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DISAGIO GENERALE.

una serenità perduta in entrambi = Linguaggio: ironico ma anche

rappresenta le piccole cose quotidiane,

nostalgico = vocaboli colloquiali (usati ogni

giorno). Alcuni autori: Lina Schwarz, Corrado Govoni, e Aldo Palazzeschi (non ha mai

scritto nulla per l’infanzia, ma i suoi componimenti vengono inseriti nei libri di lettura della

scuola).

3.7 Guido Gozzano: l’aulico e il prosaico

Pubblica sul “Corriere dei piccoli” e sul settimanale cattolico torinese “Adolescenza” 

fiabe e novelle FIABE classici

gruppo di scritte per l’infanzia. dei racconti

elementi

popolari, vicende tipiche della tradizione, linguaggio raffinato ed elegante. Egli

7

“attraversa” la fiaba, adotta la forma popolare e la riveste di squisitezze linguistiche. Temi

linguaggio è rinnovato elementi aulici;

e meccanismi generativi sono tradizionali, il con

sintassi complessa e articolata.

3.8 Giulio Gianelli: l’attrazione per l’infanzia

Figura minore nel panorama della poesia italiana, infatti i suoi versi vennero pubblicati in

riviste quasi clandestine. Storia di Pipino nato vecchio e morto bambino tema adulto

che torna bambino.

3.9 Marino Moretti o dell’ambivalenza

Nei confronti dell’infanzia: atteggiamento ambivalente. Temi come: giocattoli, burattini,

nonni, compagni di scuola. Con i personaggi esprime stati d’animo (come la nostalgia

del poeta della sua giovinezza).

3.10 Giovanni Pascoli e la lingua del “Fanciullino”

Poesie fanciulline, ma il volume non viene mai scritto da lui. Viene creato da sua sorella,

dopo la morte del Pascoli, dedicato ai “figli giovinetti d’Italia”. Pascoli si impegna nella

realizzazione di antologie scolastiche.

Infanzia età dell’innocenza, dello sguardo innocente, stupore, parlare e dire spontanei

 dentro di noi un fanciullino.

nel Fanciullino scritto nel 1897 = è Chi incarna il fanciullino =

POETA

il riesce a dargli spazio e voce, ad alimentare il desiderio di vedere.

 onomatopee, struttura sintattica paratattica

Linguaggio: utilizza termini tecnici, la (=

polisindeto

periodo creato solo da frasi principali), e il per dare incisività alla fiaba.

3.11 Luigi Bertelli (Vamba) e il “Gian Burrasca”

STORIA DI VAMBA: giornalismo polemico. Dal 1895 si dedica al mondo dell’infanzia.

Crea della Domenica”.

nel 1906 il “Giornalino Utilizza proverbi popolari, critica la guerra.

Ma in alcuni libri trasmette un nazionalismo = contro tutti gli egoismi della burocrazia.

“IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA”: rovesciamento dell’idea scolastica, diaboliche

macchinazioni di Giannino. Vamba linguaggio adulti e linguaggio bambini sono

 Testo per educazione dei grandi

diversi, quello degli adulti è meno sincero. = fa ridere.

intenzionalità pedagogica

LA LINGUA DI GIAN BURRASCA: 55 puntata del giornalino 

verso i giovanissimi figli della borghesia italiana: si dovevano trasmettere i valori dell’Italia

Linguaggio colloquiale

nazionalista, irredentista. sobrio e brioso = e ironica. Elementi

ritmi del parlato), discorso libero indiretto(=

evidenti: mimesi dell’oralità (= utilizza i punto

di vista del narratore + del personaggio), il che polivalente (= utilizzato al posto del

perché o del quando), iterazione rafforzativa (dare più forza a un’idea), toscanismi. 8

3.12 Ermenegildo Pistelli: nei panni di Omero Redi

educatore.

E’ un frate ed un Quando scriveva per i ragazzi aveva bisogno di un alter ego.

Ha obiettivi politici idea irredentista. Come educatore ha esercitato un grande fascino,

ma negli ultimi suoi anni aderisce al fascismo.

3.13 Collodi Nipote e “Sussi e Biribissi”

Figlio di un fratello di Carlo Collodi. 3 romanzi, uno dedicato al figlio morto a soli 2 giorni.

tratti toscani e ironia.

“Sussi e Biribissi”: Scrittore scettico nei confronti del nuovo mondo 

non accetta la modernità che favorisce i malandrini. Sussi e Biribissi: ricalco della trama di

Don Chisciotte di Cervantes elementi comuni: 3 protagonisti (2 umani e 1 animale),

finalità del viaggio = meta immaginata ma nei fatti mai raggiunta affrontano l’ignoto

perché vogliono raggiungere la gloria.

3.14 Altri autori Favolistica popolare,

TOMASO CATANI collezione di “Marchino”. legge del più grande

 totale sfiducia

che mangia il più piccolo. Uomini = burattini – animali = godono di libertà,

nell’educazione dei viventi.

ALBERTO CIOCI continuazione di Pinocchio, trilogia. Rielabora personaggi noti senza

scadere nel convenzionale, contribuisce in modo positivo all’educazione del gusto.

Racconta i fatti dell’indipendenza nazionale. Elemento magico presente nei racconti,

educazione del cuore. Molti dialoghi, scrittura svelta.

giornalista,

LUIGI BARZINI scritto un unico libro per l’infanzia “Le avventure di

Fiammiferino” ambientato nel conflitto russo-giapponese. Temi caratteristici della fiaba

popolare ma li cala nel clima tragico di un conflitto moderno.

provare a cimentarsi

TOMASO MONICELLI stimolati dalla curiosità di con modalità di

scrittura lontane da quelle abituali. 4 libri. Racconto social-intimista, romanzo simbolico-

intimista, fiabe rivisitate, racconto epico-avventuroso. Nel 1912 crea una collana

“Bibliotechina de La Lampada”.

RENATO SIMONI nel 1913 scrive sul Corriere dei Piccoli (con anonimato) e ha come

illustratore Antonio Rubino.

RENATO FUCINI due opere. Tema dell’infanzia infelice e sfruttata. Bravo a ribaltare

situazioni. Scrive anche delle poesie per i nipotini.

CAMILLA DEL SOLDATO scrittrice dichiara di attenersi al vero, infatti personaggi e

ambiente sono realistici. Temi: avventura, sacrificio supremo dell’eroe. Traduce le poesie

per l’infanzia.

PAOLA LOMBROSO scrittrice di senso pratico, difende la carità verso i poveri, manca la

volontà di dare una morale. 9

traduttrice di classici.

MARIA PEZZE’ PASCOLATO Traduce Andersen alla luce del

Fanciullino. Per lei lo scrittore danese riesce a conservare il linguaggio nativo del

fanciullino guarda con meraviglia ciò che gli sta attorno, trasforma anche l’oggetto

più umile in uno strumento magico.

4. 4. Giornali per l’infanzia

4.1 Il “Corriere dei Piccoli”

1908 nasce prima pagina

A Natale del il corriere dei piccoli. Novità divisa in riquadri a

vignette colorate. produzione straniera.

Attenzione anche alla Corriere dei Piccoli è

italiano, ma anche aperto all’estero. Convivono scienza e narrativa, attualità e poesia.

4.2 “La Domenica dei Fanciulli”

Torino, all’inizio del ‘900.

Nasce a Rivista povera dal punto di vista grafico-editoriale.

Argomenti: novellina morale, racconto a puntate, versi e una pagina di vignetta.

Interlocutori privilegiati: famiglie, scuole, istituzioni per l’educazione giovanile.

4.3 “Il Giornalino della Domenica”

1906,

Nasce nel è diretto da Bertelli fino al 1911. Nel 1926 la testata è acquisita da

Copertine = punto di forza,

Mondadori e nel 1927 cessa le pubblicazioni. perché

disegnate da illustratori di prestigio. Eleganza in grafica, articoli accompagnati da

Linguaggio semplice e diretto.

fotografie. Giornalino propone ai giovanissimi autori

si rivolgono al ragazzo in quanto

prestigiosi che non hanno connotazione scolastica 

PERSONA. Periodici per ragazzi = soggetto educativo alternativo e parallelo all’istituzione

Fascicolo dedicato alla corrispondenza

scolastica. con i lettori di ogni parte d’Italia =

interazione con i lettori. Il giornalino aveva colto il bisogno dei ragazzi di sentirsi parte di un

organismo collettivo caratterizzato da forte identità quindi creano la Confederazione

Giornalinesca. Fin dai primi numeri idee nazionaliste e irredentiste; dal dopoguerra,

idee nazionaliste irrazionali e violente. 10

Cap. 5: Il ventennio fascista (1922-1943)

1. Introduzione

1.1 Incidere sugli italiani

letteratura giovanile fascismo

La è il terreno sul quale si può misurare la capacità del di

acquisire consensi

riuscire a incidendo sui comportamenti mentali degli italiani. Libri 

canale di propaganda.

soggetto a processi di strumentalizzazione da parte del potere =

Nel ventennio di Mussolini = indottrinamento fascista libri strumenti di penetrazione tra

giovani e giovanissimi. Nella letteratura per ragazzi, il fascismo crea: una mentalità fatta

di patriottismo acceso, esaltazione dei miti e riti guerreschi. Per costruire una cultura

infantile omogenea al fascismo più effetti sugli adulti educatori che sui bambini.

Non tutti gli scrittori si arrendono alle regole del fascismo. Dal 1926 (quando il fascismo ha

potere assoluto) il problema è estendere il fascismo alla massa degli intellettuali.

PRIMA DEL 1926 e DOPO IL 1926.

Due periodi:

PRIMA DEL 1926 dominanza della DOPO IL 1926 procedere verso una

 

Divieto di leggere opere

cultura idealista (Gentile, Lombardo cultura fascista.

di autori stranieri e ebrei. Periodo di

Radice). fascistizzazione tenderà ad occupare

Radice = estensore dei programmi tutti gli spazi dell’infanzia e creerà un

scolastici della riforma del 1923, nella Libri per

indottrinamento per i bambini.

scuola elementare molto importante il ragazzi sottoposti a controllo, opere

valore educativo della grande straniere tradotte in italiano impedita

letteratura. Raccomanda lettura di libri di testo

circolazione, per le scuole ci sarà il

autori italiani = maestri di patriottismo e unico di Stato.

educazione morale e civile.

1.2 Un convegno bolognese: il bambino “naturalmente” fascista

1938 COMMISSIONE PER LA BONIFICA LIBRARIA.

Mussolini istituisce la Convegno sulla

letteratura infantile e giovanile. Idee di fondo:

bambino fascista,

concepito come

- libro per l’infanzia = fonte di fede religiosa e patriottica,

- letteratura giovanile deve staccarsi dai libri stranieri che sono nocivi alla

- formazione delle nuove generazioni. 11

1.3 “Una embrionale coscienza di razza”

mette all’indice anche opere destinate all’infanzia. fascismo estromette

COMMISSIONE Il

dalle scuole italiane gli alunni, gli insegnanti e i libri scritti da persone di razza ebraica.

libri non graditi

Elenco di 900 in Italia tra il ’39-’40. Ma le difficoltà di controllare tutti i libri

scritti dagli ebrei sono molte, quindi questo obiettivo non è m

Dettagli
A.A. 2016-2017
20 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sonia.filippini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura per l'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Surdi Elena.