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PA

A partire dagli anni 90 rivoluzione copernicana della PA: la PA diventa un satellite, la

PA ruota attorno al cittadino.

Leggi: 142 e 241 del 1990 affermano principi di trasparenza(fanno riferimento

all'ambito della democrazia) ed efficiente(cultura organizzativa) sull'azione

amministrativa. La principale implicazione del principio di trasparenza è

l'affermazione del diritto d'accesso, ossia la dimensione riflessiva del diritto alla

manifestazione del pensiero, all'informazione.

La PA deve essere permeabile.

E' una vera e propria rivoluzione copernicana: il cittadino ha diritti e doveri, ha diritti

nei confronti della PA, la PA nei confronti dei cittadini ha anch'essa diritti e doveri.

Ora la pubblica amministrazione ora Legge 142

-Riorganizzazione dei comuni e delle province con alcuni elementi importanti

-Autonomia statutaria di comuni e province in capo al consiglio: lo statuto dei comuni

e le province lo decidono loro, decidono il proprio statuto e stanno vicine ai cittadini.

Le province e i comuni sono indipendenti dallo Stato

-I comuni e le province sono autonomi nel definire le loro regole

-Ci sono istituti di partecipazione che valorizzano le libere forme di associazione, si

possono fare referendum consultivi, nuovi modi di rapporto tra cittadini e PA, la PA

media anche le libere forme associative , le libere forme associative sono riconosciute

dalle PA.

-L'attività degli enti pubblici è tendenzialmente pubblica (prima era riservata, la

norma era il segreto, l'eccezione era la pubblicità), la norma è la pubblicità degli atti

-Nascita della figura del difensore civico che deve essere presente in tutte le

amministrazioni, è una figura che sta tra il cittadino e l'amministrazione.

E' una figura alla portata del cittadino.

-Diminuiscono i controlli di legittimità che lo Stato faceva sugli atti degli enti locali

(legittimazione ad un'autonomia decisionale delle PA)

-Forme possibili di cooperazione tra gli enti locali

-Nella PA si distingue tra: la direzione politica e la gestione amministrativa. Con

questo presupposto degli anni '90 si è detto "l'eletto politicamente (sindaco , assessori)

hanno la direzione politica perché devono rispondere ai cittadini, il politico definisce

gli obiettivi della provincia, la gestione amministrativa è dei dirigenti, il politico non

amministra i soldi, pone degli obiettivi, i dirigenti amministrano i soldi.

Legge 241

Afferma il pieno diritto del diritto d'accesso (dimensione riflessiva del diritto

all'informazione che non era considerata dalla nostra costituzione e quindi non era

attuata). Nel 1990, legge per far si che i cittadini avessero accesso alle pratiche della

PA

-Determinazione dei principi dell'attività della PA: legalità (conformità alla legge),

efficienza (ottimizzazione delle risorse per conseguire gli obiettivi), pubblicità (atti

sono conosciuti da tutti, elemento di democrazia), efficacia (categoria

imprenditoriale, valutazione del rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi).

-Obbligo della motivazione al termine del procedimento, si identificano i

responsabili del procedimento, il cittadino ha il diritto d'accesso, si domanda a che

punto è la nostra pratica

-Si ribalta la regola della segretezza, fino agli anni '90 il segreto era la norma, dagli

anni '90 il segreto deve essere giustificato (per privacy) perchè la segretezza è

l'eccezione, non la norma ( e dipende dall'oggetto dell'atto, non dal soggetto)

-Identificazione del responsabile del procedimento (persona e unità organizzativa)

-Definizione dei criteri di partecipazione al procedimento amministrativo (come

la comunicazione agli interessati l'avvio di un procedimento).

Il provvedimento è positivo per la persona ma negativo perché i mass media

utilizzano il più delle volte in maniera non etica un diritto alla libertà di espressione

che loro hanno, vogliono ottenere una notizia in esclusiva rispetto alle testate

concorrenti (alcuni giornalisti lo fanno attraverso un'inchiesta: ma i giornalisti li perdo

per 10 giorni, oppure non trovano nulla di interessante, oppure trovano delle notizie

che sono contrari alla linea editoriale del giornale) oppure l'esclusiva la ottengo

perché ho una fonte tra l'amministrazione, polizia, tra quei corpi dello Stato che

dovrebbero mantenerle segrete (per privacy) a volte chi è coinvolto lo sa tramite la tv.

I giornalisti mantengono segreta la fonte per diritto di libertà, ma dal punto di vista

sociale la fonte ha fatto un atto illegale. La fonte potrebbe essere un magistrato, un

poliziotto o un carabiniere che poi avrà un buon articolo sul giornale, oppure lo fa per

questioni etiche perché vede che lo Stato fa qualcosa di negativo, ma il più delle volte

lo si fa perché si ha un interesse privato.

Se il soggetto condannato è accusato e poi assolto rimarrà lo stigma negativo.

-Introduzione alla conferenza di servizi e degli accordi di programma come

strumento di semplificazione ed efficienza.

Nascono gli URP

Il decreto legge 352/1992 per la prima volta introduce l'Urp come strumento per la

realizzazione del diritto d'accesso e di partecipazione dei cittadini.

L'art 12 del Decreto legge 29/93 prevede che tutte le PA si dotino di un Urp.

Lo stesso decreto fissò anche la necessità della comunicazione interna e della

collaborazione tra uffici.

La semplificazione del linguaggio amministrativo

Dal 1992 si assiste nella pubblica amministrazione a una lotta contro i "buroctarese".

Un primo progetto viene avviato dal Ministero Cassese, diede vita ad un primo

manuale di stile nel 1993 finalizzato a aiutare gli amministratori a comunicare in

modo più chiaro con i cittadini, specialmente nella stesura di atti formali. Un altro

manuale vide la luce nel 1997 coordinato da Fioritto e altre iniziative che aiutano le

PA ad utilizzare un linguaggio semplice.

La carta dei servizi

il Decreto legge 12 maggio 1995, convertito nella legge del Luglio 1995 numero 273.

Tutti gli erogatori di servizi pubblici devono avere una carta dei propri servizi (utenze

gas, luce, acqua, rifiuti il cittadino paga ma se ci sono dei problemi l'erogatore dei

servizi ha scritto degli impegni a risolvere i problemi)

A livello europeo c'è la carta dei servizi europea sull'aereo (da 3 a 4 ore di ritardo

l'aereo ti deve rimborsare di 200 euro, il treno dopo un ora e mezza ti ridà la metà del

prezzo del biglietto).

-Una carta dei servizi è una spiegazione ai cittadini dei livelli di qualità attesi per un

certo servizio e le modalità di fruizione. Spesso contiene anche una propria carta dei

diritti e dei doveri.

Questa carta è uno strumento di comunicazione pubblica tra l'impresa e il cittadino. Si

tratta di un potente strumento comunicativo perché permette di costruire un orizzonte

condiviso di aspettative. Le Leggi Bassanini

Dal 1997 al 1999 abbiamo altre 4 leggi le quali completano questa rivoluzione

copernicana: sono le leggi Bassanini.

Le leggi sono dei testi che dialogano tra loro, fatte le norme bisogna vedere se poi

funzionano, di solito si fa una legge successiva che corregge quella precedente.

Queste 4 leggi hanno dato nuovi poteri e maggiore autonomia alle province e ai locali,

l'autonomia deve essere rispettosa del principio di sussidiarietà.

Le PA sono autonome, territoriali ma devono tenere conto e rispettare il principio di

sussidiarietà.

Viene semplificata e resa trasparente la macchina amministrativa per semplificare il

rapporto tra i cittadini e l'amministrazione stessa.

Venngono usate le nuove tecnologie, si usano sistemi di e-government.

Importanza dell'applicazione del principio di semplicità all'azione amministrativa è

ancora più significativa nel nostro paese a causa delle caratteristiche della società.

Legge 59/1997

Pe runo Stato più leggero, più efficiente, rispettoso della sussidiarietà e meno costoso

Si razionalizza tutta la macchina delle amministrazioni locali per ridistribuire queste

funzioni in un ottica di decentramento territoriale (se le cose le fanno bene le singole

regioni è inutile che le faccia il governo).

Tende a riorganizzare in modo più efficente e meno costosa la macchina

amministrativa Obiettivi

-Conferire alle regioni e agli enti locali funzioni detenute fino ad allora dalle

amministrazioni statali con una procedura di trasferimento assolutamente innovativa:

invece di indicare le attribuzioni da trasferire si preferì specificare quelle che

sarebbero rimaste di prerogativa statale.

Problema: se delego le funzioni con copertura zero, ma non deleghi le persone che le

fanno aumenti i costi delle pubbliche amministrazioni locali.

Una delle modalità con cui le PA si scaricano i costi è quella di scaricarle agli altri le

funzioni. Non c'è copertura economica per aver delegato delle funzioni centrali alle

regioni.

Risultano più efficaci i servizi di chi è più vicino ai cittadini.

-Riformare le amministrazioni centrali, gli enti pubblici e le istituzioni scolastiche.

-Delegittimare e semplificare i procedimenti amministrativi

-Completare la riforma del pubblico impiego

7 principi che chiariscono la legge

1) Principio di sussidiarietà: Individuazione, per ogni funzione pubblica specifica

dell'organismo più vicino territorialmente ai cittadini (devo decidere di quella

funzione chi è l'amministratore più vicino territorialmente ai cittadini).

A chi imputo questa funzione? Per farlo decido che tipo di funzione è e quindi a chi

territorialmente è più vicino al tipo di funzione (Comune?). Es : se esistono i servizi di

trasporto è regionale, non ha senso che siano date dallo Stato perchè sono un servizio

più vicini ai cittadini territorialmente.

2) Principio di completezza: ciò che non è assegnato alle amministrazioni centrali è

assegnato alle Regioni

3) Principio di efficienza ed economicità: possibilità di sopprimere le funzioni e i

compiti diventati superflui.

4) Principio di cooperazione: le attività dello Stato, delle Regioni e degli enti locali

devono essere coordinate per garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative

dell'Unione Europea

5) Principio di responsabilità e unicità dell'amministrazione: bisogna far corrispondere

ad ogni servizio/attività amministrativa, un solo responsabile.

6)Principio di omogeneità: possibilità di garantire all'amministrazione di poter

esercitare funzioni correlate tra loro

7) principio di economia: piena autonomia e responsabilit&ag

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
31 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Broncy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Grandi Roberto.