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GOVERNMENT E L'E-DEMOCRACY
Nuove tecnologie applicate ai problemi del governo pubblico---> area della
comunicazione perché:
1) Le tecnologie alla base dell' e- government e dell' e-democracy sono strumenti di
comunicazione.
2) La tecnologia ha in comune con la comunicazione il fatto di rappresentare per la
p.a una leva per conseguire i suoi obiettivi di modernizzazione: orientamento al
cittadino, processi partecipativi, qualità ed efficienza nell'erogazione dei servizi
pubblici e nella strutturazione di un rinnovato rapporto tra cittadini e p.a.
E-government e e-democracy
e-democracy: se ne parla negli anni '80 negli Stati Uniti ancora prima del web---> si
enfatizzano le possibilità delle nuove tecnologie, compresa la tv via cavo, per
affermare una forma più forte di democrazia partecipativa in cui i cittadini potessero
prendere parte alle decisioni che li riguardavano.
Le nuove tecnologie sono fattori di espansione, reinvenzione e rilancio della sfera
pubblica.
e-government: rappresenta l'applicazione delle nuove tecnologie alle transizioni tra
cittadini e p.a per renderle più rapide ed efficienti.
La logica dell'e-government è legata agli studi sulle organizzazioni e i processi
aziendali.
Gli stati cercano di mettere online per i cittadini tutti i servizi possibili.
Le reti informatiche divengono uno strumento per l'erogazione dei servizi e
l'ammodernamento della p.a.
1) I primi risultati di e- democracy sono stati deludenti in termini di partecipazione
perché si sottovalutava il contesto sociale.
2) Gli sperimentatori non riuscivano ad applicare facilmente il concetto di democrazia
alla rete, il concetto di democrazia era applicato in modo semplicistico.
3)Interesse nei confronti dell'ammodernamento della p.a attraverso le nuove
tecnologie (computer e Internet). In Italia i criteri di efficienza e trasparenza della p.a
sono stati introdotti nel 1990 e l'informatizzazione della p. a è stata collegata alla sua
modernizzazione.
4) Interesse delle grandi società di consulenza che con le loro iniziative (ricerche,
conferenze e siti web) hanno aumentato l'interesse verso l'e-government.
Questo perché il settore pubblico è un ottimo cliente.
Hanno già le conoscenze per applicare le nuove tecnologie al settore pubblico, poiché
lo fanno già con il privato.
5) Un'altra minaccia alla comprensione del concetto di e-democracy vi è stata con il
dibattito sul voto elettronico che chiunque poteva fare da casa---> la percezione della
mancanza di sicurezza di questo sistema di votazione, de legittima il processo
elettorale.
Anche questo dibattito ha portato a identificare la e-democracy con una sua specifica
applicazione tecnica.
L'enfasi della e- government a scapito di una riflessione più completa sulla e-
democracy può portare a conseguenze involontarie.
1) Si finisce per equiparare il cittadino ad un consumatore-utente.
2)Aumento di potere dato ai manager pubblici a scapito dei politici eletti. Il legame
primario tra i cittadini e lo Stato è costituito dai suoi rappresentanti eletti per questo è
negativo che i politici non si avvantaggino delle nuove tecnologie per migliorare e
rendere più denso questo legame.
Per Grandi e-democracy e e-government devono essere considerati interpenetrati,
sono due termini che vedono l'applicazione delle nuove tecnologie alla sfera pubblica.
1)Le nuove tecnologie devono essere messe al servizio di una costruzione di un
rapporto tra lo Stato e il cittadino.
2) Iniziative volte a migliorare la partecipazione dei cittadini nel processo
democratico, gli esercizi di e-democracy migliorano il coinvolgimento dei cittadini
nella definizione delle politiche pubbliche e aumentano il grado di soddisfazione del
pubblico.
3) Valore della trasparenza applicata sia all'e-governament che all' e-democracy.
In entrambi la trasparenza è facilitare la disponibilità dell'informazione d'interesse per
il pubblico grazie alle nuove tecnologie.
Posizione espressa dal rapporto Balanced E-government realizzato dalla Bertelsmann
Foundation.
1) Il corretto e- government è una combinazione bilanciata tra servizi elettronici e
forme di partecipazione elettronica.
2) L'e-democracy: come specifiche possibilità di partecipazione, deve essere un
elemento centrale di tutte le strategie di e- government.
La diffusione di Internet e il digital divide
Digital divide---> l'accesso e l'uso delle nuove tecnologie non è patrimonio di tutta la
popolazione, difficilmente Internet diventerà un mezzo così tanto diffuso come la Tv
nel breve periodo.
Internet non è un mezzo di comunicazione culturalmente e socialmente disponibile a
tutti gli individui. Finalità dell'informatica nella p.a
Anni '90 ----> introduzione dell'informatica associata alla riforma della p.a, le nuove
tecnologie sono viste come uno strumento che serve a migliorare l'efficacia e
l'efficienza dell'azione amministrativa nei confronti dei cittadini.
Decreto legge 39/1993 : Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle
p.a dove si definiscono le finalità dell'informatica:
1)Miglioramento dei servizi
2)Trasparenza dell'azione amministrativa
3) Potenziamento dei supporti conoscitivi per le decisioni pubbliche
4)Contenimento dei costi dell'azione amministrativa.
Le nuove tecnologie hanno un ruolo strategico che si sposa con i nuovi modelli di
governance, cioè di gestione delle relazioni tra Stato e cittadini.
Si può parlare di politiche per l'e-government in Italia.
Il decreto è importante perché al suo interno si crea l'AIPA per avere un centro che
governasse la spesa informatica nella p.a.
I soggetti decisori nell' e- governement
1993---> si comincia a definire un quadro dei soggetti deputati a definire le politiche
per l'informatizzazione della p.a, tre fasi.
1)1993--->2000 i protagonisti delle politiche sono l'AIPA e il ministro della Funzione
pubblica.
2)2001--->2006 creazione del ministero per l'Innovazione e le Tecnologie e poi del
CNIPA.
3)2006---> ministero per la Funzione pubblica e l'Innovazione.
Prima fase istituzionale dell'e-government
Il decreto 39/1993 introduce l'AIPA (autorità per l'informatica nella pubblica
amministrazione).
1) Primo soggetto istituzionale creato in Italia per governare l'introduzione e lo
sviluppo dell'informatica nella p.a con funzioni di indirizzo e di supporto tecnico.
2)Organo collegiale costituito dal presidente e da quattro membri, scelti tra persone
dotate di alta e riconosciuta competenza e professionalità nominati dal presidente del
Consiglio dei ministri.
Il presidente e i membri duravano 4 anni e potevano essere riconfermati solo una
volta.
Compiti dell'AIPA:
1)Coordinare i progetti e i principali interventi di sviluppo e gestione dei sistemi
informativi automatizzati delle amministrazioni.
2)Fornire consulenza al presidente del Consiglio dei ministri per progetti di legge in
materia di sistemi informativi automatizzati.
3)Definisce le tecnologie e gli standard tecnici alla base dell'e-government in Italia.
Fine anni '90: il ministro della Funzione pubblica Bassanini si sforza nel semplificare
i processi della p.a.
Prima legge della semplificazione---> 1997 viene introdotto uno dei pilastri dell'e-
governement in Italia: la validità legale della firma digitale.
2000----> bassanini firma il piano organico di azione sull'e-government dello Stato
italiano.
Viene creata la RUPA---> Rete unitaria della pubblica amministrazione.
Seconda fase istituzionale dell'e-government
Dal 2001---> creazione del ministero per l'Innovazione e le Tecnologie.
Si progettano piani di collaborazione tra enti locali a diversi livelli della p.a in
particolare tra quella centrale dello Stato e gli enti territoriali.
Il ministero ha stimolato queste collaborazioni con avvisi di cofinanziamento.
Bandi come: lo sviluppo della cittadinanza digitale, lo sviluppo di servizi e-
government sulla piattaforma digitale terrestre.
2002--->Creazione di una rete di Centri di competenza per l'e-government e la società
dell'informazione (CRC)---> coordina il centro e la periferia nell'esecuzione di questi
progetti, è una rete di strutture territoriali che supporta le amministrazioni locali nella
diffusione delle nuove tecnologie nel loro territorio.
Il CRC è attuato dal FORMEZ e ha le finalità di:
1)Sviluppare la cooperazione tra le strutture di cui si avvale il ministero per
l'Innovazione e le Tecnologie e i sistemi regionali, creando un network di CRC
nazionale.
2) Supportare le attività della Commissione permanente per l'Innovazione e le
Tecnologie.
3) Supportare gli enti locali e rafforzarne le competenze nella definizione e attuazione
di progetti per l'e-government e la società dell'informazione, in coerenza con gli
obiettivi fissati dal governo.
4)Definire e diffondere modelli, approcci e strumenti condivisi e integrati sugli aspetti
critici della realizzazione dei processi d'innovazione.
5) Sviluppare la cooperazione e il coordinamento tra diversi livelli di governo nei
sistemi regionali e favorire scambi e azioni comuni su scala interregionale.
6) Ruolo di raccordo rispetto al sistema delle p.a locali del territorio fornendo loro
servizi informativi e di assistenza progettuale.
A livello governativo è stato istituito un Comitato dei ministri per la società
dell'informazione per:
1) Favorire lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione nei diversi settori, con compiti di coordinare l'azione delle
amministrazioni.
2)assicurare la definizione e realizzazione di una strategia coerente per lo sviluppo
della società dell'informazione e delle politiche di settore collegate.
Unificazione dell'AIPA e del CT in un nuovo organismo---> il Centro nazionale per
l'informatica nella p.a (CNIPA).
Ha l'obiettivo di dare supporto alla p.a nell'utilizzo efficace dell'informatica per
migliorare la qualità dei servizi e contenere i costi dell'azione amministrativa.
1) Contribuisce alla definizione della politica di governo e del ministero per
l'Innovazione e le Tecnologie.
2) Coordina il processo di pianificazione e i principali interventi di sviluppo, detta
norme e criteri per la progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi informatici
della amministrazioni, della loro qualità e dei relativi aspetti organizzativi.
3) Controlla che gli obiettivi e i risultati dei progetti di innovazione della p.a siano
coerenti