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Asclepio)
-data la mancanza di un danno organico nelle malattie mentali, è difficili stabilire i metodi scientifici
-Freud si propone si curare le isteriche, definite come “malate immaginarie”
-inizialmente usa i metodi ipnotici basati sulla suggestione, dopo con la psicoanalisi usa le libere
associazioni
-netta distinzione tra la psicoanalisi e le tecniche suggestive
-il conflitto tra medico e ciarlatano si sposta sul piano della psicoterapia, in cui la guarigione dell’individuo è
connessa ad un numero non controllabile di variabili, e lo stesso oggetto di cura non trova una
definizione univoca
2. La ragione come fondamento nell’indagine psicologica e medica
-il mancato fondamento epistemologico ha portato all’importazione ateorica di modelli esplicativi della
medicina
-la tradizione associa la sofferenza umana alla colpevolezza, in cui la sofferenza è la punizione per una
colpa
-la follia inizialmente veniva considerata come assenza di ragione, il che incrinava l’assunto di animale
razionale
-successivamente viene connotata come metafora delle minacce che la ragione può incontrare
-la malattia viene definita come oggetto di sapere razionale, conoscibile nelle sue caratteristiche
oggettive
-è impossibile una conoscenza obbiettiva, ma è conoscibile la relazione tra osservatore e oggetto
-la conoscenza della malattia diviene sapere delle cause, le quali rimosse condurranno alla guarigione
-l’impossibilità della conoscenza delle cause del disturbo psichico, concentra l’attenzione alla malattia
personale
3. I concetti di malattia e salute: verso una lettura multipersonale
-le esperienze psichiche disfunzionali sono classificate secondi criteri sintomatici e sindromici di tipo
statistico
-la sofferenza psichica diventa malattia quando si considera il conflitto tra ragione e irrazionalità
-il malato di mente prima rinchiuso, giudicato e colpevolizzato viene in epoca moderno considerato come
persona
-nell’antichità Ippocrate riguardo alla malattia psichica (a fianco alle malattie organiche) dà delle
descrizioni delle modificazioni visibili del corpo, annotando le alterazioni psichiche che ne
costituiscono i sintomi
-nel mondo della tragedia l’uomo è sofferente, e la conoscenza avviene tramite l’esperienza del
dolore
-nel ‘700 la medicina classificava gerarchicamente la malattia, considerando delle specie ideali, in cui
l’individuo inseriva il suo ordine essenziale, atto a condurre la cura da parte del medico
-nell ‘800 la psichiatria considera il cervello come la sede della malattia psichica, e la lesione ne è la
causa
-la malattia mentale è determinata dalla deviazione dalle leggi morali e dall’influenza negativa delle
passioni
-trattandosi di un effetto psicologico di colpa morale, nella cura vengono utilizzati rimedi morali
-dalla distinzione di disturbi organici e funzionali, nasce la psichiatria dinamica e la psicoanalisi
-nel ‘900 contro i metodi oggettivanti della psichiatria, Jaspers oppone alla spiegazione la comprensione
come strumento interpersonale fondato sulla sintonia emotiva e empatica
-una corrente sociale studia le relazioni interpersonali come possibili cause della sofferenza psichica
-l’intervento si sposta dal singolo individuo al sistema di cui fa parte
-il movimento dell’antipsichiatria propone il rinserimento sociale del malato, piuttosto che l’eclusione
-il concetto sacro/salvezza riprende il concetto immunitario dell’organismo, sano fino a quando sotto la
protezione
-la società propone la salute sia organica che psichica, data non dall’assenza della sola patologia ma
nella possessione di capacità adattive rispetto a cambiamenti, sofferenze e eventi che compongono il
ciclo vitale
-se la medicina è riuscita a trovare dei valori normali che indicano la salute, lo stesso non è fattibile in
psicologia
-Canguilhem indentifica la salute con la capacità di essere creativo e adattivo nell’esistenza, la malattia
è una sconfitta come minore efficienza ma ancora compatibile con la vita
-la salute è un momento di equilibrio, provvisorio che si imbatte in disordini, in cui l’individuo affronta crisi
e cambiamenti in maniera funzionale
-i momenti di crisi vanno gestiti come nuove integrità, che non si stabilizzano in sofferenze o malattie
-la psicologia clinica è rivolta all’individuo problematico, che individua modelli capaci di spiegare e
interpretare il funzionamento psichico, e stabilire interventi e trattamenti volti alla cura coerenti con il
modello di riferimento
-l’analisi della domanda è un processo relazionale volto alla comprensione della richiesta di aiuto
4. La concezione multipersonale della sofferenza psichica: il modello
psicoanalitico
-la terapia attraverso il gruppo di Foulkes apre il pensiero verso una dimensione sociale del mondo
familiare
-considerazione dell’uomo inserito in un mondo sociale in cui crea relazioni oggettuali, acquisite
inizialmente
all’interno della famiglia primaria, quindi l’uomo è in isolamento per una sua disposizione personale
-dalle teorie psicoanalitiche riprende i concetti di: libere associazioni, inconscio, e transfert
-il sintomo della malattia mentale è visibile all’interno di un network relazionale
-non è il singolo individuo a determinare una condizione patologica, ma esso è parte di una rete di
interazioni al cui interno si svolgono i processi che portano alla sofferenza e alla guarigione
-il paziente è quindi il sintomo di un disturbo nell’equilibrio della rete intima di cui fa parte
-all’interno del gruppo l’individuo rimette in pratica il conflitto nevrotico in forma dinamica e drammatica,
utilizzando i membri del gruppo compreso il terapeuta
-riprendendo il concetto dell’equilibrio della personalità, permette il cambiamento in situazioni di
disequilibrio
che sfrutterà il terapeuta al fine di condurre le forze prodotte verso un nuovo equilibrio
-si tratta ti una rielaborazione delle matrici familiari interne, sottolineando i processi dinamici della
famiglia
-al fine di distinguere le nevrosi individuali da quelle familiari, si una situazione artificiale e
standardizzata
-il setting gruppoanalitico di pone come spazio altro rispetto alla quotidianità dei gruppi reali
-il singolo individuo crea un nuovo spazio sociale con gli altri membri, con nuovi contenuti e significati
-la considerazione della malattia psichica all’interno di una rete familiare è stata fatta dal modello
sistemico
-il singolo non è malato ma si ha un sistema familiare in crisi, e il fatto che il singolo manifesti il
disturbo come
sintomo di un gruppo è la rappresentazione del fenomeno della localizzazione
-l’etnopsichiatria studia come il nostro trattamento psicoanalitico risulti infruttuoso per la cura degli
immigrati
-nella teorizzazione occidentale la follia è una sorta di malattia che risiede nell’individuo
-in paesi senza pensiero scientifico si ricorre all’attribuzione di intenzionalità all’invisibile
-si sposta l’attenzione dal malato all’invisibile, e dall’individuale al collettivo
-la responsabilità è di agenti estranei al soggetto spesso agenti soprannaturali, la salute è data
dall’integrazione di
cultura e psiche e con questo tutte le pratiche terapeutiche
-Nathan costituisce per questi individui dei gruppi etnopsicoanalitici, con 15 terapeuti di differente origine
culturale
5. Cos’è oggi la guarigione? Alcuni trend culturali e di ricerca
-affermazione dell’evidence-based medicine (EBM) e produzione di linee guida per la pratica clinica
-il paradigma si basa su prove di efficacia derivanti da studi clinici controllati randomizzati
-l’obbiettivo è di fornire prove sperimentali circa l’efficacia di un trattamento
-l’efficacia risultante con studi con il metodo RCT non corrispondono ad efficacia nella pratica clinica
-il managed care e il rimborso dei costi delle prestazioni sanitarie enfatizzano la costruzione di clinical
guidelines
-ricerca dei trattamenti validati empiricamente, per costruire la lista dei trattamenti supportati
empiricamente
-uno studio di Westen evidenzia problemi teorici come: assunti impliciti e non validati, impossibilità di
una remissione dei sintomi entro 16 sedute, trattamento focalizzato su un singolo sintomo, mancata
considerazione
della personalità dell’individuo sofferente
-importanza di indicatori di carattere soggettivo ottenibili tramite scale self-report e interviste strutturate
-la compliance del paziente alla terapia e il suo giudizio sull’efficacia sono legati al suo benessere
soggettivo
-la realtà sociale caratterizzata dalla riduzione dei servizi di welfare spingono alla ricerca del tempo
minimo
-Howard: il 53% hanno un miglioramento dopo 8 sedute, il 75% dopo 26 sedute e l’83% dopo 52 sedute
-Anderson e Lambert criticano di aver sovrastimato la curva di guarigione e propongono nuovi valori
-pazienti con disturbi di personalità hanno una probabilità di ricaduta del 77% con Asse II il 14%
-dati clinici mostrano con valutazioni di follow-up, una percentuale di mantenimento di miglioramento
bassa
-possibile considerare la guarigione come stadio stabile, o processo dinamico complesso con tempi
adeguati
-ricerche sul medical cost offset mostrano che pazienti in terapia diminuiscono richieste mediche e
ospedalizzazione
-il lavoro psicoterapeutico con i gruppi è efficace, meno risultati con le terapie gruppo analitiche
-problemi di dispendiosità perché le terapie sono lunghe, e considerazione di intrusività di apparati di
ricerca
-studi hanno rilevato l’efficacia del trattamento con pazienti con disturbi borderline, e tre elementi
generali
-clima di gruppo: coinvolgimento (+), conflittualità (-) e evitamento (-)
-coesione: senso di appartenenza al gruppo, denso di fiducia e condivisione
-alleanza terapeutica: alleanza tra paziente e terapeuta e l’alleanza di gruppo
6. La cura multipersonale: un prendersi cura delle relazioni
-cura: insieme di tecniche fisiche e psicologiche da somministrare ad un paziente, o l’aiutare il paziente
a superare
attivamente le proprie difficoltà
-nel momento diagnostico si indagano i sintomi per ricondurli ad un quadro patologico sistematizzato
nosografico
-l’indagine serve alla scelta del trattamento più efficace, e alla sua somministrazione
-la guarigione è determinata dalla remissione dei sintomi e dal ripristino delle condizioni di
funzionamento normale
-l’efficacia della guarigione dipende dal vissuto del paziente della terapia come propria esperienza
attivamente
-la cura dei disturbi psicologici con Freud c