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LOMBROSO FERRI GAROFALO

-Delinquente nato -delinquente nato -assassini

-delinquente d’occasione -delinquente pazzi -violenti

-delinquente pazzo -criminale abituale -ladri

-delinquente per passione -delinquente per passione

-delinquente per abitudine -delinquente d’occasione

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La scuola positiva propone di sostituire il carcere con altre pene (pene corporali, arresto

in casa, multa, risarcimento danni) e prevede un trattamento speciale per alcuni reati

(aborto, infanticidio, omicidio politico), consigliando addirittura la pena di morte per

delinquenti nati o pazzi.

Ferri e i sostitutivi penali  Se in economia, in mancanza della materia prima si utilizzano i

succedanei (sostitutivi), anche nel campo criminale, dal momento in cui le pene non

riescono a fungere da difesa sociale in modo completo, è necessario fare ricorso ad altri

provvedimenti in grado di soddisfare un bisogno di ordine sociale: i sostitutivi penali. A

differenza dell’utilizzo che se ne fa nell’economia, per quanto riguarda il campo criminale i

sostitutivi penali devono diventare i principali mezzi per preservare la società.

I sostitutivi penali sono mezzi preventivi applicabili grazie a conoscenze psicologiche e

sociologiche  bisogna modificare i fattori sociali per modificare il tasso di criminalità e non

il contrario.

Il sistema razionale di penalità previsto da Garofalo, al contrario di quello di Ferri, indica

per ogni tipologia di delinquente i mezzi repressivi da adottare:

• Grandi Malfattori (assassini)  Pena di morte.

• Delinquenti impulsivi ego-altruisti o altruisti  Esilio, relegazione, periodo di

osservazione.

• Speciali atti crudeli, sevizie fisiche o morali  Manicomio, relegazione.

• Fanciulli Sanguinari  Manicomio, segregazione illimitata, deportazione con

abbandono.

• Ladri, frodatori e falsari  Deportazione.

• Delinquenti novizi  Mezzi repressivi adatti ai vari casi.

• Eccezionalità  Delitti per i quali dovrebbero conservarsi eccezionalmente le pene

carcerarie.

Lombroso individua quattro misure di difesa sociale:

1. Eliminazione assoluta del delinquente  Pena di morte.

2. Eliminazione relativa del delinquente  Manicomio criminale, deportazione con

abbandono, relegazione perpetua, relegazione a tempo indeterminato, colonie

agricole ed esilio locale.

3. Riparazione del danno  Multa allo Stato, indennità al danneggiato.

4. Carcere (a tempo determinato)  In reati eccezionali (falsi e ribellione) in

sostituzione alla riparazione del danno, del lavoro obbligatorio.

Filippo Turati, Napoleone Colajanni e Gabriel Tarde  critica all’uomo delinquente e alla

scuola positiva. Propongono un approccio sociologico allo studio del crimine e del

criminale, rispetto a quello strettamente bio-antropologico di stampo lombrosiano  le

cause del crimine non sono ereditarie, ma ambientali. Mentre Turati critica la questione del

delinquente nato, Colajanni si sofferma sulle carenze metodologiche dell’antropologia.

Entrambi sono socialisti come i positivisti.

Mentre Turati e Colajanni sono fortemente contrari al libero arbitrio (prime sostanziali

affermazioni di determinismo sociologico), i Francesi tentano di mediare fra scuola

Classica e scuola Positiva, senza ricorrere alla negazione del libero arbitrio.

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Capitolo IV: la criminalità e la ricerca sociologica

Émile Durkheim. Il reato come fenomeno “normale” e “utile” alla società.

I tre concetti di Durkheim al riguardo sono:

• Non esiste una società senza criminalità;

• In ogni società esiste una determinata forma di criminalità;

• Ogni forma di criminalità muta e fa mutare la società.

Per Durkheim il reato è necessario poiché è connaturato alla società stessa; esso

produce e riproduce il cambiamento sociale della morale e del diritto. Durkheim non

considera il reato come una malattia da curare con una pena, in quanto il reato non è

patologico, ma normale. Che il reato sia un fenomeno normale significa che esso

presenta dei caratteri generali, poiché in ogni società ha delle caratteristiche generali a cui

si riferisce  esiste in ogni società. Il reato può assumere anche una funzione di utilità in

quanto anticipazione della morale futura (es. di Socrate considerato criminale per la sua

libertà di pensiero).

Tarde contesta Durkheim, in quanto afferma che il reato non è un fatto normale poiché

concerne tutto ciò che rende qualcuno o qualcosa incapace di stringere legami sociali  è

normale la coppia reato-pena.

Gabriel Tarde e la criminalità professionale

Per Tarde il comportamento criminale è connesso non tanto a caratteristiche fisiche

oppure a istinti innati (critica a Lombroso), bensì al contesto e ai processi sociali.

Come si diventa criminali? Si diventa criminali o camorristi nello stesso modo in cui si

diventa membri di un certo tipo di gruppo sociale.

Tarde non nega la componente Antropologica e Biologica, ma non li considera un

REGRESSO come faceva Lombroso, ma una derivazione dai processi di socializzazione e

imitazione. L’asse della criminalità si sposta dal biologico al sociologico, dal regresso a

progresso, dal primitivo all’evolutivo, dall’incivile al civile.

Tarde spiega come i crimini e i reati si evolvano con la società, cambiano da epoca ad

epoca e da contesto a contesto.

Anomia e devianza

Durkheim introduce il termine “anomia” e con sé tre concetti della sua originale

costellazione:

• Coscienza collettiva

• Solidarietà meccanica

• Solidarietà organica

Lewis A. Coser afferma che il concetto di coscienza collettiva di Durkheim non è altro che

una variante del concetto di consensus di Comte. Per Durkheim è “l’insieme delle

credenze e dei sentimenti comuni alla media dei membri di una stessa società”. Durkheim

ha una visione non conflittuale e non contrattuale della società  non la lotta e il contratto,

bensì le regole costituiscono il fondamento della società.

Norme e valori sociali regolano e orientano il comportamento umano  il rapporto con le

norme e i valori, coincide con il mantenimento dell’ordine sociale.

Né “la divisione del lavoro” Durkheim precisa che passando dalla società tradizionale alla

società industriale si è compiuto il passaggio anche dalla solidarietà meccanica a quella

organica.

La solidarietà meccanica della società tradizionale definisce gli individui simili tra loro.

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La solidarietà organica nomina individui che svolgono funzioni molto diverse tra loro, ma

che, lavorando per raggiungere gli stessi obiettivi, hanno bisogno soprattutto gli uni degli

altri.

ANOMIA: alcuni modi di agire ripetitivi diventano abitudini, e da abitudini diventano regole.

Se intervengono dei cambiamenti e le regole non riescono più a fare da riferimento per

l’azione sociale, si può avere uno stato di anomia. L’ANOMIA NOMINA LA PRESENZA DI

UN’ASSENZA  la mancanza di regole per orientarsi in una nuova situazione. Se le parti

sono in contatto non si ha anomia, perché le relazioni si cristallizzano spontaneamente in

regole.

La società è un potere che regola gli individui Durkheim evidenzia un rapporto tra

l’azione regolatrice della società e il tasso di suicidi. Ciò che fa aumentare i suicidi durante

la crisi economica non è la povertà, ma il cambiamento sociale  una crisi, perturbazione

dell’ordine sociale. Durkheim individua tre tipi di suicidio: egoistico, economico, altruistico.

DURKHEIM MERTON

-Il potere della società comporta un - Il potere della società imprime una

disorientamento per il soggetto. dissociazione o una dimensione

sintomatica, in termini comportamentali, tra

mete culturali e mezzi istituzionalizzati.

- Per entrambi anomia e devianza spettano alla società

Coscienza collettiva Struttura culturale

L’insieme delle credenze e dei Pone mete, scopi, obiettivi al soggetto

sentimenti comuni alla media dei Struttura Sociale

membri di una stessa società. Indica al soggetto i

procedimenti e i mezzi per raggiungere mete, scopi,

obiettivi.

Per MERTON esiste la scelta e la “convenienza tecnica”  egli individua vari modi di

comportamento: conformità, innovazione, ritualismo, rinuncia, ribellione.

Anomia come deregolamentazione

Normalmente la divisione del lavoro sociale produce solidarietà sociale, ma non sempre

accade.

Per Durkheim la specializzazione porta al conflitto; devono esistere regole pre‐determinate

per cercare di amalgamare conoscenze e competenze molto diverse.

Il contratto non basta: è considerato solo una tregua. Durkheim sostiene che il compito

della sociologia non è di sopprimere la concorrenza, ma di moderarla.

Allo stato normale le regole derivano spontaneamente dalla divisione del lavoro e quindi lo

stato di anomia è impossibile.

Anomia come deregolamentazione morale

Suicidio anomico  è causato da un cambiamento, una rottura di equilibrio. L’uomo ha

bisogno quindi di una regolamentazione anche morale e sociale, una sorta di coscienza

superiore. 20

Suicidio egoistico  gli uomini non scorgono più una ragione per essere in vita.

Suicidio altruistico  ragione al di fuori di se stessi.

Il suicidio anomico viene analizzato da Durkheim anche nei casi di divorzio, giungendo alla

conclusione che si tratta di suicidio anomico, non tanto perché esistono famiglie infelici di

cattivi mariti o cattive mogli, ma da una costituzione morale particolare che indebolisce la

disciplina matrimoniale.

Robert King Merton. Struttura sociale e anomia

Vuole scoprire in che modo le strutture sociali esercitano una pressione sui membri della

società.

Elementi della struttura sociale e culturale:

• Mete, scopi, interessi  obiettivi legittimi per tutti i membri della società, progetti

esistenziali di un gruppo.

• Procedimenti per tendere agli obiettivi  regolamentazione e procedimenti leciti. Nel

caso in cui vengono utilizzati procedimenti illeciti si cade nell’anomia.

I 5 modi di adattamento:

CONFORMITA’  Società stabile, tipo di adattamento largamente diffuso: è alla base della

continuità sociale. Accetta sia le mete culturali che i mezzi istituzionali.

INNOVAZIONE  si verifica attraverso l’uso di mezzi proibiti, ma che sono efficaci per il

raggiungimento di un obiettivo ben prefissato. Accetta le mete culturali, ma sostituisce i

valori dei mezzi istituzionali.

RITUALISMO  comporta l’abbandono o l’attenuazione delle ambiziose

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
29 pagine
92 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Natascia.9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Curti Sabina.