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Caso inglese (virtuoso): - pressione alimentare -> miglioramento tecnologia produttiva poi il
maggior benessere è protetto abbassando la fecondità e ciò che consente + investimenti e +
benessere => prudenza
Caso irlandese (non virtuoso): - pressione alimentare -> + matrimoni -> + fecondità, poi carestia ->
tasso di crescita e tenore di vita bassi 1846 => condizioni di contorno
La rivoluzione microbiologica
Storia del microscopio:
- 1589 della Porta ha un’intuizione
- 1624 Galileo costruisce prototipo
- Olandesi: strumenti 500x
- 1830: microscopio acromatico
Procedimenti della ricerca (tipo dei germi):
- Isolamento microorganismo
- La sua identificazione come possibile agente di una malattia
- Dimostrazione nesso casuale agente-malattia
- Identificazione dell’intera catena di trasmissione (1835 viene indentificato il parassita della sifilide)
+ avanzamento dei medici:
- Asepsi clinica
- Lavaggio mani in acqua clorata/sterilizzazione mani
Ma i microscopi ancora non permettono di studiare i microrganismi. Prima del 1830 a occhio nudo:
miceti, amebe, pidocchi. Dopo il 1830: protozoi, grandi batteri (lebbra).
Svolta (1872-1878):
- Weigert: colorante anilina
- Hesse: stabilizza le culture batteriche con l’agar-agar
- 1876: carbonchio
- 1879 blenorragia
- 1881: polmonite
- 1882 tubercolosi
- 1883 colera
- 1885 epidemie gastroenteriti
- 1894 peste
- 1897 meningite
- 1905 sifilide
3 linee di difesa
1) Prevenzione = tenere sotto controllo i contesti a rischio
2) Vaccinazione = conferire immunità parziale a chi non può evitare l’avvicinamento
3) Cura -> fino al 900 inoltrato non ci sono sviluppi terapeutici, la medicina era ferma ai “rimedi di
Paracelso” tranne rare eccezioni: chinino (1820), principio dell’aspirina (1835), morfina (1804),
noce vomica (1820), cocaina (1859), eroina (1874).
La nascita della medicina moderna
• 1910 Ehrlich: riesce a fare un farmaco in grado di guarire la sifilide (nascita chemioterapia) ->
sconfitta dei batteri.
• 1930 progressi chirurgia, anestesiologia, radiologia + somministrazione elementi chimici
(individuali/ambientali) progressi farmacologia (es. insulina, vitamine)
Ma la chemio terapia di Ehrlich non funzionava sui virus -> stallo
• 1931/1935 invenzione microscopio elettronico (si possono vedere i virus)
• 1922 Fleming scopre la penicillina
• 1940 Florey e Chain la sintetizzano in laboratorio
• 1943 sbarco in Sicilia -> soldati USA sopravvissuti sono il 95%
• 1945 produzione su larga scala della penicillina
Messa in produzione di potenti antibiotici in soli 10 anni –> nascita medicina moderna.
I virus -> 2 metà del 900: boom!
- Proteine lipidiche (materiali di scarto delle cellule)
- Raggiungono la soglia dei 10 nanometri
Come agiscono i virus nella diffusione di una malattia?
Sono entità biologiche dotate di un piccolo genoma (DNA, RNA) che trasporta l’informazione
ereditaria e sono protetti da una copertura proteica (genoma) e dato che non dispongono di
strutture biochimiche per riprodursi necessitano delle strutture delle cellule ospiti. Si classificano in
3 famiglie a seconda della configurazione del nucleo:
1) Virus a DNA
2) Virus a RNA (epatite A, poliomielite, influenza)
3) Retrovirus (HIV)
Pandemie di fine millennio
1) Poliomielite -> quasi eradicazione planetaria del virus:
- Attacca il midollo spinale
- Lascia invalidità permanenti
- Colpisce i bambini piccoli
- In occidente dal 1950
2) Influenza
- Ogni anno nelle stagioni influenzali
- Ogni 20/40 anni insorge un ceppo con mortalità superiore perché:
• Deriva antigenica (mutazione)
• Spostamento antigenico (acquisizione e ricombinazione di antigeni del tutto nuovi nello
scambio tra ceppi anomali e umani)
• Patocenosi = rottura equilibrio biocenosi e mutazioni malattie
3) AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita)
- 1981 primi casi (malato zero)
- 1983 si scopre virus HIV
- In Italia dopo 20 anni i casi erano 50000 (e 30000 morti)
Capitolo 4
La transizione sanitaria
Cause di morte esogene -> endogene
- 21° secolo: morti in Italia = 560000 (9,7x1000)
- Malattie sistema cardiovascolare/circolatorio, neoplasie 70%
- Incidenti, malattie apparato respiratorio/digerente, malattie parassitarie/infettive 30%
- La svolta sanitaria più importante del 1900-1950 è costituita da:
1) Scomparsa mortalità per scarlattina
2) Riduzione mortalità per pellagra/malaria, pertosse, morbillo, difterite, meningite, febbri
Grazie ai progressi scientifici, degli strumenti di indagine e delle strutture di intervento, più il
contenimento (mortalità infantile)
- Transizione sanitaria -> transizione epidemiologica:
1) Pericolo pestilenze e carestie
2) Diminuzione pandemie da esogene a endogene
3) Transizione sanitaria
- 1950-2000 (fine 900):
1) Conoscenza tecnologica medica -> strategie sanitarie preventive e politiche
nazionali di prevenzione
2) Si alza la vita media alla morte
3) Da malattie infettive a malattie degenerative (causalità forte -> causa causalità
multipla e probabilistica -> fattore di rischio)
Ma rimangono: diabete, epatiti, morti violente, suicidi.
Evoluzione speranza di vita alla nascita (= vita media)
Inizio secolo: ruolo malattie infettive uguali in tutti i paesi
• Sud Europa: gastroenteriti
• Nord Europa: apparato respiratorio
• + sviluppo: tubercolosi
• - sviluppo: malattie gastrointestinali
4 principali direttici di evoluzione
1) Crescita globale di sopravvivenza (scandinavi minimo 22-24 – mediterranei massimo 34 -40)
2) Compattamento del plotone alta mortalità bassa mortalità -> differenza di età
3) Ribaltamento gerarchie dentro il plotone paesi mediterranei + sopravvivenza
4) Crescita divaricazione tra uomini e donne
Confronto curve di sopravvivenza (maschili in Italia)
• 30 anni di differenza
• Dal 1961 cala mortalità infantile
• 1901 arrivano a 65 anni 36%
• 1931 arrivano a 65 anni 50%
• 1961 arrivano a 65 anni 2/3
• 1991 arrivano a 65 anni ¾
Funzione biometrica dei decessi per età
Punto di Lexis: momento in cui la curva dei decessi per età (nella sua seconda parte) raggiunge il
valore massimo. In un secolo la speranza di vita è raddoppiata mentre il punto di Lexis è cresciuto
di soli 10 anni (-decessi infantili + sopravvivenza).
Invecchiamento
• Invecchiamento dal basso (perché non nascono) = il peso relativo dei più giovani declina
rispetto al peso degli anziani tradizionalmente intesi. Questo processo inizia alla base della
piramide per età: nascono pochi e quindi rappresentano una parte decrescente della popolazione
complessiva
• Invecchiamento dall’alto (perché non muoiono) = si accresce la longevità. Questo processo
inizia in cima alla piramide per età.
Durante la transizione sanitaria c’è stato un livellamento del nord e il sud Europa su standard
comuni dei parametri di sopravvivenza. Nord e Sud Italia transizione demografica divaricazione.
- La divaricazione nei parametri di sopravvivenza tra nord e sud Italia non è strutturale ma
circoscritta ai periodi di transizione demografica
- Il meridione entra prima nella transizione demografica
- Si allungano perché: il nord -> alta mortalità per malattie degenerative (fattori ambientali
endogeni) il sud -> arretratezza sviluppo -> + sopravviventi
- Prima del 1800: sopravvivenza a clima temperato
- Dopo il 2000: sopravvivenza per welfare
Est e ovest Europa
Negli ultimi 20 anni si è aperta una questione demografica dell’Europa dell’est (ex blocco
sovietico). Perché?
• Morti violente
• Malattie cardiovascolari -> la rivoluzione cardiovascolare si fa attendere all’est
Fluttuazioni post-transizionali
Le curve di fecondità (italiana) ancien règime 1936-2000 cambiano perché:
• Si abbandona a tutte le età
• Dirada le nascite all’ultima parte della vita feconda (si rinvia il momento della prima maternità)
Il massimo effettivo di fecondità (Livi Bacci): 11/12 figli (massimo biologico). L’abbinamento
avviene per:
• Posticipazione matrimonio
• Allungamento intervalli inter genesi
+ introduzione tecnologie di controllo (+ efficaci e diffuse
+ rivoluzione dei costumi 1960, pillola anticoncezionale (abbassa di più la fecondità) ansiolitici
1) 1° Fluttuazione post transizione: 1930 discesa rallentata della natalità fino alla chiusura della
forbice. Minimi primi anni 30 e 50 -> collasso nascite.
2) 2° Fluttuazione: “baby boom” 1964, 1955-1964 crescita fecondità totale. Motivo:
• Discesa età matrimonio
• Variazione positiva della fecondità (avere subito un figlio) di prim’ordine, comunque non produce
per forza un avvenimento della dimensione familiare (tranne in USA).
Easterlin: collegamento tra cicli macroeconomici di crescita e cicli demografici (regolarità statistica)
= relazione inversa tra tasso di fecondità totale e l’indice di turn-over (giovani -> lavoro/vecchi->
pensione) = cresce la difficoltà dei giovani a trovare lavoro -> cala la propensione a metter su
famiglia.
Questa teoria ha successo perché:
• Si incentra su dinamiche di generazioni
• Il mutamento delle preferenze demografiche è visto come endogeno ai modelli aggregati di
crescita, ovvero la popolazione diventa variabile endogena nei modelli di crescita economica. Fa
partire un circuito a feedback ma vale solo per i paesi anglofoni.
Non c’è una teoria interpretativa perché:
- Tasso di fecondità come scelta razionale della coppia a seconda della difficoltà per entrare nel
mondo del lavoro ma l’indice di turn-over riguarda l’occupazione maschile
- Le scelte dei figli dipenderebbero dal confronto tra il livello di benessere vissuto dai genitori e le
proprie prospettive di benessere ma è troppo vaga come ipotesi. 2 figli ok 3 figli = difficolta e
rinunce -> i figli vorranno meno figli. Non si riesce a sostanziare la regolarità statistica anche
perché c’è il baby boost (diminuzione nascite per crisi economica) e poi i livelli di fecondità si
stabilizzano a meno della soglia di rimpiazzo tra generazioni
La seconda transizione demografica
Doppia rivoluzione:
- Sharter (individua due rivoluzioni), una sessuale/contraccettiva ma inefficace, una sessuale
contraccettiva efficace al 100%
- Ariès (individua due rivoluzioni), 800: -figli +qualità, 900: centra