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Nel XVIII sec. si può parlare di relazione tramite il pane, infatti molti lavoratori vivevano

essenzialmente di questo. Il pane poteva essere di frumento, grano, segale, orzo, avena a seconda

del grado di povertà e delle caratteristiche agricole delle zone. Durante il secolo, tuttavia, andò

crescendo il consumo di pane bianco, migliore rispetto alle altre varietà integrali ritenute invece

spesso adulterate.

Fino alla fine del secolo ca. la vendita del pane si basava sul modello paternalistico:

vendita diretta dal produttore al consumatore, vendita all'ingrosso al locale mercato pubblico, i

mercati erano controllati (i primi acquirenti erano i poveri e solo dopo i grandi commercianti), i

mugnai e i fornai erano considerati persone al servizio della comunità. Col passare del tempo però

divenne consuetudine degli agricoltori vendere il grano su campione => nuova pratica subdola,

perdita di limpidezza nelle procedure di compra-vendita e soprattutto risentimento popolare al

mutare delle vecchie pratiche di mercato => i paternalisti erano consapevoli del mutamento in atto,

anche se in caso di emergenza tornavano a questo modello, anche solo sul piano simbolico, per

controllare le masse turbolente.

Il nuovo modello liberista dell'economia politica è quello di Adam Smith -> segnò la messa

in crisi dei fondamenti morali della teoria dello scambio e del consumo. Secondo questo modello le

scorte nazionali di frumento sarebbero state distribuite facilmente durante l'arco dell'anno in base al

meccanismo dei prezzi, l'unica minaccia era costituita dalle interferenze dello Stato e del

pregiudizio popolare. Questo modello presuppone un insieme di piccoli e grandi agricoltori che

durante l'anno portano il loro grano al mercato, ma alla fine del secolo erano sempre più i piccoli

agricoltori che rinvia vano la vendita fino a che i prezzi del mercato raggiungessero un livello per

loro soddisfacente.

Dopo il 1750 gli anni di carestia furono accompagnati da un'ondata di pamphlet e lettere ai

giornali (a lungo portarono anche l'imprimatur della chiesa) => forme di ostilità realizzate anche

nell'azione diretta da parte della folla (approvata dall'etica popolare ma non dal modello

paternalista), in particolar modo contro gli esportatori di grano, che potevano aggravare la

situazione di carestia locale; gli agricoltori, che non portavano più le merci al mercato (strade

bloccate, carri intercettati e scaricati ecc.); i pesi e le misure, la cui varietà lasciava margini di

manovra al piccolo affarismo; i mugnai, i quali cominciarono a macinare grano per proprio conto ed

ebbero sempre meno tempo per i piccoli clienti.

Il termine riot è inadeguato per rivendicazioni e contesti così specifici, le insurrezioni erano

organizzate e alla base del loro modello stava la volontà di imporre i prezzi. Questo modello

riproduce le misure di emergenza per i periodi di carestia, il cui funzionamento era stato codificato

(1580-1630) nel Book of Orders (caduto in disuso ma comunque ricordato dalla folla) -> dava ai

magistrati la potestà di ispezionare le riserve di frumento; ordinare la quantità di grano da mandare

al mercato e di applicare con rigore la legislazione sulla compra-vendita, non era affidato loro il

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compito di imporre i prezzi ma di assicurarsi che i poveri «fossero riforniti del grano necessario col

massimo favore dei prezzi». La folla cercava con la persuasione o con la forza di utilizzare un

magistrato, un conestabile della parrocchia o altre autorità per presiedere alla regolamentazione dei

prezzi => assalivano mulini e granai non per rubare il cibo ma per punire i proprietari (spesso erano

le donne a dare il via ai tumulti, grazie alla maggiore impunità rispetto agli uomini dalle

rappresaglie delle autorità) => si trasformavano spesso in un'occasione di contrattazione, ma

comunque il tumulto era una calamità, perciò le autorità si preoccupavano di prevenire tali

situazioni o di troncarle sul nascere. Nel 1795 furono adottate misure estese e di vario tipo:

sottoscrizioni dirette per ridurre il prezzo del pane, sussidi, prezzi speciali praticati ai poveri, tutto

per evitare una tale calamità sociale.

Le proteste sociali non avevano intenzioni politiche esplicite ed articolate, queste iniziarono

a profilarsi solo a partire dal 1795 e soprattutto nel 1800-1801 -> anni della pressione economica

sui salari, organizzazione sindacale clandestina, luddismo.

Quadro riduttivo dei tumulti alimentari ma nel XVIII sec. le carestie erano vere carestie e i

prezzi alti significavano carenza di pane (o pane preparato con farina stantia) e quindi denutrizione,

malattie e stato di miseria generale.

3. Rough music: lo chiarivari inglese

Rough music -> forme rituali di ostilità nei confronti di quegli individui che hanno infranto

determinate regole della comunità (in it. scampanate). Nelle Isole britanniche esistono forme rituali

diverse, che è possibile considerare come distinte. Alla base di tutti i rituali si trova sempre la

produzione di rumore beffardo (grida e frastuono di strumenti più o meno semplici), in alcuni casi

però il rituale poteva essere più complesso (sfilata della vittima, danze, travestimenti, recitativi,

effigi bruciate ecc.).

I rituali possono essere classificati in 4 gruppi:

a) ceffyl pren ("cavallo di legno"), in Galles. Associato ai "Rebecca riots";

b) riding the stang, in Scozia e nel nord dell'Inghilterra. Il trasgressore o un suo sostituto veniva

portato su un lungo pancone seguito da una processione irriverente che gettava immondizia

sulla vittima, la quale alla fine veniva gettata in un fossato o in una buca fangosa. La cerimonia

veniva ripetuta in diverse parrocchie o per varie sere;

c) skimmington o skimmety, nelle zone dell'Ovest e del Sud. La vittima era la donna che si era

opposta ai valori di una società patriarcale (megera, sposa bisbetica o quella che picchiava il

marito), le porte e le finestre della casa erano prese a pietrate, la donna tirata fuori dalla sua

stanza, gettata nel fango e picchiata;

d) rough music, diffuso un po' ovunque. Senza processione, spesso venivano bruciate le effigi

delle vittime.

Tali forme ci forniscono delle informazioni:

- le forme sono drammatiche e processionali (caricatura del cerimoniale professionale dell'esercito,

della giustizia, della chiesa), si adattano alla funzione di denuncia pubblica;

- le forme sono flessibili: nella stessa regione forme molto simili possono essere utilizzate per

esprime una beffa scherzosa o un antagonismo in seno alla comunità;

- il vero significato dei rituali è la pubblicità dell'obbrobrio => la vittima è diventata agli occhi

della comunità un essere spregevole

- lo chiarivari lascia sulla vittima un segno durevole => umiliazione che poteva portare alla morte

o al suicidio (in rari casi);

- lo chiarivari, secondo alcune testimonianze, rendeva esecutiva una sentenza pronunciata in

seguito ad effettive deliberazioni all'interno della comunità (tribunale segreto del villaggio), ed

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era funzionale solo se la vittima era sufficientemente inserita nella comunità per essere

vulnerabile al disprezzo e se la "musica" esprimeva l'opinione della comunità.

I folcloristi si interessavano alla forma e all'origine dei chiarivari, non alla loro funzione,

che pare potesse essere adattabile. Le occasioni dei rituali possono essere divise in 2 gruppi:

a) gruppo domestico => comportamenti che davano luogo allo chiarivari:

- attentati specifici allo schema patriarcale dei ruoli coniugali: megera, donna "autoritaria",

discordia nella coppia ecc. in questi casi, anche se la donna era la sola colpevole, le due parti

venivano messe alla berlina, perché il marito non era riuscito a far rispettare la sua autorità

patriarcale;

- vedove (a volte anche vedovi) che si volevano risposare, matrimoni considerati male assortiti o

basati sull'avarizia, vita pre-coniugale vivace;

- deviazione sessuali: adulterio di una persona sposata, omosessualità, comportamenti

considerati perversi;

- moglie maltrattata o picchiata, crudeltà nei confronti dei bambini.

Van Gennep, Lèvi-Strauss, Natalie Davis -> pretesto principale in Francia sono le seconde

nozze. Differenze con i chiarivari inglesi:

il ruolo istituzionalizzato dei ragazzi non viene osservato, per quanto essi avessero un ruolo

• attivo, gli adulti apparivano come gli istigatori

in Inghilterra pochi riferimenti al fatto di risposarsi come unica o preponderante occasione di

• chiarivari => critica in particolar modo Lèvi-Strauss che sosteneva lo chiarivari fosse una

rappresaglia contro un vedovo o una vedova che capta un coniuge il quale cessa di essere

disponibile a titolo generale e quindi rompe la continuità ideale della catena degli imparentamenti

matrimoniali.

lo chiarivari non era una diretta conseguenza di adulteri e infrazioni sessuali, non era l'adulterio in

• sé che attirava il pubblico disprezzo ma il modo in cui certi individui (forse già impopolari per

altri motivi) l'avevano commesso.

b) gruppo pubblico => le forme flessibili del gruppo domestico hanno potuto essere adattate alle

"occasioni pubbliche":

- furto contro i vicini;

- disapprovazione suscitata da una decisione del magistrato o da procedimenti giudiziari

eccessivamente severi;

- contro personalità ufficiali impopolari (esattori, poliziotti, predicatori, arruolatori ecc.).

L'uso di questi chiarivari si adattò spesso ai conflitti industriali (es. cool-staffing praticato dai

tessitori dell'Ovest, Rebecca riots dei ribelli agrari nel Sud del Galles) => lo chiarivari si

manifestava solo in certe regioni e in determinati mestieri, infatti i primi movimenti operai

organizzati in Inghilterra non si appropriarono di questo genere di rituale popolare => più il

movimento è sperimentato, organizzato, e politicamente cosciente, tanto meno lo si può ricondurre

alle forme tradizionali delle violenza popolare => le forme di tali rituali appartengono a uno stadio

di sviluppo sociale che precede la razionalizzazione della rivoluzione industriale, in cui la legge

appartiene in parte ancora alla comunità e tocca a lei applicarla. 4

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4. Il delitto di anonimato

Lettera anonima di minacce -> forma caratteristica di protesta sociale in ogni società che ha

raggiunto un certo grado di alfabetismo. Le fonti di questo studio sono:

- London Gazette, usciva due volte la settimana ed era la pubblicazione delle più alte autorità. Era

utilizzata solo quando veniva offerta dal Primo Ministro un'assoluzione ufficiale per informazioni

utili ai fini della condanna. Per far sì che fosse pi

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Publisher
A.A. 2015-2016
9 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nina128 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia storica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Barbierato Federico.