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Riassunto esame Letteratura Tedesca del docente Giovanna Cermelli,  libro consigliato "Marat Sade" di Peter Weiss Pag. 1
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Termini utili

Quarto stato: classe operaia con lavoro precario

Rossignol (venale, può essere oggetto di vendita) e Cucurucu, donne del quarto stato;

• Kokol e Popolch, uomini del quarto stato.

Entrambi confidano in Marat e nella rivoluzione, spronano Marat e rispondono sempre ai suoi interventi.

Vogliono una soluzione definitiva perché “hanno fame”. Interagiscono con i pazienti e con Roux, vogliono

suddividere i beni dei ricchi fra i poveri.

Terzo stato: nascente proletariato (borghesia)

Secondo stato: clero

Primo stato: nobiltà

Marat: morto nel 1793 (Weiss ambienta l’opera nel 1808, 15 anni dopo la sua morte). Amato dai sanculotti

partecipò al clima dei massacri di Settembre. Eletto alla Convenzione Nazionale, invocò misure terroristiche

contro i nemici interni della Repubblica. Trascinato dai girondini al Tribunale ed accusato di aver istigato il

popolo all’insurrezione, venne poi assolto. Fu giacobino e fautore della dittatura rivoluzionaria.

Convenzione Nazionale: assemblea esecutiva e legislativa in vigore durante la rivoluzione francese dal

1792 al 1795. Ebbe il compito di creare una costituzione per la Repubblica.

Assemblea Nazionale: del Terzo Stato (insieme a loro alcuni membri del clero e nobiltà).

Girondini: esponenti della borghesia

Giacobini: (ne fece parte Robespierre) ideali di uguaglianza e fraternità

Sanculotti: nobiltà ed alta borghesia dell’ancieme regime

Rivoluzione Francese: dal 14 luglio 1789 (presa della Bastiglia) al 1799. Dal 1793/94 ci fu il periodo del

Terrore, dal 1795 si istituì il Direttorio. Dal 1799 ci fu Napoleone. La Rivoluzione voleva l’abolizione della

monarchia/ancieme regime ed emanazione della costituzione e dei diritti dell’uomo.

Napoleone: generale durante la Rivoluzione, col colpo di stato del 9 novembre 1799 diventò Imperatore.

Corday: girondina, contro Marat lo considerava “assetato di sangue”. Volle liberare la Francia dalla tirannia

di Marat prossima alla dittatura dello stesso.

da n. 1 a n. 10

1. presentazione dei personaggi;

2. il quarto stato, i pazienti e Roux incoronano Marat esaltando la Rivoluzione e annunciare il loro diritto

di benessere contro i nobili;

3. presentazione della Corday, 1° visita a Marat, visita della Corday a Parigi con pantomima: i

pazienti inscenano una ghigliottina.

n.11

1. la pantomima è un rito di sangue ed è considerato da Coulmier un metodo anti-educativo;

2. ruolo del Banditore, esalta la legittimità di questa forma d’arte come presa di distanza dal passato;

3. intervento di de Sade e commento sull’ancieme regime e la corruzione: l’uccisione è diventato un

diversivo alla noia.

n.12 Totengespräche (dialogo statico, poco teatrale)

1. Sade oppone l’immaginazione all’azione politica affermando di odiare la natura perché incurante

della morte. Si pone come anti-natura combattendo la natura stessa con la violenza. La violenza è

adesso un meccanismo che manca perfino di crudeltà, è diventata qualcosa di burocratico;

2. Marat afferma che la natura può essere contrastata con l’azione;

3. de Sade pone entrambi come i due estremi, uomini capaci di pensare alle contradizioni più profonde

fino alle estreme conseguenze;

4. Marat afferma che bisogna attaccarsi al proprio codino, ossia spingere l’interno verso l’esterno.

Il porsi come anti-natura:

de Sade: passività;

• Marat: attività.

Analogamente alle due Germanie:

ovest: visione pessimistica;

• est: visione ottimistica.

n. 13 Monologo di Marat, accompagnato da un coro inscenato dal quarto stato, pazienti e presenza di mimi

1. Marat parla dei monarchi e del loro regnare sui sudditi. I sudditi hanno sempre accolto questi

insegnamenti;

2. si parla del ruolo della chiesa: i preti hanno giustificato i Re ed i loro cattivi comportamenti attraverso

le Sacre scritture. Paragona il popolo sofferente a Gesù cristo morto in croce. Marat cataloga il

popolo come ignorante;

3. intervento di Coulmier e risposta del Banditore.

n. 14 Interruzione da parte di un paziente colto da un attacco ed intervento del Banditore.

n.15 Dialogo tra Marat e Sade

1. Sade afferma che bisogna conoscere se stessi ma ciò è impossibile. L’uomo è un enigma e ciò che

facciamo non è che un’immagine onirica di ciò che vorremmo fare. Secondo Sade dentro noi abbiamo

un mostro che non ci fa capire se siamo carnefici o vittime;

2. Marat afferma ancora l’azione per combattere la Rivoluzione;

3. intervento di un paziente che pone la Terra come un pantano con sotto cadaveri ed ossa, frutto

dell’azione dell’uomo.

n.16 Reazione del quarto stato alle battute di Marat ed intervento del Banditore.

n.17 Dialogo fra la Corday e Duperret (con la partecipazione del quarto stato)

1. Duperret sfoggia un atteggiamento morboso e carnale nei confronti della Corday;

2. la Corday non vuole ritornare a Caen con lui ma vuol rimanere a Parigi per evitare che Marat diventi

tribuno;

3. Duperret elenca le nazioni che stanno per approfittare della situazione francese. La Corday rimarrà

a Parigi.

n.18 Altro dialogo tra Marat e Sade

1. Sade sottolinea l’intento delle nazioni di “aiutare” la Francia come uno “speculare” delle lotte interne

francesi. Si pone all’esterno di ciò, dichiara il suo disinteresse, mostra ancora la sua passività nei

confronti della Rivoluzione. Sade crede solamente nella sua immaginazione, quindi in se stesso;

2. Marat afferma che in questo modo è un traditore. Ricorda la sgradevole condizione del quarto stato

e così stimola l’intervento dei quattro cantori contro l’aristocrazia e di nobili.

n.19 Primo intervento di Roux

1. Sprona il quarto stato alla rivolta armata affermando l’oggettiva esistenza dell’ignoranza del

popolo francese, utile unicamente per lavori manuali e grossolani, sempre sotto la borghesia ed i

nobili;

2. intervento di Coulmier e la moglie contro Roux. Interviene il Banditore giustificando Roux come un

uomo dai piaceri animaleschi, predicatore di piazza con grande sostegno alle spalle, colui che vede

Marat come un santo, adorato quasi come Gesù in croce;

3. de Sade si rivolge ancora a Marat e afferma che il tentativo di uguaglianza di Marat è vano: è

impossibile rendere le persone uguali come anelli di una catena e parlare poi di progresso. Sade

afferma la necessità di esser differenti e possedere ognuno le proprie capacità;

4. Marat afferma che l’uguaglianza è il principio della Rivoluzione ed è necessario sradicare coloro

che per primi godono di benessere nascondendosi dietro la loro morale;

5. reazione dei quattro cantori in favore di Marat contro il Re.

n.20 Secondo intervento di Roux

1. Roux si pone come rivoluzionario attivo, suggerisce azioni di rivolta ed afferma la sua volontà di

vendetta contro i nobili che hanno scatenato la Rivoluzione;

2. Coulmier e la moglie intervengono contro Roux ma Sade non se ne cura. E’ entusiasta di Roux:

afferma che la veste di Roux da prete non è altro che un travestimento che serve a nascondersi per

poi attaccare al momento opportuno;

3. Roux legato ad una panca esalta Marat spronandolo all’azione.

n.21 Sade sotto il flagello della Corday

1. Sade rivolgendosi a Marat narra il suo pensiero sulla Rivoluzione dal momento in cui fu imprigionato

nella Bastiglia per i suoi scritti scandalosi (scritti che mostravano lo smascheramento delle concezioni

illuministiche). Sade prova su se stesso così le torture che ha visto con i suoi occhi durante la prigionia

e chiamando la Corday pone nelle sue mani una frusta;

2. Sade non accetta la bestialità del popolo. Ricorda i massacri di Settembre e non tollera la violenza.

La Rivoluzione e la violenza sono ormai gesti meccanici ed hanno poco di “azioni eroiche”;

3. rivolgendosi a Marat comprende che la Rivoluzione costituirà una dittatura che annienterà l’individuo,

dove chiunque può essere annientato solo perché ha un pensiero differente. Ciò costituisce una

violenza meccanica;

4. Sade afferma che l’unica cosa da fare è stare a guardare negando la possibilità di cambiare le

cose. Da Marat possono scaturire unicamente tiranni.

n.22 Canzone dei quattro cantori a Marat

Marat scrive il proclama francese mentre è irrequieto

n.23 Secondo incontro tra Duperret e la Corday

Il Banditore presenta nuovamente i personaggi e li descrive fisicamente. La Corday continua a porsi come

piena di ideali e Duperret la appoggia continuamente con atteggiamenti morbosi. Il loro scambio di parole

con sfondo idealistico si conclude con un’osservazione di Duperret a livello religioso sull’uguaglianza delle

anime.

n.24 Riflessione di Marat

1. Marat afferma che i ricchi hanno sempre un tornaconto, anche quando cedono parte delle loro

ricchezze. Secondo Marat non si ottiene niente senza violenza. La visione di benessere è solamente

illusoria, un meccanismo dei ricchi. Dice che i ricchi sono in grado unicamente di mandare a

combattere il popolo mentre questi rimangono al sicuro nelle loro case;

2. interviene il Banditore sottolineando ancora che ciò che viene detto appartiene al passato.

n.25 Seconda visita della Corday

1. La Corday fa la sua 2° visita portando una lettera ma viene allontanata da Simonne e la lettera

strappata;

2. interviene Sade facendo esempi sui bisogni del popolo e dicendo ancora una volta che la Rivoluzione

non darà niente al popolo e tutto resterà come prima;

3. i quattro cantori iniziano una riflessione sulla salute di Marat che nonostante stia male ancora è

capace di “spiegare il mondo” alle persone (mostrano sentimento di completa fiducia).

n.26 Le visioni di Marat (personaggi morti)

I genitori di Marat entrano con un carro pieno di personaggi che fingono di essere ciò che non sono per poi

vantarsi della Francia.

1. interviene il Banditore presentando il maestro di scuola di Marat. Il maestro racconta che già da

piccolo Marat aizzava i compagni di scuola l’uno contro l’altro. Interviene la madre dicendo che

Marat rifiutava il cibo anche se veniva malmenato sulla schiena e chiuso in cantina. Parla il padre

affermando anch’esso il carattere di ribellione del proprio figlio;

2. Marat ascolta la risata di questi personaggi;

3. parla il maestro raccontando la superbia di Marat da piccolo nel suo già sapere di tutte le

conoscenze del mondo. Lo addita come un ciarlatano;

4. interviene il rappresentante dei militari dicendo che Marat fu inizialmente al servizio dei ricchi ma

che alla fine non lo hanno valorizzato. Così si è rivoltato. Parla anche un rappresentante della

scienza che accusa Marat di aver trascorso

Dettagli
A.A. 2014-2015
5 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudia.caleca495 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Cermelli Giovanna.