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DIPENDENTI DALLO STATO

Lo spettacolo è stato un settore in cui l’intervento dello Stato è sempre

stato di carattere preventivo e censorio, una forma di controllo e

dell’autorità di

autorizzazione preventiva rimessa alla discrezionalità

pubblica sicurezza. in vigore della Costituzione repubblicana,

Anche nel 1948 con l’entrata

nel settore dello spettacolo persiste il carattere autoritario proprio del

ventennio fascista. L’intervento dello Stato continua tuttora ad avere

carattere censorio: permane infatti il meccanismo della revisione per le

opere cinematografiche (basato su un sistema di visione e approvazione

preventiva dei contenuti dello spettacolo da rappresentare).

Interventi protettivi Interventi coadiutori

Incentivano la diffusione dello Tutelano gli interessi generali

spettacolo, attraverso della collettività (troviamo i cd.

l’erogazione di finanziamenti. controlli di polizia).

Tipologie di interventi dello

Stato nel settore dello

spettacolo: Interventi repressivi

Interventi di prevenzione Sono competenza del giudice

Si concretizzano nel penale.

meccanismo della revisione

preventiva.

IL MECCANISMO DELLA REVISIONE PREVENTIVA

quel che riguarda il meccanismo di revisione, l’attuale disciplina

Per che la proiezione in pubblico dei film e l’esportazione all’estero

prevede

di film nazionali siano soggette ad un preventivo nulla osta del Ministero

per i beni e le attività culturali, che consente o meno la visione ai minori.

Inizialmente il meccanismo di revisione era previsto anche per le opere

teatrali, ma era facoltativo (poteva vietare l’ammissione ai minori di 18

anni, ma non poteva essere negato in toto il rilascio del nulla osta alla

70

rappresentazione). Tuttavia a partire dal 1998 il meccanismo di

revisione preventiva vale solo per le opere cinematografiche, non più

per le opere teatrali.

Il nulla osta viene rilasciato dal Ministero che riceve risposta vincolante

da parte di speciali Commissioni di I° grado e di appello (vale il silenzio

assenso se passano più di 30 giorni dal deposito del film).

La Commissione di primo grado è composta da esperti e rappresentanti

di categoria (genitori, associazioni animaliste,...). Essa può condurre a

esiti variabili:

o parere favorevole al rilascio del nulla osta;

o parere favorevole al rilascio del nulla osta, ma condizionato al

divieto di assistere alla proiezione del film per i minori di 14 o 18

(In questo caso si può invocare l’intervento della

anni

Commissione di II° grado trascorsi i 20 gg. dalla sentenza);

o parere sfavorevole al rilascio del nulla osta (In questo caso si può

ricorrere al Tribunale amministrativo regionale e il giudice

amministrativo può rilasciare o meno il nulla osta).

Le Commissioni si devono attenere a due criteri, ovvero 1) il rispetto del

limite di buon costume; 2) tutela dei minori.

Se viene negato il nulla osta per la proiezione in pubblico o viene vietata

la visione ai minori dei 18 anni il film non possono essere diffusi ne per

radio ne per televisione: i film vietati ai minori di 14 anni possono essere

trasmessi solo entro determinate fasce orarie.

GLI INTERVENTI PROTETTIVI

Per quel che riguarda gli interventi a carattere protettivo, lo Stato (ma

anche le Regioni) interviene nel settore dello spettacolo attraverso due

strumenti principali:

Interventi diretti Interventi indiretti

Creazione di enti da parte dello Incentivi economici attraverso i

quali lo Stato favorisce l’esercizio

Stato che svolgono attività

concernenti i diversi settori in cui si delle attività di spettacolo.

articola lo spettacolo attraverso

forme di promozione, sostegno e

garanzia. 71

Gli interventi indiretti stabilisce l’esistenza, presso il Ministero del

La legge n. 163/1985

turismo e dello spettacolo, di un Fondo unico per lo spettacolo (FUS)

con lo scopo di incentivare economicamente le attività di spettacolo.

Vengono predeterminate dalla leggi le quote percentuali da destinare ai

vati tipi di attività rientranti nello spettacolo (criterio decrescente: attività

musicali, attività cinematografiche, teatrali di posa, circensi e dello

spettacolo viaggiante).

Il FUS non è l’unica fonte di finanziamento dello spettacolo dal vivo, in

quanto si sono aggiunti altri interventi che però non hanno sempre avuto

esiti favorevoli.

Per quel che riguarda le attività cinematografiche, lo Stato ha avuto un

ruolo di primo piano nella selezione delle iniziative di sostegno e nella

ripartizione delle risorse (le Regioni non hanno la forza necessaria per

farlo). La disciplina relativa ai finanziamenti pubblici al cinema investe

sia la produzione e distribuzione, sia l’esercizio della cinematografia.

produzione e l’attestato di qualità

Per ottenere contributi economici alla

e il relativo premio è necessaria l’ammissione alla programmazione

obbligatoria (che dal 1994 si è trasformata in invito a rafforzare la

programmazione di film nazionali, non è più obbligatorio dedicare

almeno 25 giorni a trimestre a film italiani). I due presupposti erano 1)

dichiarazione di nazionalità italiana; 2) requisiti di idoneità tecnica e di

qualità artistica. Viene abolita l’imposta sugli spettacoli per quegli

esercenti che decidono di dedicare almeno il 25% delle giornate di

proiezioni alla produzione nazionale e a film di interesse culturale.

Con la riforma del 2004 viene introdotto la reference system: vengono

sostenute le imprese di produzione che nel passato più recente abbiano

prodotto cinema di qualità, che dimostrino un’attività stabile e una

determinata capacità di commerciale.

Viene concesso un contributo alle imprese di produzione di film

all’ammortamento dei

riconosciuti di nazionalità italiana, finalizzato

mutui contratti per la produzione del film e per il reinvestimento nella

produzione. La somma è quantificato in percentuale sulla misura degli

incassi legati alla proiezione dei film per un periodo di 18 mesi dalla

prima proiezione. 72

Gli interventi diretti

Gli interventi diretti sono rappresentati dalla creazione di enti da parte

istituiti alcuni enti pubblici tra cui l’Istituto Luce

dello Stato. Vengono

(1925 - produzione di cinegiornali documentari di propaganda fascista) e

il Centro sperimentali di cinematografia (1942 - formazione

professionale). ’50 viene creato l’Ente autonomo di gestione per

Verso la fine degli anni

il cinema (EAGC), una S.p.A. che ha il compito di gestire e coordinare le

partecipazioni statali nel settore cinematografico. Ora tale ente si

chiama Cinecittà holding S.p.A. 

 Cinecittà studios S.p.A.

Istituto Luce S.p.A. Ha il Realizza film con un ciclo

compito di diffondere film, completo per la produzione,

documentari e materiale l’edizione e gli effetti speciali.

audiovisivo e multimediale di

alta qualità e di custodire

l’archivio cinematografico.

Cinecittà holding S.p.A.

comprende:

E’ attiva

Mediaport S.p.A. Audiovisual Industry

nell’ambito della 

Promotion Ha il compito di

trasformazione e gestione promuovere il mercato

della di cinema e multisale. internazionale del cinema

italiano.

Cinecittà diritti s.r.l.

Gestisce il patrimonio dei

diritti filmici, prodotto dalle

agevolazioni statali ammesse

per produzioni di interesse

nazionale e culturale. 73

TELECOMUNICAZIONI E PRINCIPI COSTITUZIONALI

Le telecomunicazioni hanno la funzione di collegamento interpersonale

tra gli uomini. Va quindi rimarcata la primaria rilevanza della dimensione

di libertà (cioè il poter agire in assenza di interferenza da parte di terzi o

dell’autorità) rispetto a quella patrimoniale o tecnica.

risulta molto importante l’art.15 Cost. il

In materia di telecomunicazioni

quale afferma la libertà di segretezza della “corrispondenza e di ogni

altra forma di comunicazione”. Le espressioni di pensiero tutelate da

tale articolo sono quelle che si indirizzano sostanzialmente e

formalmente a destinatari precedentemente individuati e individuabili.

Quindi tale articolo tutela quella comunicazione intesa come attività di

trasmissione del pensiero umano personalizzata, rivolta a specifici

destinatari.

I mezzi di trasmissione utilizzate comunicare in modo riservato e

personale sono la telefonia fissa e mobile, corrispondenza, telegramma,

fax, posta elettronica,…

Per telecomunicazione si intende “ogni emissione, trasmissione o

ricezione di segni, di segnali, di scritti, di immagini, di suoni, o di

informazioni di qualsiasi natura, per filo, radioelettrica, ottica o a mezzo

di altri sistemi elettromagnetici”. Tale definizione non specifica il

carattere personale o pubblico delle telecomunicazioni (potrebbe andare

bene per entrambe le forme di comunicazione).

Il cap. si concentrerà sulla libertà degli operatori economici di svolgere e

offrire servizi di telecomunicazione al pubblico e sulla riserva originaria

ha caratterizzato l’attività di

allo Stato che per molti anni

telecomunicazione, in quanto, in quanto ritenuta servizio pubblico

essenziale con carattere di preminente interesse generale.

DAL MONOPOLIO PUBBLICO AL SERVIZIO UNIVERSALE

L’attività di telecomunicazione soddisfa un bisogno essenziale della

collettività: attraverso le telecomunicazioni gli individui entrano in

contatto e interagiscono tra loro e incrementano la possibilità di

partecipare alla vita culturale, sociale, politica ed economica del paese.

74

Quindi si spiegano le ragioni giuridiche della riserva allo Stato delle

attività di telecomunicazioni ai sensi dell’art.43 Cost. (Servizio pubblico =

gestione pubblica).

Dal punto di vista economico le ragioni del monopolio dipendono dalle

forti economie di scala derivante dalle tecnologie all’epoca disponibili

(poco rame e costoso, indispensabile per le modalità di trasmissione

analogica del segnale) e dalla volontà politica di garantire un elevato

grado di universalità al servizio telefonico.

I servizi di telecomunicazione (= servizi telegrafici, telefonici,

radioelettrici e ottici, via etere e via cavo) vengono considerati come

appartenenti in via esclusiva allo Stato. Di conseguenza le imprese che

erogano servizi di telecomunicazione sono considerate imprese di

servizi pubblici essenziali, sottoposte ad un regime pubblicistico.

Tuttavia l’attività di telecomunicazione è avvenuta, oltre tramite gestione

diretta, anche attraverso forme indirette di gestione tramite l&rs

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
104 pagine
7 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JadeReb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e diritto dell'informazione e della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Caporeale Marina.