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Riassunto esame linguistica italiana, Prof. Claudio Giovanardi, Riccardo Gualdo e Alessandra Coco, libro consigliato Inglese-Italiano 1 a 1, Autori Giovanardi, Gualdo, Coco Pag. 1 Riassunto esame linguistica italiana, Prof. Claudio Giovanardi, Riccardo Gualdo e Alessandra Coco, libro consigliato Inglese-Italiano 1 a 1, Autori Giovanardi, Gualdo, Coco Pag. 2
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Lo studioso afferma che la penetrazione dell'inglese è alta dei linguaggi tecnico scientifici ma

è scarsa nella conversazione ascolta e familiare.

La tendenza ad abusare di forestierismi inutili caratterizza l'italiano scritto di livello medio

alto: il linguaggio giornalistico, politico, burocratico e della pubblica amministrazione.

La storia delle parole inglesi in italiano è fatta di acquisti ma anche di perdite. Diversi

anglicismi sono stati affiancati da un sostituente italiano.

La riflessione forse più diffusa e articolata sugli anglicismi alla fine degli anni 80 si dev e a

Gian Luigi Beccaria. Al filone del pensiero antipuristico, fondato sulle seguenti affermazioni:

● Non esistono ne sono mai esistite lingue pure cioè non contaminate dall'influsso di

altre lingue;

● la struttura dell'italiano non è intaccata dal gli anglicismi;

● la penetrazione dell'inglese non è generalizzata ma riguarda solo alcuni settori (

commerciale, tempo libero, sport, spettacolo, moda, lingua dei mass media)

Inoltre va messo nel conto il numero crescente di vocaboli formati da basi inglese che vanno

a sovrapporsi a altrettanti vocaboli italiani creando omografie e omofonie. Es. domestico ­>

nazionale, processare ­> elaborare.

I prestiti non integrati producono un effetto negativo sul sistema lessicale. il numero dei

cosiddetti “ composti ibridi” ovvero fatti di elementi per metà italiani e per metà inglesi è in

rapida espansione della nostra lingua. Es. baby discoteca, programma acchiappa audience,

sexy scandalo. ​

Beccaria nel volume Per difesa e per amore È tornato sulla problema degli anglicismi in un

capitolo intitolato Ma ora parliamo Itangliano?

L'aspetto più interessante del ragionamento di Beccaria è nel riconoscimento che non tutti gli

anglicismi sono uguali di fronte alla nostra lingua. ciò comporta che non è possibile pensare

ad un atteggiamento uniforme nei confronti delle parole straniere. lo studioso pur criticando

lo snobismo di molti intellettuali che sono spesso più inglesi degli inglesi rifiuta ogni

intervento politico sulla lingua.

Negli ultimi anni il dibattito sugli anglicismi in italiano si è arricchito di altri contributi.

Giuseppe Antonelli afferma che a favore delle parole inglesi gioca il fascino che emanano a

prescindere dalla qualità di un eventuale sostituto italiano. Antonelli ricorre a una metafora

meteorologica parlando di temperatura percepita a proposito degli anglicismi:come il grado

di umidità altera la percezione della temperatura reale, facendola avvertire come più elevata,

così il bombardamento dei media fa sembrare il numero degli anglicismi più rilevante di

quanto sia in realtà.

agli argomenti discussi da Antonelli, ha risposto Trifone sostenendo che gli anglicismi

hanno una forte capacità di espansione e che, se è vero che molti scompaiono in fretta,

altrettanto in fretta ne entrano altri.

Il Castellani si pone agli antipodi rispetto alle opinioni prevalenti in materia di trattamento

delle parole straniere. il fenomeno del prestito linguistico è intrinseco ad ogni lingua viva; in

passato in italiano ha già conosciuto invasioni di forestierismi ma ne è uscito indenne; Il

numero dei forestierismi e degli anglicismi è talmente basso da non mettere in discussione

l'autonoma fisionomia della nostra lingua da alcun punto di vista. Ma oltre che nelle scienze,

anche nella comunicazione quotidiana il tasso di esotismi non adattati e in aumento: dalle 2

insegne di locali che negozi, l'universo giovanile è permeato di anglicismi ( chat line,

scambiati sms).

la proposta di Castellani ( adattare sempre tutti gli anglicismi) seppure coraggiosa e

anticonformista presenta due punti deboli:

1. Si fonda solo su parametri di linguistica interna, nel senso che riguardano il rapporto

strutturale tra l'inglese e l'italiano.

2. Sulla scorta di tali parametri non è chiaro quando si debba preferire un semplice

adattamento grafico fonetico oppure una vera e propria sostituzione sinonimica.

partendo dall'inglese ticket si dovrebbe propendere per un adattamento del tipo

ticchetto piuttosto di biglietto.

Ogni anglicismo va valutato facendo riferimento a una griglia di parametri in cui si tenga

conto della cosiddetta linguistica esterna; si avrà così una sorta di anamnesi sociolinguistica

di ciascuna parola ed espressione. non tutti gli anglicismi sono uguali ma solo perché

ciascuno ha una sua storia che ne ha favorito la penetrazione in italiano.

I parametri per la traduzione sono 14:

1. Tipo di equivalenza in italiano: dovuta al fatto che la struttura delle voci presenta il

lemma inglese affiancato da quello italiano. l'adattamento va preferito quando l'esito

è costituito da una parola già pienamente italiana. Es. competitor ­>competitore.

2. Anzianità di servizio dell’anglicismo: riguarda la maggiore o minore recenziorità

dell'agriturismo e si fonda sulla consultazione di alcuni vocabolari italiani. tanto più il

forestierismo è di recente introduzione tanto maggiori sono le speranze di

sostituzione perché si presume che sia ancora poco diffuso nella lingua.

3. Livello di radicamento: per capire il livello di radicamento di un anglicismo

occorrerebbero indagini e inchieste molto ampie e diffuse ma gli studi hanno

permesso di tastare il polso dei parlanti e di ascoltare le loro opinioni.

4. Diffusione in francese e spagnolo: l'attestazione nelle principali lingue sorelle

rafforza la posizione degli anglicismi mentre la diffusione all'interno della scuola

lingua italiana ne diminuisce la portata.

5. Livello d'uso: trattarsi di un termine diffuso in uno o più linguaggi settoriali con un

ambito d'uso limitato, oppure un vocabolo della lingua comune potenzialmente di

tutti.

6. Penetrazione diastratica: ovvero l'asse di variazione legato alla appartenenza

sociale dei parlanti. se un anglicismo appartiene a un linguaggio settoriale si

collocherà ai piani alti della griglia diastratica, mentre viceversa, se è proprio della

lingua comune tenderà ad essere trasversale ai piani della griglia stessa. A

inceppare l'equazione sopravviene il fattore legato all'età dei parlanti.Tra le diverse

generazioni di e ad esempio una sensibilità molto diversa relativa a intere serie

lessicali legate al mondo dell'informatica e della telematica: ciò che presso i giovani

sembrerebbe scontato e quindi di tutti, presso le generazioni più anziane potrebbe

essere etichettato come colto.

7. Parlato/ scritto: la maggior parte degli anglicismi festa per ora confinata all'interno

della lingua scritta di diversa natura e configurazione; il trasmesso e dunque l'anello

di congiunzione attraverso il quale il forestierismo tende a diffondersi nel parlato 3

comune. per questo motivo si fa ricorso all'indicatore trasmesso per quegli anglicismi

diffusi nel linguaggio radiotelevisivo.

8. Tasso di tecnicità: anche all'interno di un linguaggio settoriale non tutti i termini

possiedono il medesimo tasso di tecnicità. cioè particolarmente evidente nei

linguaggi scientifici: più elevato il tasso tecnico di un anglicismo più è difficoltoso il

tentativo di traduzione in italiano. Es. come tradurre byte o chip?

9. Carica connotativa ed espressiva: un forestierismo è di per sè dotato di una carica

espressiva e nella percezione del parlante comune la parola straniera è sempre

almeno tendenzialmente espressiva. l'esempio più abusato è quello che contrappone

baby­sitter bambinaia, parole italiane più o meno equivalenti a quella inglese ma

assai meno espressive.

10. Difficoltà di grafia e di pronuncia: il rapporto tra grafia e pronuncia è particolarmente

precario in inglese. Più aumentano le difficoltà relative alla lettura­pronuncia di un

vocabolo più aumentano le possibilità di successo di un equivalente italiano.

11. Quantità dei sostituenti: ad una parola inglese dovrebbe poter corrispondere una

sola parola italiana.

12. Inserimento dell’anglicismo in serie lessicali preesistenti.

13. Pseudoanglicismo: non sono rari i casi in cui i pseudoanglicismi cioè vocaboli usati in

italiano ma senza alcuna corrispondenza nella lingua madre oppure con un

significato diverso rispetto all'originale.

14. Eventuale polisemia: alcuni anglicismi assumono più di un significato in italiano, sia

all'interno della lingua comune sia nel passaggio da un linguaggio specialistico a un

altro. la polisemia rappresenta un elemento di complicazione nello scorso di

tradizione in quanto al medesimo vocabolo possono corrispondere diverse

sostituzioni in italiano.

Capitolo 2 ­ Alessandra Coco

la lingua inglese rispetto a quella italiana Hakuna eccessiva distanza e mancanza di

accordo tra pronuncia e grafia. in inglese uno stesso suono può essere rappresentato con

la grafie molto diverse. le ragioni dello scarto tra pronuncia e grafia nella lingua inglese

affondano le loro radici lontano nel tempo e trovano giustificazione delle contaminazioni con

il latino prima e con lingue romanze poi. la scelta della terapia errata può generare omografi.

un altro esempio è la sostituzione di ­z a ­s in casi come downloadz, filez.

anche sul fronte ortografico è altrettanto facile prevedere il fiorire di numerosi svarioni in

testi contenenti anglicismi. oltre ai problemi più strettamente ortografici, nell'adattamento

delle parole inglesi alla morfologia italiana spiccano due questioni che non sembra avere

una soluzione univoca:

1. La forma plurale degli anglicismi

2. l'articolo determinativo da utilizzare in presenza di parole che iniziano con suoni o

grafemi estranei alla nostra lingua (w,j,h)

Per quanto riguarda la prima questione, non sembra esistere in italiano una regola fissa.

nella grammatica di Serianni si preferisce il plurale senza S. 4

In un'indagine condotta su un corpus di giornali e riviste nel 1990, Gerald Bernhard ha

riscontrato, soprattutto nei settori della tecnologia, moda e sport un numero elevato di

forestierismi con la competenza di forme invariate e con ­s ( computer vs computers).

Sempre a proposito del plurale,D'Achille si sofferma sugli esotismi terminanti per vocale,

rilevando che i forestierismi uscenti in vocale si rivelano più pericolosi di quelli terminanti in

consonante.

Come trattare i derivati discendenti da parole inglesi? Meglio shakespeariano o scespiriano,

scioccare o shockare? Il problema assume proporzioni notevoli nel campo dei derivati nel

linguaggio informatico e tecnico.È accettabile scrivere backuppare per ‘ fare una

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Publisher
A.A. 2015-2016
7 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lisaralin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Giovanardi Claudio.