATIVE DELLA FORZA VENDITA
Struttura della forza vendita:
La forza vendita può presentare una organizzazione basata su diversi criteri, tra loro combinabili:
- Criterio Geografico: è quello più diffuso e comporta l’assegnazione ad ogni venditore di una certa
zona (area, provincia, regione) nella quale si accorda l’esclusiva di vendita della gamma di
prodotti dell’azienda.
Vantaggi: permette un miglior coordinamento e responsabilità, nonché garantire una motivazione
superiore.
Svantaggi: l’assegnazione spesso si basa su confini amministrativi, rischiando di non cogliere
eventuali opportunità e richieste del mercato; inoltre i vantaggi sono limitati ai casi in cui l’offerta
sia data da una gamma non troppo diversificata e complessa e ci si rivolga a gruppi di clienti non
troppo disomogenei per esigenze.
- Criterio per prodotto (o linee di prodotto): preferibile qualora le gamme siano molto diversificate e
per prodotti tecnologicamente sofisticati; si è dimostrato come gli intermediari commerciali non
siano sempre disposti ad acquistare da uno stesso venditore l’intera gamma produttiva, mentre
sono più disponibili ad acquistare prodotti di linee differenti, anche dalla stessa impresa, ma con
venditori diversi. Quindi una impresa che opera su un mercato con linee differenti può affidarle
anche nella stessa zona a venditori diversi, il che potrebbe consentire un maggiore volume di
vendite rispetto alla ipotesi di un solo intermediario; c’è però anche il rischio di concorrenza tra i
vari venditori della stessa impresa a causa della sovrapposizione parziale delle reti di vendita.
- Criterio per cliente: la specializzazione per cliente è preferibile in caso di esigenze molto
differenziate a seconda della tipologia i clientela (per settore, dimensioni e organizzazione); è
allora evidente la necessità di far acquisire ai venditore competenze mirate; ciò si scontra spesso
in una rigidità delle imprese nel cambiare canale distributivo o di orientarsi a differenti segmenti di
mercato. Altro svantaggio sta nel fatto che il cambiare segmento di mercato può rendere
necessario modificare la rete di venditori; il costo di questa soluzione inoltre può rilevarsi alto se i
clienti sono molti dispersi nel territorio e se realizzano ordini esigui.
Tipologia della forza vendita: tipologie differenti che presentano diversi vantaggi e svantaggi
- Forza vendita diretta (quindi venditori dipendenti): in termini di remunerazione, questa è in buona
parte fissa. Il suo ricorso è preferibile in situazioni di mercati con elevate prospettive di vendita e
quelli in cui la clientela richieda particolare attenzione e necessità di servizi.
- Forza vendita indiretta (quindi venditori indipendenti: monomandatario o plurimandatario): in
termini di remunerazione, questa è in buona parte variabile dovuta da provvigioni legate ai volumi
di vendita. Il suo ricorso è preferibile quando i clienti sono sparsi su una area di grandi dimensioni
e caratterizzati da volumi di vendita scarsi o da prospettive di vendita incerte.
Il processo decisionale con il quale si compie la scelta tra l’assunzione o delega di determinate
funzioni è ricondotto ad una serie di decisioni di tipo “make or buy” prese sulla base di un
confronto tra il costo interno e quello da sostenere per l’acquisto del servizio all’esterno. Si è
dimostrato come le PMI sembrano orientarsi verso gli intermediari esterni
Retribuzione della forza vendita:
- Componente fissa: le componenti fisse e variabili si possono adottare in forma pura (sistema del
solo stipendio fisso o sistema delle sole provvigioni) o essere combinate (sistema misto) e ciò
dipende dalla scelta della tipologia di forza vendita (diretta e indiretta) e alla scelte del
management in termini di motivazione, incentivazione e valutazione).
- Componente variabile (provvigioni e premi in denaro o in natura): problematica spesso rilevante
è la definizione del tasso percentuale provigionale da applicare sul fatturato, che varia
notevolmente da settore a settore e all’interno dello stesso dipende dalla clientela. Nel caso di
forza vendita indiretta inoltre, la retribuzione potrebbe non variare al modificarsi della anzianità di
servizio, anzi può essere più elevato nel caso di nuovi agenti per stimolarne l’impegno.
- Rimborsi spese:
- Fringe benefits (auto aziendale, telefono aziendale, polizze assicurative, ecc.)
CARATTERISTICHE E SPECIFICITA’ DELLA FORZA DÌ VENDITA INDIRETTA
Una rete di vendita indiretta si compone da agenti di commercio, giuridicamente esterni all’impresa, che
possono rappresentare una sola impresa mandante (agente mandatario) o più imprese (agente
plurimandatario). Questi soggetti, intervengono in vario modo a contribuire a importanti decisioni
aziendali e sono fonte informativa principale sulla base della quale diverse decisioni vengono prese.
Si noti come il personale di vendita può svolgere anche attività inerenti al marketing:
- Nello sviluppo di nuovi prodotti “su richiesta”, specie con i beni strumentali), il venditore interviene
definendo le esigenze dell’impresa cliente; circa i nuovi prodotti realizzati per il magazzino, il
personale può intervenire in relazione a fattori come la qualità, marca, il packaging.
- Circa la politica di prezzo, i venditori possono intervenire in maniera anche rilevante nella
formulazione del prezzo alla clientela.
- Circa altre decisioni, il venditore può avere autonomia nella scelta della clientela e
determinazione della frequenza dei contratti.
Modelli organizzativi della forza vendita indiretta, quindi in relazione alla relazione tra agenti di
commercio e impresa mandante; fermo restando che nella stessa impresa possono coesistere forme
organizzative differenti, frutto di politiche aziendali specifiche.
PRINCIPALI PROBLEMATICHE NELLA GESTIONE DELLA FORZA DÌ VENDITA
Le principali tecniche gestionali relative alla forza di vendita sono:
- Sottosistema del reclutamento e della selezione:
Definizione delle esigenze di professionalità: è primo step nel processo integrato di
o pianificazione dello sviluppo della forza di vendita, dato dalla definizione delle esigenze di
professionalità, definendo:
Mansioni che i venditori dovranno svolgere, a seconda delle varie tipologie di
prodotti, alla politica di comunicazione e di distribuzione adottate dall’impresa, ecc.
Competenze professionali e abilità richieste, a seconda del prodotto, della zona,
dei clienti, del tipo di approccio alla vendita.
Va delineato allora il tipo di venditore coerente con le strategie di marketing. Si noti come
il lavoro dei venditori si caratterizzi sempre di più per una complessità dovuta ad una
crescente specializzazione.
Si nota anche come l’attività di ricerca e selezione della forza vendita sia svolta spesso
utilizzando un approccio di breve termine, senza valutare gli effetti nel tempo, tentando di
reclutare personale di vendita per coprire zone che fino a quel momento non erano state
servite.
Fonti di reclutamento: tra le principali:
o Mostre e fiere
Contatti personali
Inserzioni su riviste specializzate o siti internet
Annuario degli agenti/rappresentanti
Camere di commercio
Società specializzate
Siti internet specializzati.
Attività di selezione: processo estremamente delicato dato il sostenimento oltre dei costi
o specifici di selezione, dei costi derivanti dalla perdita di vendite a causa del soggetto
prescelto e dei costi derivanti dalla perdita di vendite future. È molto difficile infatti per
l’azienda, specie se presente “ex novo” nella zona, migliorare la propria immagine e
fiducia a seguito di inadeguati approcci del venditore (scarsa conoscenza del prodotto,
basso livello di servizio fornito ai clienti, uso di inefficaci tecniche di vendita).
Ne deriva allora la necessità di migliorare le tecniche di selezione; spesso l’impresa si
affida a soggetti gi esperti, che però può presentare degli svantaggi: è difficile che un
venditore esperto per una azienda lo sia nella stessa misura per un’altra; il nuovo
venditore avrà un suo modus operandi, non sempre coincidente e coerente con quello
dell’azienda.
- Sottosistema della formazione e affiancamento: l’attività formativa della forza vendita si può
distinguere a seconda che riguardi aspetti tecnici o aspetti psicologici-organizzativi; gli obiettivi
della formazione tecnica forniscono al personale di vendita le conoscenze sulla politica aziendale
attuale e precedente, sui prorotti offerti, sulla concorrenza, sul sistema distributivo, sulla clientela.
Gli scopi dell’addestramento psicologico - organizzativo riguardano invece le modalità di
svolgimento nell’attività di vendita e quindi negli aspetti interrelazionali con i clienti attuali e
potenziali e con il personale dell’azienda.
Molte imprese lamentano il fatto che i propri venditori non sempre abbiamo una adeguata
conoscenza tecnica del prodotto, estremamente importante allora è l’attività di formazione, che
può avvenire anche in rapidi interventi addestrativi.
Nelle fasi successive alla formazione tecnica e organizzative, c’è sempre una fase di
affiancamento del venditore: in tale fase il responsabile commerciale o delle vendite svolge
attività di vendita insieme al venditore al fine di trasferire al meglio le competenze operative,
presentar i clienti e monitorare direttamente l’operato del venditore.
- Sottosistema della valutazione e controllo: il processo di valutazione può variare a seconda che
si consideri l’ottica attuale o il potenziale del venditore e gli effetti futuri che la sua azione
potrebbe creare. Per ogni dimensione definita, il management aziendale individua un determinato
obiettivo e valuta lo scarto tra il risultato e quanto prefissato.
Di solito la valutazione della forza di vendita si basa sul livello di fatturato ottenuto, senza
considerare altri parametri significativi, come la composizione del fatturato, l’evoluzione del
numero di clienti, il margine di contribuzione, ecc., tralasciando spesso anche parametri non
misurabili ma di grande rilevanza come le valutazioni qualitative ed altro.
La valutazione dell’attività è realizzata di solito sulla base dei risultati piuttosto che sui
comportamenti; quindi i principali linciatori sono il volume delle vendite e quote di mercati, il che
però il più delle volte porta a rischiosi orientamenti di breve termine.
Strumento fondamentale di valutazione, controllo e stimolo dell’operato del personale è il budget
di vendita, spesso utilizzato in modo on efficacie.