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ANALISI DELLA FATTIBILITÀ,
aver selezionato, bisogna capire se sono fattibili. Capiamo se lidea è fattibile a livello
economico se commercialmente riusciamo da quel prodotto ad ottenere un utile.
Quindi andiamo a fare unANALISI DI ATTRATTIVITÀ DEL MERCATO.
Con lanalisi di attrattività andiamo a vedere quanto il nostro prodotto può impattare sul
consumatore. Dobbiamo innanzitutto capendo quanti
stimare il mercato potenziale,
consumatori acquisteranno il nostro prodotto; il dipende, nel senso che non
ciclo di vita
possiamo prevederlo se il prodotto è completamente nuovo; la è
previsione delle vendite
lultima cosa da considerare. INDAGINI,
Ulteriori strumenti che possiamo utilizzare per queste analisi sono le sia sulle
intenzioni di acquisto, presso il punto vendita presso esperti esterni, facendo una ricerca
sia e e sia
di analogia storica, cercando i dati storici.
4. Una volta analizzata la fattibilità, andiamo a cioè
REALIZZARE UN PROTOTIPO,
dalla teoria si passa alla pratica. Anche il prototipo è soggetto a dei test, sia tecnici
che di mercato.
5. Il consiste nel realizzare alcune unità e vedere come reagisce il
TEST DI MERCATO
mercato a tale novità, le reaction dei consumatori;
6. Superato il test di mercato, abbiamo il vero e proprio.
LANCIO DEL PRODOTTO
A questo punto il prodotto viene lanciato in quantità industriali e si entra a tutti gli
effetti sul mercato.
Il lancio può fallire in alcuni casi, ad esempio se la richiesta di prezzo è troppo elevata, o se
il prodotto non soddisfa le esigenze del consumatore. Inoltre, potrebbero essere state
realizzate pessime ricerche di mercato, per cui la segmentazione e il posizionamento nel
mercato sono sbagliati, o può essere stata sbagliata la comunicazione. Altro motivo potrebbe
essere che la tecnologia proposta dal prodotto potrebbe anche essere già stata superata, o
addirittura potrebbe non ancora essere pronta per i tempi. Ultimo fattore di fallimento
potrebbe essere la pronta e migliore risposta della concorrenza. DI PENETRAZIONE
Nel lancio del prodotto possiamo avere due quella
strategie di prezzo:
DI SCREMATURA. a basso costo,
e quella La prima porta il produttore a lanciare il prodotto
penetrando nel mercato; questa strategia funziona quando la tecnologia è facilmente
copiabile; quindi, voglio provare subito a conquistare il mercato e diventarne leader. Con la
limpresa applica un prezzo elevato per far leva sulleffetto novità .
strategia di scrematura
Cerco di prendere solo i consumatori disposti a investire sul mio prodotto.
I clienti li possiamo dividere in base alladozione dellinnovazione , abbiamo infatti:
immediatamente
acquistano i prodotti nuovi, perché hanno una bassa
INNOVATORI:
• propensione al rischio dettato dallinnovazione ; Aspettano un po’
hanno una certa sensibilità rispetto ai rischi della novità.
PIONIERI:
• di tempo per avere un minimo di valutazione e sperimentazione da parte degli altri;
è la fetta più grande del mercato ed è
MAGGIORANZA ANTICIPATRICE:
• acquistano il prodotto soltanto dopo che lo hanno visto sperimentato
composta da coloro che
da altri soggetti e consumatori. Questi hanno avuto modo di avere il passaparola e le
recensioni, hanno atteso che il prezzo scendesse un po’;
in questo caso sono soggetti che avvertono
MAGGIORANZA POSTICIPATARIA:
• di più il rischio della novità e sono più sensibili al prezzo. Acquistano il prodotto
quando è già in fase di maturità;
sono avversi al nuovo prodotto e alla novità, e sono molto sensibili e
SCETTICI:
• attenti al prezzo; nella fase di introduzione non lo prendono nemmeno in
considerazione.
MODELLO DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
Il modello del CICLO DI VITA
mette in
DEL PRODOTTO
andamento delle vendite
relazione l
progredire della durata di vita di
con il
un prodotto nel mercato. Questo
modello si basa sullassunto che
ogni classe di prodotto
normalmente presenta
un delle vendite caratterizzata da quattro fasi fondamentali, che sono:
evoluzione gli investimenti che fa l’impresa non vengono recuperati;
L in cui in
INTRODUZIONE,
• questo momento deve investire anche in comunicazione e convincere gli intermediari
commerciali ad esporre questo prodotto;
si assiste ad una crescita esponenziale delle vendite.
Lo in questo periodo In
SVILUPPO:
• questa fase tutti vogliono il prodotto e l I tassi di
azienda inizia a guadagnare.
vendita incrementali tendono a ridursi con lavvicinarsi della fase di maturità . In
questa fase lazienda deve comunque continuare a investire poiché la concorrenza
comincia a svegliarsi;
qui il livello di vendita si assesta
La e si comunica un po’ meno; il mercato
MATURITÀ:
• è più stabile e Lunico obiettivo è mantenere
non ci sono altre prospettive di crescita.
lo status quo;
il in cui il prodotto si vende meno poiché nel mercato sono entrate altre
DECLINO,
• novità; a questo punto il mercato potrebbe o se lazienda disinveste
scomparire
oppure con un possibile restiling del prodotto.
rivitalizzarsi
In questo momento storico ogni fase del ciclo di vita del prodotto è molto più BREVE, poiché
cambiano le esigenze del consumatore ed è più facile che un prodotto esca dal mercato.
POLITICHE DEL PRODOTTO
La comprende
POLITICA DI PRODOTTO linsieme delle decisioni aziendali che
considerati sia singolarmente sia nel loro
riguardano i prodotti da offrire sul mercato,
insieme di ATTRIBUTI TANGIBILI e INTANGIBILI che portano alla
insieme. Il prodotto è un
SODDISFAZIONE DELLE ESIGENZE e delle aspettative del CONSUMATORE.
Gli possono essere laspetto , la forma, il materiale con cui è
ATTRIBUTI TANGIBILI
composto il prodotto, la qualità con cui viene fatto; possono essere percepiti con i cinque
sensi del consumatore, e rispondono ad esigenze funzionali. Gli ATTRIBUTI
invece fanno riferimento a dei valori anche potrebbero esserci
INTANGIBILI simbolici:
valori etici, status symbol, o semplicemente una marca nella quale il consumatore si
identifica. Quando parliamo di attributi intangibili dobbiamo far riferimento al concetto di
prodotto allargato, in cui il prodotto non è fatto soltanto dal prodotto fisico ma è sempre più
integrato con altri elementi che contribuiscono a creare un valore per i clienti dellazienda ,
e sul quale si può lavorare per differenziare lofferta .
Importante è la cioè linsieme dei prodotti che lazienda
gestione strategica della gamma,
offre: si basa sul POSIZIONAMENTO COMPETITIVO e sulla REDDITIVITÀ. Il primo è
andato dallobiettivo che si dà lazienda riguardante il collocamento del prodotto nella
la redditività è invece la scelta di prodotti che ci consente alla fine
mente dei consumatori;
dellanno Altro fattore importante è l INNOVAZIONE
di avere un profitto soddisfacente.
del prodotto cioè ogni quanto va cambiato.
CLASSIFICAZIONE PRODOTTI
PER DESTINAZIONE DUSO
I si possono distinguere innanzitutto ,
PRODOTTI
dividendoli fra che sono impiegati dalle imprese allinterno dei
prodotti per la produzione,
loro processi produttivi al fine di creare prodotti finiti, e I primi
prodotti per il consumo.
aumentano tanto più aumenta il consumo dei prodotti dei quali sono costituiti. Sono quindi
i prodotti che non vanno al consumatore finale e la loro produzione è solitamente
concentrata a livello geografico ed è meno sensibile alla variazione di prezzo che di solito si
ribalta sul consumatore finale. I prodotti di consumo sono utilizzati dagli acquirenti finali
per soddisfare i propri bisogni. Spesso alcuni prodotti possono essere sia destinati alla
produzione che al consumo, un esempio il latte.
ALLA DURATA
I beni possono distinguersi anche in base dato che possono essere durevoli
esauriscono più atti di consumo nel tempo
o i beni durevoli e sono ad esempio il
non durevoli: si esauriscono con un singolo atto di consumo,
cellulare o lautomobile. I beni non durevoli un
esempio è lo yogurt. ALLA COMPLESSITÀ DEL PROCESSO DI
I prodotti possono essere distinti anche in base
ACQUISTO; qui le variabili sono la l
disponibilità del prodotto, impegno cognitivo per la
la In base a ciò i prodotti possono essere:
scelta, valutazione del prodotto.
sono quei prodotti di poca importanza dal punto di vista
CONVENIENCE GOODS:
• economico. che non si sforza
Vengono acquistati frequentemente dal consumatore,
tanto nel ricercare informazioni e valutare le varie marche. Ciò che trova acquista, ed
è un prodotto molto diffuso nei punti vendita, come può essere il pane;
il consumatore ha le sue marche preferite, e
PREFERENCE GOODS: cerca di andare
• e questa è lazione di
nei punti vendita dove sono disponibili quelle marche,
marketing di comunicazione e promozione realizzata dalle aziende. Il processo di
questo acquisto richiede più sforzo, poiché bisogna andare in un altro punto vendita
se non trovo il prodotto;
si tratta di
SHOPPING GOODS: acquisti più pianificati in cui le informazioni sono
• e per cui fare shopping diventa una cosa piacevole. Un
particolarmente importanti,
esempio è lacquisto di u no smartphone;
sono prodotti unici e distintivi. Si fa riferimento in particolare
SPECIALITY GOODS:
• a prodotti di brand di lusso in cui cè un esborso importante e bisogna individuare
che non sono molto
con cura i punti vendita in cui sono presenti questi prodotti,
ricorrenti. GRADO DI TANGIBILITÀ,
Altro elemento di distinzione per i prodotti è il che divide i
prodotti in: devono essere toccati con mano
che per essere percepiti, come ad
SEARCH GOODS,
• esempio le automobili; devono essere sperimentati;
che per essere percepiti questi sono
EXPERIENCE GOODS,
• soprattutto i servizi che non siamo in grado di valutarli soltanto con le recensioni, e
di cui possiamo avere una valutazione solo dopo averne fruito; difficilmente
che sono caratterizzati da elementi intangibili che
CREDENCE GOODS,
• possono essere valutati anche dopo averne usufruito: il loro acquisto si basa su elementi
che possono essere ispirati solo da fattori estranei alla prestazione.
di fiducia GAMMA DI PRODOTTI
La è data dall’insieme e
delle linee di prodotto che vengono offerte dall azienda
GAMMA segmento esigenze dellimpresa
può essere differenziata in base al e in base alle . Essa si