Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 34
Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 1 Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Demografia, Docente Micheli, libro consigliato Demografie, Micheli Pag. 31
1 su 34
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Caso inglese (virtuoso): - pressione alimentare -> miglioramento tecnologia produttiva poi il

maggior benessere è protetto abbassando la fecondità e ciò che consente + investimenti e +

benessere => prudenza

Caso irlandese (non virtuoso): - pressione alimentare -> + matrimoni -> + fecondità, poi carestia ->

tasso di crescita e tenore di vita bassi 1846 => condizioni di contorno

La rivoluzione microbiologica

Storia del microscopio:

- 1589 della Porta ha un’intuizione

- 1624 Galileo costruisce prototipo

- Olandesi: strumenti 500x

- 1830: microscopio acromatico

Procedimenti della ricerca (tipo dei germi):

- Isolamento microorganismo

- La sua identificazione come possibile agente di una malattia

- Dimostrazione nesso casuale agente-malattia

- Identificazione dell’intera catena di trasmissione (1835 viene indentificato il parassita della sifilide)

+ avanzamento dei medici:

- Asepsi clinica

- Lavaggio mani in acqua clorata/sterilizzazione mani

Ma i microscopi ancora non permettono di studiare i microrganismi. Prima del 1830 a occhio nudo:

miceti, amebe, pidocchi. Dopo il 1830: protozoi, grandi batteri (lebbra).

Svolta (1872-1878):

- Weigert: colorante anilina

- Hesse: stabilizza le culture batteriche con l’agar-agar

- 1876: carbonchio

- 1879 blenorragia

- 1881: polmonite

- 1882 tubercolosi

- 1883 colera

- 1885 epidemie gastroenteriti

- 1894 peste

- 1897 meningite

- 1905 sifilide

3 linee di difesa

1) Prevenzione = tenere sotto controllo i contesti a rischio

2) Vaccinazione = conferire immunità parziale a chi non può evitare l’avvicinamento

3) Cura -> fino al 900 inoltrato non ci sono sviluppi terapeutici, la medicina era ferma ai “rimedi di

Paracelso” tranne rare eccezioni: chinino (1820), principio dell’aspirina (1835), morfina (1804),

noce vomica (1820), cocaina (1859), eroina (1874).

La nascita della medicina moderna

• 1910 Ehrlich: riesce a fare un farmaco in grado di guarire la sifilide (nascita chemioterapia) ->

sconfitta dei batteri.

• 1930 progressi chirurgia, anestesiologia, radiologia + somministrazione elementi chimici

(individuali/ambientali) progressi farmacologia (es. insulina, vitamine)

Ma la chemio terapia di Ehrlich non funzionava sui virus -> stallo

• 1931/1935 invenzione microscopio elettronico (si possono vedere i virus)

• 1922 Fleming scopre la penicillina

• 1940 Florey e Chain la sintetizzano in laboratorio

• 1943 sbarco in Sicilia -> soldati USA sopravvissuti sono il 95%

• 1945 produzione su larga scala della penicillina

Messa in produzione di potenti antibiotici in soli 10 anni –> nascita medicina moderna.

I virus -> 2 metà del 900: boom!

- Proteine lipidiche (materiali di scarto delle cellule)

- Raggiungono la soglia dei 10 nanometri

Come agiscono i virus nella diffusione di una malattia?

Sono entità biologiche dotate di un piccolo genoma (DNA, RNA) che trasporta l’informazione

ereditaria e sono protetti da una copertura proteica (genoma) e dato che non dispongono di

strutture biochimiche per riprodursi necessitano delle strutture delle cellule ospiti. Si classificano in

3 famiglie a seconda della configurazione del nucleo:

1) Virus a DNA

2) Virus a RNA (epatite A, poliomielite, influenza)

3) Retrovirus (HIV)

Pandemie di fine millennio

1) Poliomielite -> quasi eradicazione planetaria del virus:

- Attacca il midollo spinale

- Lascia invalidità permanenti

- Colpisce i bambini piccoli

- In occidente dal 1950

2) Influenza

- Ogni anno nelle stagioni influenzali

- Ogni 20/40 anni insorge un ceppo con mortalità superiore perché:

• Deriva antigenica (mutazione)

• Spostamento antigenico (acquisizione e ricombinazione di antigeni del tutto nuovi nello

scambio tra ceppi anomali e umani)

• Patocenosi = rottura equilibrio biocenosi e mutazioni malattie

3) AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita)

- 1981 primi casi (malato zero)

- 1983 si scopre virus HIV

- In Italia dopo 20 anni i casi erano 50000 (e 30000 morti)

Capitolo 4

La transizione sanitaria

Cause di morte esogene -> endogene

- 21° secolo: morti in Italia = 560000 (9,7x1000)

- Malattie sistema cardiovascolare/circolatorio, neoplasie 70%

- Incidenti, malattie apparato respiratorio/digerente, malattie parassitarie/infettive 30%

- La svolta sanitaria più importante del 1900-1950 è costituita da:

1) Scomparsa mortalità per scarlattina

2) Riduzione mortalità per pellagra/malaria, pertosse, morbillo, difterite, meningite, febbri

Grazie ai progressi scientifici, degli strumenti di indagine e delle strutture di intervento, più il

contenimento (mortalità infantile)

- Transizione sanitaria -> transizione epidemiologica:

1) Pericolo pestilenze e carestie

2) Diminuzione pandemie da esogene a endogene

3) Transizione sanitaria

- 1950-2000 (fine 900):

1) Conoscenza tecnologica medica -> strategie sanitarie preventive e politiche

nazionali di prevenzione

2) Si alza la vita media alla morte

3) Da malattie infettive a malattie degenerative (causalità forte -> causa causalità

multipla e probabilistica -> fattore di rischio)

Ma rimangono: diabete, epatiti, morti violente, suicidi.

Evoluzione speranza di vita alla nascita (= vita media)

Inizio secolo: ruolo malattie infettive uguali in tutti i paesi

• Sud Europa: gastroenteriti

• Nord Europa: apparato respiratorio

• + sviluppo: tubercolosi

• - sviluppo: malattie gastrointestinali

4 principali direttici di evoluzione

1) Crescita globale di sopravvivenza (scandinavi minimo 22-24 – mediterranei massimo 34 -40)

2) Compattamento del plotone alta mortalità bassa mortalità -> differenza di età

3) Ribaltamento gerarchie dentro il plotone paesi mediterranei + sopravvivenza

4) Crescita divaricazione tra uomini e donne

Confronto curve di sopravvivenza (maschili in Italia)

• 30 anni di differenza

• Dal 1961 cala mortalità infantile

• 1901 arrivano a 65 anni 36%

• 1931 arrivano a 65 anni 50%

• 1961 arrivano a 65 anni 2/3

• 1991 arrivano a 65 anni ¾

Funzione biometrica dei decessi per età

Punto di Lexis: momento in cui la curva dei decessi per età (nella sua seconda parte) raggiunge il

valore massimo. In un secolo la speranza di vita è raddoppiata mentre il punto di Lexis è cresciuto

di soli 10 anni (-decessi infantili + sopravvivenza).

Invecchiamento

• Invecchiamento dal basso (perché non nascono) = il peso relativo dei più giovani declina

rispetto al peso degli anziani tradizionalmente intesi. Questo processo inizia alla base della

piramide per età: nascono pochi e quindi rappresentano una parte decrescente della popolazione

complessiva

• Invecchiamento dall’alto (perché non muoiono) = si accresce la longevità. Questo processo

inizia in cima alla piramide per età.

Durante la transizione sanitaria c’è stato un livellamento del nord e il sud Europa su standard

comuni dei parametri di sopravvivenza. Nord e Sud Italia transizione demografica  divaricazione.

- La divaricazione nei parametri di sopravvivenza tra nord e sud Italia non è strutturale ma

circoscritta ai periodi di transizione demografica

- Il meridione entra prima nella transizione demografica

- Si allungano perché: il nord -> alta mortalità per malattie degenerative (fattori ambientali

endogeni) il sud -> arretratezza sviluppo -> + sopravviventi

- Prima del 1800: sopravvivenza a clima temperato

- Dopo il 2000: sopravvivenza per welfare

Est e ovest Europa

Negli ultimi 20 anni si è aperta una questione demografica dell’Europa dell’est (ex blocco

sovietico). Perché?

• Morti violente

• Malattie cardiovascolari -> la rivoluzione cardiovascolare si fa attendere all’est

Fluttuazioni post-transizionali

Le curve di fecondità (italiana) ancien règime 1936-2000 cambiano perché:

• Si abbandona a tutte le età

• Dirada le nascite all’ultima parte della vita feconda (si rinvia il momento della prima maternità)

Il massimo effettivo di fecondità (Livi Bacci): 11/12 figli (massimo biologico). L’abbinamento

avviene per:

• Posticipazione matrimonio

• Allungamento intervalli inter genesi

+ introduzione tecnologie di controllo (+ efficaci e diffuse

+ rivoluzione dei costumi 1960, pillola anticoncezionale (abbassa di più la fecondità) ansiolitici

1) 1° Fluttuazione post transizione: 1930 discesa rallentata della natalità fino alla chiusura della

forbice. Minimi primi anni 30 e 50 -> collasso nascite.

2) 2° Fluttuazione: “baby boom” 1964, 1955-1964 crescita fecondità totale. Motivo:

• Discesa età matrimonio

• Variazione positiva della fecondità (avere subito un figlio) di prim’ordine, comunque non produce

per forza un avvenimento della dimensione familiare (tranne in USA).

Easterlin: collegamento tra cicli macroeconomici di crescita e cicli demografici (regolarità statistica)

= relazione inversa tra tasso di fecondità totale e l’indice di turn-over (giovani -> lavoro/vecchi->

pensione) = cresce la difficoltà dei giovani a trovare lavoro -> cala la propensione a metter su

famiglia.

Questa teoria ha successo perché:

• Si incentra su dinamiche di generazioni

• Il mutamento delle preferenze demografiche è visto come endogeno ai modelli aggregati di

crescita, ovvero la popolazione diventa variabile endogena nei modelli di crescita economica. Fa

partire un circuito a feedback ma vale solo per i paesi anglofoni.

Non c’è una teoria interpretativa perché:

- Tasso di fecondità come scelta razionale della coppia a seconda della difficoltà per entrare nel

mondo del lavoro ma l’indice di turn-over riguarda l’occupazione maschile

- Le scelte dei figli dipenderebbero dal confronto tra il livello di benessere vissuto dai genitori e le

proprie prospettive di benessere ma è troppo vaga come ipotesi. 2 figli ok 3 figli = difficolta e

rinunce -> i figli vorranno meno figli. Non si riesce a sostanziare la regolarità statistica anche

perché c’è il baby boost (diminuzione nascite per crisi economica) e poi i livelli di fecondità si

stabilizzano a meno della soglia di rimpiazzo tra generazioni

La seconda transizione demografica

Doppia rivoluzione:

- Sharter (individua due rivoluzioni), una sessuale/contraccettiva ma inefficace, una sessuale

contraccettiva efficace al 100%

- Ariès (individua due rivoluzioni), 800: -figli +qualità, 900: centra

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
34 pagine
27 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/04 Demografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stearbitrio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Demografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Micheli Giuseppe Annibale.