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L'IMPATTO A LUNGO TERMINE DEL CONCETTO DI STATO-NAZIONE
I principali attori delle relazioni internazionali continuano a giudicare valida la creazione di
Stato-Nazione, perché credono che porterebbe la pace di lungo periodo.
2. IN CHE MODO GLI STATI ORGANIZZANO SPAZIALMENTE I LORO GOVERNI?
R. Hartshorne in Prespective on the Nature of Geography ha distinto tra forze centripete e
forze centrifughe all'interno dello Stato, sostenendo che la sopravvivenza di una Nazione
dipende dal bilanciamento tra le due forze. I governi, tuttavia, invece di creare un bilancio tra
le due forze, tendono a unificare lo Stato costruendo la nazione e definendo/difendendo i
confini.
FORME DI GOVERNO
Stato unitario= stato fortemente centralizzato, la capitale è al centro del potere e la cultura
della capitale è definita come la cultura della nazione. L'organizzazione amministrativa è
progettata in modo da assicurare l'autorità del governo centrale su tutte le parti dello stato.
Stato federale= il territorio è organizzato in unità federate (regioni, singoli stati, province o
cantoni). In uno stato federale forte le regioni hanno un grande controllo sulle politiche del
governo centrale, a differenza degli stati federali deboli. Tuttavia la maggior parte dei sistemi
federali si situa in una posizione intermedia: il governo centrale federale esercita i suoi poteri
sull'intero stato federale mentre i governi delle unità federate li esercitano sulle singole unità.
secondo Kenneth Wade Robinson la federazione è il sistema politico geograficamente più
espressivo perché si basa sull'esistenza e sull'accoglimento delle differenze regionali.
LA DEVOLUTION
La devolution è il "decadimento" cioè il trasferimento di alcuni poteri e competenze dal
governo centrale ai governi locali.
La devolution è ottenuta:
-Modificando la costituzione per creare un sistema federale
-Decentrando i poteri e competenze senza modificare la costituzione, come fosse un
esperimento
I decentramenti possono avere diverse origini:
1) DECENTRAMENTO DI ORIGINE ETNOCULTURALE: molti movimenti si sono originati da
Nazioni che in uno Stato si definiscono diverse per etnia, lingua o religione
es. La Cecoslovacchia dopo il crollo dell'Unione Sovietica si è divisa in Repubblica Ceca e
Slovacchia nel 1993.
Non sempre però la devolution alimenta le richieste di indipendenza: in GB la Scozia è
riuscita a insediare il proprio parlamento senza creare un nuovo Stato.
2)DECENTRAMENTO DI ORIGINE ECONOMICA
es. In Italia le richieste di autonomia per la Sardegna sono radicate nelle condizioni
economiche dell'isola, che accusa il governo di trascurarla.
Alcuni politici italiano hanno sfruttato questa insofferenza per formare organizzazioni per
promuovere gli interessi del Nord, quali la devolution: la Lega Nord propone da anni la
secessione del nord, la Padania.
DECENTRAMENRO E TERRITORIO
Le spinte verso la secessione spesso avvengono ai margini dello stato, lontano dalla capitali.
E' importante notare, infatti, come spesso le aspirazioni separatiste sorgano nelle isole.
Il geografo politico Cohen ha teorizzato che le entità politiche situate nelle zone di confine
possono diventare "stati ponte" (gateway), assorbendo e assimilando culture e tradizioni
diverse ed emergendo come nuove entità, non dominate dall'una o dall'altra potenza.
LA GEOGRAFIA ELETTORALE
Il voto può essere influenzato dalla posizione dell'elettore su territorio. La costituzione degli
USA, ad es., stabilisce un sistema di rappresentanza territoriale nella Camera dei
Rappresentanti, in cui ogni rappresentante è eletto da un distretto. Ogni 10 anni si fa un
censimento della popolazione per riattribuire il numero di rappresentanti a ogni Stato
(processo di reapportionment). Una volta finito il reapportionment di attua in redistricting,
cioè si adattano i confini dei distretti, in base al criterio della equal rapresentation.
L'organizzazione territoriale delle circoscrizioni è, insomma, un fenomeno fondamentalmente
geografico, che può determinare chi sia o non sia rappresentato.
3.COME SI CREANO I CONFINI E PERCHE' SORGONO LE DISPUTE DI CONFINE?
Il confine tra stati è un piano verticale che taglia il suolo, il sottosuolo e lo spazio aereo
dividendone il territorio.
LA CREAZIONE DI CONFINI
La creazione di confini implica 4 stadi:
1)Definizione del confine, si definiscono punti nel paesaggio o punti di latitudine e
longitudine in un documento giuridico.
2) Delimitazione del confine, disegnandolo sulla carta.
3) Demarcazione del confine con pali d'acciaio, pilastri, muri...
4) Amministrazione del confine, si decide la procedura atta a mantenere il confine e a
regolare il flusso di persone e merci attraverso esso.
I TIPI DI CONFINI
Confini geometrici= confini basati sulla latitudine/longitudine o sul township and range
(come negli USA)
Confini fisico-politici= confini che seguono un elemento del paesaggio (come montagne,
fiumi..). Un limite di questi tipi di confini è che sono mutevoli, non sono statici.
LE DISPUTE DI CONFINE
Le risorse situate a cavallo di un confine possono essere oggetto di contesa.
Ci sono 4 tipologie di dispute:
1) Dispute di definizione, vertono sulla formulazione giuridica dell'accordo confinario
2) Dispute di ubicazione (o localizzazione), s'incentrano sulla delimitazione e forse sulla
demarcazione del confine
3) Dispute di gestione, che riguardano la funzione del confine
4) Dispute di ripartizione (o allocazione) per le fonti come gas o petrolio.
4. IN CHE MODO LA GEOPOLITICA AIUTA A COMPRENDERE I RAPPORTI FRA LE
POPOLAZIONI?
LA GEOPOLITICA CLASSICA
I geopolitici classici della seconda metà del diciannovesimo secolo si dividono in:
-SCUOLA TEDESCA= cercano di spiegare perché certi stati sono potenti e come lo sono
diventati. Il più importante esponente fu Ratzel che influenzato da naturalismo darwiniano
assimilò lo Stato a un organismo che per vivere ha bisogno di "nutrimento": deve acquisire
nuovi territori appartenenti a competitori meno potenti. Se uno Stato è relegato entro confini
permanenti e statici è destinato all'atrofia. Le teorie di Ratzel furono strumentalizzate per
giustificare il nazismo.
-SCUOLA AMERICANA= cercano si offrire consigli strategici e di spiegare perché e come si
svolgano le relazioni internazionali. L'esponente più importante fu Sir Halford John
Mackinder, che sostenne la TEORIA DELL'HEARTLAND che sarebbe stata una potenza
terrestre, non una potenza marittima (come era l'impero britannico all'epoca), a dominare il
Pianeta. Nel cuore dell'Eurasia, infatti, esisteva un'area perno (pivot area, termine che poi
sostituirà con heart-land) inespugnabile e ricca di risorse che si estende dall'Europa Orientale
alla Siberia Orientale, egli disse che se quest'area fosse divenuta influente sarebbe diventata
un grande impero. Teoria prima ignorata e poi rivalutata con la nascita dell'unione sovietica
nel 1922.
L'INFLUENZA DEI GEOPOLITICI SULLA POLITICA
Geopolitici come Ratzel e Mackinder hanno influito sulle relazioni internazionali, tuttavia
questa disciplina è uscita di scena dopo la seconda guerra mondiale e acquisì una
connotazione negativa (Ratzel infatti influenzò Hitler e Haushonfer ispirò le strategie della
Germania Nazista), oggi si sta rivalutando.
LA GEOPOLITICA CRITICA
La geopolitica critica si basa sul concetto che i politici degli Stati più potenti costruiscano idee
in grado di influenzare comportamenti e scelte politiche, condizionando la visione dei cittadini.
O'Tuathail, studiando la geopolitica statunitense, ha rilevato come essa si basi su un "Noi"
contrapposto a un "loro": durante la Guerra Fredda, Ronald Reagan (presidente dal 1981 al
1989) usò il termine Evil Empire per Unione Sovietica per la prima volta, presentando gli USA
come the shining city on a hill. Durante le ultime due presidenze il terrorismo ha preso il posto
dell'unione sovietica come "loro".
La geopolitica critica cerca di esplorare idee e conoscenze che stanno alla base degli
approcci politici, l'obiettivo è comprendere le radici ideologiche e le loro implicazioni.
L'ORDINE GEOPOLITICO PLANETARIO
L'ordine geopolitico planetario è un periodo di stabilità nella conduzione della politica
internazionale, se esso viene meno si compie una transizione per giungere a un nuovo ordine
stabile.
Nella storia si creano vari ordini politici planetari. Ad es. nella guerra fredda c'era un ordine
bipolare URRS vs USA. Per alcuni ora si dovrebbe parlare di UNILATERALISMO con a capo
gli Stati Uniti i quali, però, sono diventati più deboli per la diffusione dell'arma nucleare,
comparsa della Cina e dell'India come potenze planetarie, gruppi terroristici e
antiamericanismo.
5. CHE COSA SONO LE ORGANIZZAZIONI SOVRANAZIONALI E QUAL'E' IL FUTURO
DELLO STATO?
Organizzazioni sovranazionali= entità costituire da tre o più stati che formano una struttura
amministrativa per il mutuo vantaggio e per il perseguimento di obiettivi comuni.
DALLA SOCIETA' DELLE NAZIONI ALL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE (ONU)
1919= nascita della Società delle Nazioni, su proposta di Wilson (presidente usa dal 1913
al 1921). Comprendeva 63 Stati ma gli USA non aderirono mai per colpa di alcune correnti
isolazioniste, molti paesi ne uscirono in vista della seconda guerra mondiale (Germania nel
'33, Unione sovietica nel '34) e di fatto l'organizzazione si dissolse senza aver intrapreso
azioni concrete.
1922=Corte permanente di giustizia internazionale, che doveva pronunciarsi su vertenze
giuridiche tra Stati quali dispute confinarie e rivendicazioni dei diritti di pesca.
1945=ONU, organizzazione per incoraggiare la sicurezza e la cooperazione internazionale in
materia di diritto, sicurezza, sviluppo economico, progresso sociale, diritti umani,
perseguimento della pace...oggi fanno parte dell'ONU 192 Stati (solo gli Stati sovrani
possono entrarvi).
LE ORGANIZZAZIONI SOVRANAZIONALI REGIONALI
Spesso gli stati si riuniscono in organizzazioni sovranazionali per rafforzare la propria
posizione economica, politica e militare.
es. Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo durante la seconda guerra mondiale stabilirono tasse
doganali comuni ed eliminazione di licenze e quote d'importazione. Nel '44 firmarono a
Londra una petizione che stabiliva l'unione doganale tra i 3 paesi e successivamente
istituirono l'unione economica chiamata Benelux.
L'UNIONE EUROPEA
1952= CECA (comunità europea del carbone e dell'acciaio) >Belgio, Francia, Germania
occidentale, Paesi B